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2,2 milioni di risarcimento danni sia alla Provincia di Reggio Emilia sia al Comune di Brescello, mentre a ognuno degli altri quattro Comuni (Bibbiano, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo) costituitisi parte civile insieme a Palazzo Allende sono stati riconosciuti 300.000 euro. La vicepresidente Ilenia Malavasi: "Confermati l’impianto accusatorio e la validità della scelta di costituirci parte civile a tutele delle nostre comunità, offese e danneggiate".

Reggio Emilia -

"La sentenza del processo Aemilia, comminando condanne proporzionate alla gravità dei reati contestati, nonché la validità della scelta di costituirsi parte civile compiuta dalla Provincia di Reggio Emilia e dai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo, a favore dei quali è stato concesso un risarcimento complessivo di 2,2 milioni di euro". Lo ha dichiarato la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, dopo aver assistito questa mattina nell'aula bunker alla lettura del dispositivo.

"Come i nostri legali Salvatore Tesoriero e Federico Fischer del Foro di Bologna, nel corso di questo lunghissimo processo, sono stati in grado di dimostrare, le comunità che rappresentiamo sono state offese e danneggiate, sotto il profilo giuridico e morale , da chi ha cercato di radicare nella nostra provincia metodi e mentalità che non ci appartengono, ottenendo il giusto risarcimento – continua la vicepresidente della Provincia - Oltre ai nostri legali, credo sia doveroso ringraziare anche i giudici e tutti coloro che, a diverso titolo, hanno preso parte a questo processo per il serio e faticoso lavoro svolto in tutti questi mesi".

Nel dettaglio i 2,2 milioni di risarcimento danni, che si aggiungono agli 850.000 euro dell'appello del rito abbreviato del settembre 2017, vanno per mezzo milione sia alla Provincia di Reggio Emilia sia al Comune di Brescello, mentre a ognuno degli altri quattro Comuni (Bibbiano, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo) costituitisi parte civile insieme a Palazzo Allende sono stati riconosciuti 300.000 euro. "Sono somme che utilizzeremo per sostenere e implementare le tante iniziative per la legalità che da tempo Provincia e Comuni stanno realizzando e che continueremo a promuovere, in particolare coinvolgendo i giovani, per ribadire il nostro impegno comune nel tenere alta la guardia contro ogni tentativo di infiltrazione mafiosa", conclude la vicepresidente Malavasi.

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

Giovedì, 25 Ottobre 2018 16:22

Terre di Canossa, procede il Piano strategico

In corso la fase di analisi dei territori e dei sistemi urbani. Altre 4 adesioni al Protocollo d'intesa: Comune di Vezzano, Emilbanca, Casa del Tibet e Canossa San Biagio Srl.

Reggio Emilia -

Nuovi partner pubblici e privati, ma soprattutto un lavoro che procede a ritmo spedito – con l'avvio della fase di analisi dei territori e dei sistemi urbani dei dieci comuni coinvolti – per dare al più presto concretezza al Piano strategico d'area vasta finalizzato allo sviluppo socio-economico delle "Terre di Canossa".

Gli ulteriori passi in avanti compiuti dal progetto sono stati illustrati questa mattina in Provincia, che dall'inizio accompagna l'ambizioso percorso intrapreso dal sindaco di Canossa Luca Bolondi, presenti anche gli architetti Massimo Casolari e Paolo Soragni e nuovi e vecchi partner pubblici e privati che hanno aderito al Protocollo d'intesa. A fare gli onori di casa, la vicepresidente Ilenia Malavasi che ha riconfermato l'impegno della Provincia di Reggio Emilia nel "dare continuazione all'importante cammino intrapreso con un Piano strategico che continua ad aggregare partnership danno il senso del valore e della qualità di questo progetto".

Al suo fianco, Giorgio Zanni, unico candidato alle elezioni per il nuovo presidente della Provincia del prossimo 31 ottobre, ma soprattutto uno degli aderenti, in qualità di sindaco di Castellarano, al Protocollo d'intesa. "Lo abbiamo fatto con entusiasmo, convinti che fare massa critica sia fondamentale per conseguire un obiettivo comune, specie se importante come questo", ha detto definendo questo "progetto fortemente attrattivo per noi amministratori pubblici, perché è ambizioso, ci sprona a guardare avanti e lo fa in modo giustamente inclusivo e non esclusivo". "Dai percorsi ciclopedonali sui quali stiamo investendo in maniera importante al circuito dei castelli, alla Compagna della spergola - ha aggiunto il sindaco Zanni - sono già tanti i punti di contatto intercomunali di un sistema "a carte veline" che si sovrappongono per formare un quadro generale in grado di garantire un plus a tutto il territorio".

Insomma, "quel ragionare come area vasta che ci permette di avere uno sguardo più ampio", come ha sottolineato il sindaco di Canossa Luca Bolondi, "soddisfatto da un lavoro difficile, ma affascinante che, grazie anche all'aver potuto incontrare tante persone molto disponibili, sta finalmente dando valore a un'idea e concretezza a questo lavoro di squadra: il tour nei vari comuni per raccogliere le informazioni che saranno oggetto di questo meraviglioso progetto è già iniziato e presto il Piano strategico saprà indicare cosa bisogna fare in ogni singolo comune per valorizzare il territorio e creare sviluppo".

A raccogliere le esigenze, "a partire dalle criticità", nei 10 comuni che hanno aderito, gli architetti Massimo Casolari e Paolo Soragni, autori di quella indagine preliminare "Canossa un ponte per l'Europa" che la scorsa primavera ha dato il "la" al Piano strategico. "Uno strumento utilizzato in Europa ormai da vent'anni, ma pressoché inedito in Italia e nella nostra regione, eppure fondamentale per poter intercettare contributi e fondi strutturali", hanno detto, insistendo sulla necessità di "internazionalizzare il brand Canossa, quale simbolo dei Castelli dell'Emilia-Romagna, e di valorizzare la Stazione Mediopadana e tutti quei prodotti industriali, artigianali e agricoli che rappresentano la forza di un'area che può ancora essere più vasta, fino ad arrivare al Palazzo ducale di Sassuolo oltre il Secchia ed al Castello di Torre Chiara oltre l'Enza".

Un primo giro di perlustrazione che si conta di concludere entro metà novembre in tutti i comuni, saliti a dieci con l'ingresso di Vezzano sul Crostolo, testimoniato dall'assessore Stefania Colli: "Si tratta di una bella opportunità che intendiamo cogliere, contribuendo anche con l'importante lavoro che abbiamo svolto in questi anni per promuovere percorsi sportivi e, soprattutto, l'itinerario di fede e cultura della Via matildica del Volto santo". Oltre al Comune di Vezzano, quest'oggi è stata ufficializzata anche l'adesione al Protocollo d'intesa della Canossa San Biagio Srl, della Casa del Tibet di Votigno ("E' un progetto davvero suggestivo, ricco di tante idee", ha detto Stefano Dallari) e di Emilbanca "un istituto di credito da sempre impegnato a favorire uno sviluppo responsabile che renda più attrattivi i territori in cui operiamo, anche attraverso il sostegno a chi vorrà investire", ha spiegato Vittoria Sanpietro, responsabile dell'Area territoriale di Reggio, Modena e Cavola.

 

Provincia di Reggio Emilia

Elezioni 2018, è il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni l'unico candidato alla presidenza della Provincia di Reggio Emilia. Per il Consiglio provinciale oltre a Terre Reggiane in corsa anche la lista Centro Sinistra in Provincia. Lunedì le verifiche e l’estrazione della posizione sulla scheda.

Reggio Emilia -

Alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature è il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni l’unico candidato alla presidenza della Provincia di Reggio Emilia. Nato a Scandiano il 5 luglio 1988, Giorgio Zanni è stato eletto sindaco con la lista Castellarano Bene comune alle elezioni del giugno 2016. Salgono invece a due le liste in corsa per i 12 posti del Consiglio provinciale. Dopo Terre Reggiane, questa mattina è stata infatti presenta anche la lista Centro Sinistra in Provincia che candida Claudia Dana Aguzzoli (consigliere comunale di Reggio Emilia); Andrea Carletti(sindaco di Bibbiano); Elena Carletti (sindaco di Novellara); Elisa Cavatorti (consigliere comunale e assessore a San Polo); Nico Giberti (sindaco di Albinea); Ilenia Malavasi (sindaco di Correggio); Antonio Manari (sindaco di Ventasso); Francesco Monica (sindaco di Castelnovo Sotto); Mariachiara Morelli (consigliere comunale di Reggio Emilia); Roberta Pavarini(consigliere comunale di Reggio Emilia); Pierluigi Saccardi (consigliere comunale di Reggio Emilia) e Tania Tellini (sindaco di Cadelbosco Sopra).

Lunedì prossimo l’Ufficio elettorale valuterà la regolarità delle candidature - a partire dalle firme necessarie (almeno 31 per il Consiglio, almeno 92 per la carica di presidente) – e provvederà all’estrazione della posizione sulla scheda elettorale delle liste che saranno ammesse. 

Alle urne, come già avvenne nel 2014 con l’entrata in vigore della Legge 56, saranno chiamati esclusivamente sindaci e consiglieri comunali dei 42 Comuni reggiani, complessivamente 610 amministratori pubblici. Le elezioni avvengono attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l’elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprime infatti un voto con un valore inferiore rispetto all’elettore (sindaco o consigliere comunale) di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, la preferenza ‘varrà’ 34 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di  Vetto,  59 se di Rolo o Casina, 109 se di Cavriago o Gualtieri, 171 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia. 

L’affluenza alle prime elezioni della ‘nuova’ Provincia, quattro anni fa, fu del  77,34%. Il Pd ottenne 10 dei 12 consiglieri, Terre reggiane 2 (numeri che furono confermati nel 2016 alle elezioni di midterm previste per il solo Consiglio dalla Legge Delrio): primo presidente della ‘nuova’ Provincia di Reggio Emilia venne invece eletto Giammaria Manghi, sindaco di Poviglio ed anche in quel caso unico candidato.

  

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì 8 a mercoledì prossimo, 10 ottobre, la Sp 79 sarà chiusa al transito nel tratto compreso tra il bivio per Leguigno e quello per Villa Berza, in località Gombio di Castelnovo Monti. Il provvedimento – che sarà in vigore dalle 8,30 alle 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 – è necessario per consentire lo svolgimento in sicurezza lavori di rifacimento del manto stradale deteriorato e, in caso di pioggia o maltempo, potrebbe estendersi nei giorni successivi.

Durante la chiusura, il traffico sarà deviato nel seguente modo: per i veicoli diretti a Villa Berza – Felina provenienti da Trinità, attraverso la Sp 513R direzione San Polo, indi Sp 22, Sp 23 e Sp 21 fino a Puianello e successivamente Statale 63 fino a Felina Sp 79; per i veicoli diretti a Trinità provenienti da Villa Berza – Felina, attraverso la Statale 63 fino a Puianello, quindi Sp 22, Sp 23 e Sp 21 fino a San Polo e successivamente Sp 513R fino all'incrocio con la Sp 79.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

Mobilità elettrica, l’Unione Bassa Reggiana firma un protocollo con S.A.BA.R. ed Enel X per l’installazione delle colonnine di ricarica.

Reggio Emilia -

E’ stato presentato questa mattina in Provincia il protocollo firmato dagli 8 Comuni dell’Unione “Bassa Reggiana”, S.A.BA.R. (di cui sono soci) ed Enel X che ha previsto l’installazione di diversi punti di ricarica per i mezzi elettrici in tutto il territorio nell’ambito del progetto E-Mobility di Enel X.

“I Comuni hanno deciso di aderire con convinzione a questo progetto – ha spiegato il presidente dell’Unione Giammaria Manghi - perché crediamo che il futuro della mobilità , sia privata che pubblica, sarà concentrato sull’elettrico. Questo condurrà ad una riduzione delle emissioni inquinanti, specie le polveri sottili, e del rumore prodotto dai motori termici. Un passaggio, quello alla mobilità elettrica, che comporterà innegabili benefici ambientali, economici e di salute. L’ambiente e la sostenibilità sono al centro della nostra azione amministrativa”.

L’iter ha visto l’approvazione di un’apposita delibera da parte delle varie giunte comunali e la firma di un protocollo d’intesa tra ogni singolo Comune ed Enel X, con i Comuni che con il supporto tecnico di S.A.BA.R. e di e-distribuzione hanno provveduto ad individuare le aree idonee nelle quali sono state installate la colonnine di ricarica. S.A.BA.R., società partecipata dei Comuni dell’Unione che si occupa di servizi per l’ambiente, potrà inoltre fare da call center per spiegare il funzionamento di ricarica a chi è interessato ad acquistare un’auto elettrica plug-in, con l’energia elettrica prelevata che sarà pagata tramite una prepagata o un’app del proprio gestore insieme.

“La mobilità elettrica si sta dimostrando uno strumento vincente – ha aggiunto il direttore di S.A.BA.R. Marco Boselli - in particolare nei più importanti centri urbani del Paese dove il cittadino deve convivere a fianco del traffico urbano. Siamo molto soddisfatti di presentare il protocollo d’intesa siglato con Enel X e l’Unione: l’auto elettrica infatti, alimentata per mezzo dell’infrastruttura di ricarica, permette un approccio vantaggioso alla mobilità, soprattutto in specifici ambiti di utilizzo come quello urbano e a corto raggio. Teniamo presente che il 95% della popolazione percorre ogni giorno meno di 200 km, che possono essere coperti tranquillamente dall’autonomia delle auto elettriche presenti sul mercato.

Il positivo contributo verso l’ambiente rispetto ai veicoli tradizionali, oltre che la possibilità di ottenere un risparmio sia in termini di CO2 prodotta che dei costi di gestione ed utilizzo, promettono un importante potenziale di sviluppo nel prossimo futuro per le reti di distribuzione, le infrastrutture, gli impianti di produzione ed il parco mezzi circolante”.

Al momento sono 14 le colonnine installate od in procinto di essere installate negli 8 Comuni che saranno tutte funzionanti entro l’anno, ma il protocollo siglato con ENEL X consentirà in futuro di poterle aumentare, anche in base all’effettivo utilizzo e richiesta da parte delle amministrazioni comunali della Bassa Reggiana.

 

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

Sono ben 239 i posti disponibili in enti pubblici o privati reggiani attraverso il nuovo bando per il Servizio civile universale pubblicato dal Dipartimento nazionale per la gioventù. Ne dà notizia il Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile (Copresc) di Reggio Emilia, presieduto dalla vicepresidente della Provincia Ilenia Malavasi. 

Il bando è rivolto a giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, che non abbiamo già svolto in passato il servizio civile, sia cittadini italiani, sia cittadini stranieri purché in regola con il permesso di soggiorno. La scadenza per la presentazione delle domande – direttamente agli enti proponenti - è fissata per venerdì 28 settembre. Per i giovani che svolgeranno il Servizio civile universale è previsto un assegno mensile pari a 433,80 euro pagato dallo Stato. Il Servizio civile universale è un istituto autonomo, di servizio alla società, e pertanto non è raffigurabile come una esperienza lavorativa presso un'azienda, un tirocinio o un apprendistato. Si può svolgere presso enti pubblici oppure presso cooperative sociali o enti del terzo settore senza scopo di lucro. I progetti durano tutti 12 mesi e, di regola,  prevedono un impegno di 30 ore suddivise su 5 o 6 giorni di servizio alla settimana (1.400 ore nell’anno). 

Gli Enti di servizio civile presenti nella provincia di Reggio Emilia offrono complessivamente la disponibilità di 231 posti, articolati su 44 progetti nei campi dell’assistenza (19 progetti), dell’educazione e della promozione culturale (16) e del patrimonio artistico e culturale (9). Attraverso quattro progetti di Reggio Terzo Mondo sono inoltre disponibili 8 posti come caschi bianchi all’estero (10 mesi) in Madagascar (4 posti),  Albania (2) e Palestina (2).

L’elenco di tutti i progetti e dei relativi posti può essere consultato sul sito del Copresc (www.serviziocivilevolontario.re.it). Le domande (è possibile presentarne una sola, la presentazione di più domande comporta l'esclusione d'ufficio dal sistema del servizio civile) vanno infatti consegnate direttamente all'ente titolare del progetto. Sempre sul sito del Copresc sono disponibili e scaricabili informazioni e modulistica.

“Il servizio civile rappresenta per i nostri giovani una straordinaria opportunità formativa, umana e professionale  – commenta la presidente del Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile e vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi – E’ un’0ccasione importante, che mi auguro venga colta dai ragazzi e dalle ragazze reggiani, non solo per contribuire alla crescita del nostro territorio, ma anche per mettersi alla prova, utilizzandole conoscenze acquisite nel proprio percorso formativo e di studi  per meglio orientarsi nel mondo del lavoro”.

Fonte: Provincia di RE

Giovedì, 13 Settembre 2018 16:07

A Reggio Emilia un liceo più bello e più sicuro

Ultimati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza antisismica del Chierici realizzati dalla Provincia per 2,5 milioni. Manghi: "Investimento importante per la nostra comunità".

Reggio Emilia -

Un liceo artistico più bello, accogliente e funzionalema soprattutto più sicuro – quello che è stato presentato questa mattina dalla Provincia di Reggio Emilia, proprio alla vigilia del prossimo anno scolastico, a conclusione dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza anti-sismica che hanno interessato nei mesi scorsi il Chierici.

"Un intervento importante, anche per l'importo dei lavori, 2,5 milioni di euro, che non è stato affatto scontato", ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi ricordando il travagliato iter di questo cantiere. "La Provincia aveva infatti assegnato questa somma già nel 2012, ma le risorse erano poi state bloccate da quel Patto di stabilità che per diversi anni ha impedito a tante pubbliche amministrazioni di non poter spendere tutte le risorse che pure si avevano a disposizione – ha aggiunto il presidente Manghi – Ma nel 2015, con una scelta controcorrente ed anche coraggiosa condivisa dalla maggioranza, come Provincia abbiamo deciso di non rispettare più quel vincolo e di sbloccare quei 2,5 milioni, avviando le procedure che poi nell'agosto 2016 ci hanno permesso di assegnare i lavori: tra una regola da rispettare e una priorità, come la sicurezza dei nostri studenti, da onorare, abbiamo optato per la seconda". Successivamente lo Stato avrebbe poi deciso di non applicare più sanzioni nei confronti delle pubbliche amministrazioni che non rispettavano il Patto di stabilità e, dunque, tutto è bene quel che finisce bene: "Soprattutto perché oggi studenti, docenti e personale del liceo artistico possono disporre di una scuola che coniuga il bello alla sicurezza e, avviandoci verso la fine di un mandato, possiamo presentare il recupero di un edificio di pregio destinato all'educazione dei nostri giovani che rappresenta un investimento reale per la nostra comunità", ha concluso Manghi.

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Ma le buone notizie, per studenti e docenti del Chierici, non sono finite. "Grazie ad economie nei lavori sono infatti disponibili ancora 200.000 euro che verranno utilizzati nelle prossime settimane per ristrutturare il cortile interno ed i laboratorio di grafica", ha annunciato la vicepresidente con delega all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi, che da assessore provinciale alla Scuola nel 2012 aveva ottenuto i finanziamenti poi bloccati dal Patto di stabilità. La vicepresidente Malavasi ha quindi evidenziato anche "l'importanza di questo vero e proprio cantiere partecipato, che grazie all'impegno della Provincia, delle imprese e della stessa scuola ci ha permesso di effettuare i lavori garantendo comunque la regolarità delle lezioni".

Proprio sul lavoro di tecnici e maestranze si è soffermato il dirigente del Servizio Infrastrutture ed Edilizia scolastica della Provincia Valerio Bussei, che ha parlato di "uno dei cantieri più complessi di questi ultimi vent'anni, avendo riguardato un edificio vincolato dal punto di vista architettonico". Per quanto riguarda gli aspetti antisismici, la cui efficacia è per altro già stata collaudata con la scossa di nemmeno un mese fa, "si è realizzato nel sottotetto un piano ulteriore in legno per ancorare gli elementi di sommità, si è data continuità alle pareti verticali e si sono irrigidite le aperture con telai in acciaio, chiudendone alcune specie in prossimità degli spigoli".

"Gli obiettivi di questo intervento sono stati principalmente quattro: mantenere le attività didattiche in corso, aumentare la sicurezza della scuola, adeguare gli impianti tecnologici agli standard attuali e migliorare i livelli di finitura", ha aggiunto il direttore dei lavori Fausto Bisi, sottolineando come – oltre agli interventi anti-sismici – si sia "provveduto all'inserimento di nuovi cablaggi per dati e alimentazioni, alla posa di nuova illuminazione Led e di un nuovo impianto di rilevazione incendi, all'integrazione dell'impianto di climatizzazione invernale nonché nuova pavimentazione in graniglia di cemento, tinteggio di due piani e sostituzione di porte delle aule".
Soddisfatta la dirigente scolastica Maria Grazia Diana "per un intervento davvero di qualità che ha reso più bella e più sicura una scuola che è molto cresciuta in questi ultimi anni".

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La scheda

La procedura di gara, un appalto integrato sulla base del progetto definitivo, è stata effettuata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa e, nell'agosto 2016, ha portato all'aggiudicazione dei lavori a un'Ati (associazione temporanea di imprese) costituita dalla capogruppo Coop Cattolica Costruzioni Edili e dalle mandanti Tecton e Torreggiani & C., con un ribasso sui lavori del 14,25% e 90 giorni di anticipo sul termine di ultimazione del cantiere.
Oltre al personale dell'Ufficio Tecnico della Provincia di Reggio Emilia il gruppo di lavoro che ha operato per la messa in sicurezza del Chierici era composto da:
Progettazione esecutiva: ing. Pier Antonio Gasparini associato con Ing. Franco Palù
per gli impianti elettrici e ing. Massimo Parenti per quelli meccanici;
Direzione lavori: arch. Fausto Bisi (Bisi & Merkus studio associato);
Responsabile della sicurezza, CSE: ing. Luca Aldrovandi;
Collaudatore: ing. Lorenzo Giordani;
Direttore tecnico dell'Impresa: geom. Paolo Cotti.

Fonte: Provincia di Reggio Emilia

Domenica, 09 Settembre 2018 07:57

Protezione civile, buone notizie per il Reggiano

Una serata per presentare ai sindaci reggiani l'operatività e la struttura del volontariato del sistema di protezione civile, ragionando insieme su come renderlo ancora più efficiente.

Si è tenuta venerdi al Centro unificato di Protezione civile di Reggio Emilia su iniziativa del Coordinamento provinciale delle organizzazioni di volontariato in collaborazione con l'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile - Servizio area affluenti Po.

A fare gli onori di casa il presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato Volmer Bonini con il vice Albert Ferrari e la referente reggiana Prociv dell'Agenzia regionale Federica Manenti, che hanno illustrato il prezioso lavoro assicurato dai 2.500 volontari di protezione civile iscritti alle 45 associazioni operanti sul nostro territorio.

In sala praticamente tutti i sindaci della provincia, ai quali i vertici della Regione Emilia-Romagna hanno comunicato diverse buone notizie.

La prima, illustrata dal sottosegretario alla Presidenza Giammaria Manghi, riguarda il nuovo pacchetto di 30 interventi per potenziare la rete delle strutture di protezione civile in tutte le province emiliano-romagnole appena approvato dalla Giunta regionale. "Si tratta di un Piano triennale che, fino al 2020, mette in campo 4 milioni di euro, portando ad oltre 9,2 milioni gli investimenti da inizio mandato", ha detto il sottosegretario Manghi spiegando come "770.000 euro sono stati destinati a 4 interventi che riguardano il Reggiano: 350.000 euro a Castelnovo Monti per realizzare una struttura polifunzionale di protezione civile con ampliamento del Centro sovra comunale; 220.000 a Luzzara per la sede del nuovo distaccamento dei Vigili del fuoco volontari; 100.000 a Carpineti e Baiso per la nuova sede della Croce rossa italiana, con spazi appositamente dedicati alla protezione civile; 30.000 a Rio Saliceto per la riqualificazione della struttura adibita a Centro sovra comunale".

Buone notizie anche per gli abitanti di Lentigione, colpiti dall'esondazione dell'Enza del 12 dicembre dello scorso anno. "Il Consiglio dei ministri ha finalmente dato il via libera ai fondi destinati a rimborsi per privati e attività economiche e produttive – ha detto l'assessore regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile Paola Gazzolo – Come Regione ora assicureremo il massimo impegno, nonostante i tempi ristretti, per avviare e concludere rapidamente così da arrivare entro dicembre all'aggiudicazione degli indennizzi, per non rischiare la perdita di risorse stanziate da tempo, ma di fatto sbloccati solo ieri".

Altra importante novità, illustrata da Volmer Bonini, riguarda il progetto di potenziamento della Colonna mobile regionale, in fase di approvazione da parte del Dipartimento nazionale: "A Reggio Emilia sarà infatti assegnato il secondo modulo di assistenza alla popolazione, in grado di accogliere 250 persone, che stoccheremo al Polo logistico di Villa Cella gestito d'intesa con la Provinci – ha detto - a Castelnovo Monti e in altri centri sovracomunali saranno dislocate attrezzature del Dipartimento nazionale e contiamo anche di realizzare un modulo specialistico di pronta partenza con unità cinofile per le ricerche tra le macerie".

Ha concluso la serata una cena in stile "campo di accoglienza" grazie all'impegno del Gruppo Logistica (in particolare il referente Simone Bonacini del Campanone di Scandiano, Franco Padova della Bentivoglio di Gualtieri e Lauro Tognetti del Team Reggio fuoristrada) e al gran lavoro del Guppo Cucina, guidato dagli chef Federico Castiglioni (Icaro di Correggio) e Alessandro Cortenova (Città del tricolore di Reggio).

 

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Tornerà a splendere il tesoro nascosto scoperto in una stanza al piano terra dell'ex Palazzo ducale durante gli ultimi lavori di restauro e recupero della sede della Prefettura. Il progetto di recupero di un affresco raffigurante la Madonna della Ghiara - grazie a un contributo di 50.000 euro stanziato dalla Provincia di Reggio Emilia (proprietaria di Palazzo Allende) anche come partecipazione al prossimo quarto centenario della Ghiara per la traslazione dell'immagine sacra della Madonna di Reggio e della prima santa Messa nella Basilica del 12 maggio 1619 - è stato annunciato questa sera dal presidente Giammaria Manghi. Insieme al prefetto Maria Forte, il presidente Manghi ha infatti illustrato, proprio durante la sagra della Giareda, l'avvio del restauro della cappella affrescata scoperta in un archivio della Prefettura con parte dei fondi destinati alla manutenzione del patrimonio immobiliare grazie all'avanzo di gestione ottenuto con l'ultimo Bilancio consuntivo.

"La Provincia ha deciso di intraprendere un cammino che in qualche mese potrebbe davvero offrire un bel regalo alla città e a tutti i reggiani in occasione dei 400 anni della Basilica che saranno celebrati a partire dal prossimo aprile – ha detto il presidente Giammaria Manghi - L'affresco pare in effetti di pregio ed anche contestualizzato, come i primi saggi effettuati dalla Sovrintendenza hanno disvelato, in una cornice che accresce l'importanza di questa scoperta". "Contiamo di aprire a tutti i reggiani questa cappella con l'affresco restaurato in occasione delle prossime celebrazioni", ha confermato il prefetto Maria Forte.

Sull'importanza artistica di questa scoperta si è soffermata l'architetto Maria Cristina Costa, dopo aver dato atto alla Provincia "non solo del grande lavoro svolto da funzionari e responsabili, ma anche dell'ammirevole atto di coraggio compiuto finanziando, di questi tempi, una attività culturale".
"Pur non essendo ancora stato studiato da un esperto, l'affresco appare di notevole pregio per le proporzioni, la posa e soprattutto il viso e le mani della Madonna, di notevolissima fattura – ha spiegato l' architetto Costa - Durante il restauro un esperto critico potrà avanzare un nome, speriamo prestigioso, per un'attribuzione, ma è comunque già ora possibile ipotizzare una datazione cinquecentesca per quest'opera che, quantunque "ammalorato", sa trasmettere un forte coinvolgimento".

A "giustificare ampiamente l'opera di restauro", ha aggiunto l'architetto Costa, "è il confronto con il disegno originale di Lelio Orsi, l'insigne pittore novellarese cui si deve, nel 1569, l'ideazione dell'immagine conservata presso il Museo della Basilica, poi tradotto da Giovanni Bianchi detto il Bertone nell'affresco oggi venerato in Ghiara". Il soggetto dell'affresco scoperto in Prefettura - in una stanza al piano terra del corpo centrale dell'ex Palazzo ducale, affacciata sul cortile centrale dell'importante complesso monumentale - è infatti lo stesso del disegno di Lelio Orsi e dell'affresco del Bertone: la Beata Vergine seduta su di un sasso, piegata con le mani giunte in devota preghiera verso il Bambino, seduto alla sua destra con le braccia aperte e lo sguardo sorridente verso la Madre.
"Così come non è casuale che questo affresco sia stato realizzato proprio di fronte alla Basilica", ha concluso l'architetto Costa che si è anche commossa nel sottolineare "la peculiarità di queste tre Madonne col Bambino che, uniche in tutta la storia dell'arte, mostrano, e soprattutto trasmettono, questo profondo e toccante rapporto: da un lato il presentimento di ciò che sarà, dall'altro l'abbandono totale in fiducia della Madre".

"Proprio nell'atteggiamento del viso e delle mani, in questo affresco vedo molto di quel genio per creatività e tecnica di disegno che era Lelio Orsi, un artista che purtroppo non ha ancora ottenuto la fama che merita", ha aggiunto invitando poi Andrea Caramaschi, che ha eseguito i primi saggi di restauro, a illustrare lo sfondo dell'affresco "che pure promette di risultare di grande valore".

 

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Si chiama Reko - acronimo che deriva da una parola svedese (Rejäl KOnsumption) traducibile in "consumo giusto – ma in italiano significa acquistare direttamente (attraverso Facebook) dal produttore le eccellenze enogastronomiche reggiane evitando gli sprechi.

L'interessante progetto pilota, il primo in Italia che coinvolge produttori agricoli locali, sarà presentato venerdì sera nel corso di una iniziativa promossa durante la Giareda da Provincia e Comune di Reggio Emilia, Crpa e Dinamica. A partire delle 20.45 nel cortile di Palazzo Allende, sede della Provincia, Alberto Menghi del Crpa illustrerà in che cosa consiste questa vendita diretta tramite Facebook: successivamente - moderati da Daniele De Leo (agronomo specializzato nella divulgazione e animazione degli alimenti e dei prodotti tipici) – saranno gli stessi produttori ed i consumatori che hanno già provato ReKo, a portare le loro testimonianze. Seguirà un momento conviviale di degustazione di alcuni prodotti in vendita su ReKo.

La spesa "social" che fa risparmiare tempo e denaro, evitando gli sprechi e supportando i produttori del territorio, funziona attraverso un gruppo aperto su Facebook, REKOReggioEmilia, che da febbraio conta già quasi 3.000 iscritti.

Commentando i post dei venditori - esclusivamente produttori agricoli locali (non sono ammessi altri intermediari o rivenditori di prodotti di altri) – nei quali tutti si trovano la descrizione dei prodotti, il prezzo e la quantità, si possono effettuare le prenotazioni. La spesa si ritira ogni giovedì dalle 18 alle 19.30 nel parcheggio davanti al Circolo Arci Pigal, nei presso dello stadio "Città del Tricolore".