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Sabato, 09 Maggio 2015 10:30

Da Modena a Firenze sul set con Tom Hanks In evidenza

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le foto sul set le foto sul set

La modenese Lucia De Carlo ha appena girato alcune scene a Firenze per il nuovo film di Ron Howard ispirato al romanzo di Dan Brown "Inferno" che vede protagonisti il celebre attore americano nei panni di Robert Landgdon, affiancato da Felicity Jones. "Anche se al cinema mi si vedrà per pochi secondi", dice Lucia, "è stata un'esperienza indimenticabile". Che qui ci racconta. -

Modena, 9 maggio 2015 - di Manuela Fiorini - tutte le foto "rubate" sul set in galleria -

Quando le è arrivato via mail un invito per fare un casting a Firenze, per un non ben specificato "film di un noto regista americano", Lucia De Carlo, 35 anni, attrice, musicista e cantante modenese, non si è fatta troppe domande ed è subito partita alla volta del capoluogo fiorentino. Una volta arrivata a destinazione, però, si è resa conto dalla folla e dai media presenti che si trattava niente meno che di "Inferno", terzo film di Ron Howard, dopo "Il Codice da Vinci" e "Angeli e Demoni", ispirato ai best seller di Dan Brown.

Il protagonista, Robert Langdon, è un professore di Harvard, esperto internazionale di simbologia religiosa, che viene coinvolto in vicende che, di volta in volta, minacciano la sicurezza mondiale. Anche per questo terzo film, girato quasi tutto in Italia, il professore ha il volto del celebre attore americano Tom Hanks, affiancato nel ruolo di protagonista da Felicity Jones.

Per prima- Lucia De Carlo rid

Lucia, come è iniziata questa "avventura"?

Al casting ci hanno scattato una paio di fotografie e ci hanno fatto compilare dei moduli dove dovevamo indicare la taglia degli abiti, la conoscenza delle lingue e se avevamo avuto altre esperienze cinematografiche o teatrali. Dopo circa un mese, mi hanno detto che ero stata presa. Dovevo presentarmi sul set a Firenze alle 4.30 del mattino. Nelle indicazioni ci hanno anche detto di portare tre cambi d'abito in linea con il nostro ruolo, quello di turisti in visita a Palazzo Vecchio in agosto, mese in cui era ambientata la scena che dovevamo girare, che era quella dell'evacuazione dell'edificio. Eravamo circa in 300. Ci hanno prima radunato in un cinema, ci hanno fatto firmare il contratto, poi i costumisti hanno approvato le nostre tenute. Chi aveva bisogno di una sistemata passava dai parrucchieri e dai truccatori. Alle 5.30 ci siamo trasferiti in Piazza della Signoria e abbiamo impiegato tutta la mattina per le riprese esterne. Dovevamo camminare, entrare e uscire da Palazzo Vecchio in tutti i modi e da tutte le angolazioni possibili. Quello che mi ha colpito è stata la meticolosità con cui ogni singola scena, che magari al cinema si vedrà per pochi secondi, è stata preparata e girata. Nulla era lasciato al caso.

Quindi hai girato direttamente con Ron Howard?

Sì, Ron Howard ha girato personalmente le scene. E' stato con noi dalle 5 del mattino fino a tarda sera, da vero professionista. E' una persona molto tranquilla, disponibile, mai un segno di impazienza. Lavorare con lui è stato un piacere, nonostante la stanchezza.

Hai avuto modo di girare anche con i protagonisti Tom Hanks e Felicity Jones?

Diciamo che li ho visti da molto vicino. Anzi, probabilmente li ho anche "urtati" un paio di volte. La nostra era una scena di evacuazione, dove dovevamo scappare da Palazzo Vecchio e spingerci gli uni con gli altri. Loro erano tra la folla. Quindi a stretto contatto con noi. Tom Hanks è una persona estremamente alla mano e molto professionale, gli piace scherzare ed è legato da una sincera amicizia al regista Ron Howard. Aveva sempre accanto una guardia del corpo che impediva di scattargli foto, ma qualcuna sono riuscita a farne comunque.

Questa esperienza che cosa ti ha lasciato?

E' stata molto istruttiva dal punto di vista personale e professionale. Ho potuto vedere da vicino come lavorano le grandi produzioni di Hollywood. Avevo già partecipato a fiction italiane e l'atmosfera era molto diversa, così come il modo di lavorare.

Quando ti vedremo al cinema?

Non prima del 2016. Dopo Firenze, il set si sposterà a Istanbul. Anche il titolo "Inferno" è ancora provvisorio e nel ciak non era nemmeno indicato, quindi non sappiamo se si chiamerà precisamente così.

I tuoi progetti per il futuro?

Sicuramente porterò avanti le mie passioni, la musica, il canto e il teatro. Continuerò le lezioni di arpa celtica, che studio da quattro anni, poi partirò per i concerti con i Belthane, il gruppo di musica irlandese in cui canto e suono. Poi, dipende dalle occasioni che mi si presenteranno e se ci saranno altri casting interessanti come questo. Anche se devo correre avanti e indietro per l 'Italia, è un "sacrificio" che faccio volentieri, perché ogni volta è un'esperienza differente che mi arricchisce e mi fa crescere.

cast rid

 

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