Giovedì, 25 Settembre 2014 10:23

Correggio - La Fondazione "Dopo di noi" festeggia cinque anni di attività

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"Un GRAZIE lungo 5 ANNI": la Fondazione "Dopo di noi" di Correggio festeggia i cinque anni di attività con un incontro-tavola rotonda cui prenderà parte anche il ministro del welfare, Giuliano Poletti -

Reggio Emilia, 25 settembre 2014 -

Domani, venerdì 26 settembre, alle ore 14, il Teatro Asioli di Correggio ospiterà "Un GRAZIE lungo 5 ANNI", incontro-tavola rotonda promosso dal Comune di Correggio e dalla Fondazione "Dopo di Noi" del distretto di Correggio, che in questo modo intendono esprimere un ringraziamento "corale" alle tante persone, imprese, istituzioni, associazioni che hanno accompagnato, con il loro sostegno morale e materiale, la Fondazione "Dopo di Noi" nei suoi primi cinque anni di vita.

Sarà un pomeriggio di festa e di ulteriore sensibilizzazione, perché il domani della Fondazione è in larga parte legato agli uomini e alle donne di questo territorio che nel sostegno ai più deboli, diano un forte segnale che riaffermi il voler essere "comunità solidale". Saranno presenti all'incontro il Ministro del welfare e del lavoro Giuliano Poletti, l'assessore regionale alle politiche sociali Teresa Marzocchi e il sindaco Ilenia Malavasi, che, insieme ai ragazzi della Fondazione consegneranno gli "attesati di ringraziamento", i "50 grazie", ai tanti che hanno aiutato le Fondazione a nascere e a crescere.
A seguire una tavola rotonda sul tema "Dalla sperimentazione al progetto per il futuro dei nostri ragazzi: esperienze a confronto". Parteciperanno Gianmarco Marzocchini, vicesindaco del Comune di Correggio e assessore al welfare e alla coesione sociale, Giuliana Turci, direttore del distretto sanitario di Correggio, Claudia Guidetti, presidente Anffas, Luciana Redeghieri, presidente "Sostegno e Zucchero" e Emma Davoli, presidente della cooperativa sociale Coress.

"La Fondazione Dopo di noi e i suoi progetti sono un esempio di impegno lungimirante nei confronti dei ragazzi disabili e delle loro famiglie", commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. "Dare opportunità di vita autonoma, di esperienza e crescita con altri ragazzi al di fuori della protezione famigliare, significa occuparsi della qualità della loro vita presente e futura. Il Comune di Correggio ha sostenuto fin dall'inizio 'Dopo di noi', perché fosse riconosciuta anche ai ragazzi disabili la possibilità di una vita autonoma, in un percorso di crescita comune, e anche perché solo una comunità pienamente responsabile verso i suoi componenti, soprattutto i più fragili, può dirsi civile. Correggio, con il grande supporto di tanti suoi cittadini, conferma ancora una volta di essere una comunità solidale, coesa, accogliente e sicura".

"Dopo di Noi" di Correggio nasce infatti alla fine del 2008 per volontà delle tre associazioni territoriali – "Anffas", "Sostegno e Zucchero" e "Traumi cranici" – e con il sostegno dei Comuni del distretto correggese per riaffermare la scelta di civiltà che li contraddistingue, cioè l'essere una "comunità solidale". Nasce inoltre dalle famiglie, delle centrali cooperative, Legacoop e Confcooperative, dalla Fondazione Manodori e da singoli cittadini. La finalità principale della Fondazione è quella, e non solo statutaria, di costruire un domani per le persone disabili che non avranno più l'appoggio familiare.

Dal 2008 tante le iniziative messe in campo: i progetti "Weekend" e "Settimana" durante i quali i ragazzi/e hanno concretamente sperimentato spazi di vita insieme, lontano dai genitori, dalla protezione quotidiana, dalla famiglia.
I due progetti vengono svolti in un appartamento messo a disposizione da cooperativa d'abitanti locale, arredati grazie ad un contributo, mentre il resto dei costi viene coperto da una convenzione con l'Unione dei Comuni e l'ASL distrettuale, dalle famiglie e dalla stessa Fondazione. La gestione è coordinata da un gruppo di lavoro composto dalla Fondazione, dal Servizio Sociale dell'Unione dei Comuni, dall'AUSL distrettuale, dalla cooperativa Coress di Reggio Emilia che fornisce il personale educativo. Ma c'è anche tanto volontariato che ruota intorno ai due progetti: l'Auser, la Fondazione e persone, giovani e meno giovani, che generosamente danno il loro apporto, traendo il beneficio di sentirsi ed essere veramente utili.

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)