Tanti sono convinti, a torto, di avere solide ragioni scientifiche per seguire l'ideologia dominante, oggi la si può chiamare woke, sostanzialmente radical chic, atea e di Sinistra moderata, ma che in realtà è propria anche della Destra politica, ossia il Pensiero Unico.
Il borghese universalizzato, di cui parlava E. Fromm, è ormai compiuto, pienamente realizzato, le persone sono tutte simili: narcisiste, materialiste ed edoniste. L'ideologia dominante è di conseguenza sempre sostanzialmente una, laicista, capitalista, ed è quella dell'élite capitalista, il (vero) Potere, pur con delle varianti secondarie, che servono a creare e/o a mantenere, oltre all'apparenza della democrazia, schieramenti contrapposti, tifoserie diverse, tutte parimenti alienate e fanatizzate: (Pseudo) Sinistra contro (Pseudo) Destra. Così si divide e si controlla meglio la popolazione, i gruppi, i singoli: se l'unione fa la forza, la divisione fa la debolezza.
Il vero antagonista, nemico del popolo, l'élite, resta occulto, mentre si odia e combatte il nemico fittizio, politico, percepito in modo paranoico. La coscienza di sé dei singoli, con i propri limiti ed errori, resta sottosviluppata. Il male, il peccato da combattere, è sempre fuori di sé, è nell'altro. L'élite lavora ogni giorno, con i media e l'industria culturale, per produrre questi effetti psicologici e ideologici nella popolazione. La libertà anche nella rete internet è insignificante. Fanno in modo di far circolare, studiati e profilati i soggetti/utenti, le informazioni (i siti, i video, ecc.) adatte a controllare e manipolare i singoli. Creano gruppi, tendenze e movimenti. La creazione dal nulla, che richiede capitali, in poco tempo, di movimenti e partiti politici, è un buon esempio sociologico del potere che ha l'élite, con il suo sistema mediatico e culturale, sulla mentalità e sulla psicologia delle masse.
Le mode culturali e politiche sono indotte. L'opinione pubblica, anche politica, è creata ad arte. Questo è ormai noto, e non solo agli studiosi. Ma, con il materialismo diffuso, si sottolinea assai meno che la manipolazione trova terreno fertile in gente già corrotta dai peccati, coltivati dalla pubertà e dall'adolescenza. La gente è manipolata perché è manipolabile, la gente è complice. La formazione dell'《uomo/donna a una dimensione》 comincia con la "libera" sessualità adolescenziale, base, direbbe Freud, della personalità conseguente, più o meno patologica.
Dunque, un pilastro psico-sociologico della formazione dell'uomo-massa è l'immoralità sessuale, il libertinismo.
Oggi neppure la Chiesa, in grave crisi di fede, contrasta più adeguatamente questi fenomeni. Essi ci porteranno alla guerra civile e a quelle internazionali. Ora stanno già producendo la guerra nei singoli, sempre più nevrotici, aggressivi e psicotici, la guerra tra i singoli e tra i gruppi sociali, che sventolano superficiali bandiere diverse, ma tutte senz'amore e piene di odio.
Immagine generata con AI -

Autore
Marco Santoro
2° classificato a concorso Professore/ricercatore di Pedagogia generale e sociale c/o Università dell'Aquila 2002.
Già Cultore di Storia della Pedagogia e Pedagogia sociale c/o Università di Cassino
Docente di Filosofia e Storia nei Licei











































































