Sabato, 14 Agosto 2021 07:07

"In punta di penna: rubrica di libri". Le stelle di Lampedusa, Pietro Bartolo, Oscar Mondadori In evidenza

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Eccoci giunti al 17esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.

Di Antonella Scarati (*) Parma, 14 agosto 2021: "Io da sola immagino quanta sofferenza sia negli occhi di migliaia di bambini che ogni giorno attraversano il Mediterraneo. Io da sola provo a pensare come fare per dare all'altro una visione diversa di quel che, chi non è coinvolto in prima persona, pensa. Io da sola ho imparato che nelle pagine e nelle parole altrui ci sia un messaggio diverso per ognuno che legge. Io da sola ho pianto per Favour, Anila, le loro madri, le loro sorelle e i loro fratelli.

Io da sola ho iniziato a ricercare quale potesse essere il mio posto nel mondo, che a volte mi sembra troppo grande per essere popolato da gente troppo egoista e pregna di luoghi comuni. Io da sola scelgo di restarci quando chi mi accompagna non comprende le mie motivazioni.

Purtroppo da sola, ogni madre, dall'altra parte del mondo non ha scelta, se non abbandonare i propri figli ad un futuro che potrebbe essere migliore. Europa si chiama il sogno di una bambina che dal Niger attraversa il deserto, poi il mare, approda a Lampedusa ammalata, seviziata e violentata, ma non si ferma: chiama Europa, scandisce il numero di cellulare di sua mamma Carla che non vede da anni e chiede aiuto.

Implora il Dottor Bartolo, le suore del refettorio in cui vive a Palermo, racconta a Luisa, sua educatrice e nuova amica italiana, quanto i ricordi del viaggio la tormentino di notte e di giorno, ma con desiderio e speranza grandi che cova nel cuore, urla il suo diritto di ricongiungimento alla famiglia. Non ci saranno ambasciatori, intermediari linguistici, autorità dello Stato francese e italiano che non le crederanno:

Anila ha bisogno di riscatto, per se stessa e per sua mamma che, grazie alla sua telefonata inizierà un percorso di rieducazione alla inclusione sociale. I suoi sfruttatori l'hanno ammazzata più volte, dapprima strappandola ai suoi figli, poi al suo compagno e infine condannandola alla Madame. Una vita ci vuole, per imparare che, laddove siamo nati sono riposti i nostri più vigorosi valori: le origini, la famiglia, l'amore e la libertà di espressione. Salviamoli, salviamoci."

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L’Autrice si presenta

Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria  dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.

Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".

Riferimenti email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con il piacere di ascoltare, condividere e leggere riflessioni e pensieri.