Lunedì, 13 Luglio 2020 15:29

Rubrica sul Sociale, l'Angolo d'Intesa - La bellezza salverà il mondo In evidenza

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Bastano solo tre motivi a fine giornata per essere felici.

La sera prima di andare a dormire ripercorro l’intera giornata e cerco di capire quali siano, talvolta mi sbalordisco nel ritrovarli in un sorriso, o in una semplice chiamata inattesa. Se ci pensiamo il mondo è pieno di cose che ci fanno piacere, che ci fanno sorridere e stare bene, ma spesso le ignoriamo.

Così ho imparato questo esercizio leggendo un libro e ne ho subito intuito la grande utilità.
Ci ho pensato stamattina quando all’inizio riempire quei tre posti vuoti della lista mi risultava difficile e complicato; sono una persona normale, faccio una vita semplice, non vivo di grandi e costosi piaceri, l’unico lusso che mi concedo sono i viaggi, ormai utopie nell’epoca del Corona.

Da qualche tempo però noto che ho qualche difficoltà a farci stare tutto nella lista.
Mi sono chiesta se fosse cambiata la mia vita, ma la risposta è evidente, no, la mia vita è sempre uguale, sempre la stessa (forse qualitativamente peggiorata per via delle forti limitazioni e costrizioni del virus.)
Eppure, la sera, devo fare qualche sforzo a selezionare e limitare i miei pensieri in quei tre posti vuoti. Mi verrebbe voglia di inserire tante di quelle cose e perdo così tanto di quel tempo a selezionare, scernere, per arrivare alle priorità.

La risposta è molto semplice. La mia vita non è cambiata. Sono cambiata io.
Il virus ha fatto la sua parte certo, come non considerarlo, ma dietro lo sforzo dei primi giorni a cercare il bello nelle giornate solitarie e malinconiche della quarantena, il mio cervello come un muscolo si è allenato e ora i miei occhi lo riconoscono con più facilità, distinguono lo straordinario che si cela e si nasconde nella normalità.
E la bellezza si espande come luce nelle mie giornate, mi pare di incontrarla con più lentezza, di riconoscerla fra le strade, i giardini abbandonati e i cieli che cambiano di colore.
Sono queste quelle immagini che io amo definire “di ordinaria bellezza”.

In fondo la bellezza non è mai stata cosa straordinaria, anzi in sé ha qualcosa di molto frequente e quotidiano, si definisce staordinaria (extraordinarius, extra,”fuori” e ordo-dinis “ordine”, fuori dall’ordinario) proprio perché bisogna sforzarsi di distinguerla in mezzo al routinario e il ricorrente.

Viviamo l’intera nostra esistenza preoccupandoci di quello che non abbiamo ma vorremo e privandoci di quello che abbiamo ma non vogliamo. Galleggiamo dentro un mare di ricordi e di rimpianti sostando tra le ombre e gli appannaggi del passato perchè abbiamo troppa paura di vivere il presente, così il tempo ci passa davanti impassibile e distaccato, la vita ci sfiora accanto mentre noi ci agitiamo inutilmente, e il suo tocco casuale e imprevedibile serve solo a rammentarci come tutto può cambiare... Desistiamo dal tentativo di controllare sempre tutto e tutti, perché mentre ci affanniamo in ciò, tutta questa bellezza ci scorre davanti silenziosa e inaspettata, nascosta e oscurata dalle nostre angosce e insicurezze. L’oggi è un dono, il passato già non esiste, il domani arriverà comunque, anche senza le riposte che cerchiamo, perché in fondo, forse, dovremmo rassegnarci all’idea che esistono solo le domande.

Perciò quando ci perderemo nelle nostre inquietudini e nei nostri timori, quando crederemo di non essere mai abbastanza e sentiremo il vento ostile del destino andarci contro, non ci resta altro da fare che andare alla disperata ricerca di bellezza ,tra le strade della città ,negli antichi borghi, nei fitti boschi e nelle vaste pianure, nel vibrare di una foglia o nelle corse di un bambino, là dove non sospettavamo troveremo la nostra pace…

Ecco il motivo per cui molto spesso mi piace citare la frase di Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”, perché io ci credo nella bellezza e credo ancora nel mondo. Tra il bello e il bene esiste un legame da sempre arcano, impenetrabile e inspiegabile. La bellezza è sempre stata abile nell’elargire armonia, riconciliazione, pace al caos della realtà, ritrovandone finalmente il suo fine, il suo scopo.
Non c’è niente come la bellezza, capace di smuovere le coscienze, spingere verso un ideale, usando un linguaggio universale, perché la bellezza è democratica, ed è per tutti, ed è ovunque, a portata di mano, basta solo avere gli occhi allenati per riconoscerla.

Ci vogliono solo tre motivi a fine giornata per essere felici. Stasera in cima alla lista ci metterò l’odore della carta che ho acquistato in una vecchia cartolibreria in centro, profuma di antico, di vissuto e allo stesso tempo di cose ancora da conoscere e da scrivere…

Roberta Calzolaro