Domenica, 23 Febbraio 2020 08:00

Scuola "Vittorino da Feltre", docenti condannate prima del triplice grado di giudizio In evidenza

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Nella speranza che possano essere scagionate le due docenti della scuola primaria "Vittorino da Feltre", inquisite e sottoposte a processo relativamente a fatti che riguardano le modalità di esercizio della loro Autorità di Pubblici Ufficiali, riteniamo grave che alcune fonti istituzionali abbiano, a suo tempo, fornito ai cronisti le generalità delle due malcapitate, senza considerare che potrebbero anche essere innocenti (anzi lo sono fino a prova contraria) e quindi ulteriormente danneggiate dalla divulgazione del loro nome, per il solo giudizio di primo grado, sarà necessaria l'audizione di un centinaio di persone per accertare se la loro condotta è stata viziata da qualche illiceità. Un dato numerico che rende tutt'altro che granitiche le ipotesi accusatorie formulate.

L'inchiesta, per quanto è dato sapere, pare sia stata svolta senza che si sia ritenuto necessario il bisogno di avvalersi dell'ausilio o della consulenza di un qualche soggetto in possesso di una qualsivoglia abilitazione all'insegnamento nella Scuola Statale, sono stati invece ritenuti fondamentali i contributi, in funzione accusatoria, di rispettabilissimi professionisti che esercitano attività diverse dalla funzione docente. Quanto sopra sta avvenendo con il colpevole silenzio di tutti i responsabili dell'Amministrazione Scolastica del nostro territorio, i quali, forti della mitezza che contraddistingue gli insegnanti, lasciano sempre il corpo docente indifeso, dimenticandosi che il datore di lavoro deve anche garantire i dipendenti dal patimento di eventuali danni.

Gli attuali gestori dell'Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell'Istruzione non ci risultano particolarmente sensibili a questa necessità. Una forma mentis che talvolta si tramuta anche in una punizione preventiva inflitta prima del triplice grado di giudizio, prima o poi qualcuno dovrà rispondere di ciò. Per noi questo è un problema anche politico e per questo invochiamo che in quel di Bologna vi sia un ricambio urgente. In questo caso piacentino abbiamo notato un ulteriore elemento poco confortante offerto dalla giurisprudenza ad un corpo docente già afflitto da scarse tutele: uno scolaro presunto testimone di condotte contra legem, seppur non annoverato tra le parti offese, viene considerato comunque potenziale danneggiato, tanto da ammetterne la costituzione parte civile nel processo. Intanto, visti i continui procedimenti penali di cui sono purtroppo ricche le cronache, nessuno continua a chiarire quali strumenti debbano avere gli insegnanti a loro disposizione per garantire regolari lezioni.

Non vogliamo entrare nel merito del caso della "Vittorino da Feltre", in quanto non conosciamo gli atti, ma approfittiamo di quest'occasione per chiedere che il legislatore statuisca cosa bisogna fare di fronte a comportamenti non conformi di soggetti spesso infraquattrodicenni, che in violazione delle norme consuetudinarie (in quanto tali anch'esse fonte del diritto), contenute nel Galateo compromettendo il diritto degli altri discenti di seguire le lezioni. Il Pubblico Ufficiale ivi presente quando richiama e redarguisce un soggetto indisciplinato commette un reato? Vessa psicologicamente?

Quando il Pubblico Ufficiale contiene fisicamente soggetti vivaci, che possono creare situazioni di pericolo per la loro e l'altrui incolumità, esercita una legittima funzione autoritativa o commette un abuso? L'insegnante che non viene messo in condizione di poter tenere una lezione a causa di certi comportamenti è legittimato a sospendere la stessa senza che sia passibile di provvedimenti? Sottoponiamo a tutti il seguente quesito: perchè fino ad una ventina d'anni fa gli insegnanti severi erano rispettati ed oggi vengono arrestati?

Salvatore Pizzo
Coordinatore Gilda degli Insegnanti Parma e Piacenza

 

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