Mercoledì, 05 Febbraio 2020 16:08

Pedemontana Sociale a fianco dei minori disabili, anche nei Centri estivi In evidenza

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L’attività degli educatori proseguirà oltre il periodo scolastico. Il presidente dell’Unione Spina: «Crescita e affiancamento senza soluzione di continuità»

Centri estivi per tutti. Da quest’anno, le famiglie che avranno la necessità di usufruire di questo prezioso servizio per i loro figli con disabilità nei comuni dell’Unione Pedemontana Parmense, potranno contare sul supporto di educatori specializzati, anche al di fuori del periodo scolastico.

Azienda Pedemontana Sociale ha infatti attivato questa innovativa opportunità, approvata con apposito regolamento dal Consiglio pedemontano, che ha per obiettivo la continuità degli interventi educativi e di inclusione a favore dei minori certificati dalla legge 104/1992, permettendo così alle mamme e ai papà di conciliare ulteriormente i tempi di vita e di lavoro.

Il regolamento prevede che l’educatore possa essere a disposizione dei minori con disabilità esclusivamente nei Centri estivi qualitativamente garantiti, quelli gestiti direttamente dai Comuni o accreditati.
Entro il 31 marzo, l’Azienda del welfare provvederà a richiedere direttamente alle famiglie delle ragazze e dei ragazzi che già fruiscono di interventi educativi sia a scuola che nei doposcuola, una formale domanda di adesione al servizio, nella quale si dovranno indicare gli orari e il numero di settimane di frequenza previste. Domanda che dovrà poi essere completata con l’iscrizione al Centro estivo entro il 7 maggio.

La priorità di accesso al servizio verrà determinata sulla base di tre parametri: il piano sanitario e socio-educativo di ciascun minore, la situazione lavorativa dei genitori e l’indicatore ISEE.
«Tre parametri oggettivi – sottolinea il presidente e assessore ai Servizi alla persona dell’Unione Aldo Spina –. Il regolamento approvato rende trasparenti alle famiglie quelli che sono i meccanismi di accesso al servizio, che consentirà ai minori con disabilità di proseguire un percorso di crescita e affiancamento anche nel periodo in cui le scuole sono chiuse, senza soluzione di continuità. Il regolamento stabilisce inoltre le regole necessarie per sviluppare queste attività in una logica di progetto, garantendo risultati positivi. Tra gli aspetti più significativi c’è ad esempio il fatto che, oltre ad essere nel territorio dell’Unione, i Centri estivi dovranno essere gestiti direttamente dalle Amministrazioni comunali o essere accreditati – prosegue il Presidente –. Caratteristica che garantisce la qualità dei servizi erogati. Non meno importante è il termine del 7 maggio per la formalizzazione della richiesta – conclude Spina – che permetterà alle famiglie e agli uffici di muoversi in una logica di dialogo, anche per la personalizzazione dei progetti».

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