Sabato, 23 Luglio 2016 11:16

Il Refettorio arriva nel Bronx: il nuovo progetto di Bottura In evidenza

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Il Refettorio arriva nel Bronx: il nuovo progetto di Bottura Immagini dal profilo Instagram di Massimo Bottura

Il Refettorio Ambrosiano di Massimo Bottura sbarca a New York nel quartiere più difficile della città: il Bronx. Ad affiancarlo in questo progetto il due volte premio Oscar Robert De Niro. Un percorso che continua sotto il segno del motto “Cucinare è un appello per agire”.

Di Chiara Marando -

Sabato 23 Luglio 2016 -

Un luogo nel quale anche i meno fortunati possano trovare accoglienza ed un posto a tavola, un luogo speciale dove il momento del pranzo o della cena diventi anche un’occasione di integrazione, il tutto con la particolarità di piatti preparati con cibo di scarto lavorato da veri chef e trasformato in qualcosa di gustoso. Vi dice qualcosa?

Già, è l'idea alla base del Refettorio Ambrosiano portato all'Expo e del Refetto-Rio, la sua versione olimpica. A pensarlo e portarlo avanti è lui, Massimo Bottura, da poco salito sulla vetta come miglior ristorante al mondo con la sua “Osteria Francescana”.

osteria francescana

Oggi il suo progetto guarda lontano e vola oltreoceano, precisamente a New York, nel quartiere più difficile della città: il Bronx. Una prima anticipazione era arrivata direttamente dal profilo Instagram dello chef , che aveva postato una sua foto più che curiosa accompagnata da una frase tutt’altro che criptica: "Progettando il nuovo Refettorio nel Bronx. Con Bob nel 2017".

bottura-de-niro

E Bob è proprio quel Robert De Niro, due volte premio Oscar e con una carriera da ristoratore alle spalle. E' lui il partner ideale per questo nuovo obiettivo che riprende il fil rouge iniziato l'anno scorso, ovvero meno sprechi alimentari ed un migliore utilizzo del cibo per aiutare i bisognosi, cucinato da un gruppo di cuochi messi a disposizione dallo stesso Massimo.

I numeri registrati durante Expo gli hanno dato ragione insieme alla spinta per continuare su questa strada e pensare ancora più in grande, pensare internazionale: più di 15 tonnellate di cibo che hanno sfamato una novantina di homeless nell'ex teatro della parrocchia San Martino di Greco a Milano.

Ora è la volta delle Olimpiadi di Rio, dove chef del calibro di Alain Ducasse e Joan Roca si cimenteranno nella cucina degli avanzi per circa 19.000 pasti, il tutto secondo il motto “Food for Soul”, il nostro “Cucinare è un appello per agire”.