Redazione

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Palazzo del Quirinale, 31/12/2018 - Care concittadine e cari concittadini, siamo nel tempo dei social, in cui molti vivono connessi in rete e comunicano di continuo ciò che pensano e anche quel che fanno nella vita quotidiana.

Tempi e abitudini cambiano ma questo appuntamento - nato decenni fa con il primo Presidente, Luigi Einaudi - non è un rito formale. Mi assegna il compito di rivolgere, a tutti voi, gli auguri per il nuovo anno: è un appuntamento tradizionale, sempre attuale e, per me, graditissimo.
Permette di formulare, certo non un bilancio, ma qualche considerazione sull'anno trascorso. Mi consente di trasmettere quel che ho sentito e ricevuto in molte occasioni nel corso dell'anno da parte di tanti nostri concittadini, quasi dando in questo modo loro voce. E di farlo da qui, dal Quirinale, casa di tutti gli italiani.
Quel che ho ascoltato esprime, soprattutto, l'esigenza di sentirsi e di riconoscersi come una comunità di vita. La vicinanza e l'affetto che avverto sovente, li interpreto come il bisogno di unità, raffigurata da chi rappresenta la Repubblica che è il nostro comune destino.

Proprio su questo vorrei riflettere brevemente, insieme, nel momento in cui entriamo in un nuovo anno.

Sentirsi "comunità" significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri.
Significa "pensarsi" dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese.
Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri. Vuol dire essere consapevoli degli elementi che ci uniscono e nel battersi, come è giusto, per le proprie idee rifiutare l'astio, l'insulto, l'intolleranza, che creano ostilità e timore.

So bene che alcuni diranno: questa è retorica dei buoni sentimenti, che la realtà è purtroppo un'altra; che vi sono tanti problemi e che bisogna pensare soprattutto alla sicurezza.
Certo, la sicurezza è condizione di un'esistenza serena.
Ma la sicurezza parte da qui: da un ambiente in cui tutti si sentano rispettati e rispettino le regole del vivere comune.
La domanda di sicurezza è particolarmente forte in alcune aree del Paese, dove la prepotenza delle mafie si fa sentire più pesantemente. E in molte periferie urbane dove il degrado favorisce il diffondersi della criminalità.

Non sono ammissibili zone franche dove la legge non è osservata e si ha talvolta l'impressione di istituzioni inadeguate, con cittadini che si sentono soli e indifesi.
La vera sicurezza si realizza, con efficacia, preservando e garantendo i valori positivi della convivenza.
Sicurezza è anche lavoro, istruzione, più equa distribuzione delle opportunità per i giovani, attenzione per gli anziani, serenità per i pensionati dopo una vita di lavoro: tutto questo si realizza più facilmente superando i conflitti e sostenendosi l'un l'altro.

Qualche settimana fa a Torino alcuni bambini mi hanno consegnato la cittadinanza onoraria di un luogo immaginario, da loro definito Felicizia, per indicare l'amicizia come strada per la felicità.
Un sogno, forse una favola. Ma dobbiamo guardarci dal confinare i sogni e le speranze alla sola stagione dell'infanzia. Come se questi valori non fossero importanti nel mondo degli adulti.
In altre parole, non dobbiamo aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società.

Sono i valori coltivati da chi svolge seriamente, giorno per giorno, il proprio dovere; quelli di chi si impegna volontariamente per aiutare gli altri in difficoltà.
Il nostro è un Paese ricco di solidarietà. Spesso la società civile è arrivata, con più efficacia e con più calore umano, in luoghi remoti non raggiunti dalle pubbliche istituzioni.
Ricordo gli incontri con chi, negli ospedali o nelle periferie e in tanti luoghi di solitudine e di sofferenza dona conforto e serenità.
I tanti volontari intervenuti nelle catastrofi naturali a fianco dei Corpi dello Stato.

È l'"Italia che ricuce" e che dà fiducia.

Così come fanno le realtà del Terzo Settore, del No profit che rappresentano una rete preziosa di solidarietà.
Si tratta di realtà che hanno ben chiara la pari dignità di ogni persona e che meritano maggiore sostegno da parte delle istituzioni, anche perché, sovente, suppliscono a lacune o a ritardi dello Stato negli interventi in aiuto dei più deboli, degli emarginati, di anziani soli, di famiglie in difficoltà, di senzatetto.

Anche per questo vanno evitate "tasse sulla bontà".

È l'immagine dell'Italia positiva, che deve prevalere.
Il modello di vita dell'Italia non può essere – e non sarà mai – quello degli ultras violenti degli stadi di calcio, estremisti travestiti da tifosi.
Alimentano focolai di odio settario, di discriminazione, di teppismo.
Fenomeni che i pubblici poteri e le società di calcio hanno il dovere di contrastare e debellare.

Lo sport è un'altra cosa.

Esortare a una convivenza più serena non significa chiudere gli occhi davanti alle difficoltà che il nostro Paese ha di fronte.
Sappiamo di avere risorse importanti; e vi sono numerosi motivi che ci inducono ad affrontare con fiducia l'anno che verrà. Per essere all'altezza del compito dobbiamo andare incontro ai problemi con parole di verità, senza nasconderci carenze, condizionamenti, errori, approssimazioni.
Molte sono le questioni che dobbiamo risolvere. La mancanza di lavoro che si mantiene a livelli intollerabili. L'alto debito pubblico che penalizza lo Stato e i cittadini e pone una pesante ipoteca sul futuro dei giovani. La capacità competitiva del nostro sistema produttivo che si è ridotta, pur con risultati significativi di imprese e di settori avanzati. Le carenze e il deterioramento di infrastrutture. Le ferite del nostro territorio.

Dobbiamo aver fiducia in un cammino positivo. Ma non ci sono ricette miracolistiche.
Soltanto il lavoro tenace, coerente, lungimirante produce risultati concreti. Un lavoro approfondito, che richiede competenza e che costa fatica e impegno.
Traguardi consistenti sono stati raggiunti nel tempo. Frutto del lavoro e dell'ingegno di intere generazioni che ci hanno preceduto.
Abbiamo ad esempio da poco ricordato i quarant'anni del Servizio sanitario nazionale.

E' stato – ed è - un grande motore di giustizia, un vanto del sistema Italia. Che ha consentito di aumentare le aspettative di vita degli italiani, ai più alti livelli mondiali. Non mancano difetti e disparità da colmare. Ma si tratta di un patrimonio da preservare e da potenziare.
L'universalità e la effettiva realizzazione dei diritti di cittadinanza sono state grandi conquiste della Repubblica: il nostro Stato sociale, basato sui pilastri costituzionali della tutela della salute, della previdenza, dell'assistenza, della scuola rappresenta un modello positivo. Da tutelare.

Ieri sera ho promulgato la legge di bilancio nei termini utili a evitare l'esercizio provvisorio, pur se approvata in via definitiva dal Parlamento soltanto da poche ore.
Avere scongiurato la apertura di una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea per il mancato rispetto di norme liberamente sottoscritte è un elemento che rafforza la fiducia e conferisce stabilità.
La grande compressione dell'esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali richiedono adesso un'attenta verifica dei contenuti del provvedimento.
Mi auguro – vivamente - che il Parlamento, il Governo, i gruppi politici trovino il modo di discutere costruttivamente su quanto avvenuto; e assicurino per il futuro condizioni adeguate di esame e di confronto.

La dimensione europea è quella in cui l'Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro; e al suo interno dobbiamo essere voce autorevole.
Vorrei rinnovare un pensiero di grande solidarietà ai familiari di Antonio Megalizzi, vittima di un vile attentato terroristico insieme ad altri cittadini europei.
Come molti giovani si impegnava per un'Europa con meno confini e più giustizia. Comprendeva che le difficoltà possono essere superate rilanciando il progetto dell'Europa dei diritti, dei cittadini e dei popoli, della convivenza, della lotta all'odio, della pace.

Quest'anno saremo chiamati a rinnovare il Parlamento europeo, la istituzione che rappresenta nell'Unione i popoli europei, a quarant'anni dalla sua prima elezione diretta. È uno dei più grandi esercizi democratici al mondo: più di 400 milioni di cittadini europei si recheranno alle urne.
Mi auguro che la campagna elettorale si svolga con serenità e sia l'occasione di un serio confronto sul futuro dell'Europa.

Sono rimasto colpito da un episodio di cronaca recente, riferito dai media. Una signora di novant'anni, sentendosi sola nella notte di Natale, ha telefonato ai Carabinieri. Ho bisogno soltanto di compagnia, ha detto ai militari. E loro sono andati a trovarla a casa portandole un po' di serenità.
Alla signora Anna, e alle tante persone che si sentono in solitudine voglio rivolgere un saluto affettuoso.
Vorrei sottolineare quanto sia significativo che si sia rivolta ai Carabinieri. La loro divisa, come quella di tutte le Forze dell'ordine e quella dei Vigili del fuoco, è il simbolo di istituzioni al servizio della comunità. Si tratta di un patrimonio da salvaguardare perché appartiene a tutti i cittadini.
Insieme a loro rivolgo un augurio alle donne e agli uomini delle Forze armate, impegnate per garantire la nostra sicurezza e la pace in patria e all'estero. Svolgono un impegno che rende onore all'Italia.
La loro funzione non può essere snaturata, destinandoli a compiti non compatibili con la loro elevata specializzazione.
In questa sera di festa desidero esprimere la mia vicinanza a quanti hanno sofferto e tuttora soffrono – malgrado il tempo trascorso – le conseguenze dolorose dei terremoti dell'Italia centrale, alle famiglie sfollate di Genova e della zona dell'Etna. Nell'augurare loro un anno sereno, ribadisco che la Repubblica assume la ricostruzione come un impegno inderogabile di solidarietà.

Auguri a tutti gli italiani, in patria o all'estero.
Auguro buon anno ai cinque milioni di immigrati che vivono, lavorano, vanno a scuola, praticano sport, nel nostro Paese.
Rivolgo un augurio, caloroso, a Papa Francesco; e lo ringrazio, ancora una volta, per il suo magistero volto costantemente a promuovere la pace, la coesione sociale, il dialogo, l'impegno per il bene comune.

Vorrei concludere da dove ho iniziato: dal nostro riconoscerci comunità.
Ho conosciuto in questi anni tante persone impegnate in attività di grande valore sociale; e molti luoghi straordinari dove il rapporto con gli altri non è avvertito come un limite, ma come quello che dà senso alla vita.

Ne cito uno fra i tanti ricordando e salutando i ragazzi e gli adulti del Centro di cura per l'autismo, di Verona, che ho di recente visitato.
Mi hanno regalato quadri e disegni da loro realizzati. Sono tutti molto belli: esprimono creatività e capacità di comunicare e partecipare. Ne ho voluto collocare uno questa sera accanto a me. Li ringrazio nuovamente e rivolgo a tutti loro l'augurio più affettuoso.

A tutti voi auguri di buon anno.

Video LINK: https://youtu.be/3Y2zP0Oy64c 

 

Allerta smog nei comuni PAIR di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Rimini da martedì 1 a giovedì 3 gennaio 2019 compresi.

Arpae Emilia Romagna informa che a partire da martedì 1 gennaio e fino giovedì 3 gennaio compreso - visto il superamento per tre giorni consecutivi del limite per le PM10 di 50 microgrammi/m3 -  entrano in vigore le misure emergenziali nei comuni di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Carpi (Mo), Castelfranco Emilia (Mo), Formigine (Mo), Sassuolo (Mo), Ferrara e Cento (Fe), Rimini e Riccione (Rn).

Le misure emergenziali previste a livello regionale prevedono l'estensione dei limiti alla circolazione anche ai veicoli DIESEL EURO 4 (nelle aree delimitate dai Comuni - vedi le ordinanze dei Comuni di interesse). I limiti alla circolazione nei centri urbani per i veicoli più inquinanti restano validi, inoltre, tutti i giorni - compresi il sabato e la domenica - dalle 8,30 alle 18,30. 

Sono inoltre previste ulteriori misure:

  • divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle
  • abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C nelle abitaizioni e 17°C nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali
  • divieto di combustione all´aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d´artificio ecc...)
  • divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli
  • potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani e sulle altre misure
  • divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tenciche ecosostenibili

 

In vista del concerto di Capodanno a Parma, che questa sera, 31 dicembre 2018, porterà la PFM in piazza Garibaldi, preceduta dagli Aerostation e seguita dal dj set I Love Rock di Alessandro Mautino, ecco le modifiche alla viabilità previste e divieti.

Parma -

MODIFICHE ALLA VIABILITA'

Sino alle 18:00 del 02/01/2019 in piazza Garibaldi lato Sud: istituzione del divieto di circolazione eccetto accreditati manifestazione; in piazza Garibaldi lato Nord: destituzione delle rastrelliere portabiciclette e contestuale istituzione del divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata per biciclette.

Dalle ore 08:00 del 31/12/2018 alle 04:00 del 01/01/2019 in strada dell’Università, da strada Cavestro a piazza Garibaldi: istituzione del divieto di circolazione e divieto di sosta con rimozione forzata.

Dalle ore 17:00 del 31/12/2018 alle 06:00 del 01/01/2019 istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lungo i seguenti tratti stradali: strada Mazzini, piazza Garibaldi, strada della Repubblica (da Piazza Garibaldi a strada XXII Luglio), strada Cavour (tratto prospiciente piazza Garibaldi), piazza della Pilotta (area antistante incrocio ponte Verdi/viale Mariotti, eccetto TAXI ed invalidi).

L’area riservata alla sosta TAXI in strada Mazzini sarà spostata in viale Toschi e strada alla Pilotta.

Viale Toschi lato Ovest, tratto compreso tra viale IV Novembre e ponte Verdi: istituzione del divieto di fermata eccetto taxi.

Viale Toschi – lato Est: istituzione del divieto di sosta 0-24, eccetto Taxi.

Dalle ore 19 del 31/12/2018 alle 04:00 del 01/01/2019 e comunque fino a cessate esigenze sarà istituito il divieto di circolazione per tutti i veicoli, eccetto mezzi di soccorso ed emergenza, per i seguenti tratti stradali: piazza Garibaldi; strada Mazzini, dalle intersezioni con via Cavestro e strada Garibaldi, escluse a Piazza Garibaldi; strada Mazzini, da ponte di Mezzo a strada Cavestro eccetto residenti ZTL 1 e ZTL 2; strada Della Repubblica, da piazza Garibaldi a strada XXII Luglio.

Istituzione del senso unico alternato con precedenza secondo il senso di marcia già esistente per i seguenti tratti stradali: vicolo Leon D’oro, piazzale S.Vitale, via Cardinal Ferrari, borgo XX Marzo (da strada Della Repubblica a borgo Leon d’Oro), borgo Bruno Longhi (da strada Della Repubblica a borgo Leon d’Oro), borgo Giacomo Tommasini (da strada Della Repubblica a borgo S.Chiara), vicolo Cervi e borgo S.Vitale.

Destituzione delle corsie preferenziali di viale Toscanini e viale Mariotti.

L’Azienda Tep SpA provvederà alla deviazione dei bus interessati, dando opportuna comunicazione dei percorsi alternativi delle linee di trasporto pubblico locale alla cittadinanza.

I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all’estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni dei Responsabili i Servizi di Ordine Pubblico – unitamente ai soggetti individuati dall’art. 12 del Codice della Strada – in particolare relativamente alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.

 

MODALITA E DIVIDIETI

In occasione della manifestazione organizzata in piazza Garibaldi per festeggiare la giornata di San Silvestro e l’arrivo del nuovo anno è stata predisposta un'ordinanza, su richiesta della Questura di Parma, per disciplinare le modalità di svolgimento dell'evento con lo scopo di assicurare le esigenze di ordine e di sicurezza pubblica.

La Piazza verrà chiusa alle ore 19 per consentire la bonifica dell’area, disposta dalle Forze dell’Ordine, e riaperta alle 21 per l'ingresso del pubblico.

Al fine di assicurare la tutela dei valori prevalenti dell’ordine e sicurezza pubblica in occasione della manifestazione sono inoltre stati disposti i seguenti divieti:

valigie / borse / zaini sup. 10 lt.; bombolette spray di qualsiasi tipo; trombette da stadio; armi da sparo (anche per coloro in possesso di porto d’armi per difesa personale) ed oggetti contundenti di qualsiasi tipo, strumenti da punta e taglio, caschi; catene; sostanze stupefacenti; lattine, borracce, bottiglie ad eccezione delle bottigliette di plastica da 05 senza tappo; animali di qualsiasi genere; bastoni per selfie, treppiedi; ombrelli con punta, mazze, aste; strumenti musicali e di amplificazione sonora; penne e puntatori laser; droni; biciclette, skateboard, pattini, overboard; non è consentito l’accesso all’area alle persone in stato di ebbrezza alcolica o da stupefacenti e l’arrampicamento sulle strutture e a coloro che si presentano ai varchi d’accesso con il volto travisato che ne rende difficile l’identificazione; artifici pirotecnici, petardi di qualunque tipo, fumogeni, razzi illuminanti e da segnalazione, sostanze maleodoranti e irritanti di qualunque tipo.

E’ invece consentito introdurre: medicinali con prescrizione del medico (es. insulina, antidolorifici, antibiotici); stampelle o tutori (con certificato medico); sigarette elettroniche; accendini; ombrelli senza punta (formato poket).

E' stato inoltre previsto il divieto di somministrazione e vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o in lattine di alluminio, fatta salva la somministrazione ad avventori seduti ai tavoli dei pubblici esercizi che si avvalgono di spazi esterni ai locali occupati in concessione.

L’Ordinanza è finalizzata a prevenire episodi di vandalismo connessi all’abbandono, dopo l’uso, di contenitori di bevande in vetro o in lattine di alluminio nonché i rischi derivanti dalla dispersione a terra di frammenti delle stesse.

Le attività interessate sono: pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (bar-ristoranti), attività commerciali in sede fissa e itineranti e attività artigianali di vendita di beni alimentari di produzione propria.

L’Ordinanza ha validità dalle ore 17 del 31 dicembre 2018 fino alle 04,00 del 01 gennaio 2019 e prevede:

1) divieto di introdurre nell’area del concerto bevande superalcoliche con gradazione superiore a 21° in qualsivoglia contenitore;

2) per tutti i pubblici esercizi operanti nell’area interna al seguente perimetro: viale Mariotti, viale Toschi, viale Bottego, piazzale Dalla Chiesa, via Monte Altissimo, strada Garibaldi fino ad intersezione con viale Mentana, viale Mentana, viale S. Michele, stradone Martiri della Libertà, viale Bernini, viale Basetti, viale Toscanini;

a. divieto assoluto di somministrazione e vendita di alimenti e bevande in contenitori di vetro di qualunque genere nonché in lattine di alluminio, prevedendo in sostituzione la somministrazione e vendita in contenitori di carta o plastica (in caso di impiego di bottiglie di plastica, queste devono essere private del tappo di chiusura), fatta salva la somministrazione effettuata congiuntamente al pasto ad avventori seduti ai tavoli del pubblici esercizi;

b. divieto di somministrazione e vendita per asporto di bevande superalcoliche con gradazione superiore a 21° contenute in contenitori di qualunque specie e materiale, fatta eccezione per la sola somministrazione al tavolo effettuata congiuntamente al pasto;

3) per tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande operanti all’interno di piazza Garibaldi, piazzale della Steccata, strada Farini fino all’intersezione con via Nazario Sauro, via Mazzini fino all’intersezione con via Garibaldi, strada della Repubblica fino all’altezza della Chiesa di S. Vitale, strada Cavour, piazzale Cesare Battisti, via Mameli: divieto assoluto di posizionare erogatori di bevande alla spina all’esterno dei locali di esercizio, ancorché su area privata, nonché stufe, lampade, funghi riscaldanti, o qualunque altra fonte di calore esterna (i medesimi, qualora utilizzati all’interno dei locali dovranno essere impiegati nel rispetto delle vigenti indicazioni tecniche di prevenzione incendi rese dal ministero degli interni e dalle altre autorità).

 

Fonte: Comune di Parma

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