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Parma, 10 Agosto 2018. Il continuo e costante rapporto tra le istituzioni pubbliche quali Prefettura, Comune e Forze di Polizia, ha consentito di rendere ancora più efficace e funzionale il sistema di Videosorveglianza presente sul territorio della Nostra città.

Nei giorni scorsi sono state attivate altre due telecamere di sorveglianza nei pressi dello Stadio "Tardini" per un totale di dieci apparati.
Il progetto nasce per rispondere alla crescente richiesta di sicurezza in alcune zone della città ed è finalizzato a integrare le azioni di carattere strutturale legate soprattutto al controllo del territorio da parte degli organi di polizia. L'obiettivo è quello di rassicurare i cittadini con azioni volte a prevenire fatti criminosi, tutelare la sicurezza urbana e supportare le forze di polizia in tutte le attività di prevenzione e controllo.

Si tratta di apparecchiature tecnologicamente avanzate ed il loro posizionamento è stato condiviso con gli operatori della Polizia Scientifica della Questura di Parma.

"Come annunziato" afferma l'Assessore alla Sicurezza Cristiano Casa "prosegue il percorso avviato già dallo scorso mandato che prevede l'installazione di sistemi di videosorveglianza nelle zone sensibili della città. Un'azione svolta dall'Amministrazione Comunale in collaborazione anche con i privati. Le due nuove telecamere installate nella zona stadio rappresentano la forte sinergia con Prefettura e Questura e sono finalizzate al controllo del territorio e al supporto alle Forze dell'ordine. Noi, la Nostra parte, continuiamo a farla con impegno ed attenzione rivolte verso le esigenze dei nostri cittadini e nostra della città. Questo percorso di installazione proseguirà in altre zone della città".

Mercoledì, 07 Settembre 2016 09:46

Videosorveglianza sul luogo di lavoro: le nuove regole

La tutela del patrimonio aziendale? Oggi è possibile grazie all'installazione di telecamere di videosorveglianza. L'aggiornamento dell'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori introduce importanti novità sui controlli a distanza del lavoratore. E' così che d'ora in avanti sarà possibile installare, ad esempio, una videocamera in magazzino al fine di prevenire i furti, che tuttavia necessariamente riprenda l'ingresso e l'uscita dei dipendenti che vi accedono per l'ordinario svolgimento delle loro mansioni.

La novità introdotta autorizza i cosiddetti controlli difensivi, ovvero quelli destinati alla difesa dell'impresa e del suo patrimonio da condotte illecite di terzi o dei lavoratori stessi. Il datore di lavoro potrà utilizzare le informazioni raccolte tramite la videosorveglianza per tutti i fini connessi al rapporto di lavoro (es. provvedimenti disciplinari), a condizione che sia stata data adeguata informativa al lavoratore delle modalità d'uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli, nel rispetto della vigente normativa privacy. In breve, il datore di lavoro deve segnalare l'obiettivo che intende perseguire con la raccolta dei dati tramite il sistema di videosorveglianza.

Non è consentita l'installazione di impianti di videosorveglianza in luoghi riservati esclusivamente ai lavoratori o non destinati all'attività lavorativa quali bagni o spogliatoi. Quale la procedura per la richiesta d'installazione? L'impresa che decide di installare impianti di controllo deve ottenere preventivo accordo con le organizzazioni sindacali e impegnarsi a rispettare le linee guida obbligatorie presenti nel "Modulo Unificato Istanza di Autorizzazione".

Il datore di lavoro deve compilare l'apposito modulo sul sito www.lavoro.gov.it  accedendo al link Uffici Territoriali. Lo stesso deve essere spedito all'indirizzo di posta elettronica o PEC dell'ufficio competente. L'ufficio effettua il controllo sulla documentazione ricevuta e rilascia all'impresa il provvedimento di autorizzazione. Il provvedimento ha lo scopo di tutelare il datore di lavoro e il lavoratore stesso da eventuali comportamenti illeciti.

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Pubblicato in Lavoro Emilia
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