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Nuovo blitz al mercato della Polizia dell'Unione, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro e INAIL. Nel 2018 pizzicati dieci lavoratori irregolari.

Per far fronte all'aumento di clientela durante il periodo natalizio, due commercianti pakistani di scarpe hanno pensato bene di "assumere" in nero, e per pochi spiccioli, un richiedente asilo con permesso di soggiorno. Il tutto all'insaputa del titolare dell'attività, almeno stando a quanto da lui dichiarato, che è stata immediatamente sospesa.

L'ennesima scoperta di un venditore ambulante senza contratto è stata messa a segno durante l'ultimo blitz del 2018 al mercato di Traversetolo condotto dagli agenti della Polizia dell'Unione Pedemontana Parmense, coordinati dal vicecomandante Vito Norcia, insieme ai militari della Guardia di Finanza, ai funzionari dell'Ispettorato del Lavoro e dell'Inail, che per tutta la mattinata di domenica 16 dicembre hanno controllato 6 attività, accertando tre violazioni commerciali e una di natura fiscale.

Sale così a dieci il numero dei lavoratori in nero pizzicati tra i banchi dei mercati di Traversetolo e Collecchio nell'anno che si è appena concluso, durante il quale sono state passate sotto la lente d'ingrandimento 35 attività commerciali ambulanti che hanno portato ad accertare una ventina di violazioni. Controlli particolarmente complessi che nel corso del 2019 verranno intensificati ed estesi su più fronti in tutti i mercati dei comuni dell'Unione Pedemontana Parmense: dal rispetto delle norme igienico-sanitarie per chi vende generi alimentari, ai mezzi di trasporto degli ambulanti, per accertare che siano assicurati e revisionati.

«Un plauso a chi ha partecipato a questa operazione, in particolare agli operatori della Polizia Pedemontana per la professionalità e l'incessante impegno su diversi fronti – afferma il sindaco di Felino e assessore alla Sicurezza dell'Unione Elisa Leoni –. Il rispetto delle regole da parte degli operatori commerciali è fondamentale per garantire una concorrenza leale. Siamo partiti dai mercati più grandi di Collecchio e Traversetolo, ma estenderemo queste verifiche su tutto il territorio della Pedemontana – assicura Leoni –, con l'obiettivo di difendere coloro che rispettano le normative e il lavoro».

«Ringrazio il serrato impegno degli agenti della Polizia Pedemontana e degli altri soggetti che sono scesi in campo per questi controlli mirati al rispetto della legalità – sottolinea il sindaco di Traversetolo Simone Dall'Orto –. Controlli che sono visti positivamente dagli operatori onesti. Quello di Traversetolo è sempre stato uno dei mercati più importanti del parmense e merita un occhio di riguardo in più. Per questo motivo, i controlli verranno intensificati e saranno sempre più approfonditi».

 

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Giovedì, 20 Dicembre 2018 11:33

Unione Pedemontana Parmense - uffici aperti e chiusi

Festività natalizie: uffici aperti e chiusi - Si informano i cittadini che, per quel che riguarda i servizi erogati dall'Unione Pedemontana Parmense, nelle giornate di lunedì 24 dicembre e di lunedì 31 dicembre resterà aperto al pubblico lo Sportello della Polizia Locale e il Servizio di Protezione civile all'interno della Centrale operativa di Felino, in via Donella Rossi 1. Piena operatività anche per i servizi di emergenza.

Chiusi, invece, lo Sportello Unico Attività Produttive di Traversetolo, l'Ufficio Protocollo e la Segreteria che hanno sede nel Comune di Collecchio.
Per quel che riguarda i servizi di Azienda Pedemontana Sociale, il 24 e il 31 dicembre gli Sportelli Sociali di Collecchio, Felino e Montechiarugolo chiuderanno alle ore 12, mentre quelli di Sala Baganza e di Traversetolo resteranno chiusi.

Tutti gli uffici e gli sportelli dell'Unione e di Azienda Pedemontana Sociale, resteranno ovviamente chiusi nelle giornate di martedì 25 dicembre, mercoledì 26 dicembre e martedì primo gennaio.

Una rete di 123 telecamere decisiva per risolvere diversi crimini. E che qualche giorno fa ha permesso di identificare l'auto pirata di Stradella
Venerdì 28 novembre. Nella notte un'auto investe un ciclista a Stradella di Collecchio e si dà alla fuga. Ma nell'impatto, lascia sull'asfalto uno specchietto. La Polstrada scopre che si tratta di un Audi Q7 bianco, ma per rintracciarlo chiede alla Polizia dell'Unione Pedemontana Parmense le immagini delle telecamere posizionate lungo la via La Spezia e... bingo! Il pirata viene identificato e denunciato.

È questo l'ultimo successo della rete di videosorveglianza creata dall'Unione Pedemontana: 123 occhi elettronici, di cui uno mobile e 71 con tecnologia OCR in grado di leggere le targhe, spalancati sulle strade e i luoghi sensibili dei cinque comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo Sala Baganza e Traversetolo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Occhi che hanno permesso agli agenti dell'Unione alle altre forze dell'ordine di identificare altre auto pirata, ritrovare veicoli rubate, ma soprattutto di assicurare alla giustizia gli autori di diversi crimini, alcuni dei quali particolarmente efferati. Per esempio, i responsabili del duplice omicidio di San Prospero del 27 dicembre 2016, oppure la banda capeggiata da un minorenne denunciata nel luglio dell'anno scorso per furto e tentato duplice omicidio. Repressione, dunque, ma anche prevenzione e sicurezza stradale: dall'inizio dell'anno sono stati infatti sanzionati 538 veicoli non revisionati e 202 senza copertura assicurativa.

Risultati che il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi sottolinea con orgoglio: «L'ultimo episodio dimostra che abbiamo approntato un sistema efficace, utile a tutte le forze dell'ordine, in grado di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini».

Presidente, quando avete deciso di investire sulla videosorveglianza e perché?
«Dopo aver sottoscritto il protocollo d'intesa con la Prefettura sulla sicurezza, tra il 2015 e il 2016 abbiamo pensato di fare la nostra parte sviluppando il sistema che abbiamo chiamato "Occhi vigili". Del resto, l'installazione delle telecamere era una delle tre azioni contenute nel protocollo che prevedeva anche lo sviluppo del controllo di vicinato e una maggiore integrazione tra le forze dell'ordine».

Quante risorse avete investito?
«Complessivamente sono stati stanziati 650mila euro. Inizialmente abbiamo acceso un mutuo da 400mila euro per il primo stralcio, poi altri 150.000 per il secondo, di cui 50.000 sono arrivati dalla Regione, e sta per essere realizzato un terzo stralcio da 100 mila euro, che prevede un contributo regionale di altri 20.000 euro. Una volta completato quest'ultimo step, il sistema conterà 81 telecamere OCR e 101 di contesto».

C'è chi dice che più che le telecamere ci vorrebbero più agenti... lei cosa ne pensa?
«Penso che ci vorrebbero entrambe le cose, ma purtroppo per quel che riguarda le nuove assunzioni, non possiamo superare i vincoli della legislazione nazionale attuale. Abbiamo assunto tutti gli agenti che potevamo assumere, ma siamo ancora sottorganico e le telecamere ci danno un grosso aiuto nel presidio del territorio, a meno che non si pensi di mettere un operatore per ogni strada, cosa che sarebbe impossibile».

Sulle altre due azioni previste nel protocollo a che punto siamo?
«Il controllo di vicinato è stato attivato in tutti i comuni, grazie alla collaborazione dei cittadini ed è sempre in fase di ampliamento. Riguardo alle sinergie con le altre forze dell'ordine, i Carabinieri dislocati sul nostro territorio possono accedere direttamente alla nostra rete di videosorveglianza e, come testimonia l'ultimo episodio, in caso di necessità c'è la piena disponibilità a fornire le immagini anche agli altri organi di Polizia. Un'altra forma di collaborazione importante riguarda il rilevamento degli incidenti stradali, che oggi vengono effettuati quasi esclusivamente dagli agenti dell'Unione per permettere a Carabinieri e Polizia di Stato di dedicarsi alla prevenzione dei crimini».

Bianchi conclude sottolineando con orgoglio come "Occhi vigili" sia, ad oggi, «il sistema di telecamere più sviluppato e all'avanguardia di tutto il parmense. Sistema che in futuro verrà messo in rete con le altre telecamere attive in tutta la provincia creando una rete alla quale potranno accedere tutte le forze dell'ordine».

Sul caso, risolto, dell'auto pirata di Stradella, sono intervenuti anche il sindaco di Felino nonché assessore unionale alla Sicurezza, Elisa Leoni, e il comandante della Polizia Locale Pedemontana Franco Drigani. «È l'ennesima conferma di come il sistema possa essere utile nella prevenzione e nella repressione dei reati – afferma Leoni –, così come per garantire una maggiore sicurezza stradale, attraverso il controllo delle auto non revisionate o senza assicurazione». Per il comandante Drigani, «la scelta dell'Unione id investire sulla videosorveglianza, si sta dimostrando giorno dopo giorno sempre più strategica ed efficace, così come la proficua collaborazione con le altre forze dell'ordine».

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La testimonianza di Matteo e Jana all'incontro informativo sul servizio attivato da Azienda Pedemontana Sociale nei comuni dell'Unione

«Non occorre essere supereroi. Per essere una famiglia affiancante basta essere una famiglia unita, accogliente, che ha voglia di mettersi in gioco e di andare incontro agli altri, dedicando loro un po' di tempo». Parola di mamma Jana e papà Matteo, che hanno raccontato la loro esperienza durante il secondo incontro informativo organizzato sabato primo dicembre da Azienda Pedemontana Sociale a Collecchio, più precisamente a Villa Soragna, sul servizio "Una Famiglia per una Famiglia".

Incontro che ha fatto seguito al primo appuntamento di Monticelli Terme dello scorso 10 novembre per i territori di Montechiarugolo e Traversetolo, e che questa volta era rivolto in particolare alle famiglie di Collecchio, Felino e Sala Baganza.

Nei primi suoi primi due anni di vita, "Una Famiglia per una Famiglia", ideato dalla Fondazione Paideia di Torino, ha saputo coinvolgere oltre 30 nuclei del territorio pedemontano con otto affiancamenti. «E noi lo rifaremmo», ha assicurato Matteo. «Durante la nostra prima esperienza, l'obiettivo era quello di aiutare un'altra famiglia che aveva delle difficoltà organizzative – spiega Jana –. La madre aveva un orario di lavoro che non coincideva con quello scolastico, per cui andavamo a prendere la loro bambina, l'aiutavamo a fare i compiti e la tenevamo con noi fino a quando i genitori potevano passarla a prendere. Nel secondo affiancamento, invece, l'obiettivo era quello di sostenere una ragazza nell'inserimento scolastico. Il timore del primo contatto con la famiglia affiancata ovviamente c'è stato, ma in entrambi i casi «è stato molto bello – ricorda Matteo –. C'è stata subito empatia e grande collaborazione».

Federico Manfredi, responsabile dell'Area Minori e Famiglie di Azienda Pedemontana Sociale, ha fotografato la situazione. «A Collecchio abbiamo in carico 283 minori, a Felino 137 e a Sala Baganza 101». I progetti di affido familiare nel 2017, nell'intero territorio Pedemontano sono stati 34, mentre 17 sono stati i minori accolti in comunità, non essendo stato possibile avviare un percorso di affido.

"Una famiglia per una Famiglia" serve proprio per prevenire situazioni più problematiche, ha spiegato Sabrina Fornari, referente del settore Affido/Adozioni di Pedemontana Sociale: «Con l'affiancamento c'è la possibilità di sostenere i nuclei che iniziano ad avere delle fragilità, prevenendo problematiche più importanti. Tra famiglia affiancante e affiancata viene stipulato un accordo preciso e per un certo periodo di tempo, di cui il garante è il tutor. Una figura importantissima, esperta, ma non un professionista». «Spesso il tutor è un insegnante, che lavora sul territorio e che altrettanto spesso conosce già le famiglie – ha sottolineato la psicologa del Servizio Sara Carretta ponendo l'accento sull'importanza della prossimità nell'affiancamento –. Questo è un progetto che si prende cura di ogni attore che partecipa. Tutti possono contare su un sostegno».

Nessuno, ma proprio nessuno, viene lasciato solo: «Periodicamente si svolgono incontri di gruppo serali con le famiglie affiancanti e i tutor per capire cosa migliorare, non solo sul singolo progetto, ma anche sul servizio complessivo», ha spiegato la coordinatrice delle assistenti sociali Laura Cannarsa. A rappresentare i tutor, è stata Cecilia, che ha ricordato come la figura del garante dell'affiancamento debba «essere una persona aperta, capace di ascoltare, mediare ed essere pronta a intervenire nel momento del bisogno, quando le cose non vanno bene».

All'incontro hanno partecipato le assistenti sociali che seguono il Servizio nei tre comuni (Mariantonia Moglia, Roberta Placanica, Sara Tarantino e Giulia Zanoni), il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, insieme agli assessori alle Politiche sociali di Collecchio, Felino e Sala Baganza, rispettivamente Marco Boselli, Simona Damenti e Giuliana Saccani. «I servizi sociali sono fatti dai Comuni, ma anche dalle cooperative sociali e dalle famiglie – ha detto il presidente dell'Unione –. E in "Una Famiglia per una Famiglia", che sta dando buoni frutti, troviamo tutti questi elementi. Nei suoi dieci anni di vita Azienda Pedemontana Sociale ha realizzato tantissimi progetti. E non mi piace nemmeno parlare di "progetti", perché un progetto dà l'idea di qualcosa che finisce, mentre invece qui si tratta di veri e propri servizi che nascono, crescono e continuano nel tempo». Oltre i progetti, dunque, ma non solo. Manfredi ha invitato i presenti a farsi ambasciatori di "Una famiglia per una famiglia", sottolineando come i "Servizi sociali" debbano essere intesi come "Servizi alla comunità", «perché le assistenti sociali devono pensare al benessere dell'intera collettività». Una collettività capace di tessere relazioni e di aiutarsi, come nel caso delle famiglie accoglienti, che insieme ai tutor rappresentano un patrimonio da preservare e, come hanno sottolineato tutti gli amministratori, da ringraziare.

I corsi di formazione per chi volesse diventare una famiglia accogliente, si svolgeranno all'inizio del prossimo anno. Chi fosse interessato a ricevere informazioni, può contattare Azienda Pedemontana Sociale al numero 0521 307111 o inviare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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di LGC Parma 26 novembre 2018 - L'Istituto Comprensivo di Traversetolo ha vissuto una mattinata decisamente movimentata, erano da poco passate le 8 del mattino e gli alunni era appena entrati all'interno della scuola quando la madre di un alunna ha iniziato ad urlare, rifugiandosi poco dopo all'interno nell'androne all'entrata dell'edificio scolastico.

Asseriva di essere in pericolo e che il coniuge, col quale aveva avuto un alterco poco prima, volesse farle del male. Bidelli e docenti non sapendo come poter intervenire, hanno preferito chiamare i carabinieri. I militari giunti poco dopo hanno riportato la calma restituendo serenità all'ambiente scolastico. Il fatto risale a venerdì scorso.

Non è la prima volta che azioni compiute riconducibili a genitori interrompono la normale quotidianità scolastica, qualche anno fa il dirigente scolastico dovette allontanare delle donne che dopo aver accompagnato i figli a scuola si erano messe a parlare a voce alta nel cortile della scuola disturbando le lezioni, un'altra volta una docente fu costretta a presentare una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale contro una donna che la insultava, in un'altra occasione la verbalizzazione "insolita" di un'altra signora fu oggetto di una segnalazione alle autorità scolastiche.

Non mancano anche gli episodi più brutti come quello due genitori condannati a 1 anno e 8 mesi dal Tribunale per le presunte violenze inflitte al figlio che si era lamentato a scuola.

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Maggiori investimenti, consolidamento e sviluppo dei servizi per un welfare sempre più di qualità e attento alle esigenze dei cittadini.

Consolidamento e sviluppo dei servizi, rafforzamento del personale amministrativo e più risorse per fronteggiare il costante aumento dell'utenza, raddoppiata rispetto a 10 anni fa.
Il direttore generale di Pedemontana Sociale, Adriano Temporini, ha tracciato di fronte al Consiglio dell'Unione la rotta dell'Azienda del welfare, messa nero su bianco nel Piano programmatico triennale 2019-2021 che, dopo aver incassato l'approvazione all'unanimità del Cda formato dai sindaci dei comuni dell'Unione (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), al termine della seduta di martedì 30 ottobre ha ricevuto il via libera anche dal parlamentino pedemontano.

Il direttore dell'Azienda che proprio quest'anno spegne le sue dieci candeline, ha messo in fila gli obiettivi prioritari, partendo dal Centro diurno per anziani di Traversetolo che vedrà la luce nella primavera del 2019 e dalla mappatura delle fragilità, con la geolocalizzazione degli anziani soli, utile per affrontare le situazioni di emergenza.
Altri obiettivi saranno la riorganizzazione del personale dei centri diurni, l'accreditamento dei centri socio-occupazionali e l'implementazione di quanto previsto dalla legge 112/2016, cosiddetta sul "Dopo di noi". «Un'ottima legge – ha osservato Temporini –, con cui abbiamo potuto acquisire risorse per ulteriori interventi di domiciliarità e convivenze tra le persone con disabilità che hanno "frequentato" la Scuola di autonomia. E dal prossimo anno apriremo altri due appartamenti dedicati a questi progetti».
Prioritario anche il consolidamento di affidamenti e affiancamenti familiari: «Siamo partiti con quattro nuclei coinvolti – ha sottolineato il direttore – e oggi siamo a 31. È stato svolto un lavoro importante che ci ha consentito di prevenire o risolvere delle criticità rilevanti».

Dal punto di vista numerico, la popolazione dell'Unione negli ultimi 10 anni è passata da 44.531 a 49.534 abitanti, mentre gli utenti in carico all'Azienda sono quasi raddoppiati, passando da 1.400 a 2.700. Di questi, il 17 per cento sono minori, dieci punti in più rispetto alla media regionale. «Un dato significativo e positivo per quel che riguarda l'efficacia delle "sentinelle" sul territorio e la prevenzione», ha commentato Temporini. Il 61 per cento, sono giovani adulti e il 21 per cento anziani, due dati in crescita, mentre l'11 per cento, stabile, sono immigrati.
Tra gli interventi è previsto il rafforzamento della qualità dei centri diurni, l'aumento delle ore di presenza dell'infermiera professionale, la formazione degli operatori e delle famiglie. Il Piano prevede inoltre un'ottimizzazione dei servizi di prima accoglienza, ad esempio delle "Case donne", l'attuazione delle azioni previste dall'Accordo integrato socio-sanitario con il Distretto Sud Est dell'Ausl e il potenziamento dei servizi e progetti per minorenni e famiglie, dalle misure di sostegno alle capacità genitoriali, passando per gli affidi e affiancamenti, in sinergia con le comunità familiari ed educative che operano sul territorio.

Obiettivi che per essere centrati, hanno tuttavia bisogno di maggiori investimenti, anche in considerazione dell'aumento degli utenti. «La spesa per le risorse umane aumenterà di 154 mila euro su totale di circa 2,3 milioni – ha precisato Temporini – mentre quella per l'area disabili aumenterà di 70 mila euro. L'aumento più importante, pari a 404 mila euro su 2,1 milioni complessivi, riguarda l'area minori».

Al termine della presentazione, il consigliere di minoranza Tiziana Azzolini (Lega Nord-Forza Italia) ha osservato come nel piano non ci siano i reclami e le valutazioni dei cittadini sui servizi. Il direttore ha replicato che si tratta di dati che vengono inseriti nel Bilancio consuntivo. «Detto questo, i reclami sono stati tre – ha aggiunto –,mentre le indagini di customer satisfaction mostrano un alto gradimento dei servizi». Un esempio? Il voto di 9,4 su 10 registrato dai Centri diurni.
Il presidente dell'Azienda e sindaco di Montechiarugolo, Luigi Buriola, ha sottolineato la capacità dimostrata dall'azienda di far fronte «all'aumento dell'utenza e alle evoluzioni sociali, anche durante il periodo di grande crisi economica», mentre il presidente dell'Unione Pedemontana e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, ha evidenziato come, a fronte di trasferimenti stabili da parte dei Comuni, i servizi siano aumentati: «Questo significa che l'Azienda ha operato una buona ottimizzazione delle spese». Un plauso al piano è arrivato anche da Aldo Spina, assessore unionale ai Servizi alla Persona e sindaco di Sala Baganza: «Un punto di forza di queto documento risiede nell'impegno dell'azienda nel valorizzare le reti sociali per far sì che certe situazioni vengano consolidate prima che diventino critiche».

Il Piano è stato approvato a larghissima maggioranza. Unico voto contrario quello di Azzolini, mentre le sue colleghe di opposizione Ilaria Montagna ed Elena Conti si sono astenute.

Quest'ultima ha precisato, in sede di dichiarazione di voto, di aver scelto l'astensione come «forma di avvicinamento. Sarebbe stato semplice votare no per partito preso, ma ho voglia di sperare che questo piano possa funzionare. Sono stata scettica sull'Unione e su alcune scelte, ma credo che i Servizi sociali, così come sono stati strutturati, possano essere una forza».

 

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Pubblicato in Comunicati Sanità Parma
Domenica, 28 Ottobre 2018 06:41

Ambulanti in nero al mercato di Traversetolo

Operazione congiunta di Polizia Locale, Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro. Due attività sorprese con 3 lavoratori irregolari e 11 sanzioni.

Traversetolo - Nuovo blitz tra i banchi del mercato di Traversetolo. Dopo i controlli effettuati nei mesi scorsi, per tutta la mattinata di domenica 21 ottobre agenti della Polizia Locale Pedemontana e militari della Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari dell'agenzia ispettiva, hanno passato al setaccio diverse attività commerciali per contrastare l'abusivismo, il lavoro nero e la vendita di prodotti contraffatti. E ancora una volta non sono mancate le amare sorprese, a iniziare dall'immediata sospensione di due attività commerciali con tre lavoratori senza contratto.

Complessivamente gli ambulanti sanzionati per aver violato le normative del commercio sono stati sette, mentre su altri tre sono in corso ulteriori accertamenti da parte dell'Ispettorato del Lavoro. Le violazioni vanno dalle dimensioni dei banchi troppo grandi alla mancata esposizione dei prezzi, passando per la mancanza di licenza al seguito.

Durante il blitz, condotto da agenti e militari in divisa e in borghese, è stato inoltre fermato un immigrato, che dai controlli effettuati è risultato tuttavia in possesso di regolare permesso di soggiorno.
«Desidero ringraziare tutte le forze dell'ordine e l'Ispettorato del Lavoro che hanno preso parte a questa operazione, la terza dall'inizio dell'anno. Operazione che testimonia l'attenzione di questa Amministrazione comunale nel tutelare i commercianti ambulanti rispettosi delle leggi e che assumono personale dipendente in modo regolare – afferma il sindaco di Traversetolo Simone Dall'Orto –. Mentre erano in corso i controlli, io stesso ho fatto un giro tra i banchi constatando l'apprezzamento degli operatori onesti. Il messaggio che vogliamo mandare è chiaro: chi vuole venire a Traversetolo deve rispettare le regole, diversamente non è ben accetto. Auspico che queste verifiche, dove ancora non sia così, vengano avviate da tutti i Comuni della provincia nei loro rispettivi mercati, per scoraggiare, non soltanto a Traversetolo, la presenza di chi viola le regole ponendo in essere una concorrenza sleale inaccettabile».

«L'operazione di verifica di domenica scorsa al mercato di Traversetolo ha dimostrato ancora una volta la necessità e l'efficacia di una collaborazione con le altre forze dell'ordine e le istituzioni deputate al controllo del territorio - osserva Franco Drigani, comandante del Corpo di Polizia Locale dell'Unione Pedemontana –. Si tratta di servizi importanti, indirizzati alla tutela del consumatore e di tutti gli esercenti che svolgono la loro attività in maniera regolare e rispettosa delle normative. Mi preme inoltre sottolineare che questa tipologia di verifica ispettiva complessa e laboriosa – aggiunge Drigani –, sta portando buoni risultati anche grazie alla professionalità acquisita nel tempo dagli agenti della Polizia Pedemontana e dalla loro continua e fattiva disponibilità».

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Domani a Mamiano di Traversetolo in provincia di Parma , si mangia il toro allo spiedo! La serata prevede musica country e dj set con musica disco, suonata da Pier, Isa, Enzo e il grande Fausto Bertucci in arte dj Faustino!

L'evento è organizzato dall'associazione Mamiano Insieme che da tantissimi anni si occupa di mantenere viva e festosa l'atmosfera del paese. L' ingresso è gratuito.

La serata avrà inizio alle ore 19 nel tendone allestito vicino alla chiesa del paese di Mamiano.

Tra gli organizzatori spicca Matteo Marchesi, un mamianese doc, definito da tutti "il re delle patatine fritte", che ha affermato: "Da tantissimo tempo  il toro allo spiedo è diventato un appuntamento fisso qui a Mamiano. Molta gente viene da noi per passare una serata all'insegna del divertimento. E noi siamo felici nel vedere le persone apprezzare la nostra iniziativa ."

 

 

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"Il Re delle patatine fritte"

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Domenica 5 agosto la delegazione parmense di Help for Children con alcuni ragazzi e insegnati bielorussi di Gomel si è recata a far visita agli stand della festa "Avanti a tutta birra!!" presso il Lido Valtermina di Traversetolo promossa dalla Federazione provinciale del Partito Socialista.

La delegazione, guidata dal presidente provinciale Veneri e dai referenti Pelassa e Bompani, era composta da alcuni ragazzi bielorussi, che insieme ai loro insegnanti di supporto, vengono in Italia per soggiorni climatici e curativi.

I graditi ospiti di Help for Children, hanno potuto gustare i piatti preparati di persona dallo Chef Luigi Cavalca e trascorrere qualche ora di relax al fresco del "Lido Valtermina".

Di Manuel Magnani consigliere comunale PSI Collecchio

Se ne è discusso domenica 5 agosto in occasione della festa "Avanti a tutta birra!!!" a Traversetolo.

di Manuel Magnani,Traversetolo - Domenica 5 agosto, agli stand della Festa Avanti a tutta birra!!! promossa dalla Federazione Provinciale del Partito socialista si è tenuto un convegno-dibattito in merito alle fusioni dei Comuni.

Erano presenti il sindaco di Sorbolo Nicola Cesari, segretario provinciale del PD, il sindaco di Mezzani Romeo Azzali, il sindaco di Colorno Michela Canova, consigliere delegato della Provincia di Parma e l'assessore Giorgio Faelli di Torrile, mentre ha moderato l'incontro Manuel Magnani, consigliere comunale del Comune di Collecchio e dell'Unione Pedemontana, membro della segreteria provinciale del PSI.

Diversi i temi toccati, da una prima spiegazione dell'iter procedurale che porta al referendum per la fusione dei Comuni, si è passati poi a spiegare i benefici che comporta una fusione, sia in termini economici che di ritorno verso i cittadini, in termini di economie di scala per i servizi e gli appalti, e inoltre minore spesa per l'efficientamento del patrimoni pubblici, maggior peso politico del Comune costituente per la partecipazione a bandi e progetti anche europei.

Durante il dibattito che ne è seguito, partecipato anche da diversi amministratori pubblici, sia parmensi che reggiani, si è parlato di riforme con particolare driguardo all'ordinamento amministrativo. Ne è desunto che si deve pensare ad un superamento della Legge Del Rio, in quanto all'indomani della bocciatura del referendum del dicembre 2016 risulta essenziale per l'Italia dotarsi di una struttura amministrativa che le possa permettere di guardare all'Europa, magari Unita, superando l'attuale polverizzazione di oltre 8000 Comuni, oltre 100 Provincie e 20 Regioni alcune delle quali non raggiungono nemmeno il milione di abitanti, pari alla dimensione di una piccola metropoli europea.

E' emerso altresì che appuntamenti come questo, di riflessione, spunto e informazione per la gente, devono essere sempre più promossi per favorire una conoscenza consapevole del cittadino e diminuire cosi il populismo dilagante che caratterizza questo periodo storico.

(Manuel Magnani consigliere comunale PSI Collecchio)