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Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Sindacato nazionale Agenti di Polizia Penitenziaria, segreteria regionale Emilia Romagna relativamente all'ennesimo suicidio di un poliziotto.


"Riposa in pace caro amico ... sarai sempre vivo nei nostri ricordi"...
"Perché? Non dovevi. Resterai nei nostri cuori".
"Sei sempre stato un punto di riferimento per tutti i colleghi... Una persona speciale su cui potevi sempre contare... Hai sempre dato l'anima e il corpo all'amministrazione... Non meritavi proprio questo destino... Sarai sempre nel mio cuore... Ciao ..."


"Questi sono solo alcune delle parole che amici e colleghi hanno voluto utilizzare nella giornata di oggi per rivolgere l'ultimo saluto ad un collega, un amico, che ci ha lasciato troppo presto.
E la causa della prematura dipartita di un altro appartenente alle forze di polizia è ancora una volta il suicidio, perché nelle FF.OO. è assodato che i suicidi sono maggiori che nel resto della popolazione. Poi il lavoro può essere causa o concausa, ma il silenzio di chi può intervenire a studiare il problema e cercare di arginarlo non è solo assordante ma colpevole ed esecrabile!!
"52 vite perse ed altrettante famiglie che non si daranno pace per non aver compreso il male di vivere che li stava ingoiando. Che impotenza, rabbia e rammarico".
Siamo vicini nel dolore della famiglia del poliziotto scomparso, alla quale porgiamo le nostre più sentite condoglianze.
Riposa in pace collega."

Piacenza 11 ottobre 2019 -


Gianluca Giliberti
Segretario Regionale
Si.N.A.p.pe.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

Nel tardo pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha tratto in salvo un giovane ventottenne di nazionalità pakistana con intenti suicidi.
Lo straniero all’arrivo della Polizia, allertata tramite linea di emergenza 112NUE, stava cercando di scavalcare la recinzione di sicurezza posta a bordo ponte sul cavalcavia di via Guastalla, sovrapposto al tratto autostradale, per gettarsi nel vuoto. Un altro uomo lo stava trattenendo a stento.


Gli agenti si sono avvicinati al giovane bloccandolo con non poca fatica ed iniziando una serrata opera di persuasione per farlo desistere dal compiere l’insano gesto. Grazie al positivo approccio instaurato dai poliziotti, il ragazzo, che si presentava in uno stato confusionale con gli occhi sbarrati e persi nel vuoto, si è lasciato pian piano convincere. I sanitari del 118 lo hanno poi accompagnato presso il Pronto Soccorso.
Nel frattempo, sul posto sono giunti in ausilio una pattuglia dei Carabinieri e della Polizia Municipale di Carpi, che hanno bloccato la viabilità in via Guastalla, strada ad alta densità di traffico.


Il 28enne ha poi raccontato agli agenti, che nel corso del salvataggio e successivamente in ospedale erano riusciti ad instaurare un rapporto di fiducia con il ragazzo, di essere entrato in Italia da migrante circa un anno fa; non riuscendo a trovare un lavoro, convinto di essere malvisto dai propri connazionali e non ritenendosi una “buona” persona, aveva definitivamente deciso di “volare lassù”, indicando il cielo con un dito.
A tutela della sua salute e sicurezza, il giovane pakistano è stato trattenuto in ospedale.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nel corso della notte, personale della Squadra Volante su segnalazione della Centrale Operativa, è intervenuto in soccorso di una giovane con intenti suicidi che si era portata sul cornicione del palazzo dalla finestra del proprio appartamento, dopo essersi chiusa a chiave all'interno della camera da letto.

Mentre una Volante provvedeva a mettere in sicurezza la zona, impedendo l'accesso al traffico veicolare, un'altra pattuglia, per gestire al meglio la situazione e creare un corretto approccio con la ragazza, ha raccolto informazioni sulle motivazioni che potevano averla indotta a mettere in pericolo la propria vita.
La giovane, come riferito dalla madre, aveva recentemente interrotto una relazione sentimentale, che l'aveva destabilizzata emotivamente, al punto tale di voler porre fine alla propria esistenza con un gesto estremo.

Gli agenti hanno ritenuto che fosse opportuno cercare di avvicinarsi il più possibile alla ragazza per instaurare un contatto diretto e che il miglior interlocutore in una tale situazione potesse essere una figura femminile.

La pattuglia, composta da un uomo ed una donna, non ha esitato a mettere a repentaglio la propria incolumità: la poliziotta, trattenuta con grande sforzo fisico per il cinturone dal collega, si è sporta oltremodo dalla finestra del bagno attiguo alla camera da letto in modo da essere molto vicina alla ragazza e parlarle.

La gestione della situazione non è stata per niente facile, complicata anche dal fatto che la giovane era in evidente stato di ebbrezza e continuava ad assumere alcolici, motivo per il quale non è stato possibile prenderla di forza e ricondurla all'interno.

Durante le operazioni di salvataggio, che sono durate più di mezz'ora, la ragazza ha alternato fasi di lucidità a momenti di profondo sconforto, minacciando più volte di buttarsi nel vuoto.
Fondamentale è stata l'intesa tra i due agenti che, nonostante la situazione precaria ed estremamente pericolosa in cui si trovavano, hanno mantenuto la freddezza necessaria per agire in totale sinergia, supportandosi e consigliandosi a vicenda.

L'estenuante e meticolosa operazione di persuasione attuata attraverso un dialogo empatico, che ha permesso di creare tra le due ragazze un legame di fiducia, ha sortito gli effetti sperati. La giovane, infatti, ha desistito rientrando nella stanza e facendovi accedere gli operatori.

I sanitari del 118 hanno provveduto a prestare alla ragazza l'assistenza e le cure necessarie.

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Editoriale: - Lavoro, la strage continua, anzi si intensifica - Lattiero caseari. Zangolati e Parmigiano Reggiano stabili. - Cereali e dintorni. Fondi sempre più scoperti. - Noceto (PR), Presentata in Comune la V° edizione della FarmRun. Novità per i giovanissimi e gli appassionati cinofili - Sversamento petrolio in Val d'Agri, arrestato dirigente Eni, il Ministro Costa: "chi inquina non resta impunito, l'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno - Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei -

SOMMARIO Anno 18 - n° 17 28 aprile 2019

1.1 editoriale
Lavoro, la strage continua, anzi si intensifica
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Zangolati e Parmigiano Reggiano stabili.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Fondi sempre più scoperti.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
5.1 sport e salute FarmRun 2019 Noceto (PR), Presentata in Comune la V° edizione della FarmRun. Novità per i giovanissimi e gli appassionati cinofili.
6.1 liberazione - 25 aprile 25 aprile, una ricorrenza importante su cui meditare.
8.1 pomodoro «Politiche agricole, presto un tavolo per il pomodoro»
8.2 alimenti e materiali di contatto Indagine sui materiali a contatto con gli alimenti
9.1 bonifica piacenza Finanziato un nuovo impianto di sollevamento a Ronchi di Caorso
9.2 ambiente Sversamento petrolio in Val d'Agri, arrestato dirigente Eni, il Ministro Costa: "chi inquina non resta impunito, l'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno
10.1 sicurezza alimentare Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

 

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Lunedì, 01 Aprile 2019 16:16

Aspirante suicida salvata dalla Municipale

Si tratta di una 24 enne che è stata notata da un cittadino mentre si trovava in bilico sul cavalcavia della Madonnina, in via Emilia Ovest. L'uomo ha subito avvertito la Municipale. La ragazza è stata poi portata al Pronto Soccorso dal 118

di Manuela Fiorini 1 aprile 2019 - Modena – Un tentativo di suicidio da parte di una giovane di 24 anni è stato sventato dal senso civico di un cittadino e dalla prontezza di due operatrici della Polizia Municipale. Erano circa le 21.45 di domenica 31 marzo quando un uomo, uscito da un ristorante di via Tabacchi, in zona Madonnina, ha notato una figura umana seduta sul culmine del cavalcavia in via Emilia Ovest e, intuendo il pericolo, ha deciso di "non farsi gli affari suoi" e di avvertire immediatamente la Polizia Municipale.

La pattuglia, giunta immediatamente sul posto, ha potuto verificare la presenza di una giovane donna che aveva accanto una borsa e una bottiglia. Quando però le operatrici della Municipale le hanno chiesto se avesse bisogno di aiuto, la ragazza si è voltata di scatto verso l'esterno del cavalcavia e si è arrampicata, scavalcando velocemente la paratia con l'intenzione di buttarsi nel vuoto.

Le agenti sono intervenute prontamente e, a fatica, sono riuscite a trattenerla e a metterla in salvo, nonostante la ragazza si dimenasse e si dimostrasse ferma nel perseguire il suo proposito di farla finita. Nel frattempo, due giovani di passaggio, che hanno assistito alla scena, hanno chiamato il 118. Sul posto è intervenuta a supporto anche un'altra pattuglia del 113. La 24 enne è stata quindi portata al Pronto Soccorso, dove è stata infine calmata.

Pubblicato in Cronaca Modena

L'Ugl di Parma chiede un confronto con la governance amministrativa per far conoscere le cause professionali che scatenano il malessere nei luoghi di lavoro.

Il coinvolgimento dell'Organizzazione sindacale può essere un modo per contrastare il persistere dei suicidi del personale di polizia.

Nelle Forze dell'Ordine, dal 2010 al 2018 si sono verificati 252 suicidi. Un dato allarmante, che dovrebbe far riflettere.

Migliorare gli ambienti di lavoro è uno dei modi per dare benessere fisico e psicologico agli operatori e maggiore sicurezza e benessere alla Comunità.

Nel 2004, il Ministero della Funzione Pubblica ha emanato una Direttiva che sollecitava la Pubblica Amministrazione a fornire servizi di lavoro di qualità, tutelando il benessere dei dipendenti, attraverso la costruzione di ambienti professionali sani.

La Direttiva scaturiva dalla necessità di creare specifiche condizioni che potessero incidere sul sistema sociale interno, sulle relazioni interpersonali e sulla cultura organizzativa.

A distanza di 15 anni, si è costituito l'Osservatorio Permanente Interforze, per esaminare il fenomeno dei suicidi tra gli appartenenti alle forze di polizia.
L'Osservatorio è composto da rappresentanti della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria, ma esclude la Polizia locale. Così facendo, l'Osservatorio si è privato delle conoscenze e dei vissuti del personale, che avrebbe potuto suggerire strategie volte ad individuare nuove soluzioni al benessere organizzativo e professionale.

Mentre si contano i suicidi, vi è l'urgenza di dare seguito all'attuazione della Direttiva del 2004.

Per la salvaguardia dei dipendenti, l'Ugl chiede alla Pubblica Amministrazione di costruire, con i dipendenti ed i loro rappresentanti sindacali, le buone pratiche professionali, argini al contenimento ed all'azzeramento dei suicidi.

Per il Sindacato di Parma, il silenzio e l'inoperosità della Pubblica Amministrazione nel contrastare il malessere delle forze di polizia non possono essere l'ignava soluzione. Causa per cui propone che vengano convocate apposite riunioni, come previste dalla Direttiva ministeriale sul Benessere Organizzativo, per porre l'attenzione comune su tutte la variabili critiche che possano determinare lo sviluppo delle tendenze suicidarie.

Parma, 20.03.2019

Matteo Impagnatiello
Segretario Ugl Utl Parma

 

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Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Giovedì, 20 Settembre 2018 14:28

Sassuolo, uccide la madre e si suicida

Il corpo dell'uomo, identificato come il 53 enne Paolo Fontana, è stato rinvenuto a Ponte Secchia di Baiso, nel reggiano. I carabinieri si sono poi recati presso la sua abitazione a Sassuolo, dove hanno trovato il corpo senza vita della madre, Elide Valentini, 85 anni.

SASSUOLO – Quell'auto con il motore acceso vicino al Ponte Secchia di Baiso, nel reggiano, ha attirato l'attenzione di un automobilista che, stamattina, attorno alle 7.30, ha allertato i Carabinieri di Baiso e Castelnuovo Monti. I militari, giunti sul posto, hanno rinvenuto il corpo senza vita di un uomo, morto suicida dopo essersi gettato dal viadotto.

Si tratta di Paolo Fontana, 53 anni, residente a Sassuolo, nel quartiere Rometta. Alcuni elementi hanno fatto scattare ulteriori controlli presso la sua abitazione in via Vivaldi. Qui i militari hanno fatto una macabra scoperta: in casa c'era il corpo ormai senza vita della madre di Fontana, Elide Valentini, 85 anni. Le cause della morte sono riconducibili a strangolamento.

Un caso di omicidio-suicidio, quindi. Paolo Fontana viveva con la madre e lavorava in una ceramica del distretto. Secondo le prime informazioni, l'uomo aveva qualche problema di salute e aveva difficoltà a prendersi cura dell'anziana, che veniva comunque assistita anche da una badante. Elide Valentini aveva anche un altro figlio, in cura al Sert. Sono in corso ulteriori verifiche per ricostruire la dinamica dei fatti.

Pubblicato in Cronaca Modena

Un architetto in pensione di 83 anni, originario del milanese ma da tempo residente in provincia di Parma in prossimità di Medesano, ha sparato alla moglie Giustina di 65, quindi, prima di rivolgere l'arma contro sè stesso, ha avvistao il figlio del suo gesto.

A riferirlo è l'agenzia di stampa ANSA sottolineando che Luigi Diomede, questo il nome dell'omicida-suicida, e la moglie, secondo quanto riportato ai Carabinieri che sono intervenuti, non avevano mai fatto ritenere vi fossero dissidi tra i coniugi.

(Parma 24 luglio 2018)

 

 

Pubblicato in Cronaca Parma

La tragica scomparsa dell'ex Magnifico Rettore, Loris Borghi, ha lasciato la città senza parole e incredula. Un gesto estremo che deve fare riflettere tutti, istituzioni, media e gente comune. 

Ieri sera, nella chiesa di San Rocco, come era stato anticipato dal comunicato stampa dell'Università, si è tenuto un momento di preghiera per il povero Loris Borghi al quale in molti hanno aderito.

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Il cordoglio del Rettore e dell'Ateneo

Parma, 14 marzo 2018 - L'Università di Parma comunica con profondo dolore che il Professor Loris Borghi, Rettore dell'Ateneo dal 2013 al 2017, è tragicamente mancato oggi, 14 marzo.


Il Rettore Paolo Andrei ricorda così il Professor Borghi:

"Sono profondamente addolorato per questa bruttissima notizia.
Il Professor Loris Borghi ha servito con slancio e generosità il nostro Ateneo per tanti anni, soprattutto nel periodo in cui è stato il nostro Magnifico Rettore. Lo ricordo con tantissimo affetto per lo spessore umano e per le capacità professionali che ha sempre dimostrato, oltre a essergli profondamente riconoscente per la stima di cui mi ha onorato.
Una vita umana si è spezzata,e non per cause accidentali o naturali: tra le ragioni che hanno portato a questo gesto estremo c'è stato sicuramente anche il senso di abbandono che lo ha pervaso a seguito dell'indifferenza dei molti che, dopo le sue dimissioni dalla carica di Rettore, lo hanno dimenticato e, talvolta, oltraggiato. Tutto ciò deve farci riflettere, deve fare riflettere ciascuno di noi, perché interpella la nostra coscienza individuale e collettiva.
So di non essere "politicamente corretto" e me ne assumo pienamente la responsabilità: di fronte a questo gesto di disperazione non si può restare indifferenti, non si possono usare frasi di circostanza."

L'Ateneo si unisce alle parole del suo Rettore in questo difficile momento per tutta la comunità accademica parmense, ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia.
Domani, giovedì 15 marzo alle 19.30 nella Chiesa di S. Rocco, in via Università, si terrà un momento di preghiera in ricordo del Professor Loris Borghi.

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 15 Marzo 2018 06:45

La tragica scomparsa del professor Loris Borghi

La notizia della morte dell'ex Rettore Loris Borghi piomba sulla città come una bomba nel pomeriggio di ieri.

di Lamberto Colla Parma, 15 marzo 2018 - Le circostanze del ritrovamento del cadavere dell'ex Rettore, sotto un ponte di Baganzola all'interno della propria autovettura, lasciano poco spazio all'ipotesi di una causa naturale o di un incidente.

L'ipotesi del suicidio invece ha cominciato a affermarsi quasi da subito anche per l'associazione immediata alle cause per le quali aveva rassegnato le dimissioni nello scorso mese di maggio, una decina di giorni dopo l'assegnazione della Laurea ad Honorem a Patti Smith. Travolto dallo scandalo "Pasimafi", il business della terapia del dolore, che lo vedeva indagato per abuso d'ufficio e infine il rinvio a giudizio, sempre per abuso d'ufficio, per la nomina di un dirigente universitario dell'ospedale Maggiore, che gli era stato notificato nei giorni scorsi, devono essere state le concause che l'hanno condotto all'estremo gesto.

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E questo dovrebbe fare riflettere. Innanzitutto sul fatto che il "rinvio a giudizio" dovrebbe essere una garanzia per l'imputato mentre suona come una "condanna" per come viene vissuta dagli imputati e pubblicizzata dai mezzi di informazione e dal "passaparola". Un "tarlo" psicologico che giorno e notte lavora all'interno del cervello, che accompagna ogni azione quotidiana, e spesso viene infelicemente affiancato dall'isolamento sociale e dalle inevitabili incrinature familiari.

Avevo conosciuto il Professor Loris Borghi nel 2015, in occasione della presentazione di un interessante progetto informatico della facoltà di Economia, e la prima impressione è stata quella di un uomo affabile, molto educato, disponibile e capace di trasmettere  entusiasmo. Ricordo il piacere e l'orgoglio che traspariva mentre, a convegno esaurito, assunse il ruolo di "guida turistica" accompagnando gli ospiti a visitare l'Abbazia Valserena, ormai completata nel restauro, sede dello CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione) e oggetto di interessante progetti che stavano essere realizzati al suo interno.

Semplice, pragmatico e cordiale, sono le caratteristiche personali che l'ex Rettore ha confermato ogni volta che ho avuto modo di incontrarlo in seguito ed è questo il ricordo che voglio preservare dell'uomo Loris Borghi.

Ed ora Riposi In Pace, professore.

 

Il cordoglio del Rettore e dell'Ateneo

Parma, 14 marzo 2018 - L'Università di Parma comunica con profondo dolore che il Professor Loris Borghi, Rettore dell'Ateneo dal 2013 al 2017, è tragicamente mancato oggi, 14 marzo.
Il Rettore Paolo Andrei ricorda così il Professor Borghi:

"Sono profondamente addolorato per questa bruttissima notizia.
Il Professor Loris Borghi ha servito con slancio e generosità il nostro Ateneo per tanti anni, soprattutto nel periodo in cui è stato il nostro Magnifico Rettore. Lo ricordo con tantissimo affetto per lo spessore umano e per le capacità professionali che ha sempre dimostrato, oltre a essergli profondamente riconoscente per la stima di cui mi ha onorato.
Una vita umana si è spezzata,e non per cause accidentali o naturali: tra le ragioni che hanno portato a questo gesto estremo c'è stato sicuramente anche il senso di abbandono che lo ha pervaso a seguito dell'indifferenza dei molti che, dopo le sue dimissioni dalla carica di Rettore, lo hanno dimenticato e, talvolta, oltraggiato. Tutto ciò deve farci riflettere, deve fare riflettere ciascuno di noi, perché interpella la nostra coscienza individuale e collettiva.
So di non essere "politicamente corretto" e me ne assumo pienamente la responsabilità: di fronte a questo gesto di disperazione non si può restare indifferenti, non si possono usare frasi di circostanza."

L'Ateneo si unisce alle parole del suo Rettore in questo difficile momento per tutta la comunità accademica parmense, ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia.
Domani, giovedì 15 marzo alle 19.30 nella Chiesa di S. Rocco, in via Università, si terrà un momento di preghiera in ricordo del Professor Loris Borghi.

 

Cordoglio del Sindaco Federico Pizzarotti per la scomparsa del Porf. Loris Borghi

Parma, 14 marzo 2018.

Cordoglio del Sindaco del Comune di Parma Federico Pizzarotti per la scomparsa del Prof. Loris Borghi ex Rettore dell'Università degli Studi di Parma.
"Una tragica notizia che coglie tutti di sorpresa e che ho appreso con grande e profondo sgomento.
Ho avuto modo di conoscere e apprezzare Loris Borghi durante il suo mandato come rettore dell'Università di Parma. Insieme, e per la prima volta dopo diversi anni in cui il Comune e l'Università hanno evitato di collaborare, abbiamo stretto un forte legame istituzionale, portando l'Università e il Comune a un dialogo costante e continuo, contribuendo a far crescere entrambi attraverso progetti che tuttora stiamo portando avanti con il nuovo rettore Andrei.
Sin da subito Borghi mi ha fatto una bellissima impressione: persona pacata, intelligente, pragmatica e dedita con passione al proprio lavoro. Una persona che era difficile non stimare. La notizia è terribile, drammatica, e ha un sapore davvero amaro. A nome di tutto il Comune di Parma le mie condoglianze alla famiglia".

 

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Pubblicato in Cronaca Parma
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