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Revocare le pensioni che l'Italia ancora versa nella ex Jugoslavia a coloro che militarono nell'esercito titino nonché l'onorificenza del cavalierato di Gran Croce concessa allo stesso Tito nel 1969.

E' quanto chiede il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi, annunciando una interrogazione al Ministro dell'Interno e al Ministro del Lavoro alla vigilia del Giorno del Ricordo. "Dopo decenni di negazionismo la legge istitutiva del Giorno del Ricordo riconobbe i sanguinosi fatti legati all'eccidio di migliaia e migliaia di connazionali per mano dei partigiani comunisti del maresciallo Tito, conferendo dignità e memoria storica a quanti furono trucidati e infoibati - spiega Aimi -. Da molti anni ormai gli organi di stampa, attraverso dettagliate inchieste giornalistiche, si occupano di quello che è stato definito uno 'scandalo tutto italiano': l'erogazione della pensione INPS a coloro che militarono nell'esercito jugoslavo e che, negli anni atroci che seguirono la Seconda Guerra Mondiale, si macchiarono di numerosi ed efferati crimini nei confronti di nostri connazionali".

"Pensioni erogate per una interpretazione a mio parere discutibile di una direttiva europea - prosegue Aimi -. Tra coloro che hanno percepito la pensione fino alla morte troviamo, a titolo di esempio, Ciro Raner capo del campo di concentramento jugoslavo di Borovnica e Mario Toffanin conosciuto come comandante Giacca, che nel '45 si rese responsabile del massacro delle Malghe di Porzus".
"Non meno paradossale il fatto che al maresciallo Tito fu assegnato, nel 1969, il cavalierato di Gran Croce, onorificenza mai revocata o messa in discussione. Negli anni numerose e ripetute sono state le richieste, provenienti dalle associazioni rappresentative degli esuli, di cancellazione delle onorificenze a Tito e ai suoi uomini per indegnità. Sono tutte questioni che rappresentano una ferita ancora aperta in quel percorso di riappacificazione storica di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno", conclude Aimi.

Fattura elettronica. Sen. Aimi (fi): "l'obbligo va abrogato. lega stacchi la spina a provvedimento inutile e dannoso"

"L'obbligo di fatturazione elettronica è abrogato". E' questo l'emendamento che il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi, ha presentato al Decreto semplificazione per aiutare concretamente le imprese, gli artigiani, i commercianti, i professionisti, le Partite Iva "vessate da questo nuovo strumento burocratico che tanti disagi sta creando fin dai primi giorni della sua applicazione".

"La fattura elettronica avvilisce chi lavora, costretto a inseguire una burocrazia assurda che complica le cose semplici attraverso l'inutile – spiega Aimi -. Un obbligo che rischia di trasformarsi in un colpo alla nuca ad una economia debole e già sotto attacco".

"Invito pertanto la Lega a staccare la spina a questo provvedimento fecondato dal PD e uscito dalla sala travaglio del Governo della decrescita felice della Casaleggio e Associati. La battaglia politica è molto semplice, ed è tra coloro che stanno con la decrescita e quelli che, come noi, al contrario, vogliono una crescita il più possibile felice", conclude Aimi.

Pubblicato in Economia Emilia

Polizia di Stato: Cercava di vendere monili in oro ai gioiellieri del centro storico. Lituano arrestato dagli Agenti per esecuzione misura cautelare.

Ieri pomeriggio, gli operatori della Squadra Volante si erano recati presso le gioiellerie del centro cittadino perché era stata segnalata la presenza di un uomo probabilmente dell'Est Europa, indossante un giubbotto di pelle marrone, un berretto con visiera e occhiali da sole che proponeva l'acquisto di monili in oro. Gli Agenti allertavano i commercianti raccomandandosi di chiamare subito la Sala Operativa qualora si fosse presentato. Alle ore 20,00 di ieri sera, la dipendente di una gioielleria del centro, chiamava la Sala operativa per segnalare la presenza dell'uomo che effettivamente stava tentando di vendere monili in oro. La Volante accorreva sul posto e riusciva a fermare la persona, identificata in C.A. sedicente cittadino polacco, privo di documenti di identità, di circa 35 anni che veniva accompagnato in Questura per gli accertamenti. Da un controllo più accurato, lo stesso è risultato in possesso di alcuni monili color oro due collanine e tre anelli), probabilmente d'argento ed indossante una giacca in pelle con ancora l'etichetta riportante il prezzo di euro 1100 euro circa verosimilmente provento di reato. Il tutto veniva sequestrato per permettere gli accertamenti sulla provenienza della merce. Accurati controlli hanno permesso di accertare che lo stesso non è di nazionalità polacca, ma quasi certamente lituano e risultava essere destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma per reato di furto in danno di una gioielleria in Roma. All'uomo è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare e tradotto presso il carcere di Sant'Anna.
IL Questore esprime il plauso per la fattiva collaborazione con i commercianti e auspica che ulteriormente consolidata.

 

Sicurezza, Aimi (FI): 'Modena "Roulette Rossa" - citta' sotto assedio da criminali di importazione. Servono leggi speciali'

"A Modena uscire di notte è diventata una roulette russa, anzi rossa - tanto per evocare il colore sintonico ai promotori dell'invasione - a causa di orde di criminali stranieri irregolari, clandestini e pregiudicati, pronti a tutto, anche solo per impossessarsi di pochi spiccioli. Un'altra notte di aggressioni, di furti e di paura in città, fronteggiata dallo straordinario lavoro di Carabinieri e Polizia, un lavoro che rischia tuttavia di essere vanificato dalla mancata certezza delle espulsioni. Per questo, di fronte ad una situazione esplosiva, servono leggi speciali che consentano un allontanamento di irregolari e clandestini. Una politica di prevenzione finalizzata a non dover curare, domani, le ferite provocate da un immigrazione oggi fuori controllo. Siamo di fronte ad un numero esorbitante e senza precedenti di stranieri criminali che mettono sotto assedio le nostre case, le nostre città e, come le ultime indagini confermano, diffondono il verbo del terrorismo islamico. Questa situazione va combattuta piazza per piazza, casa per casa, dove sovente trovano accoglienza e rifugio criminali e sbandati di ogni risma, tiratardi e sfrontati arrogantelli, che sfruttano i servizi di una Modena tanto aperta ed accogliente, quanto imprudente e stolta. In questo senso la Polizia Municipale dovrebbe intensificare i controlli sulle abitazioni sospette, nei condomini trasformati in centrali di spaccio, nei centri d'accoglienza, ed in tutti quei luoghi che i nostri concittadini hanno coraggiosamente e ripetutamente segnalato alle forze dell'ordine.
Parliamoci chiaro, gli stranieri irregolari, a parole definiti "senza fissa dimora", in realta' lo sono solo sulla carta, perché la cronaca e le indagini confermano che qui hanno non solo dimora, ma anche solide basi logistiche: quelle dello spaccio, della prostituzione e, potenzialmente, anche quelle di personaggi legati al terrorismo di stampo jahdista. Con il voto del 4 marzo i cittadini hanno punito la politica fallimentare delle sinistre che con una immigrazione fuori controllo ha provocato la situazione esplosiva che è sotto gli occhi di tutti. Ora abbiamo ricevuto un investitura chiara per risolverla. Un mandato che oggi, in Parlamento, e all'interno di un governo di centrodestra, rappresenta un'assoluta priorità. Se le leggi speciali hanno sconfitto le Brigate Rosse, dobbiamo tutti avvertire la necessità di riportare ordine nelle nostre città attraverso interventi legislativi adeguati alle nuove drammatiche emergenze."

Lo ha affermato, commentando il resoconto dei fatti di cronaca registrati nelle ultime ore con protagonisti la totalità di cittadini stranieri, il Senatore di Forza Italia, Enrico Aimi

Pubblicato in Cronaca Modena