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 Editoriale:  - Sardine e gattini, ma prima erano "girotondi", "No Global"e ""V Day. La piazza perde valore. -  Lattiero caseario. Il grana padano ha arrestato la  discesa, non così per il “parmigiano" - Sugar Tax, un’aberrazione che crea un doppio danno alla filiera agroalimentare italiana - Ecovillaggio Montale, esempio di adattamento ai cambiamenti climatici - Ritirata la farina per allergene non dichiarato - -


SOMMARIO Anno 18 - n° 47 24 novembre 2cibus-47-24nov19-COP.jpg019


1.1 editoriale
Sardine e gattini, ma prima erano "girotondi", "No Global"e ""V Day. La piazza perde valore.
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Il grana padano ha arrestato la discesa, non così per il “parmigiano"
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stagnanti..
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 Sugar Tax Sugar Tax, un’aberrazione che crea un doppio danno alla filiera agroalimentare italiana
7.2 Wine eventi Merano – “Excellence is an attitude”.
8.1 ecovillaggio resiliente Ecovillaggio Montale, esempio di adattamento ai cambiamenti climatici
8.2 Ambiente e dissesto Distretto del fiume Po: investimenti straordinari di 5 milioni di euro in zone nevralgiche contro il dissesto idrogeologico
10.2 nomine Mario Marini confermato Presidente di Confagricoltura Parma
11.1 sicurezza alimentare Ritirata la farina per allergene non dichiarato.
13.1promozioni “vino” e partners
14.1 promozioni “birra” e partners

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Bersani il giaguaro non era riuscito a smacchiarlo. Vediamo se i gattini riusciranno a abbuffarsi di sardine in Emilia Romagna. Ma ancor più buffo è pensare alla sinistra che non si ricorda di stare al governo e si comporta come se fosse all'opposizione (S.P.Q.R. come diceva Asterix:  Sono Pazzi Questi Romani)
 
Di Lamberto Colla 24 novembre 2019 - La piazza, almeno in Italia, non fa più paura, superata dalla piazza virtuale dei social e per fortuna dall'intelligenza di quelli che, alla fine, esprimeranno il loro giudizio incondizionato nelle cabine elettorali.
 
Sotto certi punti di vista questi rivoluzionari della domenica non hanno né le idee e tantomeno le motivazioni per una svolta rivoluzionaria. Cresciuti nella bambagia e coccolati da tuti, la voglia di mettersi in luce è più forte di mostrare i contenuti della protesta.
 
Ben poca roba essere contro Salvini, il nemico etichettato come "fascista e razzista", ma anche populista e nazionalista e chi più ne ha più ne metta. La strategia della sinistra è sempre la stesa: costruire un nemico, colpirlo nella persona e non nella politica, quindi screditarlo e augurarsi che nella riservatezza della cabina elettorale la croce vada sul simbolo dei "buoni", quelli ai quali tutto si deve, quelli dal verbo sicuro, persino capaci, e non è roba di poco conto, di fare opposizione anche quando sono al Governo.
 
Dei "girondini" (1791), i rivoluzionari francesi nati dalla alta borghesia poi decimati sulle forche dagli uomini di Robespierre, non è rimasto nulla. In Italia, sin dagli albori, il nuovo millennio ha visto il sorgere di pseudo movimenti di piazza ben poco spontanei. Nel 2001 i No Global hanno trovato la motivazione di riunirsi sul nostro suolo, a 3-4 anni di distanza dalla sua origine, giustappunto per andare a attaccare Berlusconi che riuniva il G8 a Genova.  Il "popolo di Seattle", dal quale tutto prese avvio verso la fine del secolo precedente, nacque come movimento di protesta contro la politica legata all’economia liberista.
Un'esperienza che ha probabilmente stimolato i tanti "dotti", gli intellettuali e gli artisti di sinistra, sotto la guida di Nanni Moretti, a legarsi per mano e fare i "girotondi"  attorno ai palazzi delle istituzioni per proteggerli dal diavolo (non il Milan ma il suo Patron). Era il 2002 e i "girotondi” sembrava che potessero ergersi a difesa del giusto e delle istituzioni.
E infine, "Tutti giù per terra", come finiscono tutti i giro-girotondi.


Per 5 anni tutto tace, la gente si è dimenticata dell'elegante quanto inutile movimento da "parrocchia" o da "cortile" e ecco che la rabbia montante di buona parte degli italiani che non vedono cambiamenti ma avvertono una continua caduta della politica viene catalizzata dal "V Day" (2007). Il "Vaffa" scende in piazza con Grillo sostenuto dalla forza aggregante del digitale. In meno che non si dica, il "Vaffa" diventa il grido di battaglia al quale in molti si riconoscono.  Celebre la gufata di  Piero Fassino quando, nel 2009, invitò il comico a fondare un partito, mettere su una organizzazione, presentarsi alle elezioni  e poi "vediamo quanti voti prende"; nacque così il M5S che andò persino a rubare la poltrona di Sindaco allo stesso Fassino nella sua Torino qualche anno dopo (2016).
 
E' proprio nel 2009 che un nuovo rigurgito popolare sinistro si organizza contro il solito "Berlusconi" chiamato a gran voce a dimettersi dal "Popolo Viola". Il neonato movimento ha trovato subito la sponda dei poteri finanziari mondiali capaci di far lievitare lo spread come una torta margherita in forno, sino a farla implodere solo dopo l'arrivo dell'uomo con il loden frusto, l’uomo al più alto gradino della gerarchia europea di quella nomenKlatura mondiale che governa il mondo con i flussi finanziari e il convincimento che le costituzioni  e il diritto di sovranità sono roba sorpassata .
 
Finalmente, dopo tutti questi movimenti da pesci d'acqua dolce ecco finalmente mostrarsi alla luce del sole il movimento tosto, quello delle sardine, che invece vengono dall'acqua salata, raccolti a occupare le piazze dove Salvini andrà a fare campagna elettorale per le prossime regionali (Emilia Romagna il 26/1/2020).
 
Migliaia di giovani si chiamano e vanno a stiparsi nelle piazze per contarsi mentre Salvini  è lì, poco distante, a raccontarsi e presentare i suoi candidati.

Ovviamente la genesi è di sinistra, quella che è al governo del Paese, ma si comporta come se fosse all'opposizione. Così si schiera contro Salvini, come se questo fosse il presidente del Consiglio, e butta lì un po' più di 1.500 emendamenti alla manovra finanziaria "salvo intese" su 4.550 totali e dei quali 921 presentati dai DEM mentre la lega si è fermata a 905.
 
Una sinistra che non sa cosa fare. 

Si fa spingere da Renzi a fare il governo giallo-rosso, poi si fa rubare i parlamentari e i ministri dallo stesso Renzi che forma il suo partitino, per arrivare infine a rilanciare lo Ius Soli e lo Ius Scholae mentre l'Alitalia e l'Ex Ilva si stanno dissolvendo, e riuscendo persino a "sbiancare" lo stesso Stefano Bonaccini il quale probabilmente si è chiesto se stanno giocando con o contro di lui nella delicata partita elettorale che lo vede coinvolto contro la rappresentante leghista nella roccaforte emiliano romagnola. "Ius soli? Le due priorità in questo momento sono un grande piano di prevenzione contro il dissesto idrogeologico e cambiare la plastic tax. Secondo me servivano toni per mettere al centro altre questioni oltre allo ius soli - dice a Radio24 il governatore dell'Emilia Romagna".
 
A consolare Bonaccini & C,  e in sostegno alla non politica della sinistra, ecco accorrere le sardine, il movimento universitario che come "moscerini" vanno a presidiare le piazze per dire che Salvini è brutto ed è il male assoluto.
 
Ma quale manifesto culturale o politico hanno sottoscritto? Niente. Sono antifascisti e antirazzisti come, forse non lo sanno o non vogliono capirlo, il 99% degli italiani lo sono.
 
Senza il "fascista" non ci sarebbero argomenti per radunare  il popolo delle sardine nelle "lagune salate", almeno sino a quando non si ergerà per sempre il MOSE o si scateneranno i "Gattini di Salvini".

gattini-con-salvini.jpg

 

 
 Video: Fassino https://www.youtube.com/watch?v=tupKzNFBW3g

 

 

 

 

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Pubblicato in Politica Emilia

Gentili Sindaci di Parma e Langhirano, in qualità di segretario provinciale Ugl, scrivo per sottoporre alla vostra attenzione il degrado che condiziona la vita dei tanti abitanti e dei lavoratori residenti nelle frazioni di Fontanini, Corcagnano e Pilastro. Rendo noto che l’illuminazione pubblica è insufficiente e lascia tratti di centro abitato al buio, alcuni esercizi commerciali hanno chiuso, con conseguente impoverimento del territorio e perdita di posti di lavoro. E’ di alcuni mesi fa la chiusura di uno storico bar a Pilastro. Le strade non mancano di buche e di manutenzione, mentre mancano, invece, strutture sportive e punti di riferimento socio-culturali per un rafforzamento della coesione sociale.


L’arteria principale che si snoda lungo tali frazioni è completamente priva di pista ciclabile, ed a volte, se non per la maggior parte, di marciapiedi e/o banchine sicure per pedoni e veicoli. In queste zone periferiche vi sono rilevatori fissi per la velocità del traffico veicolare (autovelox). La normativa, all’articolo 208 cds, prevede che una parte dei proventi del gettito realizzato siano vincolati ad interventi di ammodernamento, ripristino e sicurezza stradale, oltre a favorire la mobilità ciclopedonale. Nonostante tali risorse aggiuntive, non si comprendono le carenze infrastrutturali esistenti a Fontanini, Corcagnano e Pilastro.


Nel 2017, sono stati istituiti ben quattro delegati (aggiungendosi agli assessori), nominati dal sindaco di Parma, per le seguenti materie: sicurezza, decoro urbano, inclusione sociale e disabilità. E’ evidente che non vi è traccia della loro operosità in tali luoghi, se poi, a cominciare dal palazzo municipale di Corcagnano e relativa area adiacente, per terminare la disamina sulle aree verdi, la noncuranza è diffusa ed evidente.
Sarebbe opportuno, allora, prevedere una visione d’insieme con un’unica cabina di regia istituzionale, aperta a tutte le organizzazioni sociali e religiose del territorio, che si faccia carico dei forti vulnus presenti, e che realizzi iniziative pensate per la comunità che vi abita.


Ugl segnala, quindi, il disinteresse e l’assenza di iniziative istituzionali che riguardano luoghi, aree e strade di interesse pubblico.
La disattenzione verso queste porzioni di territorio ha raggiunto il suo apice e, nonostante ciò, i segnali delle due amministrazioni locali per invertire la rotta sono inesistenti o, meglio, scarsi. E’ vero: non stiamo parlando dell’imbarbarimento delle periferie dei grossi centri urbani italiani. Ma resta altresì evidente lo scollamento di Parma e Langhirano con frazioni come Fontanini, Corcagnano e Pilastro, le quali rappresentano un unicum abbandonato a sé stesso, dal punto di vista sociale, economico ed urbanistico. Lo stato di incuria indica l’assenza del controllo del territorio, causa di mancanza di sicurezza per chi lo abita. L’auspicio è far si che cresca tra tutti noi il senso civico, garanzia di sicurezza sociale per una migliore qualità della vita, soprattutto nelle aree urbane periferiche.

Parma, 21.11.2019
Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl Parma

 

Pubblicato in Politica Parma

Dal MOSE= MOdulo Sperimentale Elettromeccanico al MUSE = Museo Universale dei Soldi Evanescenti.
  
di Lamberto Colla Parma  17 novembre 2019 - In una campagna elettorale, senza soluzioni di continuità da ormai molti anni, nemmeno interrotta a scrutini chiusi, ecco che qualsiasi fatto, tragico o meno, viene sfruttato per attaccare gli avversari mandando tutto in vacca.
Dal terremoto dell’Aquila passando per Amatrice e infine per Venezia, la storia è sempre la stessa. Soldi a go-go per interventi d'emergenza ma problemi sempre irrisolti e concittadini, da nord a sud, in braghe di tela.
 
L'attualità ci ha sbattuti a controllare la TV per aggiornarci sulle sorti di Venezia dopo la "acqua granda dei giorni scorsi, seconda solo a quella di 53 anni fa. Ma l'acqua alta, oltre a un disagio, è anche un motivo di attrazione e il MOSE il salvagente della città galleggiante, dei suoi calle, dei suoi affreschi, dei suoi mosaici e infine delle sue passerelle mobili che rendono un fascino stralunato a Piazza san Marco, per la gioia dei turisti stranieri.
 
Dopo il canale di Panama, il MOSE sarebbe diventata l'impresa idraulica più importante al mondo.

Sarebbe stato, come ben tutti sappiamo, il sistema di difesa attiva della più bella e al contempo più fragile città al mondo. Venezia  la splendida viene quotidianamente  messa alla prova dai transatlantici, che ben poco educatamente, vengono a porgere l'inchino al fascino sempreverde della città di Colombina.
 
Ma come è ormai nella storia italiana, le grandi opere dopo il primo decennio post bellico, in cui la A1, nota come Autostrada del Sole, venne realizzata in soli 7 anni, hanno percorso strade tormentose e in salita.
Da lì in poi è stato un continuo peggioramento in termini di tempi, di sicurezza mentre a aumentare sono sempre stati i costi, la burocrazia e le promesse elettorali di una imminente conclusione, come ad esempio la fantomatica Salerno Reggio Calabria e  la Variante di Valico (impegno di spesa risalente al 1996,  inizio lavori nel 2002 e conclusione nel 2015) che finalmente dopo 35 e 15 anni rispettivamente sono state ultimate.
 
Nel frattempo era stato avviato il progetto del MOSE e, poco dopo, del villaggio che avrebbe dovuto ospitare l'EXPO Mondiale di  Milano del 2015; due eventi che avrebbero dovuto riabilitare l'Italia agli occhi del mondo, ma si sa, il diavolo ci mette lo zampino e alla vigilia dell'inaugurazione milanese e a due anni dal sollevamento delle paratie di "biblica" memoria, il patatrac.
Le tangenti travolgono sia l'uno che l'altro manufatto nel 2014, ma ben diversa la soluzione che i politici decisero di adottare per superare l'impasse temporaneo.
 
Commissariamento con prosecuzione dei lavori per concludere l'impegno nei tempi stabiliti per l'EXPO e blocco di tutte le opere del MOSE ormai completate per l'87%, tant'è che l'inaugurazione era programmata per il 2016.
 
Così, mentre l'EXPO, nonostante gli scongiuri di tutti i menagrami italiani e europei che avrebbero voluto assistere all'ennesima figuraccia italiana, almeno  per far perdere il primato negativo  del 2000 saldamente in mano ai tedeschi di Hannover (Exposition Universelle Hanovre 2000), il giorno stabilito Milano aprì i battenti e addirittura qualcuno propose di prolungare il periodo dell'esposizione in forza del successo riscontrato.
 
Ben diversamente è andata invece al MOSE.

Da commissari a super-commissari ma niente, o quasi, lavori.
Tutto è stato bloccato da cinque anni. Una sospensione che, come spesso accade, è stata utile ai detrattori per rilanciare dubbi sulla validità dell'opera con quasi 4 miliardi spesi e altri quasi due impegnati da progetto esecutivo per terminare l'opera (restano fuori, ancora ignoti, i preventivi annuali per la manutenzione).
 
Purtroppo, ogniqualvolta che un disastro accade, c'è sempre una parte politica che coglie l'occasione al balzo per sfruttarne in termini di visibilità. Così in questi giorni abbiamo assistito al balletto dei numeri (da 6 a oltre 10 miliardi di euro spesi) e di soggetti veneti responsabili del default, nonostante l'opera si stata in carico al governo centrale e non periferico.
 
Quel che è chiaro è che erano stati  impegnati  5,6 miliardi e spesi 3,8 con un arretrato di pagamenti di circa 800 milioni. Fatto sta che però, nonostante questi anni di blocco, i costi non si sono arrestati completamente e dopo le tangenti altri costi imprevisti sono stati drenati dai commissari e provveditori, ben poco in accordo tra loro,  anzi spesso in pieno contrasto.
Adesso vedremo come si comporterà la nuova super commissaria Elisabetta Spitz, recentemente nominata dal Governo Giallo Rosso.  Espertissima in beni del demanio, architetta e già moglie  dell'ex segretario Udc Marco Follini, dal 2000 al 2008 ha guidato l'Agenzia del Demanio.
 
Secondo la Ministra delle infrastrutture, Paola De MIcheli, l'opera non è ferma e è completa per il 93% e entro la fine del 2021 sarà definitivamente ultimata.
E' evidente che il tempo sia veramente una convenzione se per completare un'opera già quasi conclusa siano necessari ulteriori 24 mesi.
 
Anzi, da indiscrezioni provenienti proprio dai cantieri, le paratie sarebbero già funzionanti (come si vede dalle immagini) e alternativamente testate da oltre un anno.  Volendo, in forza della previsione disastrosa di una alta marea eccezionale, il buon senso avrebbe potuto autorizzare a una esercitazione straordinaria nel tentativo di ridurre i prevedibili danni che a caldo sono già stimati a un miliardo di euro.
Ma i commissari del consorzio hanno un ben preciso incarico di completate l'opera, non di avviarla e tantomeno di mantenerla.
Così, tanto per non essere indotti in tentazione, il giorno precedente la acqua granda del 12 novembre  ecco che tutti i dipendenti sono stati lasciati a casa, come ha perfettamente documentato il "gazzettino.it" "… una direttiva interna ha - scrive Davide Scalzotto, stabilito che i dipendenti potessero stare a casa, viste le condizioni meteo. Un paradosso che in una giornata di emergenza come ieri siano stati dispensati dal lavoro coloro che il Mose dovrebbero farlo funzionare…"
 
Dalla parte dei Commissari ci sta il beneficio del dubbio e dell'incertezza su quanto sarebbe accaduto se, e questo non ci è noto,  l'impianto nella sua interezza non fosse mai stato sottoposto a validazione per l'entrata in funzione e se le prove fin qui eseguite possano avere valore ai fini dell'utilizzo e infine se  l'impianto sia stato collaudato e progettato per far fronte al fenomeno ondoso  delle dimensioni del 12 novembre o del 4 novembre 1966
 
C'è da augurarsi di sì, ma su quest'ultimo dubbio non ci scommetterei una lira.
 
Intanto, tra quelli che si parano il c..o e quelli che hanno maggiori introiti a non far nulla e sicuramente al riparo da  attacchi da parte della magistratura chiamata a verificare in forza di qualche querela mossa da nemici storici che vorrebbero il loro posto sullo scranno ricco e comodo, molti veneziani hanno perso molto o quasi tutto. 100 gondole sono in manutenzione e i gondolieri si sosterranno prestandosi le gondole ancora in attività.
 
Come i friulani nel 1976 , i modenesi ne 2012 e via di seguito tutti gli altri, anche i veneziani, dalla tempra forte, si risolleveranno dalla lacrima granda.

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Editoriale:  - Dal MOSE al MUSE, la storia infinita delle incompiute - Latte in periodo di stabilità, burro torna in discesa - Con l’ANSA alla ricerca delle eccellenze. - Cereali e dintorni. Nessuno scossono dopo le stime USDA. - Dall'emergenza alla prevenzione: 3,5 milioni di euro a favore delle aziende agricole di montagna. ore delle aziende agricole di montagna -


SOMMARIO Anno 18 - n° 46 17 novembre 2019 Cibus-46-17nov19-COP.jpg
1.1 editoriale
Dal MOSE al MUSE, la storia infinita delle incompiute
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in periodo di stabilità, burro torna in discesa
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuno scossone dopo le stime USDA..
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Pochi rumors dai mercati delle materie prime.
7.1 Lambrusco tra storia e tradizioni Alla riscoperta del Lambrusco
7.2 eccellenze nazionali Con l’ANSA alla ricerca delle eccellenze. 
8.1 montagna Montagna, più sicurezza per le aziende agricole grazie alla Bonifica Parmense
8.2 bonifica Dall'emergenza alla prevenzione: 3,5 milioni di euro a favore delle aziende agricole di montagna. ore delle aziende agricole di montagna.
9.1 patata bologna DOP Il Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P. presenta: "COLTIVATORI DI VALORI"
10.1 meccanica specializzate Macchine per le costruzioni: tecnologia intelligente e contenuti green spingono gli acquisti
12.1 agriturismi e fattorie didattiche 7 milioni di euro per gli agriturismi dell’Emilia Romagna.
13.1promozioni “vino” e partners
14.1 promozioni “birra” e partners

 

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Giovedì, 14 Novembre 2019 06:52

Intervista al Sindaco di Berceto Luigi Lucchi

Intervista al Sindaco Luigi Lucchi di Berceto, il comune di montagna più vicino al mare. Luigi Lucchi è considerato un ottimo Sindaco, un uomo dotato di grande carisma. Qualcuno lo definisce un pazzo, qualcun’altro un genio. Forse è semplicemente un pazzo geniale!? Sicuramente uno che non le manda a dire e che ha reso il piccolo, grande comune di Berceto famoso in tutto il mondo.

Di Nicola Comparato, Berceto 13 novembre 2019 -

1) Sindaco Luigi Lucchi, lei è sulla bocca di tutti da 2 decenni, sono imminenti le elezioni regionali in Emilia Romagna, molti si aspettavano una sua candidatura, una candidatura che non ci sarà, per quale motivo?

Far conoscere le proprie idee, per un appassionato di politica, un militante (iscritto al PSI dal 24 maggio 1972, avevo 17 anni) è determinante anche se si può peccare di presunzione. Un tempo, con chiarezza, nei partiti, si diceva stampa e propaganda. Oggi si usano termini astrusi negando che ogni idea di un appassionato di politica vuole essere condivisa. Se non è condivisa non serve, anche se non bisogna cadere nel grande inganno di lisciare il pelo al Popolo. Un politico, a mio avviso, non deve lisciare il pelo, decidere usando i sondaggi, ma fare di tutto, con opere di leale convincimento, pregno di buona fede, per convincere le persone. Insomma la Politica deve essere alla testa e non a rimorchio dell’opinione pubblica. Non mi candido, nonostante il piacere, la civetteria, di ricevere tante richieste da diverse formazioni politiche, perfino di fare il candidato Presidente e non solo il candidato consigliere. La gioia, perché vuol dire stima e consenso, di sentire tante persone, anche con idee molto diverse tra di loro e dalle mie, che mi voterebbero. Hanno fiducia. Anchio, come Ferdinando Santi, posso dire che il complimento piu bello che ricevo è: “Di Lucchi ci fidiamo E uno di noi E rimasto sempre uno di noi.” Non mi candido perché necessita, a mio avviso, tornare ad essere servi, in senso Evangelico, degli elettori, dei cittadini, sia come Politici che come Amministratori Pubblici. Io faccio il mestiere piu bello del mondo anche se concordo con Concita De Gregorio che questo è stato rovinato da Parlamenti di cialtroni, da Governi Ladri che non rispettano la Costituzione e tolgono l’autonomia ai Comuni. Abbiamo perfino avuto la Legge Calderoli che voleva imporre le Unioni dei Comuni per depotenziare le uniche figure, i Sindaci, eletti, per davvero dai cittadini. Calderoli con Leggi demenziali e anticostituzionali, tuttaltro che federaliste e Mario Monti che da killer del buon senso e della persona umana ha tolto i trasferimenti ai Comuni e addirittura ha preso a “rubare” sostanziose quote dell’IMU (unica entrata dei Comuni). Abbiamo Leggi, che contrasto, che tolgono i servizi ai Comuni. Tolgono l’acqua per privatizzarla e regalano le reti del gas dei Comuni ai potentati del gas. Chi le concepisce e chi le vota, a mio avviso, sono criminali. Commettono crimini contro lumanità come il crimini maggiore rappresentato dall’inserire il pareggio di bilancio in Costituzione. Tutti lo hanno votato e la Lega, meravigliandomi, pur essendo l’unico partito all’opposizione del Governo Monti, in quel caso si asteneva esprimendo un consenso convinto. Il consenso parlamentare è stato elevatissimo. Quasi all’unanimità, fatta eccezione di qualche parlamentare del gruppo Di Pietro che non mi è mai stato simpatico e considero, seppur in buona fede, il servo sciocco di chi voleva distruggere lItalia e far odiare la politica RIUSCENDOCI. Non è servito, infatti, il referendum confermativo per il pareggio di Bilancio in Costituzione (UN CRIMINE CONTRO IL POPOLO). Nessuno ha spiegato, tra i ladri di Pisa (PARLAMENTARI DAL 1992 a OGGI), che litigano di giorno ma vanno d’accordo di notte, che con questa modifica la nostra bella Costituzione non ha piu al centro la persona, come volevano i nostri grandi Padri Costituenti (Monarchici, Liberali, Democristiani, Socialisti e Comunisti) ma il mercato senza regole. Abbiamo aperto le porte al neoliberismo in Italia, in Europa e nel Mondo e ne diventeremo schiavi. Il male assoluto. Tornare ad essere servi evangelici vuol dire che non puoi lasciare la carica di sindaco per fare il consigliere regionale. L’ho fatto nel 2014, sbagliando, e ho preso paura davvero quando si pensava che con i miei 2.128 voti, nella lista della bicicletta (Socialisti e Verdi) potessi essere stato eletto. Quella paura, quell’angoscia vissuta il 24 novembre del 2014 mi sono bastati. NON LHO DIMENTICATA. Non mi candido.

2) Lei ha già sostenuto Bonaccini nel 2014, e rifiutando di candidarsi ha dimostrato lealtà verso i cittadini di Berceto, ma da un suo recente post apprendiamo che non molti hanno gradito la cosa. Dico giusto?

Il deserto politico, il deserto di persone che ragionano in termini politici quindi da servi evangelici del Popolo, rende incomprensibile questo mio rifiuto. Tutti pensano, visto la mia notorietà, che ha raggiunto anche la Turchia, che potessi essere un candidato vincente. Vincere la carica di Consigliere Regionale e perdere il consenso della mia Coscienza non lo trovo un affare. Se non mi sento nel giusto perdo, come Sansone, per il taglio dei capelli, qualsiasi forza. Perdo le idee e la tenacia. MI FAREI SCHIFO!

3) Spesso lei si definisce Sindaco non allineato, può spiegarci il significato di tale denominazione?

Sono rimasto socialista del PSI. Lo sono rimasto con gioia e orgoglio. Sono diventato, dopo non esserlo mai stato, quando avrebbe rappresentato un vantaggio, Craxiano convinto nel 1992. Quando lui comandava, per davvero, nel PSI, ero nella sparuta corrente di Michele Achilli, a sinistra della sinistra Lombardiana, e come Lombardi, fuori dalle icone della propaganda di mestiere, anticomunista dimostrandolo andando contro Pietro Nenni (un grandissimo dimenticato) nella scelta, del 1948, del Fronte Popolare.. Avevano ragione, a mio avviso, quei socialisti che dicevano: I Comunisti non sono a sinistra sono ad est. Sono Craxiano perché lui amava, per davvero, l’Italia e il suo Popolo, pur essendo un Europeo. Sono Craxiano perché i voltagabbana e gli irriconoscenti non mi piacciono.
Con queste idee e comportamento come posso dire, oggi, d’essere allineato con qualcuno?
Con queste idee sono poi, per davvero, a sinistra sia nella lotta, seppur mortale, contro il neoliberismo, sia in politica estera con l’istituzione, insieme al Prof. Franco Cardini (storico di fama mondiale) del centro: SIAMO TUTTI PELLIROSSA che si prefigge, come dovrebbe fare un’ONU funzionante davvero, di dare voce e riconoscere i Popoli invisibili, le Nazioni senza Stato ( Il 5 ottobre cittadinanza onoraria a Ocalan alla Nazione Lakota e alla Nazione Curda). La sinistra non esiste più ma non perché non sarebbe piu di moda o non sarebbe necessaria, ma perché nessuno ha idee di sinistra, nessuno, se non associazioni di volontariato o religiosi eroici, si vuole prendere cura degli ultimi. Nessuno, a mio avviso, pare comprendere che presto, nonostante il nostro egoismo, la nostra resistenza individualista ed egoista, solitaria, che si arrampica sui vetri, saremo tutti ultimi. Comanda la ricchezza. Comanda l”1% della popolazione mondiale. Mai stata una diseguaglianza come quella che viviamo nel mondo globale. Sempre i nostri Padri Costituenti, pur avendo vissuto e subito, sulla loro pelle il fascismo, la dittatura, le botte, il carcere le privazioni, non avevano più paura del Fascismo, non prevedevano, avendo ragione, il ritorno del Fascismo. Avevano paura della ricchezza. Sapevano che le guerre nascevano dalle diseguaglianze. Ora lo dice solo Papa Francesco. Senza invidia sociale, che neppure io provo, i nostri Padri Costituenti ci volevano tutelare dalla ricchezza dei pochi. Per questo l’Italia, dopo l’Unione Sovietica, era lo Stato che interferiva piu di tutti, nell’economia con le Partecipazioni Statali ( il grandissimo Enrico Mattei e tanti altri che Istituivano solide banche di Stato). È arrivato poi Prodi e D’Alema, che hanno iniziato le svendite, le privatizzazioni, lo straordinario furto ai danni del Popolo in favore degli amici degli amici. Il furto, quello che ha distrutto per sempre l’Italia, del resto era iniziato nel 1981. Sono perfino propenso nel pensare che Ciampi (Governatore Banca DItalia) e Andreatta Beniamino (Ministro al Tesoro), fossero in buona fede, non avessero previsto le conseguenze: la privatizzazione, di fatto, della Banca d’Italia. Gli ignoranti (voce del verbo ignorare) per la crescita del debito pubblico danno la colpa ai Governi della Prima Repubblica e a Craxi in modo particolare. Lo dicono con cattiveria giustificando la squallida seconda Repubblica. Se vedessero come è schizzato il debito dell’Italia da quando la Banca d’Italia è stata privatizzata di fatto (1981) capirebbero tante cose. Capirebbero che la seconda Repubblica ha aumentato il debito ma sopratutto non lo ha ridotto pur vendendo (svendendo) i gioielli di famiglia (PRIVATIZZAZIONI E CONCESSIONI IN OMAGGIO ECC. ECC.) La seconda Repubblica sè venduta al neoliberismo, all’euro, allo spread, e ha svenduto l’Italia.

4) Non pensa che un suo ruolo in regione possa giovare a tutti gli Emiliano Romagnoli e di conseguenza anche ai cittadini di Berceto?

Sono presuntuoso. Si lo penso! Ma l’immancabile autoironia mi fa dire che Bologna può ben fare senza Luigi Lucchi. Basterà, in futuro, essere ascoltato su specifici temi. Succederà! Sarò ascoltato. Riuscirò a farmi ascoltare.

5) Sappiamo che lei è un personaggio internazionale. Quali sono i temi che le stanno più a cuore?

Non si può essere socialista del PSI senza studiare il mondo. I poveri, gli ultimi, sono in tutto il mondo e fino che non termina la sofferenza, l’ingiustizia, dell’ultimo sfruttato, il mondo non sarà bello come potrebbe. Fantasie? Romanticismo dimesso? No! Leggi fisiche oltre che Politiche. Sono il mondo bello. Il Sole dell’avvenire. Ho sogni e speranze e per questo vivo. Le persone, qualsiasi persona, sul pianeta Terra deve essere libero di….e libero da.. Deve essere considerato, perché è unico e quindi prezioso. Con il Riformismo è possibile. Ci credo. Credo nell’alleanza tra merito e bisogno. Credo che ogni essere umano possa partire alla pari. Quindi Libertà, Democrazia, Giustizia Sociale, alleanza tra merito e bisogno, benessere equo e sostenibile dove noi occidentali non possiamo continuare a dire caro Indiano, cinese, africano, per salvare il pianeta Terra non ti permettere di vivere come noi occidentali. L’ambiente si salva insieme, con giustizia altrimenti non si salva. La sconfitta del neoliberismo porterà a mitigare i cambiamenti climatici e quindi a dare speranze ai bambini e bambine di oggi che sono il bene piu prezioso.

6) Come nasce il suo amore per i Lakota Sioux e per il popolo Curdo e per quale ragione ha deciso di scendere in campo per sostenerli? La sua decisione di concedere la cittadinanza onoraria ad Abdullah Ocalan a Berceto ha sollevato molte polemiche non trova?

Nella scoperta, fatta a 12 anni che Toro Seduto (Tatanka IYotaka) era uno straordinario politico. La mia indole politica ha accompagnato tutte le mie scelte da quando ho preso a leggere il settimanale “Orizzonti” di cui era abbonato mio padre (umile contadino di montagna) e preso gusto, dopo un rifiuto iniziale, ad ascoltare i telegiornali da mio zio prete Don Giuseppe Lucchi che aveva la TV comunitaria. Credo di non aver mai fatto una cosa avventata, non ragionata. Coraggiosa forse sempre ma mai avventata. Ocalan e i Curdi sono stati sostenuti, in Consiglio Comunale, il 5 ottobre, da relazioni e documenti dello straordinario storico, di fama mondiale, Franco Cardini. La cittadinanza onoraria ai Lakota, logica conseguenza del gemellaggio dell’11 settembre 1988, sostenuta e relazionata dall’avv. Alessandro Martire. Tra l’altro le pergamene della cittadinanza onoraria ai Lakota membri dei 7 fuochi sono state consegnate da Papa Francesco durante il Sinodo dell’Amazzonia.

7) Un suo pensiero sul Presidente del Brasile Bolsonaro? In realtà sappiamo già cosa ne pensa di lui, ma ci teniamo a saperne di più.

L’ho denunciato per crimini contro l’umanità alla Corte Penale dell’Aia. Se sono stati giudicati criminali i Serbi che facevano pulizia etnica lo stesso vale per chi elimina i Popoli dell’Amazzonia bruciandogli la casa (la foresta). Continuerò con queste denunce che sono testimonianze, a mio avviso, contro il sonno della ragione che avvolge tutto generando mostri.

8) A quale parte politica sente di appartenere?

Al SOCIALISMO, quello bello, quello nato in Italia, quello che nelle prime sezioni aveva le foto di Carlo Marx insieme a quelle di Gesù Cristo. Il Socialismo di Turati, dei tanti che hanno affrancato gli ultimi. Veramente tanti ma cito Prampolini ( Predica di Natale) De Ambris e milioni di sconosciuti che hanno insegnato a leggere nelle stalle ai braccianti, ai dannati. Che hanno inventato le cooperative. Sono un estimatore anche del grandissimo sen. Giuseppe Micheli.
Un Popolare. Che ha fatto cose grandiose per le nostre Terre Alte.

9) La politica è cambiata tantissimo negli ultimi anni, i grandi partiti sono scomparsi dalla scena.. Cosa si può fare per i giovani oggi? Come si possono coinvolgere? E per quanto riguarda disabili, anziani, immigrazione, lavoro. Esiste una soluzione?

La Politica non c’è più. Il neoliberismo, senza faticare più del dovuto, è riuscito a far odiare, a noi persone, la Politica, il bene Comune. I partiti sono bande di Bravi, Lanzichenecchi, al servizio di un signorotto che poi nomina i parlamentari. La democrazia si sta riducendo a una farsa che ci permette di credere di votare, cambiare, ma poi comanda lo spread non il Popolo, i Popoli. Vivendo nel disagio i Popoli cercano i capri espiatori e solitamente, e anche giustamente, colpiscono e abbattono coloro che li hanno abbandonati. In Italia si vota chi è contro, chi si crede sia contro, chi è capace di far credere che è contro al vero potere che sono la FINANZA E LE CASE FARMACEUTICHE anche se questultime restano gornate. Forse si vota allo stesso modo dappertutto. Negli USA Trump ha vinto per questo. Macron per questo. I 5 stelle e la Lega, nonostante le profonde diversità tra i due partiti o movimenti, nel 2018, nella pratica, nei paesi, avevano elettori intercambiabili. C’era chi aveva stabilito che contro ci fossero i 5 stelle e li votava e chi riteneva contro la Lega e la votava. Interessava solo questo. Adesso succede per le Regionali confondendo il lavoro Amministrativo, il buon Governo, con la politica Nazionale. In pratica si confonde il cielo con il mare e si finisce per vedere i pesci sulle piante. Del resto, nelle elezioni Nazionali del 2018, visto chi era da battere il ragionamento era semplice. I 5 stelle e la Lega non potranno essere peggio del Governo Monti, Letta, Renzi, Gentiloni. Nessuno si preoccupa che serve iniziare a ricostruire e non solo a demolire tutto. Va ricostruita la DEMOCRAZIA, va riconquistata la Libertà di e la Libertà da. Serve lottare per riconquistare i diritti che ci sono stati rubati. Per ricostruire la Democrazia serve ritornare alla Costituzione firmata il 27 dicembre 1947 e rispettarla smettendo di stuprarla. Costituzione che si deve manifestare anche applicandola per i Partiti e il Sindaco, la loro vita interna. La Libertà, a ben vedere, non interessa a nessuno. Siamo sempre meno liberi e abbiamo l’illusione, addirittura di poter fare quello che vogliamo, d’essere addirittura nella società dell’arbitrio, senza Leggi, senza norme. I diritti che possono essere conquistati solo insieme e solo lottando ci illudiamo di ritagliarci ognuno per proprio conto. Il risultato è che siamo schiavi. Interi Popoli sono schiavi. Non fa scandalo, ad esempio, il licenziamento, con la sua ammissione di colpevolezza come nei processi Staliniani, dell’amministratore della McDonald, solo perché, ricambiato, s’era innamorato, s’erano innamorati, con una dipendente della stessa multinazionale. Ci sono dipendenti che si pisciano addosso perché non possono smettere di lavorare. Presto verremo assunti in base al nostro DNA, ci inseriranno marchingegni sottocutanei, saremo dei robot. Un mondo pauroso che si intravede con chiarezza. Basta non chiudere gli occhi. Uno schifo di mondo nel momento che le meravigliose tecnologie potrebbero liberarci dalla schiavitù del lavoro non scelto, non amato e obbligato solo per sfamarci. Se ci fosse la Politica questo mondo, con queste tecnologie, sarebbe l’Eden. Quindi pessimismo della RAGIONE e OTTIMISMO della volontà. Una direttiva di comportamento lapidaria di Gramsci. I giovani d’oggi potrebbero essere meravigliosi se avessero dei buoni esempi. Nel mio piccolo, piccolissimo, mi impegno, come appassionato di Politica, a cercare di dare un buon esempio ma chiedo a ognuno di loro di non lasciarsi rovinare, fulminare, dalle droghe. Né quelle fintamente proibite che circolano a fiumi, né quelle che arriveranno, come negli USA, a prescrivere i medici per far guadagnare le case farmaceutiche. Agli anziani, ormai miei coetanei, debbo dire di lottare ancora, di non chiudersi in casa, di non lasciarsi attanagliare dalla paura. Siamo noi che possiamo scendere in piazza per non lasciare un mondo schifoso ai giovani. Siamo noi che non possiamo macchiarci del crimine piu riluttante, schifoso, che è quello di scippare il futuro ai nostri nipoti e pronipoti. Facciamoci adottare, in tutti i sensi, da un ragazzo, da ragazzi e ragazze e perfino dai bambini. Mettiamoci nelle condizioni mentali di voler apprendere dai giovani, standogli insieme e non abbandonandoli, per nostro comodo, nella disperazione del computer, di facebook ecc. ecc. e soprattutto del consumismo sfrenato. Noi anziani abbiamo delle responsabilità enormi. In Italia dal 1992 quando abbiamo lasciato distruggere la Politica gettando il bambino con l’acqua sporca. Quando abbiamo accettato l’Europa dei Banchieri e della Finanza, l’Europa con la moneta unica ma con il debito dei singoli stati divisi. Una bestemmia economica che passa, invece, come successo. Del resto si attribuiscono i Nobel della Finanza e dell’economia come fossero una scienza esatta. Attribuzioni che per un mondo migliore vanno soppresse immediatamente. Va soppresso anche il bollettino delle borse recitato alla radio e in TV ogni 30 minuti ogni giorno e per tutti i giorni. Un tempo, correttamente, si diceva gioco in borsa. Oggi il salumiere ti ruba, con la carta in sovra piu una fetta di prosciutto e poi gioca i soldi in borsa dove i pescecane divorano i risparmi di tutti e quelli che non riescono a rubare con la Borsa lo rubano con il gioco d’azzardo legalizzato e di uno schifoso Stato. Se resta qualche cosa incaricano le Banche di rubartelo. L’emigrazione è scandalosa. Il neocolonialismo distrugge interi Continenti derubandoli. Il poco che lascia agli Stati lo regala a corrotti dittatori o finti Presidenti e subito dopo se lo fa restituire vendendo loro armi. Adesso rubano acqua, terra e tanto altro. Milioni di persone debbono fuggire nella speranza di lasciarsi alle spalle la disperazione senza speranza. Arrivano in Occidente, anche in Italia, e noi discutiamo, di questo enorme problema, che richiederebbe la cessazione di qualsiasi guerra (Sono 503 le guerre in corso) e l’Onu che funzionasse senza veti, come fosse un argomento da bar tra avventori alticci. Per semplificare, ancora una volta, l’alleanza tra Laura Boldrini e Matteo Salvini funziona a pieno regime. E una sfiga insopportabile.Il risultato è che abbiamo oltre mezzo milione di disperati che bivaccano nelle nostre periferie, nelle nostre stazioni consegnati alla criminalità, al caporalato, a chi compie speculazioni sulla loro pelle (quasi ogni Italiano). Sono Sindaco di un paese di Emigrati. Proprio l’emorragia di persone intraprendenti ha innestato la morte delle Terre Alte. Nessuno si chiede che il primo diritto di un uomo è di vivere nella sua PICCOLA PATRIA, nel suo paese, villaggio. Non dovrebbe essere costretto ad andarsene. Abbiamo, in questo furore irrazionale, da stadio, tolto i flussi regolari e centinaia di famiglie non sanno piu da chi farsi aiutare per accudire i propri cari. Centinaia di aziende sono bloccate per mancanza di mano dopera. Mancano anche le nuove professionalità come gli ingegneri informatici. A Parma se ne laureano 7/8 all’anno e ne servirebbero 300/400. La loro mancanza provocherà la chiusura di centinaia di aziende che non riusciranno a stare al passo con la tecnologia. Mancano, addirittura i medici e nonostante questo si continua con il numero chiuso nelle Università e con la riduzione delle borse lavoro per chi si specializza. Alla fine, come ciliegina, servono 3 anni per fare un concorso pubblico e quindi i medici li regaliamo alla Germania trascurando che ogni laureato alla Collettività è costato 150/200.0000 euro.
Il lavoro ha perso qualsiasi valenza nel dibattito della pseudo politica. Chi dovrebbe difendere gli umili e il lavoro, non facendolo, sè gettato sui diritti, anche quelli astrusi. I diritti civili sono importantissimi. Sono un libertario. Ma il diritto fondamentale. Il vero Stato sociale è quello che garantisce la piena occupazione. Oggi priviamo le persone della dignità del lavoro. Un crimine.

10) È da poco passato il 30esimo anniversario dell’abbattimento del Muro di Berlino. Qualè la sua posizione sul tema sovietico?

Visto come è stato gestito questo straordinario successo della caduta della Cortina di Ferro potrei dire che amavo così tanto la Germania che se erano due era meglio. L’Unione Sovietica è stata una feroce dittatura che ha acceso e poi spento i sogni di milioni di persone in tutto il mondo. Da rispettare sempre il suo Popolo e i milioni di morti nella guerra contro Hitler. L’assenza dell’Unione Sovietica, che egoisticamente avrei mantenuto pur ritenendo insopportabile la dittatura di interi Popoli, ha determinato la vittoria totale, schiacciante, senza freno, dell’altro male assoluto: IL NEOLIBERISMO. Doveva essere il secolo della gioia e si sta rivelando il secolo degli incubi. Perfino Paperon dé Paperoni, emblema del capitalismo romantico, visto il neoliberismo, ha preferito lasciarsi morire e riposare nella cripta del Comune di Berceto meta di centinaia di visitatori.

11) Ritornando al discorso delle regionali, secondo lei quali sono le cose da cambiare nella regione Emilia Romagna? E in Italia?

Sono tantissime ad iniziare dalla valutazione se questo Ente, previsto dalla Costituzione, serva davvero. Forse si dovrebbero avere 3 0 4 macroregioni e l’Italia diventare per davvero Federale senza l’egoismo di un Federalismo di facciata solo pasticcione.

12) Si è già fatto un’idea su come potrebbe andare a finire?

Se uno ascolta gli impostori del PD ha netta l’impressione che hanno optato per perdere. Paiono i meno interessati a sostenere un buon Presidente come Stefano Bonaccini. Poi non essendo psichiatra non accampo la pretesa di capire un militante del PD almeno della provincia di Parma e soprattutto della montagna. Resta il fatto, non avendo io l’anello al naso, o cercando, in tutti i modi di non lasciarmelo mettere (impresa difficile), che ritengo dannoso gettare una classe amministrativa che sa amministrare. Gettare il fatidico bambino con l’acqua sporca. Può non essere condivisibile ma è innegabile, e non lo nego, che Bonaccini ha messo un impegno ammirevole e raro tra gli Amministratori di oggi ai quali, solitamente, serve parlare a bassa voce per non svegliarli. Giudicare Bonaccini come amministratore, a condizioni date, in questi 5 anni, merita, obiettivamente la riconferma. Chi dovesse arrivare, dopo di lui, anche se Bonaccini, ai più non è simpatico, rovinerà molto la nostra Regione, soprattutto non governandola. Il non governo è il peggior dono che possono fare gli amministratori pubblici. Il non governo, può sembrare strano, ma influenzerebbe la nostra vita, peggiorandola, minuto per minuto. Bonaccini, purtroppo, colpa anche del distruttore Renzi, da Presidente della Regione, in elezioni dopate e non per sua colpa, dovrà vedersela, con il candidato alla Presidenza del Consiglio Matteo Salvini e non con la candidata alla Presidenza della Giunta Regionale di cui non ricordo neppure il nome… Quando si arriva a questo obbrobrio elettorale, usato, a volte anche dal PD, in passato, vuol dire considerare il POPOLO DELL’EMILIA ROMAGNA un’accozzaglia di mentecatti. È difficile ma sarebbe bello che di questa accozzaglia Luigi Lucchi non facesse parte e aiutasse, come gli sarà possibile, molti ad uscirne. Nelle mie battaglie sono sempre solo. Ho gridato, ad esempio, anche imbavagliandomi, che Del Rio era un criminale, a pensare e far votare la sua riforma delle Province. Tutti in silenzio. Ora, invece, tutti dicono aveva ragione Lucchi. E se Lucchi avesse anche ragione per Bonaccini?

13) È d’accordo se dico che la sinistra attuale non è più di sinistra ma è semplicemente la brutta copia della DC?

Non riesco a trovare un insulto adeguato a questa pseudo sinistra. Sono sempre stato antidemocristiano avendo vissuto in un paese: Berceto, in cui la DC aveva il 75%, il PCI il 20% e gli altri il rimanente 5% con il PSI che nel 72, ogni elezione si giocava il terzo posto con il MSI. Pur essendo rimasto antidemocristiano con un ammirazione infinita per De Gasperi, Fanfani, Sullo, Remo Gaspari, debbo dire: magari l’attuale sinistra fosse come la DC anche quella peggiore di De Mita, Andreotti ecc. L’attuale sinistra non è neppure la scura fotocopia della peggiore DC.

14) Secondo lei Matteo Salvini è un razzista/fascista come si sente dire o è semplicemente uno che le ha provate tutte per far carriera e alla fine ci è riuscito?

Salvini, al momento, è un politico fortunatissimo e affibbiargli l’etichetta di fascista si incrementa la sua sfacciata fortuna politica. Io non provo né odio, né avversione per gli avversari e pertanto Matteo Salvini lo vedo, sinceramente, come un venditore di sciroppi del west. Salvini non esiste per suoi meriti ma per la stupidità dei suoi avversari e anche per una servile stampa (questa esiste da decenni) che non informa e non sa informare sulle reali cose fatte dalla Lega. Se ci fosse si vedrebbe che la Lega, da diversi decenni, promuove e vota Leggi e Riforme come ha fatto Renzi. Tra i due Matteo la differenza è solo nel cognome. Come Renzi anche la Lega e soprattutto Salvini proclama, ripete cose all’infinito e ne fa sempre delle altre. Renzi ne era pienamente consapevole e pertanto era un vero lazzarone. Salvini credo che non sempre lo sappia. I suoi decreti sicurezza, ad esempio, invece di ridurre i clandestini, nobile obiettivo, li hanno aumentati in modo esponenziale. Il Federalismo di facciata, voluto dalla Lega, ha creato il Fondo di Solidarietà Comuale i cui criteri, sono stati deliberati da un Renziano di ferro. Con questi criteri demenziali il COMUNE DI BERCETO È IL PIU RICCO DELLA PROVINCIA DI PARMA E DEVE DARE SOLDI AD ALTRI COMUNI COME RICCIONE. Non ridete è così anche se il Ministero dell’Interno, nel 2009 ci aveva definito il Comune piu indebitato d’Italia (12.000.000 di mutui per 2.000 cittadini residenti).

15) Un pensiero a tutti quelli che dicono: “Ah io non vado a votare, tanto non cambia niente!”. Le capita di sentire affermazioni di questo tipo?

È vero il nostro voto, ad esempio alle politiche, vale poco visto che i Parlamentari sono nominati dai boss di Partito che li controllano e li controlleranno meglio se tra il gaudio di noi malati della sindrome di Stoccolma, li ridurranno. Per la Provincia non ci fanno votare. Il voto del Sindaco è depotenziato dall’Unione dei Comuni in cui comanda il presidente eletto da altri sindaci tutti sofferenti della Sindrome di Stoccolma. Il voto conta poco o nulla ma fa ugualmente paura. Si dovrebbe votare solo per questo. Hanno paura del Popolo. Votare tutti. Io non dimentico, però, anni di lotte, bastonate, uccisioni, sofferenze, per guadagnare questo diritto. Il suffragio universale in Italia lo abbiamo dalla Primavera del ’45 e lo abbiamo usato nel 1946. Non svendiamo il poco potere, SOVRANITÀ, rimasta al Popolo e battiamoci perché il voto torni ad essere importante, determinante. Se non andate a votare i boss di partito godono.

16) La politica dovrebbe unire, ma spesso divide. Vede possibile una collaborazione tra realtà politiche che non hanno nulla in comune?

Abbiamo i ladri di Pisa che litigano di giorno, davanti alle genti, per andare d’accordo, come fregarci, di notte. Continueranno a far finta di litigare. Sono servi sciocchi che non sanno il danno che provocano nella società.

17) Sbaglio o lei non è un grande ammiratore dell’Europa!? O almeno dell Europa come la conosciamo oggi. Se si, perché?

Difendo l’Europa perché Trump, Putin e i Cinesi manovrano per distruggerla. L’Europa, però, va ricostruita. L’attuale Europa ha distrutto i sogni delle genti e dei Popoli. Fa schifo!

18) Sindaco, lei si considera in qualche modo sovranista?

La corruzione del linguaggio, non meno grave della corruzione in Politica e nelle Amministrazioni, porta a far odiare, alla parte sbagliata, termini che dovrebbe difendere e viceversa a far usare all’altra parte, termini che non gli sono mai appartenuti. Il popolo è Sovrano. La Sovranità della Patria. Sono obblighi di ogni persona democratica. Anche difendere il Popolo dovrebbe essere un obbligo. Viviamo invece, il paradosso, che sovranista, populista, sono diventate etichette negative. Chi è riuscito a fare questo è un genio del male. Ma un genio. Un genio anche chi è riuscito a far credere che ci siamo impoveriti per colpa degli immigrati e non guarda, invece, chi si arricchisce, a dismisura, con le concessioni dello Stato. Noi abbiamo 12.000 euro di azioni dell’Autostrada, che tutti vogliono farci vendere, e incassiamo solitamente 4.600 euro l’anno di dividendi. Immaginate i Benetton che non fanno neppure manutenzione. Immaginate la concessione dei telefoni, delle TV. Sono riusciti a privatizzare l’acqua ecc. ecc. I veri e grandi affamatori del Popolo noi li veneriamo poi alcuni vanno in Olanda, cedono quote alla Peugeot e portano a casa treni e treni di soldi. Soldi che noi poveretti gli abbiamo sempre elargito per decenni e decenni. Termino con un proverbio napoletano: Mettiti vicino a un povero e campa bene tutta la vita. Ecco vorrei che questo fosse meno vero. Il mio impegno, seppur insignificante, è perché questo sia meno vero. I poveri i Politici debbono servirli non derubarli ulteriormente.

19) Sicurezza, radici cristiane, cultura, crocifisso, legittima difesa. Tutti grandi cavalli di battaglia della destra attuale. Quali sono i cavalli di battaglia del Sindaco Luigi Lucchi di Berceto e quali dovrebbero essere quelli degli italiani?

Io sono rimasto al Comandamento: Non nominare il nome di Dio invano. La legittima difesa è sempre esistita. Adesso fanno credere che sparare sia facile. Uccidere una persona, seppur un delinquente, riusciamo a sopportarlo, a non avere rimorsi. Se debbo armarmi, imparare a sparare, ad uccidere non vedo perché dobbiamo mantenere Carabinieri, Poliziotti forze dell’ordine. Alla fin fine è come andare al ristorante portandosi da mangiare e da bere da casa e poi pagare un profumato conto. Dobbiamo pretendere che Carabinieri e Poliziotti abbiano uno stipendio, pur riducendone il numero e gli anni di servizio, che li induca a desiderare di difenderci senza doverci affidare a qualche eroe o a qualche vittima sacrificale. Le armi in casa non sono mai un buon augurio. Non lo sono neppure i ladri e i rapinatori ma volendo questi si catturano. Non serve molto.

20) Domanda finale: Come sarà Berceto dopo Luigi Lucchi?

Un bel funerale, molto partecipato e poi finalmente lo si dimenticherà. Ho piacere d’essere dimenticato. Se sei dimenticato sei morto davvero. La morte non mi fa paura. Punto agli onori degli altari.

Pubblicato in Politica Parma

Ormai la data che conclamerà Parma Capitale della Cultura si avvicina e man mano, col trascorrere del tempo, si infittiscono gli appuntamenti che ci accompagneranno al 1 gennaio 2020. Ma qualcosa ha stonato nei giorni scorsi.

Di Lamberto Colla Parma 13 novembre 2019 - Così, giustappunto ieri, all'evento organizzato dall'ANSA "Raccontare l'Eccellenza", dagli industriali parmensi all'assessore Michele Guerra, tutti si sono dilungati a esporre la propria soddisfazione per l'obiettivo raggiunto, frutto di un lavoro "collettivo" misto tra pubblico e privato, che ancor più fortificherà il contesto socio economico di Parma a conclusione dell'evento Parma2020.

E fin qui tutto bene! Ma da alcuni giorni mi è rimasto indigesto un evento, di qualche giorno indietro, che aveva proprio come focus la cultura e addirittura la presunzione di fare da ponte tra Palermo, città della cultura 2018 e Parma che lo diventerà fra circa 45 giorni.
Una occasione sponsorizzata da Philip Morris Italia srl dal titolo "Con la cultura si cresce: eredità e aspettative di Palermo Capitale della Cultura 2018. Incontro a Parma organizzato nell’ambito del ciclo IQOS Art Talk"

Passi che una ricca multinazionale, seppure del fumo, sponsorizzi un evento ma che questo sia marchiato IQOS Art Talk mi è sembrato esagerato e in conflitto con la natura aulica del convegno.

Marchiare con un prodotto commerciale un evento culturale sarebbe stato inappropriato, anche se avesse rappresentato il meglio in tema liquidi medicinali per l'aerosol, vista la stagione che va verso il periodo di picco influenzale.

Ma IQOS, per chi non lo sapesse, è una alternativa alla sigaretta. La stessa società produttrice così lo descrive: "IQOS scalda il tabacco senza bruciarlo. IQOS scalda il tabacco senza bruciarlo, non produce cenere, né fumo e lascia un odore meno persistente. IQOS è una valida alternativa alla sigaretta" e infine invita a scoprirne i vantaggi.

E siccome non si è voluto smentire la seconda parte del programma Philip Morris, ovvero la "Art Talk" ecco che in apertura del convegno viene offerto un breve filmato "FUTURU", che profuma più di politica di partito o schieramento che d'arte, il cui contributo artistico e/o di creatività può essere stimato solo da profondi conoscitori d'arte cinematografica.

A mio modesto parere questa volta lo stimato e preparato assessore Michele Guerra ha toppato e con lui tutta l'amministrazione comunale di Parma.

Una caduta di stile che non avrei voluto vedere. Una opinione personale, ovviamente, a rischio di essere etichettata "fascista", ma che gradirei confrontare, sia con posizioni a favore che a sfavore per arricchire il mio misero e antico bagaglio culturale.

 (In allegato il comunicato stampa originale firmato Philip Morris Italia srl)

 

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Pubblicato in Politica Emilia

Inascoltabili i discorsi dei nostri politici a fronte dell’abbandono di Arcelor Mittal dall’ex ILVA, cogliendo la palla al balzo per non pagare alcuna penale, in forza della estinzione della protezione penale che invece era in vigore per i commissari governativi.
  
di Lamberto Colla Parma  10 novembre 2019 -

La crisi dell’ILVA di Taranto arriva da lontano e le responsabilità si spalmano tra le proprietà, Famiglia Riva in primis, e il complesso sistema politico locale e nazionale e le relazioni che si instaurarono non sempre all’insegna della correttezza e della trasparenza.

Ma si sa, quando gli interessi in gioco sono enormi, il colpo alla botte e il colpo al cerchio può risultare un esercizio irrinunciabile in attesa di una soluzione più equa e condivisa.

Nel caso dell’ex ILVA di Taranto si è aggiunta la spada di Damocle della sicurezza sanitaria. Il sospetto che l’industria sia responsabile di una concentrazione di malattie tumorali ben oltre la media del Paese, impone un approccio al problema ancor più sofisticato e circoscritto.

In breve sintesi, affrontare il problema della più grande acciaieria d’Europa vuol dire scegliere di non perdere nulla di buono di ciò che essa rappresenta: in termini di sanità, in termini economici (vale 1,4% del PIL nazionale), in termini occupazionali (11.000 dipendenti diretti), in termini di competitività del settore (le acciaierie per nazioni altamente industrializzate sono come la farina per fare il pane) e in termini di sicurezza sociale e ambientale.

Una complessità tale che necessità l’adozione di strumenti straordinari e “non convenzionali”.

Così come Draghi si inventò il “bazooka” finanziario per opporsi agli attacchi speculativi della finanza internazionale, altrettanto il Governo italiano deve mettere in campo, temporaneamente e in via eccezionale, strumenti adeguati alla soluzione del caso.

Ecco quindi che la falsa moralità di chi aborre lo scudo penale per gli amministratori privati è il più grande alleato dei concorrenti del settore e di chi sta orchestrando per de-industrializzare quella potenza economica che nel 1991 era al quarto posto mondiale (con il “difetto” di una inflazione al 6,5% da tenere sotto controllo) , e che nonostante i quasi 12 anni di crisi economica è ancora ancorata alla 9° posizione grazie alla determinazione dei suoi piccoli imprenditori, non certo alle agevolazioni dell’UE e dei suoi burattini nazionali.

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A differenza di Alitalia, nel caso dell’acciaieria, si era trovato chi fosse disposto a fare il più grande investimento mai realizzato al sud buttando sul piatto 4,5 miliardi di euro e i nostri bravi politici han ben pensato di mettere in mano degli investitori, invece di un passpartout, una giustificazione per uscire da una impresa ardua e altamente a rischio, cancellando, dalla sera alla mattina, l’elmetto protettivo dello scudo penale, quello stesso che era in capo ai commissari governativi.

Così oggi siamo a rischio di occupazione per 11.000 dipendenti e un indotto che è almeno di pari dimensioni con il rischio che in caso di spegnimento dei forni la loro riaccensione costerebbe centinaia di milioni di euro e i problemi attuali genererebbero un effetto domino di misura incalcolabile. Tutto ciò a causa di Don Chisciotte, Paperinik e di tutti gli altri personaggi dei fumetti che stanno governando l’Italia in questo tragico periodo storico.

Risulta perciò inascoltabile l’affermazione, ovviamente di principio, del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, prima del vertice a Palazzo Chigi tra governo e ArcelorMittal sull’ex Ilva di Taranto il quale a fronte di una emergenza pone un problema generale anziché straordinario:

“È improprio parlare di scudo e di immunità. Noi stiamo ragionando su una norma generale e astratta, che superi il vaglio di costituzionalità e che sancisca un principio semplice: chi inquina paga ma chi deve attuare un piano ambientale non può rispondere per colpe altrui o del passato”.

Dalla crisi economica, siam passati, a lungo andare, a una crisi sociale e etica, per sprofondare nella più buia zona della falsa moralità, ben peggio e più contagiosa delle fake news.


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Pubblicato in Politica Emilia

Editoriale:  - Ex ILVA: perché lo scudo penale vale solo per gli uomini di governo. - Lattiero caseario. Burro di nuovo stabile, crema in leggero ribasso - Cereali e dintorni. Alcune anticipazioni della Reuters sui dati USDA. - “La Plastic Tax scarica su imprese e lavoratori il costo della sostenibilità ambientale - Come si crea e si distribuisce il valore nella filiera del food. - Agrievolution 2019: colture specializzate, il futuro è loro-

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SOMMARIO Anno 18 - n° 45 10 novembre 2019
1.1 editoriale
Ex ILVA: perché lo scudo penale vale solo per gli uomini di governo.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Burro di nuovo stabile, crema in leggero ribasso
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I mercati restano in attesa.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Alcune anticipazioni della Reuters sui dati USDA. .
7.1 ambiente bonifica “La Plastic Tax scarica su imprese e lavoratori il costo della sostenibilità ambientale”
7.2 food economia Come si crea e si distribuisce il valore nella filiera del food.
8.1 agricoltura e DEF L'agricoltura torna protagonista. 600 milioni di euro per l'agricoltura nella Legge di Bilancio 2020-2022
8.2 benessere e salute BIOESSERE: due giorni di benessere in tutte le sue forme
9.1 latte Parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale - II quadrimestre 2018.
10.1 meccanica specializzate Agrievolution 2019: colture specializzate, il futuro è loro
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners
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Domenica, 03 Novembre 2019 07:50

Umbri: pochi e per di più "fasci-leghisti".

Siamo alle solite. Gli squadroni antifascisti e antirazzisti son tornati in campo dopo la sonora sconfitta umbra, come se fossero gli unici tenutari della verità e della libertà di parola e di espressione.
  
di Lamberto Colla Parma  3 novembre 2019 -

L’elegante pochette a 5 punte di Giuseppe Conte non è stata sufficiente a mascherare l’incomprensibile caduta di stile del premier, all’indomani della batosta elettorale umbra.

Vero che essere stato immortalato gaudente con altri 4 leader della compagine di Governo, assente il solo volpone di Matteo Renzi, alla vigilia delle elezioni e poi uscire sconfitti con un distacco abissale dal nemico numero 1 è certamente cosa difficile da digerire.

Nemmeno un sentimento di pena verso una regione profondamente ferita dal terremoto è riuscito a avere il sopravvento sull’orgoglio personale.

“Il Bel Tacer non fu mai scritto”

Ma quello che balza agli occhi è che l’affermazione riguardante la poca consistenza della regione umbra, paragonata alla provincia di Lecce (con una sola affermazione Conte è riuscito a fare imbufalire umbri e leccesi), è stata pronunciata da chi non è stato eletto dal popolo, infatti non è parlamentare, e ha ricevuto la benedizione di soli 90.000 affiliati alla Piattaforma Rousseau.

Tutto questo è solo l’inizio. La campagna di insulti e di sgangherate accuse di fascismo, antisemitismo e razzismo saranno il leitmotive della politica e dell’antipolitica dei prossimi mesi e forse dei prossimi anni, almeno sino a quando si tornerà a votare, dopodiché torneranno a armarsi le magistrature alimentando un loop infinto di “non governo” del paese.

L’avvio della campagna elettorale per le votazioni regionali in Emilia Romagna è stato il primo test.

A Parma, alla immensa folla che ha riempito il centro storico per l’arrivo di Matteo Salvini si è contrapposta la lettura, totalmente distorta, dei leader locali di sinistra i quali, probabilmente accordati sulle dichiarazioni, hanno tentato di far credere che la “piazza” era colma di gente seduta al bar in occasione della vigilia della festività degli ognissanti (peccato che le immagini fossero eloquenti) e lo speaker accusato di frottole e di non conoscere la regione e quindi di “parlare allo pancia della gente”.

Chissà quale delitto sia parlare alla pancia della gente, solleticare l’attenzione di chi ascolta parlando dei loro problemi e promettendo di risolverli.

Salvini fa quello che fanno tutti i leader di partito con l’unica differenza che lo sa fare molto meglio.

Attenzione che il giudizio appena espresso è limitato alla dialettica elettorale e non alla messa in opera delle promesse elettorali, per loro natura “politica”, e ogni volta “impossibili da realizzare per colpa dei governi precedenti”.

Quindi, senza dover necessariamente essere dei patentati veggenti assisteremo ben presto ad armarsi gli squadroni di sinistra, mettere a ferro e fuoco le città, lanciati a spron battuto dai loro idoli parlamentari, che ogni tre per due daranno del fascista, del razzista, dell’antisemita e chi più ne ha più ne metta, a chiunque non sarà d’accordo con le loro “verità assolute”.

Il fascismo antifascista è quindi pronto a scendere in campo contro i nemici fascisti, razzisti e antisemiti

Una prima avvisaglia si è potuta registrare a Parma con l’elegante striscione che contava i “49 milioni di vaffanculo” destinati all’ex Ministro dell’interno.

Ma il peggio non tarderà a arrivare. Abbiamo visto quello che è accaduto in febbraio del 2018 quando tra Macerata, Piacenza e Modena, si è assistito al peggio che si potesse udire e vedere, senza che i leader della sinistra muovessero un dito per frenare i facinorosi o si dissociassero dai cori ignobili contro i martiri delle “Foibe”.

Mentre i condottieri rivoluzionari e radical chic, dal loro rifugio di Capalbio, lanceranno i loro armigeri (spesso figli di papà) all’assalto dei “fasci” fantasma (In guerra un nemico bisogna averlo e se non c’è occorre inventarlo), nessuno penserà a governare l’Italia, tanto ormai la linea con Bruxelles è connessa e non ci sarà più la necessità di pensare, qui si potrà liberamente combattere per le poltrone che conteranno sempre meno ma regaleranno un reddito migliore di quello di cittadinanza.


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