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Incidente stradale con fuga e omissione di soccorso, identificato il conducente grazie alle telecamere posizionate in piazzale Roma e all’attività di indagine della Polizia Locale e dei Carabinieri di Fidenza

Pubblicato in Cronaca Piacenza

La piccola si trovava in casa con la madre, all’attenzione della quale è sfuggita. Prima del tragico volo, conclusosi nel cortile interno del palazzo, era stata vista dai vicini saltellare e sporgersi pericolosamente dalla finestra del secondo piano. Ora è ricoverata in Terapia Intensiva al Policlinico.

Pubblicato in Cronaca Modena

Questa mattina un uomo ha perso la vita accanto al cantiere di Marzaglia schiacciato tra la propria vettura e il Guardrail. Sul posto la Polizia Municipale per chiarire la dinamica

Pubblicato in Cronaca Modena

A1 MILANO-NAPOLI: INCIDENTE NOTTURNO TRA MODENA NORD E L'ALLACCIAMENTO CON L'A22 IN DIREZIONE DI MILANO

Roma, 26 settembre 2019 - Sull'A1 Milano-Napoli poco dopo la mezzanotte nel tratto tra Modena Nord e l'allacciamento con l'A22, in direzione di Milano, è avvenuto un incidente all'altezza del chilometro 156. Nello scontro, che ha coinvolto un furgone e un'autovettura, una persona ha perso la vita.


Al momento sul luogo dell'evento si circola regolarmente senza turbative al traffico.


Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24; sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky), su Sky TG24, disponibile al canale 50 del digitale terrestre e su La7 e La7d. Sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840.04.21.21, attivo 24 ore su 24.

L'incidente si è verificato a 300 m dall'uscita di via argini per Basilicanova. Coinvolti una "Vespa" è una vettura BMW.

Parma 8 giugno 2019 - Rimasti privi di benzina, i due fidanzati passeggeri dello  scooter, mentre stavano spostando il veicolo in prossimità della imminente uscita, venivano travolti da una autovettura. Il forte impatto ha scagliato i due giovani a circa 150 metri di distanza dal luogo dell'impatto. Il conduttore della autovettura non si è fermato e nemmeno ha prestato i prmi soccorsi, arrivando a costituirsi solo in mattinata avanzata.  I due feriti sono stati trasportati in codice rosso presso il pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Parma.

Sul posto, nel frattempo, veniva rinvenuto una plastica esterna di uno specchietto retrovisore di colore grigio raffigurante all'interno il logo della BMW che molto probabilmente avrebbe consentito di risalire al mezzo e quindi al suo conducente. 

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

La vittima è Raffaele D'Antonio. Socio del Club Aeronautico di Sassuolo, stava rientrando dopo un giro insieme a un amico, che non vedendolo ha lanciato l'allarme. Lascia la moglie e due figli di 1 e 4 anno. Si indaga sulle cause.

CASALGRANDE (RE) - Un 35 enne di Casalgrande, Raffaele D'Antonio, ha perso la vita ieri pomeriggio mentre stava rientrando al Club Aeronautico di Sassuolo, di cui era socio da anni, a bordo di un paramotore, un deltaplano dotato di un motore a elica.
D'Antonio, grande appassionato di volo, ieri aveva deciso di fare un giro turistico sul suo mezzo, insieme a un amico. La giornata era splendida, soleggiata, con ottima visibilità e assenza di vento. Proprio le condizioni ottimale fanno pensare che, a un certo punto, D'Antonio abbia avuto un malore, o che ci sia stata un'avaria del mezzo. Fatto sta che il pilota non ha comunicato nulla e non ha lanciato nessun segnale di aiuto all'amico che lo precedeva. Cosa che rende ancora più oscure le cause dell'incidente.

È stato proprio il suo compagno di volo che, non vedendolo alle sue spalle, mentre stavano rientrando alla base a Sassuolo, è tornato indietro e ha notato la vela in un campo, a Casalgrande, nei pressi di via De Nicola. Immediatamente ha lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti il 118 ma per Raffaele D'Antonio non c'era più nulla da fare. I Carabinieri di Casalgrande, anch'essi intervenuti, indagano sulle cause dell'incidente. Il 35 enne lascia la moglie e due figli piccoli, di 1 e 4 anni.

Pubblicato in Cronaca Modena

Bologna e provincia - Incidenti stradali. Numerose telefonate al 112 diverse pattuglie dei Carabinieri impegnate nella viabilita'.

Nella mattinata di giovedi, le Centrali Operative dei Carabinieri di Bologna, San Giovanni in Persiceto, Molinella, Imola e Vergato sono state allertate da diversi automobilisti in transito sulle principali arterie stradali che chiedevano aiuto perché coinvolti in incidenti stradali, alcuni anche gravi.

Soltanto nel territorio di Imola, l'operatore del 112 è stato impegnato da una decina di interventi che si sono verificati tra le ore 07:00 e le ore 09:00. Tra questi, ce ne è stato uno in via Via Carlo Alberto dalla Chiesa, dove un'automobilista, dopo aver perso il controllo del mezzo, è andato a collidere contro la recinzione di un'abitazione privata. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile.

Analoghi incidenti che hanno visto l'impiego delle pattuglie dell'Arma per agevolare la circolazione stradale, molto intensa negli orari indicati, sono avvenuti in tutta la Provincia di Bologna, compresa l'Alta Valle del Reno dove i Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere sono intervenuti per aiutare un anziano automobilista alla guida di un SUV che dopo aver perso il controllo dell'auto in località "La Cà", non distante dal Parco Regionale del Corno alle Scale, era finito in un burrone profondo una ventina di metri. Soccorso dai sanitari del 118, l'anziano, classe 1946, italiano, è stato trasportato in elicottero al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna in condizioni di media gravità.

Agli automobilisti che stanno per mettersi in viaggio, i Carabinieri raccomandano di guidare con prudenza, specialmente quando le condizioni meteorologiche sono avverse e il manto stradale può subire cambiamenti improvvisi, con ripercussioni sulla stabilità e la tenuta di strada dei veicoli.

Nessuna prudenza invece, da parte di due automobilisti che, nonostante tutto, si sono messi al volante da ubriachi, indifferenti alle conseguenze che una guida sotto gli effetti dell'alcol può provocare. Per questo motivo, un 53enne romano e un 44enne di Cesena sono stati denunciati, il primo, dai Carabinieri della Stazione di Altedo e il secondo da quelli della Stazione Bologna Bertalia. In particolare, il 53enne, controllato in via Nazionale ad Altedo, è risultato positivo all'alcol test con un valore quattro volte superiore al limite consentito.

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Foto copertina – Stazione Carabinieri Lizzano in Belvedere (luogo incidente stradale);
Foto – Stazione Carabinieri Castel di Casio (controllo alla circolazione stradale).

 

Comando Provinciale Carabinieri Bologna
Via dei Bersaglieri nr. 3 - 40125 BO
Tel. 0512007513

Nelle prime ore della mattinata di venerdì scorso, personale dipendente della Sezione Polizia Stradale di Modena era intervenuto al Km. 143,500 della S.S. n. 9 (via Emilia) nel tratto tra lo svincolo di via Montecatini e Ponte Sant'Ambrogio, in quanto un automobilista in transito aveva segnalato la presenza del corpo inanimato di una persona sul ciglio destro della strada in direzione Castelfranco Emilia.

Verso le sette circa infatti, il conducente di una mountain bike in transito sulla via Emilia direzione Castelfranco Emilia, era stato travolto ed ucciso, verosimilmente da un veicolo industriale, che viaggiava nella medesima direzione di marcia.

TAOUS Mourad, classe 1973, originario del Marocco ma residente a Modena, si stava recando in bici al lavoro presso una azienda di San Cesario Sul Panaro (Mo), dove avrebbe iniziato il proprio turno alle ore 08,00.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica -  Sost.proc. Dr.ssa Lucia De Santis – basandosi sull'assunzione delle diverse testimonianze, ma soprattutto sull'esame delle immagini delle diverse telecamere installate sulla via Emilia e sulle varie strade che con questa si intersecano, avevano consentito di individuare alcuni mezzi di trasporto pesanti che, per tipologia ed orari di transito, potevano essere ricollegati al sinistro; tuttavia le immagini acquisite, pur consentendo di individuare le sagome dei veicoli, non consentivano di leggerne il numero di targa, rendendo difficoltosa la precisa individuazione del veicolo.

Ulteriori attività di appostamento hanno poi consentito di individuare, nella mattinata di lunedì 14, un veicolo corrispondente per caratteristiche e tipologia di merce trasportata (calce per edilizia) quello coinvolto nel sinistro, risultato però estraneo; tuttavia si apprendeva dal conducente che nella giornata di venerdì, analogo trasporto era stato effettuato da altro conducente della medesima azienda – operante nella provincia di Bergamo - con altro veicolo.

La Procura della Repubblica, immediatamente informata degli sviluppi investigativi, disponeva la perquisizione dell'azienda proprietaria del mezzo e ed il sequestro dello stesso e delle eventuali tracce riconducibili al sinistro.

Nelle prime ore di ieri, 15 gennaio, personale dipendente della Sezione di Modena, coadiuvato da personale della Sezione Polizia Stradale di Bergamo ha individuato, presso l'azienda propritaria del mezzo, tra i numerosi veicoli, il camion costituito da autocarro più rimorchio tipo biga, utilizzato per il trasporto di calce da Bergamo a  San Cesario sul Panaro (Mo) la mattina dell'11 gennaio; sul veicolo si potevano riscontrare ancora le tracce del sinistro ed in particolare quelle relative all'impatto con il velocipede nonché tracce biologiche verosimilmente riconducibili al povero TAOUS Mourad, che venivano repertate a cura del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica di Bergamo.

Il conducente del veicolo, identificato per P.I., classe 1962, cittadino italiano, di intesa con la locale Procura che ha seguito costantemente in ogni sua fase le indagini condotte, veniva deferito in stato di libertà, non essendo emersi elementi per l'applicazione del fermo di indiziato di delitto, per il reato di Omicidio stradale.

 

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Nelle prime ore della mattinata di ieiri, personale dipendente della Sezione Polizia Stradale di Modena è intervenuto al Km. 143,500 della S.S. n. 9 (via Emilia), nel tratto tra lo svincolo di via Montecatini e Ponte Sant'Ambrogio, in quanto un automobilista in transito aveva segnalato la presenza del corpo inanimato di una persona sul ciglio destro della strada in direzione Castelfranco Emilia.

Sul posto si poteva accertare che verso le ore 7.00 circa il conducente di una bicicletta tipo mountain bike in transito sulla via Emilia direzione Castelfranco Emilia, era stato travolto ed ucciso, verosimilmente da un veicolo industriale, allo stato non individuato, che viaggiava nella medesima direzione di marcia.

Il sinistro è avvenuto in orario prossimo alle ore 7.00, in condizioni di buio, e sul velocipede non risultano installati sistemi di illuminazione anteriori e posteriori né catarifrangenti.

Il conducente del velocipede, un cittadino originario del Marocco e residente a Modena di anni 46, si stava recando al lavoro presso un'azienda di San Cesario Sul Panaro (Mo), dove avrebbe iniziato il proprio turno alle ore 8.00.

Per il sinistro è stata inoltrata segnalazione alla locale Procura della Repubblica per i reati di omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso a carico di ignoti; sono in corso accertamenti per addivenire all'individuazione del veicolo coinvolto nel sinistro e all'identificazione del conducente.

(in copertina Foto di repertorio)

Pubblicato in Cronaca Modena

La tragedia sulle piste del Renon, in Alto Adige, dove la famiglia reggiana stava trascorrendo le vacanze invernali. Il mezzo su quali si trovavano madre e figlia ha imboccato per sbaglio una pista "nera" e ha preso velocità, finendo per sbandare. Fatale l'impatto.

REGGIO EMILIA – A meno di una settimana dalla tragedia di Camilla Compagnucci, morta a 9 anni in Val di Susa, un'altra bambina ha perso la vita sulle piste da sci. La piccola, 8 anni, originaria di Reggio Emilia, si trovava in vacanza in Alto Adige con i genitori e il fratellino per trascorrere qualche giorno spensierato sulla neve. Si trovavano sull'altopiano del Renon, a pochi chilometri da Bolzano. Madre e figlia avevano scelto lo slittino per divertirsi insieme, ma, all'improvviso, hanno imboccato una pista "nera", di quelle più difficili e con la pendenza più marcata e per questa consentita solo agli sciatori. La pista degli slittini parte dalla stazione intermedia dell'impianto di risalita che conduce a Cima Lago Nero, da dove parte anche la pista nera.

Probabilmente la mamma non ha visto il divieto o ha sbagliato strada, fatto sta che lo slittino ha improvvisamente preso velocità. La donna ha perso il controllo e il mezzo è finito violentemente contro un albero. La bimba, che era seduta davanti, è morta sul colpo. La madre, invece, che era seduta dietro, è stata intubata direttamente sulla pista e trasportata d'urgenza all'ospedale di Bolzano con l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites. Si trova in rianimazione e la prognosi è riservata. Il padre e il fratello maggiore le stavano attendendo 300 metri più in basso rispetto al luogo della tragedia.

Sul posto i Carabinieri che hanno effettuato i primi rilievi per capire se mamma e figlia indossassero il casco.

(Foto di copertina: Renon foto di repertorio pista da slittini)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia