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Di Matteo Pio Impagnatiello Pilastro di Langhirano (PR), 3 febbraio 2023 -

Di Matteo Pio Impagnatiello 1 febbraio 2023 - Nei giorni scorsi, una testata giornalistica locale di Reggio Emilia riportava un paio di articoli dal titolo “Gianferrari contesta il libro di Tadolini” e “Pasquale Marconi pensava a salvare vite”, inerenti al libro di Luca Tadolini “La Repubblica Sociale Italiana a Reggio Emilia. 1944 la crisi dei piani angloamericani di guerra partigiana” (Edizioni all’insegna del Veltro, 2011).

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Belluno, 1 febbraio 2023 - All'indomani del Consiglio comunale del 30 gennaio 2023, in cui è stato approvato il bilancio di previsione, la maggioranza consiliare ha respinto, con 21 voti contrari (non c'è stato un voto più determinante degli altri. Lo ricordiamo al giornalista Berizzi di "Repubblica" con le sue ricostruzioni fantasiose e poveramente ideologiche), l'ordine del giorno presentato dal consigliere di minoranza, dott. Marco Perale, sulla rimozione della targa, ubicata in sala Giunta a Palazzo Rosso, che ricorda la cacciata degli ebrei dalla città di Belluno nel 1519 (non è, dunque, una targa fascista).

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Domenica, 06 Dicembre 2020 13:16

"Peppone e Don Camillo sono di Collecchio?"

A Collecchio si inasprisce la querelle sulla dichiarazione "antifascista." Dalla discussione nei corridoi si è passati alla discussione consiliare e relative deliberazioni, infine il contraddittorio si è trasferito sulla stampa locale. Dove arriverà questa disfida "ideologica" d'altri tempi, che tanto sarebbe piaciuta al grande Giovannino Guareschi?

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“Via col Vento” fuori dal catalogo, cioccolatini “Moretti" banditi in svizzera,  “Cristoforo Colombo” verrà rimpatriato e Indro Montanelli con Winston Churchill giù dal piedistallo, tutti  in sacrificio dell’antirazzismo cojon-20.

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Domanda: si può etichettare impunemente la destra come fascista? Delegittimare una forza politica così  ampiamente rappresentativa  del  popolo italiano  è un insulto alla intelligenza e uno sfregio alla democrazia. Dai "leoni" da tastiera a Bersani, passando da Palamara, l'inqualificabile mondo dei sinistri sta tirando troppo la corda.

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Esprimiamo la nostra solidarietà al Comitato antifascista e antimperialista per la memoria storica e all’ANPPIA di Parma, anche quest’anno al centro dell’attenzione e delle accuse della destra locale per il convegno “Foibe e Fascismo” in programma Lunedì 10 Febbraio a Parma.
Inaccettabili sono le accuse di negazionismo e revisionismo rivolte agli organizzatori del convegno. Siamo al ribaltamento della realtà. L’unica vera operazione di revisionismo, in corso ormai da anni, è l’istituzione del “giorno del ricordo”.

Questa sì è un’operazione revisionista, sponsorizzata dalle forze di estrema destra in Italia.

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Con il giorno del ricordo si è istituzionalizzata per legge una lettura parziale e ideologicamente orientata della storia. Non si può parlare del dramma delle foibe senza inserirlo nel contesto storico.

Noi ricordiamo tutto e rivendichiamo la nostra convinta partecipazione al Convegno che il Comitato antifascista e antimperialista per la memoria storica di Parma organizza, ogni anno, da quindici anni, il 10 Febbraio al Cinema Astra e cogliamo l’occasione per invitare l’intera città a partecipare anche quest’anno al convegno e alle iniziative antifasciste in programma in città a partire dal presidio indetto per Domenica in P.le Barbieri alle ore 17.

Riteniamo che il convegno del 10 febbraio sia un’occasione preziosa per tutta la città, per chiunque voglia provare ad approfondire la storia e i drammi del ‘900 e respingere ogni tentativo di legittimazione del fascismo e della sua propaganda, ricordandone i crimini spesso taciuti.

Noi ricordiamo tutto, non solo le foibe, ma anche l’occupazione fascista dei territori istriani ed ex-jugoslavi, la ventennale dittatura, le politiche coloniali con cui si costrinsero le popolazioni a processi di italianizzazione forzata, l’odio razziale, le esecuzioni sommarie, gli incendi di interi villaggi, le operazioni squadriste, i campi di concentramento fascisti.

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Campo di concentramento fascista sull'isola di Rab (Croazia)
Bambini prigionieri nel campo di concentramento fascista sull’isola di Rab (Croazia) – fonte: lastampa.it

Mentre ogni anno si parla solo di foibe, in pochi in Italia, hanno mai sentito parlare, ad esempio, del campo di concentramento di Rab, oggi località turistica, ma 70 anni fa lager fascista nel quale persero la vita migliaia di civili jugoslavi, bambini compresi.

 

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Prigioniero nel campo di concentramento fascista sull’isola di Rab (Croazia) – fonte: carmillaonline.org

Il convegno del 10 Febbraio, da anni, ha avuto il merito di non cedere ad una ricostruzione parziale ma di contribuire a far conoscere ad un vasto pubblico in città le atrocità commesse dai fascisti italiani in Ex-Jugoslavia e rispetto alle quali non esiste, oggi, nessun giorno del ricordo.

Guerra, violenza e morte seminate dal fascismo in tutta Europa non possono essere rimosse con un colpo di spugna o con i giorni del ricordo parziale.

A supporto di queste considerazioni, invitiamo all’approfondimento della complessa vicenda istriana e jugoslava e alla visione, tra i tanti materiali disponibili anche online, del documentario “Fascist Legacy” realizzato qualche anno fa dalla BBC, un utile contributo per non cadere nelle semplificazioni e nelle forzature revisioniste che l’estrema destra porta avanti da anni.

Fascist Legacy (BBC): https://www.youtube.com/watch?v=2IlB7IP4hys

Prc Parma

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