Presentata nel corso del German Business Day di Bologna la ricerca "Aziende tedesche in Emilia-Romagna: investimenti, sviluppi e performance" sulle filiali italiane di aziende tedesche che hanno scelto di investire in Emilia-Romagna.
Bologna, 21 settembre 2017 - Si è svolta oggi presso l'Opificio Golinelli di Bologna la seconda edizione del "German Business Day", organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica con il supporto di Confindustria Emilia-Romagna. All'evento, punto di incontro per la business community italo-tedesca dell'Emilia-Romagna, hanno partecipato esponenti di spicco dell'industria, della politica, dell'economia e dell'università provenienti da entrambi i paesi, che si sono confrontati su come dare ulteriore slancio alla collaborazione tra Emilia-Romagna e Germania.
Nel corso dei lavori è stato presentato lo studio "Aziende tedesche in Emilia-Romagna: investimenti, sviluppi e performance", realizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica in collaborazione con l'Università di Parma, sulle attività e sullo sviluppo delle filiali italiane di aziende tedesche che hanno scelto l'Emilia-Romagna come destinazione per i propri investimenti.
Dalla ricerca emerge che le aziende a controllo tedesco impiegano oltre 5.200 dipendenti diretti in Emilia-Romagna. A dominare il mercato regionale sono le imprese operanti nell'industria meccanica, in particolare macchinari e impianti meccanici e automotive. A seguire il comparto chimico-farmaceutico e il biomedicale. Tra i fattori di attrattività dell'Emilia-Romagna, oltre all'efficienza della rete infrastrutturale e alla posizione baricentrica, vi sono la prossimità a fornitori e aziende e costi competitivi: tutto ciò fa della regione uno snodo centrale tra il Nord Europa e l'area mediterranea.
(Lo studio completo "Aziende tedesche in Emilia-Romagna: investimenti, sviluppi e performance" è disponibile sul sito della Camera di Commercio Italo-Germanica nella sezione "Pubblicazioni": www.ahk-italien.it/it/pubblicazioni )
«Il Nord Italia è il centro nevralgico dei rapporti economici tra Italia e Germania e l'Emilia-Romagna è un territorio fondamentale, considerato che è la terza regione italiana per l'export tedesco» ha dichiarato Erwin Rauhe, Presidente della Camera di Commercio Italo-Germanica «I dati della ricerca sono in linea con quelli nazionali, a ulteriore dimostrazione che la partnership economica tra Italia e Germania è reale anche a livello regionale, sia per quanto riguarda la coincidenza tra settori di import e di export, sia per quanto riguarda la collaborazione tra Land tedeschi e regioni italiane».
«Le relazioni produttive e commerciali tra la Germania e l'Emilia-Romagna sono forti e in crescita, con un ricco scambio di tecnologia, competenze e know how industriale, confermato anche dall'ampia presenza di imprese tedesche in regione e viceversa» ha dichiarato Pietro Ferrari, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna. «L'export regionale verso la Germania è aumentato nel primo semestre del 7,5% sul 2016: una crescita che dimostra la qualità delle nostre produzioni in un mercato selettivo come quello tedesco. Tutto ciò ci stimola a ricercare nuove forme di alleanze e integrazioni, anche attraverso piattaforme produttive comuni specie nella ricerca e nella presenza sui mercati, e a diventare protagonisti nella definizione delle politiche industriali europee».
Nel corso dell'incontro Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, che è tra i sostenitori del German Business Day, ha rimarcato «la rilevanza strategica dell'internazionalizzazione per lo sviluppo della realtà imprenditoriale del territorio: un percorso di crescita che UniCredit supporta dal punto di vista operativo e di consulenza sul fronte finanziario, ma anche legale e logistico, grazie alla forte presenza della banca in Italia e all'estero, in Germania in particolare. Un network capace di seguire le imprese nei diversi aspetti dell'avvio e dello sviluppo di business di successo anche oltre confine».
Protagonista della seconda parte della giornata è stata la Germania che, tramite gli interventi delle agenzie di promozione territoriale di Baviera, Lipsia e Renania Settentrionale-Vestfalia (Invest in Bavaria, Invest Region Leipzig, NRW.Invest), è stata presentata come destinazione per gli investimenti delle imprese italiane.
Si apre sabato 16 settembre il nuovo ciclo di concerti in Palazzo Magnani, che vedrà eccellenti musicisti impegnati in programmi attraenti e aperti alla città.
Bologna 13 settembre 2017 - I concerti che, tempo permettendo, si svolgeranno nello storico cortile di Palazzo Magnani, si inseriscono nel programma di attività artistiche e culturali inaugurato pochi mesi fa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e da UniCredit per valorizzare la Quadreria e i suoi capolavori.
Si inizia quindi il 16 settembre con la G.B. Martini Brass Band del Conservatorio di Bologna, che sotto la direzione del Maestro Igino Conforzi, eseguirà un programma di brani di musica classica, ma anche di musica da film e per la televisione, in un insieme di grande vivacità.
Il secondo appuntamento è fissato per mercoledì 20 settembre con l'Orchestra d'Archi del Teatro Comunale di Bologna, che offrirà al pubblico due Concerti di Vivaldi e Bach, e una delle Sonate a quattro di Rossini.
Per il terzo incontro, mercoledì 27 settembre, gli Strumentisti della Filarmonica della Scala si esibiranno in una performance che comprenderà due Concerti di Vivaldi, il Gran Duo di Bottesini e un Divertimento di Mozart.
Un dialogo tra arte e musica di forte impatto che il pubblico potrà apprezzare in una ambientazione di particolare bellezza.
sabato 16 settembre ore 18.00
G.B. Martini Brass Band del Conservatorio di Bologna
Igino Conforzi, direttore
mercoledì 20 settembre ore 18.00
Orchestra d'Archi del Teatro Comunale di Bologna
mercoledì 27 settembre ore 18.00
Strumentisti della Filarmonica della Scala
L'ingresso è gratuito. A causa del numero limitato di posti è necessaria la prenotazione (massimo due posti) all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Le richieste verranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili.
In caso di maltempo i concerti si terranno all'interno del Palazzo
In Emilia Romagna oltre 17 milioni di euro per sostenere le imprese del settore agroalimentare.
Bologna, 27 luglio 2017
Prosegue l'impegno congiunto di UniCredit ed ISMEA per il sostegno del settore agroalimentare con Agribond 2, in continuità con l'accordo "Coltivare il futuro", sottoscritto a marzo 2016 tra la Banca e il MiPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Ambientali e Forestali) per sostenere gli investimenti e favorire l'accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano.
UniCredit è l'unica Banca sul territorio nazionale con un prodotto di tipo tranched cover in agricoltura di 300 milioni di euro, coperto da garanzia di portafoglio rilasciata da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), che prevede condizioni migliorative per l'impresa beneficiaria. La garanzia di portafoglio infatti è uno strumento finanziario innovativo che consente alle imprese un accesso al credito con maggiore rapidità e a condizioni più favorevoli, senza ulteriori garanzie reali.
Per Agribond 2, in Emilia Romagna, saranno disponibili 17 milioni e 300mila euro.
Agribond 2 è il finanziamento studiato per sostenere le micro, piccole e medie imprese agricole nella realizzazione di opere di miglioramento e conduzione dell'azienda stessa, destinato a finanziare progetti di investimento in agricoltura quali: la realizzazione di opere di miglioramento fondiario; gli interventi per la ricerca, la sperimentazione, l'innovazione tecnologica, la valorizzazione dei prodotti e la produzione di energia rinnovabile; la costruzione, l'acquisizione o il miglioramento di beni immobili per lo svolgimento delle attività agricole e di quelle connesse; l'acquisto di bestiame, nuove macchine e attrezzature.
Per UniCredit questa iniziativa rappresenta un importante strumento a sostegno del settore agricolo ed agroalimentare che si aggiunge all'impegno costante nel finanziare il comparto che nel 2016, attraverso l'accordo "Coltivare il futuro", ha già visto erogati nuovi finanziamenti per oltre 1,5 miliardi di euro.
Proclamati i vincitori della commissione Life Science. Menzione Speciale al progetto Wellker della startup modenese INNOVAMOL
21 luglio 2017
Ieri, presso UniCredit Tower a Milano, si è riunita la Commissione Life Science, che ha valutato i progetti legati al comparto delle Scienze della Vita selezionati all'interno del programma di accelerazione UniCredit Start Lab.
I commissari Eugenio Aringhieri, CEO di Dompé; Maurizio Colombo, Vice Presidente Gruppo Sapio; Rocco Crimi, Fondatore Laboratori Farmaceutici Krymi; Gaetano Lomonaco, Direttore Generale di Novamont; Danilo Mazzara, Senior Manager di Accenture Strategy; Elena Zambon, Presidente Zambon e Rosario Bifulco, AD di Mittel hanno scelto le startup vincitrici.
Primo progetto classificato, che si è aggiudicato un grant di 10.000 euro, è stato quello della novarese Novaicos. La startup ha sviluppato una sostanza attiva brevettata, unico composto in grado di inibire l'erosione ossea anche in osteoporosi e metastasi ossee, con potenziali proprietà come modulabilità, reversibilità e tollerabilità. Seconda posizione in classifica per la milanese Hyris, che ha sviluppato uno strumento per l'analisi del DNA tramite lo sviluppo di un sensore innovativo. Terzo posto per la veronese Bactory, startup ideatrice di una soluzione versatile a base di nanoparticelle metalliche biosintetizzate (BioNPs) per l'inibizione della formazione dei biofilm batterici e l'eradicazione di biofilm già formati.
La commissione ha inoltre assegnato una menzione speciale alla Innovamol di Modena www.innovamol.com, per il suo progetto "WellKer", linea di prodotti transdermici Made in Italy frutto della ricerca scientifica italiana e che sfrutta un biomateriale innovativo, naturale e multifunzionale. Le principali applicazioni sono nel campo dei cicatrizzanti, dei ristrutturanti del collagene, degli anti-infiammatori e dei transdermici di principi attivi.
Innovamol è una società di ricerca e sviluppo scientifico specializzata nella progettazione chimica sperimentale. Fornisce consulenze e servizi nel campo delle scienze chimiche per la soluzione di problemi e il miglioramento di prodotti; offre assistenza ad industrie ed istituzioni accademiche nella ricerca chimica e nello sviluppo industriale creando valore aggiunto, nuovi prodotti e nuove tecnologie.
Grazie alla "menzione speciale" ottenuta dalla Commisione Life Science, Innovamol entra a far parte del programma di accelerazione di UniCredit Start Lab e si aggiudica diverse agevolazioni per la partecipazione in ottobre alla Startup Academy, iniziativa di formazione manageriale di alto livello che costituisce un importante tassello del programma di accelerazione.
Presentato il "Rapporto sul turismo 2017" curato da UniCredit e Touring Club Italiano: Emilia Romagna al 4° posto nella classifica delle regioni più turistiche d'Italia.
Bologna, 18 luglio 2017
Il turismo continua ad essere un driver decisivo per il nostro Paese. L'industria turistica italiana vale infatti oltre 70 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil) se si aggiunge anche tutto l'indotto. E in questo contesto l'Emilia Romagna con oltre 36,5 milioni di presenze, è la quarta regione più turistica d'Italia. A confermare questi dati è il Rapporto sul Turismo 2017, curato da UniCredit in collaborazione con Touring Club Italiano, nel quale vengono analizzati i dati e le tendenze del settore turistico sia nel mondo che nel nostro Paese, con un'attenzione particolare alle diverse performance regionali.
Il turismo, dunque, si conferma come un settore rilevante nell'economia emiliana, ancora con grandi potenzialità e significativi margini di crescita. Per quando riguarda l'offerta ricettiva, nel 2015 l'Emilia Romagna si è dunque attestata al 4° posto nella classifica delle regioni più turistiche d'Italia, registrando oltre 36,5 milioni di presenze. Ha invece ottenuto il 5° posto per numero di esercizi turistici (9.278) e il 3° posto per numero di letti totali (459.987). Nel quinquennio 2010-2015 in particolare l'offerta ricettiva dell'Emilia Romagna ha registrato un incremento di letti totali pari al 4,1% (3,8% il dato medio Italia). Nel dettaglio relativo alla distribuzione dei posti letto regionali per tipologia di struttura ricettiva, nel periodo considerato il 64,9% dei posti letto è stato offerto da alberghi, il 20% da campeggi e villaggi turistici, il 5,9% da alloggi in affitto, il 2,8% da case per ferie e il 2,3% da agriturismi.
Per quanto riguarda invece la distribuzione percentuale delle presenze turistiche nelle province emiliane risulta in testa Rimini con il 41,9% del dato complessivo regionale: a seguire vi sono poi Ravenna (17,0%), Forlì-Cesena (13,1%), Bologna (9,0%), Ferrara (8,3%) Parma (4,6%); Modena (3,3%), Reggio Emilia (1,5%) e Piacenza (1,2%).
Nel Rapporto si evidenziano poi i principali mercati esteri di provenienza che per l'Emilia Romagna nel 2015 sono stati, nell'ordine, la Germania (22,9%), la Francia (9,2%) e la Svizzera (9%). Inoltre, il settore turistico emiliano genera il 3,6% del valore aggiunto nazionale, dando lavoro a oltre 125.000 addetti (distribuiti fra alloggio e ristorazione) che costituiscono l'8,5% del totale occupati in Italia.
Una sezione del Rapporto si concentra poi su "I turismi in Italia". Il modo di fare turismo è infatti cambiato negli anni: fenomeno sociale ancor prima che economico, il turismo è influenzato dall'evoluzione dei bisogni dei viaggiatori e da una serie di fattori "esogeni" che hanno effetti combinati sui comportamenti individuali. La tecnologia, ad esempio, ha inciso profondamente nelle modalità di guardare al mondo dei viaggi ampliando a dismisura la possibilità di reperire informazioni, rivoluzionando il tradizionale concetto di intermediazione, riducendo l'asimmetria informativa tra produttore e consumatore e offrendo a quest'ultimo la possibilità di generare contenuti propri e di diffonderli in modo pervasivo attraverso gli strumenti social.
Il Rapporto si apre così anche al mondo dei social network, con una sezione dedicata alla percezione dell'ospitalità in Italia. Sono ormai tantissime le piattaforme che consentono di leggere o rilasciare recensioni su una destinazione turistica o su specifici servizi offerti localmente (dalla ricettività alla ristorazione). Tasselli digitali che costruiscono giorno dopo giorno la reputazione globale di un territorio che quindi deve essere attentamente gestita. Curata dalla società Travel Appeal, l'analisi di oltre 6 milioni e 700mila recensioni presenti sui portali Tripadvisor, Booking.com ed Expedia nel periodo gennaio-dicembre 2016 permette di comprendere i punti di forza e le criticità dell'offerta ricettiva e, più in generale, la soddisfazione degli ospiti che soggiornano nelle strutture italiane. Le Regioni d'Italia più recensite nel 2016 rispecchiano quindi in generale le destinazioni nelle quali arrivano più turisti; in questa speciale classifica l'Emilia Romagna si piazza al 6° posto (guidano la classifica Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio).
A proposito di social, l'Emilia Romagna si piazza al 2° posto nella classifica delle regioni italiane con maggior numero di follower su Twitter: oltre 53mila. In prima posizione le Marche.
Jean Pierre Mustier nominato Banchiere dell'Anno dalla rivista Euromoney. Assegnati a UniCredit cinque Awards for Excellence.
UniCredit è stata premiata da Euromoney, pubblicazione finanziaria leader a livello mondiale, in diverse categorie dei prestigiosi Awards for Excellence, edizione 2017, assegnati ieri sera durante una cena di gala tenutasi a Londra. UniCredit si è aggiudicata cinque premi: "Migliore banca in Italia", "Migliore banca in Croazia", "Migliore banca per la gestione patrimoniale in Europa Centrale e Orientale" e "Migliore banca per i servizi di transazioni in Europa Centrale e Orientale". Inoltre, l'amministratore delegato Jean Pierre Mustier è stato nominato "Banchiere dell'Anno 2017".
L'AD Jean Pierre Mustier ha dichiarato: "Voglio congratularmi con tutti i colleghi e ringraziarli perché questo riconoscimento è il frutto del contributo di tutte le persone che lavorano nel Gruppo, ed è a loro che dedico il premio di Banchiere dell'Anno. Sono grato per lo sforzo che i vari team hanno profuso in questi ultimi dodici mesi. Continueremo a dedicarci instancabilmente alla trasformazione del Gruppo, forti del nostro modello di business paneuropeo, semplice e di successo, e del considerevole vantaggio competitivo che rende UniCredit la banca preferita in tutti i Paesi in cui è presente".
Euromoney ha così motivato il premio Banchiere dell'Anno: "Jean Pierre Mustier è stato nominato un anno fa e ha già compiuto passi da gigante nel percorso di trasformazione di una banca italiana in difficoltà, in una banca europea con un futuro radioso. Gli obiettivi raggiunti includono il completamento di un aumento di capitale da 13 miliardi di euro, le cessioni di attività e rami d'azienda non strategici e non performanti, realizzate al momento giusto e al prezzo adeguato, e un'incrollabile determinazione nel perseguire la strategia prestabilita. Ma, soprattutto, UniCredit è la storia di un gruppo dirigente guidato da un amministratore delegato pragmatico e determinato che ha fatto rinascere un senso di orgoglio e uno scopo in un'istituzione indebolita. Sembra quindi appropriato chiedersi: si è mai visto prima d'ora un amministratore delegato di una banca realizzare tutto ciò in un solo anno?".
Di seguito le motivazioni di Euromoney dei premi assegnati a UniCredit.
MIGLIORE BANCA IN ITALIA
"I risultati raggiunti nell'ultimo anno vanno ben oltre la cifra del capitale raccolto e il taglio delle NPE (non-performing exposures). Un radicale cambiamento di cultura dovrebbe liberare le potenzialità dei talenti bancari di UniCredit e i punti di forza paneuropei".
MIGLIORE BANCA PER I SERVIZI DI TRANSAZIONI IN EUROPA CENTRO-ORIENTALE
"UniCredit tiene saldo in pugno lo scettro dei servizi di transazioni nei Paesi europei emergenti, grazie alla sua solida presenza sul mercato e a una spinta continua verso il collegamento dei diversi Paesi all'interno della sua rete nell'area".
MIGLIORE BANCA PER LA GESTIONE PATRIMONIALE IN EUROPA CENTRO- ORIENTALE
"Sono poche le banche che possono fornire consulenza ai clienti con patrimoni consistenti tra la miriade di diversi Paesi e culture in Europa centro-orientale, ma UniCredit si è
guadagnata il ruolo di gestore patrimoniale di elezione praticamente in ognuno di quei mercati".
MIGLIORE BANCA IN CROAZIA
"Zagrebacka Banka ha fatto da apripista in termini di redditività, migliorando la qualità degli attivi e riducendo i prestiti in sofferenza negli ultimi 12 mesi, aumentando al contempo la stipula di mutui e prestiti per le PMI, consolidando così la sua posizione di banca leader in Croazia".
EUROMONEY
Da quasi 50 anni Euromoney è la principale pubblicazione dedicata alla crescita della finanza internazionale. Negli ultimi 12 mesi sulle sue pagine sono state pubblicate interviste a quasi 100 amministratori delegati di istituti bancari, ministri delle Finanze e governatori di banche centrali di tutto il mondo.
Gli Awards for Excellence promossi da Euromoney sono i premi che contano assegnati alle banche e ai banchieri che contano. Istituiti nel 1992, sono stati i primi nel loro genere all'interno del settore bancario a livello mondiale. Quest'anno Euromoney ha ricevuto circa 1.500 candidature da parte di banche in un palmarès che include 20 premi globali, più di 50 premi regionali e il riconoscimento della migliore banca in quasi 100 Paesi.
Nel corso della Startup Competition organizzata a Rimini il 23 e 24 giugno, UniCredit Start Lab ha attribuito un riconoscimento alla startup toscana Agricolus, ideatrice del progetto più innovativo.
26 giugno 2017
Nell'ambito del Web Marketing Festival, che si è tenuto il 23 e 24 giugno al Palacongressi di Rimini e che ha fatto registrare circa 5mila partecipanti, il team di UniCredit Start Lab, percorso di accelerazione per startup innovative ideato dal Gruppo bancario, ha assegnato uno speciale riconoscimento a Agricolus, azienda nata a Figline Incisa Valdarno (Firenze) per supportare coltivatori, agronomi e altri operatori del mondo agricolo.
Agricolus era tra i progetti in gara, selezionati tra oltre 300 candidati, alla Startup Competition, competizione tra realtà innovative più grande d'Italia realizzata dal Web Marketing Festival e che quest'anno è giunta alla sua quarta edizione.
Agricolus è una piattaforma web, desktop e mobile composta da diverse applicazioni, che fornisce supporto agli operatori per l'ottimizzazione della gestione agricola attraverso l'archiviazione di dati relativi alle colture e la loro analisi.
Il premio conferito ad Agricolus da UniCredit StartLab consiste nell'assegnazione di un mentor scelto tra professionisti partner di UniCredit; nella possibilità di partecipare ad un programma di formazione da parte del team di UniCredit Start Lab e alla Startup Academy, programma di alta formazione imprenditoriale rivolto alle migliori startup dei quattro settori (Life Science, Digital, Cleantech, Innovative Made in Italy). Ancora, il progetto premiato da UniCredit prevede l'assegnazione di un Relationship Manager di UniCredit e la partecipazione a incontri di lavoro con clienti Corporate di UniCredit e con possibili investitori.
Il bando è rivolto a studenti e laureati dell'Università e dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e da diplomati delle scuole d'arte. Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte: "Vogliamo premiare le idee più innovative per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico". Lorenzo Sassoli de' Bianchi a capo della commissione che giudicherà i lavori.
Bologna, 21 giugno 2017
Valorizzare il patrimonio artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, coinvolgendo in particolare il pubblico più giovane. La Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna e UniCredit indicono un concorso di idee rivolto a studenti e laureati di Bologna. L'obiettivo? Ideare nuovi strumenti di comunicazione e di marketing culturale per diffondere la conoscenza e la fruizione delle opere custodite a Palazzo Magnani – storica dimora cinquecentesca di via Zamboni 20, sede bolognese di UniCredit – di cui a fine maggio è stato inaugurato un nuovo percorso espositivo. Sono dipinti dal Cinquecento al Novecento, realizzati da maestri quali Dosso Dossi, Marco Palmezzano, Guercino, Giuseppe Maria Crespi, Giorgio Morandi, Filippo De Pisis, Virgilio Guidi che, insieme al ciclo di affreschi di Agostino, Annibale e Ludovico Carracci, fanno della Quadreria una raccolta a sé nell'ambito di una delle maggiori collezioni private in Europa. Le proposte saranno giudicate da una commissione di esperti in campo artistico e di comunicazione, presieduta da Lorenzo Sassoli de' Bianchi e composta dai giornalisti Marco Carminati e Andrea Maioli e dalle storiche dell'arte Anna Ottani Cavina e Silvia Evangelisti.
"Vogliamo che la Quadreria sia un luogo aperto alla città e soprattutto ai giovani – dice la Presidente della Fondazione del Monte Giusella Finocchiaro –. Abbiamo già attivato un accordo con l'Università di Bologna per permettere agli studenti di svolgere un tirocinio formativo all'interno della Quadreria, guidando il pubblico alla scoperta delle sale. Ora li invitiamo anche a pensare a nuovi modi per promuovere la conoscenza delle opere attraverso il marketing e la comunicazione digitale. Crediamo – aggiunge – che il concorso di ideesia lo strumento più efficace per individuare le soluzioni più innovative con trasparenza e pieno riconoscimento del merito".
La partecipazione al concorso è gratuita e aperta agli studenti di tutti i corsi di laurea dell'Università di Bologna, dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, ai laureati dell'Università di Bologna e ai diplomati delle scuole d'Arte di Bologna da non oltre due anni. Gli studenti possono partecipare singolarmente o in gruppi.
I progetti vanno presentati entro e non oltre il 31 ottobre. Possono riguardare la comunicazione e la diffusione delle opere, dei contenuti e della storia del patrimonio artistico di Palazzo Magnani; la sperimentazione di nuove modalità di comunicazione online; l'ideazione e la realizzazione di strumenti per una migliore fruizione delle opere anche attraverso tecnologie innovative e immersive; la realizzazione di attività ed eventi a tema.
Al primo classificato verrà corrisposto un premio in denaro pari a 5.000 euro e gli sarà data la possibilità di vedere realizzata la propria idea. Anche il secondo e il terzo classificato saranno premiati, rispettivamente, con 3.000 e 2.000 euro.
Per informazioni e bando quadreriapalazzomagnani.it
L'Emilia dei motori: un osservatorio permanente per garantire il futuro a tutta la filiera. È la proposta che Andrea Bozzoli, amministratore delegato di Hpe-Coxa, ha rivolto alla platea del convegno sull'Automotive organizzato da Confindustria Emilia. I massimi esponenti del mondo industriale, del mondo istituzionale e di quello accademico a Modena.
Modena, 8 giugno 2017
"L'Emilia dei motori, una filiera che guarda al futuro". Si è svolto ieri pomeriggio, presso l'aula magna dell'Accademia militare di Modena, il secondo convegno, a distanza di un anno, sul settore automotive emiliano. Il convegno è stato organizzato da Confindustria Emilia, sede di Modena, in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Modena, Democenter e Unicredit.
Se nel 2016 a finire sotto i riflettori furono soprattutto i temi legati alla formazione e all'occupazione, in questa edizione 2017 si è scelto di affrontare principalmente l'aspetto dell'eccessiva frammentazione delle imprese che compongono l'indotto automotive, e di puntare, dunque, per il bene di un comparto che ogni anno muove un giro di affari di oltre sette miliardi, sugli elementi che possono contribuire alla crescita, non solo dimensionale, di tutta la filiera.
«Questo è il secondo appuntamento per fare il punto sull'automotive, uno dei comparti più avanzati, innovativi e noti a livello internazionale del nostro sistema industriale», ha spiegato Valter Caiumi, vicepresidente di Confindustria Emilia, dopo i saluti del comandante dell'Accademia Militare di Modena Salvatore Camporeale. «A maggio dello scorso anno abbiamo posto l'accento in particolare sulle grandi difficoltà dei principali player del settore di trovare risposte alla domanda di risorse umane adeguatamente formate e specializzate. Grazie allo stimolo delle imprese, e unitamente alla capacità delle istituzioni e delle università regionali di individuare in tempi brevi soluzioni appropriate, oggi possiamo contare sulla Motorvehicle University of Emilia-Romagna, che nel giro di qualche anno metterà a disposizione del distretto dei motori ingegneri ad altissima specializzazione».
«Oggi spostiamo l'attenzione su un altro aspetto fondamentale per rendere ancora più solida la competitività del settore», ha continuato Caiumi. «Parliamo della filiera dell'Automotive e di tutte le potenzialità che può esprimere. L'ho ripetuto più volte: abbiamo tutte le carte in regola per competere con i grandi poli produttivi dell'auto e del suo indotto, sia italiani sia stranieri. Ma per fare questo dobbiamo stringere relazioni più solide e strutturate con l'ampia filiera dislocata nella nostra regione che ruota intorno all'auto. La specializzazione della filiera rappresenta un importante vantaggio perché mette in campo catene di valore ben più ampie di quelle rappresentate dalle singole imprese e riesce a dare nuovo impulso alla crescita di piattaforme e bacini territoriali».
«Lo sviluppo e la diffusione del concetto di filiera saranno tra i punti fondamentali dell'attività di Confindustria Emilia», ha precisato il vicepresidente. «Le imprese della nuova associazione verranno organizzate, appunto, per filiere produttive. Verranno sperimentate forme di scambio e di collaborazione nuove tra imprese grandi, medie e piccole. Il valore aggiunto e l'azione di leadership delle imprese capofila potrà essere trasmesso all'intera catena di attività sussidiarie. Non va dimenticato che il successo di numerosi gruppi industriali italiani di medie dimensioni, tecnologicamente avanzati e capaci di presidiare nicchie globali, si fonda proprio su un impianto strutturato e intelligente del concetto di filiera».
«E sono queste realtà, le cosiddette multinazionali tascabili, che accendono i fari dell'internazionalità sui nostri territori, che attirano gli investitori e ci fanno uscire dal provincialismo», ha concluso Caiumi. «Per questo mi fa particolarmente piacere essere qui a parlare della filiera dell'automotive. Oggi rifletteremo sulla nuova tipologia organizzativa di un comparto "storico" della nostra industria. Con la certezza che potrà diventare un modello applicabile ad altri settori altrettanto importanti del nostro sistema produttivo».
«UniCredit, banca e partner del territorio, ha voluto sostenere e prendere parte a questa iniziativa che accende i riflettori su un settore portante della nostra economia», ha sottolineato Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord Unicredit. «Un settore del quale conosciamo bene i punti di forza e l'alto potenziale e in cui vogliamo investire, offrendo servizi in grado di agevolare processi volti allo sviluppo di tutta la filiera produttiva. Cogliamo inoltre l'occasione per confermare la vicinanza della banca al tessuto industriale locale e per consolidare il rapporto con controparti di rilievo, come Confindustria Emilia, che agiscono come acceleratori a tutto tondo per lo sviluppo del business e dell'economia del territorio».
«Il distretto emiliano dell'automotive è caratterizzato dalla presenza di tante aziende di piccole e medie dimensioni. Tra queste aziende, però, alcune sono fin troppo piccole e frammentate: mediamente fatturano 3,8 milioni di euro e occupano 17 persone. Uno dei principali aspetti da migliorare è dunque quello dimensionale: bisogna lavorare affinché le aziende raggiungano una dimensione consona a poter operare in mezzo ai grandissimi produttori», ha rimarcato Andrea Bozzoli, amministratore delegato di Hpe-Coxa. «Se oggi le imprese possono avvalersi di grandi professionalità manuali, di operai specializzati, lo stesso non si può dire per la formazione di alto livello: la presenza di laureati in queste aziende è ancora troppo bassa. Abbiamo bisogno di una spinta di sistema da parte di università e istituzioni della regione. A questo proposito credo che il territorio sia pronto per istituire un Osservatorio Permanente sull'Automotive capace, attraverso un accurato e costante lavoro di raccolta di dati e di esigenze delle imprese, di studiare la filiera per mettere in campo tutte le azioni utili e necessarie per dare soluzioni, anche attraverso l'uso di fondi europei disponibili per la crescita».
«Oggi in Dallara siamo 620, più della metà sono ingegneri. Quando sono arrivato eravamo in 107. La crisi per noi è stata in fondo un'opportunità: ci ha costretto a lavorare insieme. Abbiamo capito che da soli non possiamo fare nulla. La competitività di una singola azienda si lega a filo doppio con la competitività del suo territorio». ha ricordato l'amministratore delegato di Dallara, Andrea Pontremoli. «I territori, però, devono mettere a disposizione delle aziende un sistema educativo all'altezza».
«La differenza la fanno le persone. Vogliamo le persone migliori? Offriamo benefit, soldi e stipendio, ma non basta, perché la parte immateriale è valore dell'azienda. E allora dobbiamo garantire altro, come ad esempio smart working, no cartellino e via andando», ha detto il responsabile Risorse umane di Ducati Luigi Torlai. «La formazione è al centro delle nostre imprese. Fate venire nelle nostre aziende i ragazzi delle medie inferiori. È lì che nasce il sogno. I giovani non cercano solo occasioni di guadagno, ma cercano anche il coinvolgimento in sfide professionali. Servono giovani con elevate competenze digitali, rinnovamento risorse umane».
"L'Emilia dei motori. Una filiera che guarda al futuro". L'appuntamento radunerà i massimi esponenti del mondo industriale, del mondo istituzionale e di quello accademico. Mercoledì 7 giugno 2017, ore 15.30, Aula magna Accademia militare Piazza Roma 15, Modena.
Modena, 5 giugno 2017
La nostra regione viene riconosciuta come la terra dei motori per antonomasia, il luogo in cui si concentra una tradizione e una capacità tecnologica e produttiva unica al mondo. Sulla via Emilia, con la presenza di marchi universalmente noti come Ferrari, Maserati e Lamborghini, c'è il cuore pulsante del comparto automotive italiano.
Il polo dell'auto emiliano, quindi, ha le carte in regola per affiancare Torino nel rilancio dell'industria italiana dell'automobile. Considerando i grandi costruttori di auto e il relativo indotto (oltre 190 aziende per un totale di 11mila addetti), in regione è di oltre 7 miliardi di euro il giro di affari.
La filiera dell'automotive emiliana è caratterizzata da notevoli punti di forza: dinamismo, forte coraggio imprenditoriale, continua propensione allo sviluppo e all'innovazione. Nella stragrande maggioranza dei casi, come accade anche negli altri distretti industriali della regione, si tratta di una filiera composta da aziende di piccole e medie dimensioni. Ma essere eccessivamente piccoli e frammentati è penalizzante per molti aspetti, tra cui il principale è non riuscire ad attrarre i profili professionali più qualificati.
Per venire incontro alle mutate esigenze formative del comparto è stata creata, di recente, una Academy dedicata, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, un hub per l'alta formazione di livello internazionale, in collaborazione con le università della regione, che costituisce un'importante novità per il settore automotive.
Su questi temi, Confindustria Emilia, sede di Modena, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la Fondazione Democenter propone il convegno "L'Emilia dei motori. Una filiera che guarda al futuro". L'appuntamento, che radunerà i massimi esponenti del mondo industriale, del mondo istituzionale e di quello accademico, è per mercoledì 7 giugno alle ore 15.30 presso l'aula magna dell'Accademia militare.
Il programma
A inizio convegno interverranno il comandante dell'Accademia militare Salvatore Camporeale, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il vicepresidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, il Regional manager Centro Nord Unicredit Andrea Burchi e il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Modena Augusto Gambuzzi.
Aprirà poi i lavori l'amministratore delegato di Hpe Coxa Andrea Bozzoli, cui seguirà la proiezione di "Trend e scenari dell'automotive", con le videointerviste realizzate ai principali produttori del settore automotive del territorio.
Sarà poi la volta di due tavole rotonde. La prima dal titolo "L'importanza della filiera. Crescere insieme per crescere tutti", vedrà protagonisti l'amministratore delegato di Hpe Coxa Andrea Bozzoli, l'amministratore delegato di Dallara Andrea Pontremoli e il responsabile Risorse umane della Ducati Luigi Torlai.
Nella seconda, dal titolo "Università: quale formazione per il capitale umano della filiera", interverranno l'assessore alla Scuola, università, ricerca e lavoro della Regione Emilia-Romagna Patrizio Bianchi, il rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia Angelo Oreste Andrisano, il rettore dell'Università di Bologna Francesco Ubertini e il prorettore vicario dell'Università di Parma Giovanni Franceschini.
Il convegno si concluderà con l'intervista all'assessore alle Attività produttive della Regione Palma Costi sul tema "Automotive un progetto di sistema per il futuro". L'intero convegno sarà moderato dalla giornalista de "Il Sole 24 Ore" Ilaria Vesentini.
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