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Poste Italiane aggiorna il codice di avviamento postale per le tre località di Pieve Ottoville, Polesine Parmense e Zibello. Da oggi, lunedì 18 aprile, sarà aggiornato il Codice di Avviamento Postale di 26 Comuni e 49 località italiane.

Parma, 18 aprile 2016

Poste Italiane comunica che a partire da oggi (lunedì 18 aprile) sarà aggiornato il Codice di Avviamento Postale di 26 Comuni e 49 località italiane.

In particolare, nel Parmense, per il nuovo comune di Polesine Zibello vengono accorpati i CAP di Pieve Ottoville, Polesine Parmense e Zibello che passano dal 43010 al 43016.

Alcuni aggiornamenti sono stati resi necessari dalle recenti evoluzioni amministrative che hanno generato l'istituzione di nuovi Comuni; più in generale, i cambiamenti dei CAP sono sempre finalizzati al miglioramento del trattamento automatico della corrispondenza nella fase di smistamento e recapito. Per garantire comunque il recapito della corrispondenza e dei pacchi i vecchi CAP resteranno ancora in vigore per i prossimi sei mesi.

L'Azienda ricorda che il CAP rappresenta, in modo sintetico e preciso, l'informazione relativa alla destinazione degli invii postali ed è indispensabile, quindi, riportarlo in modo corretto su ogni tipo di corrispondenza per rendere il recapito più puntuale e veloce ottimizzando la qualità del servizio.

Per maggiori informazioni sulle variazioni e gli aggiornamenti è possibile contattare il numero gratuito 803.160 oppure visitare il sito www.poste.it 

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

"Operazione GRANDE FIUME" dei carabinieri. Eseguite 9 ordinanze di custodia per spaccio di stupefacenti nella bassa parmense. Gli incontri avvenivano anche sotto i palazzi municipali.

Di Alexa Kuhne

Ci sono voluti quasi due anni di indagini per tagliare la testa ad una organizzazione italo-albanese che spacciava nella bassa parmense.
Alle prime ore di questa mattina l'"Operazione grande fiume" ha avuto il suo epilogo.
I Carabinieri della Compagnia di Fidenza hanno eseguito 9 ordinanze cautelari emesse nei confronti del gruppo italo-albanese ritenuto responsabile di una consistente attività di spaccio di cocaina nella Provincia di Parma e, in particolare, nella zona compresa fra Busseto e Polesine Zibello.

L'attività d'indagine, eseguita dalla Stazione di Polesine Zibello in collaborazione con la Stazione di Busseto ed il Nucleo Operativo della Compagnia di Fidenza, è iniziata nei primi mesi del 2014 a seguito di una serie di notizie che facevano pensare all'esistenza di un'attività strutturata e costante di spaccio nel Comune di Polesine Parmense da parte di alcuni cittadini di origine albanese residenti in quel centro.

Le indagini si sono immediatamente indirizzate verso alcuni sospettati, già noti ai carabinieri della stazione di Zibello, che spesso stazionavano in prossimità di esercizi pubblici frequentati, in concomitanza, da altri soggetti conosciuti come assuntori di droga.
Spesso gli incontri con gli acquirenti avvenivano in posti più insospettabili, come i palazzi municipali di Polesine e di Zibello.
A gestire il ricco traffico di stupefacenti c'era un'intera famiglia di cittadini albanesi che riusciva ad approvvigionarsi di discreti quantitativi di cocaina da diversi canali grazie alla collaborazione di altre persone, italiane e straniere, che svolgevano il ruolo di autisti.
La droga veniva 'lavorata' nell'abitazione della famiglia albanese dove veniva preparata per la vendita al dettaglio in locali pubblici del paese o direttamente a casa degli spacciatori.

Le stesse indagini hanno consentito anche di individuare l'attività illecita dello spaccio di stupefacenti di due fratelli, anch'essi di origine albanese, residenti nel Comune di Busseto, dediti allo spaccio al minuto di cocaina, nei Comuni di Busseto e Fidenza.
Alla famiglia degli spacciatori albanesi erano collegati diversi spacciatori al minuto che costituivano tutti i canali di rifornimento collegati all'organizzazione.

Ricostruendo il commercio illegale è stato possibile trarre in arresto, in flagranza di reato, 3 personee sequestrare 300 grammi di cocaina e 70 grammi di hashish, un piccolo quantitativo di sostanze da taglio e materiale per il confezionamento dello stupefacente lavorato. Il gip, su richiesta del pubblico ministero, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare a carico di 9 albanesi, di età compresa fra i 57 e i 25 anni.

Inoltre durante le varie fasi delle indagini sono stati tratti in arresto, di flagranza di reato, per spaccio di stupefacenti anche due italiani, di 26 e 36 anni e un altro albanese di 30.

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 16 Febbraio 2016 16:33

CheftoChef presenta il suo 2016 di "cucina d'autore"

Presentato il programma 2016 dell'Associazione CheftoChef che riunisce i migliori chef e produttori dell'Emilia Romagna. Gli appuntamenti di quest'anno saranno all'insegna della "Cucina d'Autore". Da Rimini a Piacenza, celebrando al contempo la nomina di Parma a "Città creativa UNESCO per la gastronomia"

Parma, 16 Febbraio 2016 

L'associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi riparte per un nuovo anno sulle orme del gusto e dell'eccellenza. Dopo un 2015 intenso di attività, culminate con il grande "viaggio dell'Emilia Romagna Verso Expo", 40 tappe sul mare Adriatico e sul fiume Po, attraverso l'Appennino e lungo la via Emilia, i progetti per questo 2016 si prospettano all'insegna della "cucina d'autore": il risultato di una ricerca continua proiettata sia al futuro che al passato, ma anche di un dialogo costante con i migliori artigiani del gusto della nostra regione.

«Come cuochi e ristoratori dell'Emilia Romagna abbiamo costituito l'Associazione "CheftoChef emiliaromagnacuochi" per favorire l'evoluzione della gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale e internazionale – ribadisce il Presidente Massimo Spigaroli, fra i fondatori dell'Associazione -. Vogliamo in primo luogo valorizzare i grandi prodotti di una regione ricca di tradizione e di credibilità nel mondo con un'offerta gastronomica che tenga conto del progresso delle tecniche di elaborazione e di analisi sensoriale in cucina».

Verranno riproposti una serie di appuntamenti viaggeranno idealmente lungo la via Emilia, da Rimini a Piacenza, celebrando al contempo la nomina di Parma a "Città creativa UNESCO per la gastronomia", capofila della rete regionale delle 12 "Città della gastronomia CheftoChef" costantemente impegnate verso lo sviluppo e la crescita qualitativa della gastronomia nei diversi territori. Il tutto diventando concretamente uno snodo fondamentale fra la cucina mediterranea e quella mitteleuropea.

«Oggi è possibile avviare strade innovative dove l'affermazione della qualità e del gusto sono alla portata di tutti e ciò può contribuire anche alla difesa della salute. E' per questo che siamo disponibili a un confronto con tutti i settori dell'offerta gastronomica, con il mondo della ricerca e della formazione, con la produzione e la distribuzione, ma anche con una domanda sempre più esigente e con le Istituzioni della nostra regione – afferma il Presidente Massimo Spigaroli - E 'in questo ambito che stiamo affrontando un'importante iniziativa di formazione-lavoro pluriennale per indirizzare nuove generazioni di chef in un clima di emulazione e di innovazione del settore, affinché la nostra regione si posizioni ulteriormente, anche in termini di attrazione turistica, nel novero delle realtà di riferimento internazionali. Fanno parte di questi obiettivi la partecipazione ai più importanti meeting ed eventi gastronomici nella nostra regione e nel Mondo, come la realizzazione e la diffusione di pubblicazioni che, partendo da nostri grandi prodotti, interpretino l'anima, la cultura e i sogni dei nostri migliori chef».

L'alleanza fra produttori e cuochi è così riconosciuta anche dalle istituzioni ed il rinnovato protocollo d'intesa fra Regione, ANCI, CheftoChef e i dodici Comuni impegna tutti quale asse strutturale della "piattaforma gastronomica regionale".

I 12 comuni coinvolti sono: Argenta (FE), Bagno di Romagna (FC), Bologna, Bomporto (MO), Borgonovo Val Tidone (PC), Cesenatico (FC), Fiorenzuola (PC), Parma, Polesine Zibello (PR), Roncofreddo (FC), Russi (RA), Valsamoggia (BO).

Anche in questo 2016 non mancherà il tradizionale "CENTOMANI di questa terra", la festa dei Soci e degli amici di CheftoChef, in programma il 18 aprile a Polesine Parmense, all'Antica Corte Pallavicina. Otto ore di dibattiti, i 50 chef dell'associazione che proporranno la propria idea di cucina e i prodotti delle nostre eccellenze regionali. Una festa vera che è anche dialogo e spunto di riflessione sul lavoro di tutti.

Come non mancheranno le FESTEMERCATO. Feste locali uniche come 'Chefalmassimo' della famiglia Zivieri a Monzuno (BO), la Festamercato dei Salumicotti di Russi (RA) e il tOur-tlen a Bologna e Modena e ovviamente 'Al Mèni' a Rimini (18-19 giugno) che dall'Emilia Romagna si proietta nel mondo con il dialogo fra i nostri chef e i giovani più interessanti del panorama internazionale e il suo mercato unico di eccellenze regionali.

Gli eventi di FESTAMERCATO costituiscono l'appuntamento annuale e principale delle "Città della Gastronomia CheftoChef". Ogni evento avrà uno specifico argomento di valenza regionale. A Russi (RA) i 'salumicotti' dell'Emilia Romagna si celebrano da anni (appuntamento il 13 marzo), a Roncofreddo (FC) s'inaugurerà una giornata sui formaggi di qualità (1 maggio), a Valsamoggia (BO) protagonisti saranno tartufi e funghi, a Bomporto (MO) i Lambruschi, ad Argenta (FE) il "selvatico di pregio", a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (FC) il bovino romagnolo.

Altre attività in programma nel 2016

chef INNOVA - la scienza in cucina per l'innovazione continua
La cucina d'autore da oltre vent'anni valorizza i prodotti con pari dignità, li elabora con tecniche e tecnologie d'avanguardia e applica concetti nell'ambito dell'evoluzione culturale e artistica del mondo contemporaneo. Metodiche, tecniche e tecnologie per aprire nuovi orizzonti che hanno preso corpo nel progetto "iSensi", avviato nel 2015 e che proseguirà in questo 2016 fino alla realizzazione del primo Atlante Gastronomico della food valley, ossia dei prodotti di qualità dell'Emilia Romagna. Progetto realizzato assieme a: Confagricoltura, CRPA, CRPV.

chef INFORMA - la formazione gastronomica regionale per la crescita della ristorazione
In una regione che ha il record delle denominazioni di origine dei prodotti è fondamentale un piano che valorizzi i migliori studenti in alternanza formazione/lavoro, aggiorni e formi gli addetti già "al lavoro" e preveda corsi per formatori. Progetto realizzato in collaborazione con: Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, Dinamica e le Scuole di formazione della regione.

chef inTRAVEL - l'identità come scambio e il turismo gastronomico
Viaggiare in modo consapevole per chi viene da noi e per noi che visiteremo le migliori realtà gastronomiche del Mondo. Accoglienza di delegazioni da tutti i Paesi nelle nostre Aziende e nella nostra Ristorazione. Progetto realizzato assieme a: APT Emilia-Romagna, Food Valley Travel e Leisure.

L'Associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi ( www.cheftochef.eu ) non è una delle tante associazioni 'di categoria', ma è un'operazione culturale imperniata sul rapporto fra chef che fanno cucina d'autore e i grandi prodotti della Regione. CheftoChef è costituita dai 54 chef top della Regione, da 50 aziende compresi i più importanti Consorzi dei prodotti tipici e i gourmet di riferimento. Presidente dell'Associazione è Massimo Spigaroli, Vice Presidenti Massimo Bottura e Paolo Teverini. Presidente Onorario Igles Corelli.

Pubblicato in Cultura Emilia

I dati resi noti dalla Provincia. Le presenze degli stranieri crescono del 14,8% e rappresentano circa il 30% del totale. Nel Capoluogo le presenze aumentano del 7,1%, mentre nelle località Termali del 2,5%. Il Presidente della Provincia Fritelli: "Grande interesse per il nostro territorio, per il terzo anno di seguito."

Parma, 16 febbraio 2015

Sono buoni i dati del turismo per il 2015 nella provincia di Parma: 687.490 arrivi (con un +10,7% rispetto al 2014) e 1.675.342 presenze (+3,9%).
Sia gli arrivi che le presenze sono al livello più alto registrato dal 2008; in particolare, le presenze straniere sono cresciute del 14,8%, arrivando a 518.168 (il 30,95%) del totale, mentre la permanenza media passa dalle 2,6 alle 2,4 notti per cliente.
Il flusso dei turisti italiani, che fino al 2012 aveva subito delle rilevanti diminuzioni, presenta una sostanziale stabilità delle presenze rispetto al 2014 (-0,3%).

I turisti Cinesi si attestano al primo posto della graduatoria degli stranieri, superando le presenze dei Francesi e dei Tedeschi, che sono i mercati esteri tradizionalmente più interessati al nostro territorio; in particolare i Francesi fanno registrare una diminuzione del 13,3%.
Variazioni positive,invece, del 3,7% per gli USA e del 14% per il Regno Unito.

Esaminando le performance delle varie aree, il Capoluogo fa rilevare un buon aumento delle presenze (+7,1% rispetto al 2014), mentre si conferma il dato già registrato nel 2014 della ripresa delle località Termali, che nel 2015 incrementano le presenze del 2,5%.
Buona, con un +4,2%, la crescita delle presenze nell'area delle Città d'arte (Busseto, Colorno, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, San Secondo, Soragna, Zibello). La Montagna mostra invece una certa sofferenza nelle presenze, con un calo del 4% rispetto al 2014.

"Si conferma per il terzo anno consecutivo un buon risultato per il turismo parmense, e questa continuità ci indica che il nostro territorio si è agganciato in modo stabile a dei flussi turistici importanti – sottolinea il Presidente della Provincia Filippo Fritelli - I numeri positivi, in particolare del Capoluogo e del comparto Termale, testimoniano come ci sia da parte di diversi operatori turistici italiani e stranieri un interesse per Parma e il suo territorio, anche se non sempre le aumentate presenze generano ricadute importanti per tutti gli operatori economici."

Come l'anno scorso, e a differenza del periodo precedente, per il 2015 è il comparto alberghiero che evidenzia le migliori performance percentuali rispetto al 2014, +12,4% di arrivi, +6,2% di presenze.
L'extra-alberghiero registra, dopo vari anni di incremento, una diminuzione delle presenze di circa il 2%.

"I flussi turistici a livello mondiale stanno crescendo, e quindi il settore presenta notevoli opportunità per i nostri imprenditori – spiega il Delegato provinciale alla Statistica Maurizio Vescovi - La strategicità di questo comparto si conferma a maggior ragione in un periodo di crisi economica, perché nel turismo si può generare valore aggiunto mettendo a valore idee e progetti che, in vari casi, non necessitano di investimenti inarrivabili in un periodo difficile come questo."

I dati di dettaglio su www.statistica.parma.it 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

Pubblicato in Comunicati Turismo Parma

Dopo il referendum dell'11 ottobre scorso, sancita la fusione tra i comuni di Polesine Parmense e Zibello. Il nuovo municipio sarà operativo dal 1^ gennaio 2016. Sancita l'unificazione di un territorio di 48,52 chilometri quadrati con una popolazione di circa 3.300 abitanti. Appello in Aula: "Tutelare il culatello". -

Parma, 19 novembre 2015 -

Voto unanime in Assemblea legislativa regionale sul via libera alla fusione tra i Comuni di Polesine Parmense e Zibello, in provincia di Parma. Il nuovo municipio, denominato Polesine Zibello, sarà operativo dal 1^ gennaio 2016.

Con il referendum dell'11 ottobre scorso e il voto di ieri in Aula viene sancita l'unificazione di un territorio di 48,52 chilometri quadrati con una popolazione di circa 3.300 abitanti. Il nuovo comune potrà contare su un contributo regionale ordinario annuale di 72 mila euro per 15 anni e su un contributo straordinario in conto capitale, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, pari a 120.000 euro all'anno per un triennio. Da aggiungere anche un contributo statale annuale del valore di circa 174 mila per un decennio.

Per il relatore di maggioranza, Alessandro Cardinali (Pd), "continua il processo riorganizzativo del territorio regionale", con "vantaggi tangibili per la cittadinanza". "Ci auguriamo- ha aggiunto nel suo intervento- un migliore utilizzo dei dipendenti e delle strutture comunali, migliori servizi con una minore spesa". Il consigliere ha poi ricordato che "il nuovo Comune andrà al voto nella primavera del 2016".

Il relatore di minoranza, Matteo Rancan (Ln), dichiarandosi favorevole alla fusione, ha ricordato che "il processo di unificazione dei due Comuni è voluto dal territorio, anche se ci saremmo attesi una maggiore affluenza al referendum". Infine, il consigliere ha chiesto "garanzie per il prodotto tipico zibellino, il culatello".

Sullo stesso tema è intervenuto anche Massimo Iotti (Pd), ricordando che "il culatello è un prodotto unico nella nostra regione". Sull'unificazione ha evidenziato che "il territorio ne trarrà dei vantaggi: maggiori contributi, un migliore utilizzo delle risorse, nuove opportunità per l'amministrazione". "Questa- ha concluso- è la strada giusta, altre realtà, in provincia di Parma, sono già pronte a seguirla".

Galeazzo Bignami (Fi), favorevole all'unificazione, ha manifestato "piena condivisione alla razionalizzazione delle strutture istituzionali".

Infine, Tommaso Foti (Fdi-An) ha auspicato "un coinvolgimento di quelle realtà che ancora non hanno intrapreso un processo di unificazione".

Il dibattito è stato chiuso dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, il quale ha sottolineato che "le unificazioni non rappresentano solo un'opportunità economica, ma anche sociale, pensando ai servizi scolastici e socio-assistenziali", con "garanzie di risorse e incentivi, oltre ai vantaggi nella gestione del personale". Bonaccini ha poi voluto ricordare che "le unificazioni hanno seguito un percorso democratico", specificando che "le ultime otto consultazioni hanno avuto esito positivo". "Auspichiamo- ha concluso- di avvicinarci all'obiettivo di 300 Comuni in Emilia-Romagna".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

In mostra alcuni dei preziosi reperti della splendida ed inedita Collezione Luciano Narducci, un'articolata raccolta di oltre 1600 pezzi che comprende macchine che spaziano dal pre cinema all'avvento vero e proprio del cinema, attrezzature di notevole valore e rarità, restaurate e conservate in oltre cinquant'anni di ricerche. Ingresso gratuito, dal 20 al 22 novembre nelle sale del Palazzo Pallavicino, in occasione di November Porc. L'iniziativa illustrata in Provincia da Censi, Narducci, Mazzari, Latronico. -

Parma, 14 novembre 2015 –

Si intitola "Il Cinematografo - Le macchine del pre cinema e del cinema - Esposizione temporanea di un cantiere culturale" la mostra che si terrà dal 20 al 22 novembre 2015 presso le sale del Cinquecentesco Palazzo Pallavicino di Zibello, Ex Convento dei Padri Domenicani, voluta dal Comune di Zibello e patrocinata dalla Provincia di Parma, in concomitanza con November Porc.

L'ingresso è gratuito, orari di apertura: venerdì 17,30-21; sabato 10 - 13 e 16:30-21; domenica 10 -13 e 16,30 - 21.
L'iniziativa è stata illustrata ieri in Provincia, da Andrea Censi Sindaco di Zibello e Consigliere Delegato della Provincia di Parma, Luciano Narducci proprietario della collezione in mostra, Anna Mazzari curatrice del progetto, Enzo Latronico giornalista e critico cinematografico.

"E' l'inizio di un percorso che ci porterà a costruire a Zibello il Museo Amedeo Narducci – ha affermato Censi – La collezione è il risultato della passione di una vita che ha portato a questa raccolta strepitosa e completa di pezzi straordinari. Una qualità che ci avvicina a quella del Museo del Cinema di Torno, con oggetti tutti funzionanti, che ripropongono la dinamicità intrinseca del cinema. Si tratta di uno sforzo importante per la nostra piccola comunità, ma comprendiamo bene l'importanza della cultura, perché Zibello è November Porc, ma non solo. "

LA MOSTRA

L'esposizione nasce con l'intento di presentare in una breve finestra temporale parte di una splendida ed articolata collezione, che si auspica sarà il motore di un progetto ben più complesso e strutturato di realizzazione di un ufficiale e riconosciuto museo del cinema.
Verranno messi in mostra alcuni dei preziosi reperti della splendida ed inedita Collezione Luciano Narducci, un'articolata raccolta di oltre 1600 pezzi che comprende macchine che spaziano dal pre cinema all'avvento vero e proprio del cinema, attrezzature di notevole valore e rarità, restaurate e conservate in oltre cinquant'anni di ricerche.
Si tratta di 500 tra grammofoni, giradischi, proiettori, cineprese, obiettivi, moviola, giuntatrici.
E poi ci sono i cosiddetti pre-cinema: oggetti che vanno dal 1870 al 1900 e sono più che altro strumenti nati per sorprendere e giocare con i primi studi di movimento, stereoscopi, taumatropi, fenachistoscopi, lanterne magiche coi relativi vetrini e 900 dischi in cartone.
Ci sono poi le Proiezioni mute, che vanno dalla prima proiezione in pubblico, quella del 1895, fino al 1928 e conta proiettori francesi con meccanica Lumière e Pathè e proiettori tedeschi con meccanica Ernemann, cineprese a manovella e meccaniche con motorino d'avanzamento ricavato da quello di una sveglia; in esposizione anche i relativi filmini.
Vengono quindi le Proiezioni sonore, che vanno dal 1928 fino ai giorni nostri, con l'esposizione di alcune macchine datate 1930, e molte altre, che permettono di seguire l'evoluzione di questa tecnologia fino al 1970. A proposito di sonoro e musica, si segnala una preziosa collezione di grammofoni tutti rigorosamente funzionanti, databili tra il 1910 e 1930, strumenti che spesso vengono affiancati come colonna sonora alle proiezioni mute.
Sono tutti rigorosamente originali anche i 50 tra manifesti e locandine, le 200 bobine e film in pellicola e i numerosi documenti inediti.
Una chicca sono i reperti della cosiddetta "serata nera", com'era allora chiamato uno spettacolo riservato ai soli uomini adulti allestita in uno spazio apposito: filmati, naturalmente muti e della durata di pochi minuti; dalla riproduzione di un raro esemplare di volantino pubblicitario, conservato nelle raccolte teatrali della Biblioteca Panizzi, si viene a sapere che le brevi proiezioni, o "quadri viventi" come allora venivano chiamati, avrebbero mostrato degli audaci scorci.

STORIA DELLA COLLEZIONE

Fin dall'età di 16 anni, i fratelli Narducci, Amedeo e Luciano, appassionati di cinematografo, girano per le strade sterrate delle campagne del piacentino in bicicletta, con un proiettore, un telo bianco e qualche bobina cinematografica da mostrare alle famiglie abitanti delle cascine visitate. I due giovani, regalano un sogno, una magia, minuti preziosi nella vita di coloro che trascorrono le giornate in faticosi lavori agricoli e di cascinale in cambio di qualche prodotto della loro terra, ortaggi, frutta, uova... importanti ricompense in cambio di un sogno, dell'immagine di una vita così lontana dalla loro.
La passione dei due giovani cresce con loro, iniziano a ricercare e collezionare importanti attrezzature cinematografiche, bobine, vetrini, immagini fotografiche e di cartellonistica, sistemi di registrazione e riproduzione di suoni ed immagini.
Luciano diviene anche scenografo e tecnico audio e video per emittenti locali, tra cui Teleducato, affinando le doti innate e perfezionando le sue capacità di restauro anche meccanico dei pezzi collezionati, che vengono mantenuti funzionanti.
Purtroppo Amedeo viene a mancare, ma Luciano continua nella sua passione in memoria del fratello, garantendogli la cura e la valorizzazione di una collezione unica nel suo genere.
L'intera collezione è già oggetto di tesi e ricerca presso l'Università di Parma, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, al fine di garantirne la storia e la provenienza. 

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)


Un pluripregiudicato di Casalmaggiore è stato arrestato dai Carabinieri grazie ad un controllo incrociato. Dopo il furto di una borsetta si è recato al bancomat a prelevare. A tradirlo la passione per i bolidi a due ruote. -

Parma, 15 ottobre 2015 -

Era stato recentemente scarcerato ed aveva appena acquistato una potente Kawasaki Ninja, T.R. 39 anni, pluripregiudicato di Casalmaggiore. Ed è stata proprio la passione per i bolidi a due ruote a tradirlo. 
Circa un mese fa una giovane mamma di Zibello si è presentata presso la locale caserma dei carabinieri denunciando che, nelle prime ore della mattina, mentre accompagnava la figlia alla scuola materna, aveva subito il furto della borsetta inavvertitamente lasciata sul sedile dell' auto.
L'autore del furto, in poco meno di mezz'ora, era riuscito anche a fare dei prelievi abusivi con il bancomat.
 Dopo la denuncia i militari hanno avviato le prime indagini acquisendo le immagini delle telecamere della banca. L'uomo, vestito da motociclista, per non essere riconosciuto, si era avvicinato al bancomat con il casco indossato effettuando due prelievi in rapida sequenza.

Una pattuglia dei carabinieri di Zibello, la stessa mattina del furto, aveva incrociato una potente Kawasaki Ninja di colore verde sul ponte di Cremona. Da un controllo incrociato tra la banca dati della Motorizzazione e delle Forze di Polizia è emerso che, in provincia di Parma e Cremona, erano state immatricolate poche moto di quel tipo ed una era stata acquistata, guarda caso, da un pregiudicato di Casalmaggiore. Gli indizi raccolti e la preziosa collaborazione dei Carabinieri casalaschi hanno consentito di approfondire le indagini con una perquisizione domiciliare a casa di R.T. ove è stata trovata la moto Kawasaki e sequestrato il casco ed il giubbotto utilizzati al momento del prelievo al bancomat.

Tutti gli elementi sono stati riferiti alla Procura della Repubblica di Parma che ha chiesto ed ottenuto dal GIP un provvedimento di arresto a carico del 39enne eseguito dai carabinieri di Zibello che hanno accompagnato il centauro alla casa circondariale di Cremona.

L'odierna operazione dei Carabinieri di Zibello testimonia, ancora una volta, come la tempestività nel segnalare ogni accadimento alle Forze dell'ordine sia il necessario ed irrinunciabile punto di partenza per giungere all'individuazione dei responsabili dei reati. E' importante chiamare subito il numero unico di emergenza "112" raggiungendo poi, quanto prima, il più vicino Comando Stazione Carabinieri.

Pubblicato in Cronaca Parma

Nel bolognese, sì al 93,14% a Porretta Terme e al 63,04% a Granaglione; in provincia di Parma, sì al 51,01% a Zibello e al 52,57% a Polesine Parmense, nel riminese, sì all'84,48% a Montescudo e al 68,77% a Monte Colombo. -

Parma, 12 ottobre 2015 -

Vince la fusione nei sei comuni della nostra Regione chiamati ieri alle urne. Nei referendum consultivi gli elettori si sono mostrati favorevoli alla fusione dai cui nasceranno tre Comuni al posto di sei.
Dopo le quattro fusioni di Valsamoggia a Bologna, Sissa-Trecasali a Parma, Fiscaglia a Ferrara e Poggio Torriana a Rimini, a cui è seguita la nascita del Comune di Ventasso nell'Appenino reggiano, ieri sono stati chiamati a esprimersi Porretta Terme e Granaglione nel bolognese, Monte Colombo e Montescudo nel riminese, Polesine Parmense e Zibello in provincia di Parma. Due i quesiti sottoposti ai cittadini residenti: uno sul sì o no alla fusione dei due Comuni, uno sul nome preferito fra quelli proposti per l'ipotetico nuovo Comune unico.

In provincia di Bologna, a Porretta Terme hanno votato 1.630 cittadini, pari al 43,64% dei 3.735 aventi diritto, per entrambi i quesiti: 1.506 sono stati i sì, pari al 93,14% di chi si è recato alle urne, i no sono stati 111 (6,86%). 'Alto Reno Terme' è risultato il nome preferito, con 902 voti (59,46%).
 A Granaglione hanno votato 1.234 residenti, pari al 64,17% dei 1.923 aventi diritto, per il quesito numero 1, e 1.230 (63,96%) per il quesito numero 2: 771 (63,04%) i sì alla fusione, 452 (36,96%) i no. 'Granaglione Porretta Terme' il nome preferito con 535 voti (54,82%).

In provincia di Rimini, a Montescudo si sono recati alle urne 807 cittadini, il 28,05% dei 2.877 aventi diritto, per entrambi i quesiti: 675 (84,48%) i sì alla fusione, 124 (15,52%) i no. 'Montescudo - Monte Colombo' il nome che ha prevalso con 457 voti (61,67%).
 A Monte Colombo hanno votato 845 cittadini sui 2.804 aventi diritto, pari al 30,14%, per entrambi i quesiti. 577 (68,77%) sono stati i sì alla fusione, 262 (31,23%) i no. 'Monte dei Castelli' il nome preferito con 285 (39,26%) voti.

A Zibello hanno votato 796 cittadini sui 1.613 aventi diritto, il 49,35%, per entrambi i quesiti: i sì alla fusione sono stati 402 (51,01%), i no 386 (48,99%). Il nome più votato è stato 'Polesine Zibello' con 403 preferenze (69,97%).
 A Polesine Parmense si sono recati alle urne 573 cittadini, cioè il 50,22% dei 1.141 aventi diritto, per entrambi i quesiti. 297 (52,57%) i sì alla fusione, 268 (47,43%) i no. Anche qui ha prevalso 'Polesine Zibello' con 324 voti, il 73,30%.

Acquisito l'esito dei referendum consultivi, può riprendere in Assemblea legislativa regionale l'esame dei tre progetti di legge relativi alle fusioni in questione. Progetti sospesi in attesa della consultazione nei Comuni interessati, prevista dalla legge regionale.

"Si tratta di un risultato molto importante- afferma la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera- che conferma, come già ampiamente emerso nel corso della discussione in Assemblea legislativa, la volontà di rafforzare le rispettive comunità unificando risorse e forze, in modo di dare speranza e futuro alle parti più fragili della nostra regione, quali appunto i piccoli Comuni".



Pubblicato in Cronaca Emilia

Domenica 11 ottobre referendum in 6 comuni dell'Emilia Romagna: 14 mila i cittadini chiamati alle urne nelle province di Bologna, Rimini e Parma per dire sì o no alla fusione e scegliere il nome dell'eventuale Comune unico. Seggi aperti dalle 7 alle 23. I risultati e tutte le informazioni sul portale dell'Assemblea legislativa regionale. -

Parma, 8 ottobre 2015 -

Questa domenica, giornata di referendum in 6 Comuni dell'Emilia-Romagna, tra cui due in provincia di Parma, che saranno chiamati al voto, per esprimersi in favore o contro la fusione dei rispettivi Comuni di residenza. Dopo la recente fusione dei Comuni dell'Alto appennino reggiano, che ha visto la nascita del Comune unico di Ventasso, sono tre le nuove potenziali fusioni sottoposte alla consultazione popolare. 

Sono chiamati alle urne oltre 14mila cittadini, di Granaglione e Porretta Terme nel bolognese, Montescudo e Montefiorino nel riminese, Zibello e Polesine Parmense in provincia di Parma. Le urne resteranno aperte dalle 7 alle 23.

Nel caso di Granaglione e Porretta Terme, i cittadini sono chiamati a dire la propria sulla possibile nascita di un nuovo Comune unico di circa 7.000 abitanti. Di dimensioni simili l'eventuale Comune unico che sorgerebbe dalla fusione di Montescudo e Monte Colombo (circa 6.800 abitanti), più piccolo quello che si determinerebbe dalla fusione di Zibello e Polesine Parmense (circa 3.300 abitanti).

Oltre a dichiararsi per il sì o per il no alla fusione (scheda grigia), gli elettori potranno esprimersi anche sulla denominazione dell'eventuale nuovo Comune unico scegliendo su una seconda scheda, di colore rosa, tra una serie di nomi proposti. Eccoli: per quanto riguarda Granaglione e Porretta, Acque Alte, Alto Reno Terme, Granaglione Porretta Terme; a Zibello e Polesine Parmense la scelta sarà tra Polesine Zibello, Terra del Po, Pallavicinia; i residenti di Monte Colombo e Montescudo potranno scegliere tra Monte dei Castelli, Monti del Conca, Monte Colombo e Scudo, Montescudo - Monte Colombo.

I risultati dei referendum saranno disponibili sul sito dell'Assembla legislativa regionale, nella sezione dedicata alle fusioni: www.assemblea.emr.it/fusione-di-comuni. Qui saranno pubblicati i dati ufficiali, comunicati dalle Prefetture, sull'affluenza registrata alle 14 e alle 23, e, a seguire, i risultati finali delle consultazioni popolari. Già ora nella sezione del sito si trovano anche tutte le informazioni sulle modalità di voto e i progetti di fusione.

Acquisito l'esito dei referendum consultivi, riprenderà in Assemblea legislativa l'esame dei tre progetti di legge relativi alle fusioni in questione. Progetti sospesi in attesa della consultazione nei Comuni interessati, prevista dalla legge regionale.

Pubblicato in Cronaca Parma

Grazie alla nuova e moderna opera idraulica del Consorzio di Bonifica Parmense e della Regione Emilia Romagna per un'area molto estesa della Bassa di quasi 11.000 ettari si riduce notevolmente il rischio di esondazione durante i periodi di piena. Il Ministro Galletti: "Il nostro compito è trovare le risorse, spetta poi a Regioni e Comuni impegnarle bene e velocemente". -

Parma, 7 luglio 2015 -

Un vasto territorio di quasi 11mila ettari di estensione compreso nei comuni di Polesine, Zibello, Busseto, Soragna e Fidenza, costantemente minacciato dal pericolo delle esondazioni che nel recente passato hanno messo in scacco l'intero territorio provocando ingenti danni economici ad imprese agricole e colture, viene messo in sicurezza idraulica grazie all'azione concreta del Consorzio di Bonifica Parmense.

Dopo aver monitorato coi suoi tecnici le cause reali alla base dei possibili fenomeni alluvionali nella zona, la Bonifica ha sollecitato e ottenuto un progetto di lungo periodo in grado di offrire alle popolazioni del luogo un impianto idraulico di avanzata tecnologia che provvedere in modo esaustivo alla prevenzione generale del fenomeno, allontanando così i pericoli conseguenti.

L'impianto idrovoro del Cantonale fu costruito infatti già alla metà degli anni '50 grazie ad un finanziamento del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste per svolgere l'importante ruolo di "sollevamento" delle acque medie e basse provenienti dalle aree a sud-ovest nelcanale Fossa Parmigiana. Pur mantenendo un ruolo strategico fondamentale l'impianto di Cantonale a seguito di una progressiva urbanizzazione del territorio che ha limitato la sua efficacia aveva estrema necessità di essere ampliato nella struttura, nelle funzioni di capacità e migliorato sotto l'aspetto dell'ammodernato tecnologico.

Vista questa esigenza impellente il Consorzio della Bonifica Parmense, grazie anche alla collaborazione fattiva della Regione Emilia Romagna che ha finanziato una parte rilevante del progetto (580mila euro), ha iniziato nei mesi scorsi una totale ed estesa revisione dell'intero impianto provvedendo prima alla redazione del progetto ingegneristico e successivamente seguendo direttamente l'esecuzione dei numerosi lavori svolti sul territorio per l'adeguamento: sono stati "rafforzati" gli argini di difesa dei canali affluenti all'impianto Lavadura Inferiore, Lavezzoli e Dossi, Prati di Frescarolo e Bardalenzo per un importo complessivo di oltre 400mila euro; inoltre stato completamente ricostruito il "sifone" a servizio dei canali Pascoletto e Acque Basse di Samboseto per permettere il passaggio dell'enorme volume di acqua al di sotto dell'alveo del canale Rigosa Nuova.

In più, al fine di ottimizzare ulteriormente la funzionalità stessa del nodo idraulico e ridurne drasticamente il rischio nelle aree situate a quote altimetriche più basse, la Bonifica Parmense ha ultimato un intervento mirato raddoppia l'attuale capacità di sollevamento del Cantonale: da circa 1500 litri al secondo ad oltre 3000 l/s mediante l'installazione di due moderne elettropompeinvestendo solo per queste oltre 600mila euro.

"La scelta è quella di lavorare sempre più sulla prevenzione e sempre meno sull'emergenza e opere come questa e altre in Emilia-Romagna lo dimostrano ampiamente – ha dichiarato il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti – ma non dobbiamo abbassare la guardia, perché è importante realizzare lavori che mettano in sicurezza il territorio permettendo maggiori certezze all'occupazione, all'agricoltura e allo sviluppo. Per fare ciò è indispensabile passare nel più breve tempo possibile dallo stanziamento alla concreta realizzazione di un'opera: il nostro compito è trovare le risorse, spetta poi a Regioni e Comuni impegnarle bene e velocemente".

"In un area in cui la popolazione ha più volte sofferto gravi eventi alluvionali patendo danni e disagi – ha rimarcato il Direttore del Consorzio Meuccio Berselli – oggi, con questo intervento, la Bonifica ha messo in sicurezza un'area occupata da quasi 25mila abitanti portando un valore aggiunto economico ad industrie, aziende agricole privati cittadini".

Il presidente Luigi Spinazzi ringrazia la Regione Emilia Romagna per l'attenzione dimostrata, la professionalità delle imprese esecutrici e la competenza del personale interno che è riuscito in tempo utile a terminare un progetto di alto valore sociale ed economico in tempo di crisi.

(fonte: Ufficio stampa CBPR)

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