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Domenica, 02 Luglio 2017 09:00

Tre nuove DOP e IGP entrano in ISIT

Tre eccellenze DOP e IGP entrano a far parte dell'Associazione dei Consorzi di Tutela della salumeria italiana. Soddisfazione da parte del Presidente Lorenzo Beretta per l'ingresso dei Consorzi di Tutela della Coppa di Parma IGP, del Prosciutto di Carpegna DOP e del Salame Felino IGP

Milano, giugno 2017 – Cresce ulteriormente la rappresentanza dell'associazione dei Consorzi dei salumi italiani tutelati (ISIT) grazie all'ingresso dei tre Consorzi dei prodotti Coppa di Parma IGP, Prosciutto di Carpegna DOP e Salame Felino IGP.
L'ammissione dei nuovi Consorzi è avvenuta ufficialmente nel corso dell'ultima Assemblea di ISIT, svoltasi a Parma pochi giorni fa.

Costituitosi nel giugno 1999, ISIT svolge azioni di coordinamento strategico e operativo tra i Consorzi di tutela della salumeria italiana che vi aderiscono e si fa portavoce di un comparto sempre più "fiore all'occhiello" per il settore agroalimentare del nostro Paese.

"E' sempre una grande soddisfazione, come Presidente di ISIT - ha affermato Lorenzo Beretta - accogliere nuovi Consorzi nel nostro Istituto. Ciò permette di essere sempre più rappresentativi nel comparto della salumeria DOP e IGP, creare importanti sinergie ed operare per il raggiungimento di obiettivi comuni anche nei confronti delle Istituzioni. Come Istituto, lavoriamo quotidianamente a fianco dei Consorzi per mettere in atto iniziative di promozione, valorizzazione e salvaguardia di queste denominazioni, con l'obiettivo di diffondere la conoscenza e la cultura dei prodotti DOP e IGP sensibilizzando i consumatori sulle qualità uniche e distintive dei salumi tutelati."

Origo il primo forum internazionale dedicato ai prodotti Dop e Igp ha aperto i battenti oggi a Parma anticipando il "Cibus Connect", la fiera del food made in Italy.

di Virgilio, Parma 11 aprile 2017 - Da oggi fino al 13 aprile Parma ospiterà produttori e consorzi provenienti da tutto il mondo. Opportunità anche di incontri commerciali in collegamento con Cibus Connect. A fine 2016 sono 2.959 i prodotti riconosciuti. Italia ed Emilia-Romagna leader in Europa. Un comparto che rappresenta un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio.

20170411-INFOGRAFICHE SCENARIO-L'Italia, leader mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine, raggiunge i 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. Le Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%.

In questo scenario d'eccellenza nazionale però spiccano su tute le tre province emiliane sorte sulla Via Emilia che, come Parma, quest'anno festeggerà il 2.200esimo anno di vita.

Parma, Reggio Emilia e Modena infatti confermano l'importanza della Food Valley emiliana, grazie al numero di filiere DOP IGP (34)
che insistono nel territorio, ma soprattutto all'entità del valore economico delle produzioni maggiori (Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP, in primis).

Ecco quindi che non è un caso che sia stata scelta la città ducale per accogliere il primo forum dedicato alle produzioni di eccellenza internazionale inaugurato questa mattina alla presenza 300 ospiti provenienti da tutto il mondo. 

"Origo non poteva che aver luogo in Emilia-Romagna, una regione che in tutto il mondo è conosciuta e apprezzata per l'eccellenza delle sue produzioni alimentari e che detiene il record di prodotti a Indicazione d'origine con ben 44 specialità- ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini aprendo i lavori- le nostre esportazioni valgono quasi 6 miliardi di euro e prodotti come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, l'Aceto Balsamico di Modena, la Mortadella Bologna per citarne solo alcuni tra i tanti, ne rappresentano una voce importante. Origo Global Forum è un'occasione preziosa di confronto, per far crescere ulteriormente questo importante comparto, creando sviluppo e occupazione".

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20170411-ORIGO-AUDITORIUM-PAGANINI-079-BonacciniPromosso dalla Regione Emilia-Romagna e dal ministero delle Politiche agricole, insieme all'Unione parmense degli industriali e a Fiere Parma, con il patrocinio e il supporto della Commissione e del Parlamento europeo e del Comune di Parma, Origo, in collegamento con Cibus Connect, da oggi al 13 aprile, offrirà ai produttori e ai consorzi anche l'opportunità di incontri con i grandi buyer internazionali. In particolare la Regione Emilia-Romagna ha a disposizione un'area dedicata per presentazioni e degustazioni, cui hanno dato la loro adesione tutti i principali Consorzi di prodotti Dop e Igp emiliano-romagnoli.

"In una fase in cui l'agricoltura nel mondo è sempre più sottoposta ai meccanismi delle commodity, siamo di fronte a un settore che mette al centro la qualità delle materie prime, l'irrinunciabile legame con il territorio, il rispetto di rigorosi disciplinari di produzione, il contenuto fortemente identitario- ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli partecipando alla tavola rotonda dedicata al futuro delle Indicazioni geografiche e alle sfide aperte - anche per questo è importante promuoverne la diffusione e sostenerne il posizionamento sui mercati." .

Apre domani mercoledì 12 aprile a Parma la fiera "Cibus Connect", organizzata da Federalimentare e Fiere di Parma, che rimarrà allestita fino a giovedì 12 aprile. Cibus Connect è un nuovo format di fiera light, una due giorni con un mix di esposizione, forum internazionali, workshop e incontri d'affari con migliaia di buyer italiani ed internazionali.
Le aziende espositrici sono 400, selezionate tra quelle maggiormente vocate all'export. Presenti anche 45 espositori selezionati da Slow Food. In esposizione i nuovi prodotti del food and beverage made in Italy destinati al mercato interno ed estero. Gli chef più accreditati saranno impegnati in numerosi show cooking per far conoscere i nuovi prodotti.

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(Foto Francesca Bocchia)

 

Pubblicato in Agroalimentare Parma

ORIGO, Geographical Indications' Global Forum, il Forum europeo ed internazionale dedicato alle DOP e IGP l'11-12-13 aprile 2017 a Parma. Gli scritti sono oltre 300 e provengono dall'Italia e Paesi UE ed Extra UE.

Parma, 7 aprile 2017

Il Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Unione Parmense per gli Industriali e Fiere di Parma, con il patrocinio ed il supporto della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e di Comune di Parma, promuovono la prima edizione di Origo Global Forum, un evento europeo ed internazionale dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell'Unione Europea.

ORIGO, il Global Forum che nasce dalla necessità di creare una nuova consapevolezza del valore strategico delle produzioni di qualità sia all'interno del contesto europeo sia nei mercati internazionali.
I principali partner sono le reti europee ed internazionali del settore: oriGIn, AREPO, A.R.E.F.L.H., Fondazione Qualivita, AICIG. Oggi sono più di 300 gli iscritti, rappresentanti delle aziende certificate, che hanno scelto di aderire all'evento. ORIGO è realizzato in sharing con Cibus Connect, l'importante fiera internazionale dell'alimentazione di Fiere di Parma, dedicata in particolare nel 2017 alla promozione di relazioni di business B2B con i principali top buyers internazionali. Durante le giornate del 12 e 13 aprile, presso Cibus Connect, saranno promosse infatti le relazioni tra DOP e IGP europee ed extraeuropee ed i top buyers internazionali che saranno presenti a Cibus Connect 2017. La giornata di apertura di martedì 11 aprile si svolge invece presso l'Auditorium Paganini di Parma – Sala Ipogea – ed ospita un un evento di confronto ed analisi sull'agenda europea ed internazionale delle Indicazioni Geografiche, che si aprirà con l'intervento del Ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina, a cui seguirà un messaggio di Phil Hogan, Commissario UE per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.

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Simona Caselli, Assessore Regionale all'Agricoltura
"Dobbiamo proteggerci dai protezionismi e dal falso Made in Italy. La sfida che abbiamo di fronte è proprio questa: sostenere e rafforzare il posizionamento sui mercati di queste eccellenze che rappresentano un modello virtuoso di sviluppo, in un'epoca in cui anche l'agricoltura troppo spesso è sottoposta alla logica delle commodity. Il recente accordo Ceta tra Ue e Canada è un risultato importante che va in questa direzione e che ha aperto le porte del Paese nord americano a 142 indicazioni geografiche europee, di cui 38 italiane e ben 12 della nostra regione. La via degli accordi commerciali che salvaguardino gli standard ambientali e sanitari è fondamentale e quello canadese non deve rimanere un caso isolato."

Cristiano Casa, Assessore Attività Produttive Turismo Commercio Sicurezza Urbana / T.S.O.
"Comune di Parma non poteva mancare a questo evento europeo ed internazionale: Parma è la città della gastronomia, rappresenta un territorio che è espressione di tanti prodotti DOP IGP pertanto è la sede ideale per Origo Global Forum. Inoltre è proprio un nostro obiettivo quello di far divenire Parma una piattaforma internazionale di riferimento per il comparto gastronomico e agroalimentare".
Antonio Cellie, Ceo Fiere di Parma
«Fiere di Parma ha accolto con entusiasmo la proposta di affiancare un evento della portata di Origo Global Forum a Cibus Connect. I top buyer esteri, che ormai frequentano regolarmente Cibus, sono sempre alla ricerca di prodotti e specialità alimentari DOP e IGP, tesori di cui l'Europa, ma in particolar modo l'Italia,è ricca . Il 12 e il 13 aprile Cibus Connect ospiterà una lounge dedicata ai partecipanti al Forum per facilitare gli incontri con gli operatori interessati che anche qui potranno scoprire la specificità dei prodotti internazionali.»

L'agenda del Global Forum dell'11 aprile prevede una prima sessione dedicata alla policy europea, per discutere del presente e del futuro delle IG in Europa, senza dimenticare che le IG non rientrano solo nella Politica agricola (primo e secondo pilastro della Politica agricola comunitaria), ma anche nella Politica ambientale (agro-ambientale) e in quella commerciale, e che anche i consumatori guardano con grande interesse alla qualità e alla varietà del cibo. L'obiettivo della seconda sessione sarà dimostrare come i prodotti IG siano sostenibili e possano esserlo ancora di più attraverso interventi e politiche mirati.
Saranno infine posti in evidenza l'esigenza di realizzare una sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale, illustrando in che modo questi prodotti possono rappresentare una svolta per molte aree geografiche. Oggi, i temi della sostenibilità sociale, dell'impiego e della resilienza del sistema agroalimentare locale sono particolarmente attuali e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro e nella nuova Politica agricola comunitaria post-2020.

Origine, territorio, valore, diversità, natura, tutela e identità sono i tratti distintivi tipici delle produzioni oggetto di questo innovativo Forum, che sceglie Parma: capitale della food valley italiana, città creativa della gastronomia UNESCO, riferimento mondiale per il cibo.
Le nuove sfide globali impongono a tutti i produttori e gli esperti del settore UE di unire le energie e creare nuove modalità di relazioni culturali ed economiche, questa la premessa di Origo, un Forum fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna, terra di tradizione, ricerca, innovazione per tutta la cultura e la produzione del cibo e l'agricoltura sostenibile e che, forte delle sue 44 DOP e IGP nel settore Food e 29 nel settore Wine, fa di questo territorio la perfetta sintesi e sede ideale di ORIGO.

SCENARIO DOP IGP EUROPA E ITALIA
L'Italia mantiene il suo primato mondiale nel settore delle produzioni certificate DOP, IGP e STF, con 814 prodotti dei comparti Food e Wine e ben 13 nuove registrazioni nel corso del 2016. Anche a livello globale con 69 nuovi prodotti registrati del comparto Food, di cui 65 in Paesi UE e 4 in Paese Extra UE, le Indicazioni Geografiche continuano a crescere e chiudono il 2016 con 2.959 IG all'appello (23 fuori dall'Europa).

XIV RAPPORTO 2016 SULLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI E VITIVINICOLE DOP IGP STG (FONTE ISMEA E FONDAZIONE QUALIVITA)

DOP e IGP confermano il proprio ruolo strategico di traino dell'export del Made in Italy: +9,6%. L'Italia, leader mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine raggiunge 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. Le Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del Made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%. Il settore Food – composto da oltre 80mila operatori – vale 6,35 miliardi di euro alla produzione e registra una crescita al consumo del +1,7%, con un trend che nella Grande Distribuzione supera il +5%. Il comparto Wine – che raggiunge una produzione certificata di 2,84 miliardi di bottiglie – vale 7,4 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +5,8%.
Il Sistema delle DOP IGP in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, nel 2016, conta 247 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 162mila interventi annui – in Italia, all'estero e sul web – effettuati da Organismi di controllo pubblici.

Gli areali di produzione delle denominazioni nel loro complesso coinvolgono capillarmente tutto il Paese, con zone ad alta presenza di filiere agroalimentari di qualità ed altre con intensità minore. L'analisi Ismea-Qualivita sulla ricaduta del valore economico delle filiere DOP IGP nelle Province italiane restituisce una fotografia dell'impatto del sistema IG a livello territoriale. L'analisi conferma una forte concentrazione – soprattutto nelle aree del Nord-Est e Nord-Ovest – con il 20% delle province italiane che copre oltre l'80% del valore economico complessivo, anche se si rilevano dinamiche di impatto diversi sui territori d'Italia per le varie filiere produttive. Nel comparto agroalimentare, le prime tre Province – Parma, Modena, Reggio nell'Emilia – confermano l'importanza della Food Valley emiliana, grazie al numero di filiere DOP IGP (34) che insistono nel territorio, ma soprattutto all'entità del valore economico delle produzioni maggiori (Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di parma DOP e Aceto balsamico di Modena IGO, in primis). Nel comparto Wine è il "Sistema Prosecco" a determinare il maggiore impatto sul territorio di Treviso e Verona, Province che presentano, comunque, altre numerose importanti denominazioni; seguono le Province di Siena, Cuneo, Asti e Firenze areali di produzione delle denominazioni storiche" toscane e piemontesi.

Pubblicato in Agroalimentare Parma
Giovedì, 06 Aprile 2017 09:10

ORIGO, Geographical Indications’ Global Forum

ORIGO, Geographical Indications' Global Forum. Il Forum europeo ed internazionale dedicato alle DOP e IGP si svolge martedì 11 aprile 2017, presso l'Auditorium Paganini di Parma. Tra gli ospiti interverrà anche il Ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina.

Parma, 6 aprile 2017

Il Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Unione Parmense per gli Industriali e Fiere di Parma, con il patrocinio della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e del Comune di Parma, promuovono la prima edizione di Origo Global Forum, un evento europeo ed internazionale dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell'Unione Europea.
ORIGO, il Global Forum che nasce dalla necessità di creare una nuova consapevolezza del valore strategico delle produzioni di qualità sia all'interno del contesto europeo sia nei mercati internazionali. I principali partner sono le reti europee ed internazionali del settore: oriGIn, AREPO, A.R.E.F.L.H., Fondazione Qualivita, AICIG.

L'agenda della giornata scientifica dell'11 aprile apre con una sessione dedicata alla policy europea, per discutere del presente e del futuro delle IG in Europa, senza dimenticare che le IG non rientrano solo nella Politica agricola (primo e secondo pilastro della Politica agricola comunitaria), ma anche nella Politica ambientale (agro-ambientale) e in quella commerciale, e che anche i consumatori guardano con grande interesse alla qualità e alla varietà del cibo. L'obiettivo della seconda sessione sarà dimostrare come i prodotti IG siano sostenibili e possano esserlo ancora di più attraverso interventi e politiche mirati.

ORIGO-global forum-parma-agricoltura-

Saranno infine posti in evidenza l'esigenza di realizzare una sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale, illustrando in che modo questi prodotti possono rappresentare una svolta per molte aree geografiche. Oggi, i temi della sostenibilità sociale, dell'impiego e della resilienza del sistema agroalimentare locale sono particolarmente attuali e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro e nella nuova Politica agricola comunitaria post-2020.

ORIGO è realizzato in sharing con Cibus Connect, l'importante fiera internazionale dell'alimentazione di Fiere di Parma, dedicata in particolare nel 2017 alla promozione di relazioni di business B2B con i principali top buyers internazionali. Durante le giornate del 12 e 13 aprile saranno promosse le relazioni B2B tra DOP e IGP europee ed extraeuropee ed i top buyers internazionali che saranno presenti a Cibus Connect 2017. Origine, territorio, valore, diversità, natura, tutela e identità sono i tratti distintivi tipici delle produzioni oggetto di questo innovativo Forum, che sceglie Parma: capitale della food valley italiana, città creativa della gastronomia UNESCO, riferimento mondiale per il cibo.
Le nuove sfide globali impongono a tutti i produttori e gli esperti del settore UE di unire le energie e creare nuove modalità di relazioni culturali ed economiche.

(Fonte: Ufficio stampa ORIGO)

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Latte e formaggi in Italia: origine in etichetta obbligatoria dal 19 aprile su tutte le confezioni. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto, già lo scorso 21 gennaio, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto che introduce in etichetta l'indicazione obbligatoria dell'origine per i prodotti lattiero caseari in Italia.

L'obbligo scatterà dal 19 aprile 2017 su tutte le confezioni e si applicherà al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.
Questo nuovo sistema rappresenta una vera e propria sperimentazione in Italia e consente di indicare con chiarezza ai consumatori la provenienza delle materie prime di molti prodotti come il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini.

"Vogliamo garantire - ha dichiarato il Ministro Martina - la massima tutela e trasparenza per consumatori e produttori. Con la sperimentazione dell'origine in etichetta, infatti, chi acquista potrà scegliere in modo informato e consapevole il Made in Italy. Si tratta di una svolta storica che consente un rapporto nuovo tra gli allevatori, i produttori e i consumatori." "L'Italia - conclude il Ministro - continuerà a spingere perché questo modello si affermi a livello europeo e per tutte le produzioni agroalimentari, perché è una chiave decisiva per la competitività e la distintivita' dei modelli agricoli."

COSA CAMBIA
Il decreto prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l'origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile.
Le diciture utilizzate saranno le seguenti:
a) "Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte";
b) "Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte".

Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con l'utilizzo di una sola dicitura: ad esempio "ORIGINE DEL LATTE: ITALIA".

Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall'Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:
- latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei;
- latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei.

Se le operazioni avvengono al di fuori dell'Unione europea, verrà usata la dicitura "Paesi non UE".
Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all'origine e il latte fresco già tracciato.

(fonte originale MIPAAF Roma 21 gennaio 2017)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Etichette promuovono cibo spazzatura a scapito delle specialità del Made in italy. L'etichetta a semaforo sponsorizzata dalle grandi multinazionali mette a rischio il Made in Italy agroalimentare in Europa dove le esportazioni sono cresciute del 4% nel 2016 raggiungendo il record di 28 miliardi, pari a circa ¾ del totale nel mondo.

 

 

20170308semaforoEtichettaE' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, ma anche extravergine di oliva sarebbero tra le vittime illustri dell'etichetta a semaforo degli alimenti che colpisce ingiustamente le produzioni italiane, con indicazioni sbagliate e fuorvianti.

Va respinta l'ipotesi di una informazione visiva che - denuncia la Coldiretti - finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani come i prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), di cui l'Italia ha la leadership in Europa con 289 riconoscimenti, per promuovere, al contrario, il cibo spazzatura come le bevande gassate senza zucchero, ingannando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale.

L'etichetta semaforo indica - spiega la Coldiretti - con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute. La segnalazione sui contenuti di grassi, sali e zuccheri - critica la Coldiretti - non si basa pero' sulle quantità effettivamente consumate, ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Un modello già adottato capillarmente dai supermercati della Gran Bretagna che si appresta con la Brexit ad uscire dall'Unione Europea dove - conclude la Coldiretti – va rigettato con decisione.

 


(Fonte Coldiretti 8 Marzo 2017)

È stato presentato lo scorso 7 febbraio a Roma il Quattordicesimo Rapporto Ismea - Qualivita sulle produzioni italiane agroalimentari e vitivinicole Dop, Igp e Stg.

Alla presenza di un vasto pubblico di operatori del settore della qualità certificata, rappresentanti di consorzi di tutela, delle associazioni e della stampa, è stata diffusa la fotografia del settore corredata da un'attenta analisi dei dati con riferimento alle principali aree tematiche:
- Scenario DOP IGP Europa e Italia
- Dati produttivi ed economici DOP IGP Italia
- Impatto economico per provincia
- Canali di vendita e consumi GDO
- Comunicazione e social media Consorzi
- Legislazione e controlli

Principali numeri del comparto
L'Italia, leader mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine, raggiunge i 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale.

20170207-2-Qualivita-ismea-settoriLe Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%.

Il settore Food - composto da oltre 80mila operatori - vale 6,35 miliardi di euro alla produzione (-1,5% su base annua) e registra una crescita al consumo del +1,7%, con un trend che nella Grande Distribuzione supera il +5%.

Il comparto Wine - che raggiunge una produzione certificata di 2,84 miliardi di bottiglie - vale 7,4 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +5,8%.

Il Sistema delle DOP IGP in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, nel 2016, conta 247 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 162mila interventi annui - in Italia, all'estero e sul web - effettuati dagli Organismi di controllo pubblici.

(Ismea - Roma 7 febbraio 2017)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Dal 18 al 19 gennaio Mulino Alimentare spa sarà presente al Marca di Bologna con le sue ultime novità. "Innovazione nella tradizione" Pav. 15 Stand A22.

Baganzola, Parma, 15 gennaio 2017 - "La forma nella sua confezione migliore" è l'obiettivo che Mulino Alimentare Spa si è posto sin dall'origine.
Confezionare i migliori formaggi DOP della penisola e proporli con la migliore confezione possibile, in termini di estetica, qualità, sicurezza e contributo di servizio.

Mulino Alimentare Spa al Padiglione 15 Stand A22 Vi aspetta al Marca dal 18 al 19 gennaio a Bologna. "Innovazione nella Tradizione".

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Roma, 11 luglio 2016. "La tutela dei marchi Dop e Igp è certamente una condizione ottimale, ma non rappresenta un presupposto necessario né tantomeno sufficiente per fare mercato nel mondo e contrastare l'Italian sounding. Servono anche altri strumenti – come quelli legati alla promozione e all'informazione sui prodotti – che sono messi a disposizione dall'Ue e che non sempre sappiamo utilizzare al meglio".

Lo ha detto oggi il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, in occasione del seminario di Atene organizzato, tra gli altri, dalla Commissione Europea sulla promozione dei prodotti agricoli con indicazioni geografiche protette. Per Mercuri: "Ad Atene, invitati dalla Commissione, portiamo come best practice sull'utilizzo dei fondi comunitari per la promozione le esperienze dei Consorzi del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano. Due realtà che grazie ai fondi hanno raggiunto notorietà e riconoscibilità in tutto il mondo, e dove la cooperazione gioca un ruolo fondamentale, con il 65% della quota produttiva per il Grana e circa l'80% del Parmigiano. Allo stesso tempo – ha concluso il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari -, presentiamo anche il nostro modello aggregativo che può rappresentare un esempio virtuoso da seguire per rendere l'agroalimentare più competitivo".

Con 27.500 allevamenti e 700 imprese cooperative che raccolgono il 70% della materia prima nazionale (quasi 7 milioni di tonnellate di latte), la cooperazione contribuisce al sistema lattiero-caseario nazionale con un valore economico di circa 7 miliardi di euro.

Grana Padano gde
(Alleanza Cooperative 11 luglio 2016)

Agricoltura - L'Assessore Caselli a Bruxelles all'iniziativa delle Regioni dei prodotti Dop e Igp e dell'ortofrutta: l'Europa deve difendere la qualità per competere sui mercati. L'Emilia-Romagna regione leader per numero di certificazioni.

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Bologna - "L'Emilia-Romagna è la regione europea con il più alto numero di prodotti Dop e Igp, ben 41.

Prodotti che in tutto il mondo significano qualità, genuinità, rigorosi disciplinari di produzione. Ma tutta l' Europa vanta straordinarie produzioni tradizionali e a indicazione d'origine che vanno salvaguardate e valorizzate. Più qualità significa infatti più capacità di competere sui mercati globali, ma anche più salvaguardia del territorio rurale, del paesaggio, dell'ambiente. L'Europa deve lavorare compatta in questa direzione, a partire dalle trattative per il Transatlantic Trade and Investmnent Partnership (Ttip), il Trattato di libero scambio con gli Usa, che proprio in queste settimane sta entrando in una fase particolarmente importante." Lo ha detto oggi (25 marzo 2015 ndr) a Bruxelles l'assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli durante l'incontro promosso dalle Regioni europee dei prodotti d'origine (Arepo) e dalle Regioni orticole, frutticole e floricole (Areflh). All'iniziativa ha partecipato il Commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan. Tra gli altri è intervenuto anche Paolo De Castro, relatore permanente sul Ttip per la Commissione agricoltura del Parlamento europeo.

Con 269 produzioni certificate su 1.249 iscritte nel registro Ue, l'Italia si conferma il paese con il più alto numero di prodotti Dop e Igp e l'Emilia-Romagna con 41 referenze, leader tra le Regioni europee. Prodotti che valgono per il nostro paese oltre 13 miliardi di euro e tra i quali figurano veri e propri simboli del "Made in Italy" come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Prosciutto di Parma.

Tra i problemi che frenano questo importante settore vi è senz'altro quello dell' "Italian sounding" che pesa per oltre 60 miliardi di euro. "Expo – ha concluso Caselli – sarà l'occasione per portare al centro del confronto internazionale il tema di un'agricoltura pienamente sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale".
Arepo, l'associazione delle Regioni europee con prodotti d'origine e Areflh, che riunisce le Regioni frutticole e orticole, insieme rappresentano 40 realtà regionali di 8 diversi Stati membri della Ue, per oltre il 50% delle Indicazioni Geografiche, il 45% dell'ortofrutta e il 70% dei fiori e delle piante prodotte in tutta l'Unione europea.

(Fonte Regione Emilia Romagna 25 marzo 2015)

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