Giovedì, 14 Maggio 2015 11:03

I pericoli del gioco d'azzardo: una nuova guida per 29 comuni del Reggiano In evidenza

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Il volume fornisce informazioni sul gioco d'azzardo, consigli, risultati di ricerche internazionali, curiosità rispetto alle possibilità di vincita e indicazioni sui servizi a cui rivolgersi. -

Reggio Emilia, 14 maggio 2015 -

Promossa dalla Provincia di Reggio Emilia, si chiama "Il banco vince sempre" ed è una guida di 24 pagine scritte dall'associazione "Centro sociale Giovanni XXIII" per sensibilizzare sui rischi del gioco d'azzardo.

Il volume, un unicum in Italia, fornisce grazie ad una grafica accattivante informazioni sul gioco d'azzardo, consigli per i familiari, notizie sui fatturati e sulla divisione delle cifre, risultati di ricerche internazionali sui giochi più pericolosi, curiosità rispetto alle possibilità di vincita e indicazioni sui servizi a cui rivolgersi per avere aiuto.
Distribuito gratuitamente in 15.000 copie in 29 comuni del reggiano, l'iniziativa è stata presentata ieri a Palazzo Allende dai presidenti della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, e del Centro sociale Giovanni XXIII Matteo Iori, insieme ai sindaci di Quattro Castella e Rio Saliceto Andrea Tagliavini e Lucio Malavasi e all'assessore alle Politiche sociali del Comune di Casalgrande Graziella Blengeri.

Dati alla mano, "Le statistiche più ottimiste parlano, a livello nazionale, di 250.000 giocatori patologici ed altri 700.000 problematici. A Reggio abbiamo iniziato con il primo gruppo di aiuto nel Duemila, oggi ne abbiamo già cinque e in tutti questi anni abbiamo assistito 840 persone, ma purtroppo sono ancora pochi quelli che chiedono aiuto. Un volta a un gruppo, composto da otto giocatori, abbiamo chiesto a quanto ammontassero i loro debiti di gioco, e la somma totale era di 120.000 euro". - ha spiegato Matteo Iori.

Le iniziative messe in campo da Provincia e Comuni

Il presidente Manghi ha poi ricordato le tante iniziative già messe in campo da Provincia e Comuni contro il gioco d'azzardo, a partire da quelle urbanistiche volte a "evitare che sale scommesse e Vlt si radichino nei centri dei paesi, nel cuore delle nostre comunità dove avrebbero più occasioni di intercettare persone, minori compresi, ma siano confinate in periferia, per dare un segnale anche fisico di distanza da queste attività. "Alla Regione Emilia-Romagna – ha aggiunto – abbiamo inoltre richiesto, ottenendo già un primo parere favorevole, una modifica legislativa perché i Comuni possano interrompere immediatamente le attività in caso di realtà abusive e tornare in possesso di locali impropriamente utilizzati".

Il sindaco di Rio Saliceto Lucio Malavasi ha annunciato che il Comune "distribuirà la guida attraverso iniziative pubbliche rivolte a sensibilizzare i cittadini, a partire dai più giovani, su questo tema". "Ma l'impegno degli enti locali rischia di essere vanificato – ha aggiunto – se quello stesso Stato, che pure incassa da queste attività, non inasprirà la tassazione per abbassare i margini di guadagno delle macchinette, che restano troppo elevati: i soldi in meno che lo Stato finirebbe per incassare sarebbero comunque risparmiati nell'assistenza sanitaria al sempre maggior numero di giocatori patologici".

Il sindaco di Quattro Castella, Andrea Tagliavini, ha ricordando come il Comune stia lavorando a un regolamento "per assegnare incentivi economici a chi dismette o si rifiuta di installare questo genere di attività" e come "sia importante anche l'isolamento sociale, come dimostra quanto avvenuto qualche anno fa a Puianello nei confronti di una sala per scommesse online che si spacciava per internet-point, che poi in pochi mesi chiuse".

L'assessore alle Politiche sociali Graziella Blengeri ha quindi citato il progetto dell'Unione Tresinaro-Secchia di cui il Comune di Casalgrande è capofila in collaborazione proprio con il Centro Giovanni XXIII, "finalizzato ad aprire uno sportello per chi ha problemi patologici legati al gioco, al servizio di tutti i Comuni dell'Unione e di quelli confinanti del Modenese".