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Sabato, 02 Agosto 2014 14:46

Reggio Emilia – Anche i sindaci reggiani alla commemorazione della strage di Bologna In evidenza

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Alla commemorazione per la strage alla stazione di Bologna erano presenti anche i rappresentanti di alcuni comuni della nostra provincia: Reggio Emilia, Scandiano e Castellarano. Tra le 85 vittime coinvolte nella tragedia, c'erano due cittadini di Scandiano, madre e figlio. All'evento ha partecipato anche il sindaco reggiano Luca Vecchi.

Reggio Emilia, 2 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

La strage alla stazione di Bologna è una ferita sempre aperta per il Paese, e anche nella nostra provincia. In quell'attentato, infatti, persero la vita anche due cittadini scandianesi. Il 24enne Vittorio Vaccaro si era recato a Bologna assieme alla madre, Eleonora Geraci, per attendere in stazione una parente proveniente dalla Sicilia. Ma per entrambi, l'orologio si fermò alle 10.25 di 34 anni fa. Vittorio lasciò la moglie Adele Incerti, di 22 anni, e la figlia Linda, di soli 4 anni.

Alla tradizionale commemorazione che si è tenuta questa mattina a Bologna nel piazzale antistante la stazione, hanno partecipato la Cgil reggiana e tre Comuni della nostra provincia: Reggio Emilia, Scandiano e Castellarano. Infatti, Vittorio Vaccaro lavorava nell'azienda Sassol-art del comune del distretto ceramico. "Celebrare questo giorno – ha sottolineato la Camera del Lavoro di Reggio Emilia - significa costruire un argine solidale contro ogni forma di terrorismo, per la pace e la verità, una rinnovata azione politica di tutte le realtà istituzionali, politiche e sociali".

Il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, si è recato personalmente a Bologna. Come ulteriore segno di massimo rispetto e partecipazione, a Bologna era presente anche il gonfalone della città di Reggio. Alla manifestazione hanno partecipato anche il sindaco di Castellarano, Alberto Vaccari, insieme al vicesindaco Marco Cassinadri. (continua sotto)

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"Si prova ogni anno fortissima commozione a partecipare alla commemorazione delle vittime – ha detto l'assessore scandianese Pighini, che si è recato a Bologna in rappresentanza dell'amministrazione -: ritengo sia fondamentale la presenza delle istituzioni, non solo per portare solidarietà ai famigliari, ma anche per continuare a chiedere verità e giustizia. La memoria e l'informazione sui fatti sono i punti fondamentali sui quali costruire una verità condivisa".

La commemorazione si è svolta senza problemi di ordine pubblico. Alle 9.15 i gonfaloni delle città sono partiti da piazza Nettuno, per sfilare nel corteo lungo via dell'Indipendenza e raggiungere piazza Medaglie d'Oro, di fronte alla stazione di Bologna. Qui il presidente dell'Associazione familiari vittime Paolo Bolognesi ha fatto il suo intervento, e poi si è tenuto un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Ha chiuso la cerimonia il sindaco di Bologna, Virginio Merola.

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