Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Vigatto hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 30enne straniero che, al termine delle necessarie verifiche è ritenuto il presunto responsabile di ricettazione di documenti personali.
L’episodio è avvenuto nella serata del 28 ottobre quando una pattuglia della Stazione di Vigatto, impegnata in un servizio di prevenzione nella zona di Strada Langhirano, ha notato in un’area residenziale un individuo incappucciato che si muoveva a piedi con fare sospetto tra le auto parcheggiate.
I militari sono subito intervenuti per fermare l'uomo, che è stato identificato in un 30enne straniero residente in una zona della città non prossima al controllo.
L'atteggiamento particolarmente insofferente del soggetto ha indotto i Carabinieri ad approfondire il controllo, ritenendo che potesse occultare qualcosa di illecito sulla persona.
La lungimiranza degli operanti ha dato i suoi frutti: dalle tasche dei pantaloni del 30enne, oltre ai suoi documenti, sono spuntati altri documenti e tessere intestate a diversi cittadini italiani, totalmente estranei all'uomo.
In particolare, il soggetto è stato trovato in possesso di due patenti, una tessera sanitaria, un abbonamento TEP e un portatessere, intestati a tre persone diverse e non legate tra loro.
Alle legittime domande degli operanti circa la provenienza dei documenti, l'uomo ha vacillato e non è riuscito a fornire alcuna versione credibile.
Per tale motivo, il 30enne è stato accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito.
I militari hanno dato il via a immediate e accurate analisi attraverso le banche dati interforze.
L'esito degli accertamenti ha permesso ai Carabinieri di rintracciare i legittimi proprietari di ogni singolo documento. I successivi riscontri hanno confermato che alcuni documenti erano già stati dichiarati smarriti, mentre altri sono risultati provento di precedenti delitti, con le relative denunce sporte dai proprietari già da diversi mesi.
Al termine della tempestiva indagine e sequestrati i documenti per la successiva restituzione ai legittimi intestatari, per il 30enne, sul cui conto sono emersi gravi indizi di colpevolezza, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
È importante precisare che l'indagato è al momento solamente indiziato di delitto, seppur gravemente. La sua posizione sarà attentamente valutata dall'Autorità Giudiziaria nel corso dell'intero iter processuale e definita solo a seguito dell'eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di presunzione di innocenza.











































































