Nonostante l'orario lavorativo, la partecipazione all'iniziativa è stata significativa, un chiaro segnale del disagio diffuso tra i residenti. Gli organizzatori hanno espresso grande soddisfazione per la risposta della cittadinanza, che ha dimostrato di voler manifestare il proprio disappunto in modo civile, ma risoluto.
Promotori e sostenitori della manifestazione
L'iniziativa è stata promossa con forza da Lino Cirri, titolare del Venezia Valenti Cafè, che ha coordinato l'evento con il fondamentale supporto dei Comitati di Quartiere. Al suo fianco, Devid Brozzi, figura chiave nell'organizzazione e creatore del gruppo Facebook "Sos Parma riprendiamoci la nostra città", un gruppo divenuto in pochi giorni il punto di riferimento per chi condivide le stesse preoccupazioni e che conta già alcune migliaia di iscritti. Hanno partecipato attivamente anche Gianluca Zoni, Daniele Ghirarduzzi e l'Avvocato Giovanni Franchi, arricchendo il dibattito con i loro interventi.
Assenze che fanno rumore
Se da un lato si è registrata la presenza di alcuni rappresentanti delle forze di opposizione, dall'altro si è notata la totale assenza di esponenti della maggioranza. Un vuoto che non è passato inosservato e che ha alimentato le critiche verso l'Amministrazione Comunale, accusata di non voler ascoltare le istanze dei cittadini.
Voci dalla piazza
Lino Cirri ha dichiarato: "Sono molto soddisfatto dell'adesione e rammaricato perché né il Sindaco, né altri esponenti del Comune si sono affacciati, addirittura si sono barricati chiudendosi dentro. Non so se siamo arrivati a 1000 persone, eravamo comunque tanti e non possono ignorarci. Continueremo a pretendere un impegno serio per risolvere i problemi legati alla mancanza di sicurezza e al degrado nella nostra città. A breve ci rincontreremo con i Comitati di Quartiere, che hanno stilato un decalogo con 10 punti per garantire la sicurezza in città, per valutare le nuove azioni che si possono portare avanti per far sì che le Istituzioni intervengano concretamente".
Devid Brozzi ha aggiunto: "Direi che la manifestazione è stata un successo, tenuto conto anche del giorno lavorativo e dell'orario. Adesso andiamo avanti per Parma, per la nostra sicurezza e quella dei nostri figli". E nel frattempo Brozzi ha scritto anche una lettera indirizzata alla Premier Giorgia Meloni, nella quale da cittadino, padre e marito, esprime la sua crescente preoccupazione per l'escalation di criminalità e degrado che sta minando la sicurezza e la dignità della città. Denuncia un senso di abbandono da parte delle Istituzioni, che minimizzano il problema, e chiede a gran voce più controlli, sicurezza, leggi severe contro la criminalità e rispetto per Parma e i suoi cittadini, promettendo di far sentire la propria voce fino a quando non ci saranno cambiamenti concreti. Pur non essendo contrario all'accoglienza, sottolinea che questa non può significare anarchia e impunità per chi delinque e non rispetta le leggi.
La manifestazione rappresenta un momento di svolta per Parma, una presa di coscienza collettiva di fronte a un problema che non può più essere ignorato. Un segnale forte e chiaro è stato lanciato, un invito pressante all'Amministrazione Comunale a fornire risposte concrete e immediate per restituire alla città un ambiente sicuro, vivibile e decoroso. Ora, l'attenzione si sposta verso le Istituzioni locali, chiamate a dimostrare la capacità di ascolto e di intervento per rispondere alle legittime richieste dei cittadini.