I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Parma, nei giorni scorsi, hanno arrestato nella flagranza di reato un 50enne straniero, residente in periferia, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Nella serata di alcuni giorni fa, una donna ha richiesto al numero d’emergenza “112” l’intervento di una pattuglia presso la sua abitazione per una lite con il marito.
I Carabinieri, entrati nell’appartamento della richiedente, hanno constatato la sola presenza della donna che raccontava di aver avuto una accesa discussione con il marito sfociata in una lite.
La stessa aggiungeva che il marito nel pomeriggio si era intrattenuto al bar a bere con gli amici e, al rientro, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol, ha iniziato a manifestare condotte moleste nei suo confronti dando luogo ad un acceso alterco.
Nel frattempo l’uomo, assentatosi temporaneamente, rientrava in casa e alla vista dei militari da subito assumeva un atteggiamento ostile e insofferente alla vista delle “uniformi”.
Contrariato dalla presenza del personale dell’Arma in casa sua è andato in escandescenza dando sfogo a tutta la sua rabbia, si è scagliato contro gli operanti con spinte, gomitate, cercando di colpirli con dei calci con l’intenzione di farli andare via.
I Carabinieri, dopo vari tentativi di riportarlo alla calma, al fine di evitare il peggio, sono stati costretti a immobilizzarlo, ricorrendo all'utilizzo dello spray al peperoncino, per fermare la sua aggressività e violenza per poi accompagnarlo in caserma.
In ragione del suo comportamento l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Parma Oltretorrente, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di firma presso un ufficio di polizia della città.
È doveroso rilevare che l’odierno arrestato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.