Mercoledì, 15 Marzo 2023 16:34

Polizia di Stato: rintracciato l’uomo che avrebbe bruciato la corona di fiori posta sotto la lapide di Guido Picelli

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Parma, 15 marzo 2023  –  Risale alla settimana scorsa, precisamente alla sera del 7 marzo, la notizia che una corona di fiori posta sotto la lapide commemorativa di Guido Picelli (politico antifascista simbolo della resistenza alle milizie fasciste in occasione delle c.d. “barricate” del 1922 nel quartiere “oltretorrente”) era stata incendiata. 


Attesa la possibile connotazione politica del fatto, della relativa attività di indagine veniva subito investito l’Ufficio Digos della Questura, che, appresa la notizia di reato, tempestivamente avviava una ricognizione del luogo interessato dall’episodio, acquisendo inoltre le immagini di alcune telecamere, risultate utili ai fini della ricostruzione dell’accaduto. 
Gli investigatori si rendevano subito conto che ad aver agito la notte del 7 marzo fosse stato un singolo soggetto, di cui venivano delineate, per quanto possibile, le caratteristiche fisiche.
Dalle immagini emergeva inoltre che, dopo aver transitato lungo Piazzale Picelli e aver sostato per qualche istante all’interno di un esercizio commerciale ivi ubicato, il soggetto si portava davanti alla lapide, staccava dall’apposito alloggiamento la corona di fiori e, dopo aver dato fuoco a un pezzo di carta e averlo buttato a terra, vi poggiava sopra la corona di fiori, determinandone in tal modo la combustione, allontanandosi subito dopo. 

La circostanza che tale soggetto avesse agito da solo e con le citate modalità ha subito fatto sorgere negli investigatori il dubbio che il fatto illecito – lungi dall’avere una matrice politica – fosse piuttosto un’azione totalmente isolata e, soprattutto, di natura vandalica. 

Ciononostante, nei giorni immediatamente successivi, l’attività di indagine è proseguita su più fronti, senza esclusioni di sorta, anche attraverso l’acquisizione di ulteriori spunti investigativi. 
La svolta nelle indagini risale alla mattina del 14 marzo, quando il personale della locale DIGOS, nel corso dell’ordinaria attività di servizio, ha rintracciato, lungo Via Trento, un uomo le cui caratteristiche fisiche e di abbigliamento apparivano perfettamente coincidenti con quelle già in possesso.

Tempestivamente fermato, tale soggetto è stato condotto in Questura ove, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici da parte del personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, per essere poi identificato per un cittadino straniero di origine africana di 31 anni.  
Dalla comparazione tra le immagini della videosorveglianza ed i rilievi fotografici, è emerso che la persona in questione indossava il medesimo abbigliamento portato la sera del 7 marzo dall’autore del gesto vandalico posto in essere in Piazzale Picelli.

Per tali ragioni, al termine delle attività, la persona in questione è stata deferita all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di danneggiamento aggravato.