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Mercoledì, 14 Dicembre 2022 20:29

Arrestato in Francia il presunto assassino di Alice Neri In evidenza

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È stato eseguito il mandato di cattura internazionale emesso nei confronti di Mohamed Bedoui Gaaloul, il 29 enne di origine tunisina fortemente indiziato per l’omicidio della mamma 32 enne di Rami di Ravarino. Si trovava a Mulhouse, nel sud della Francia, da dove probabilmente cercava di andare in Tunisia.

Modena, 14 dicembre 2022 – Per la neo moglie si trovava con lei in Grecia per festeggiare con i suoi parenti il recente matrimonio, lui, invece, aveva fatto sapere di trovarsi in Svizzera, di essere estraneo alla vicenda e di stare tornando in Italia per chiarire tutto.

Invece, Mohamed Bedoui Gaaloul, il 29 enne di origine tunisina, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale emesso lo scorso 30 novembre dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena, perché fortemente indiziato per l'omicidio di Alice Neri, la mamma di 32 anni residente a Rami di Ravarino, il cui corpo carbonizzato è stato trovato nel baule della sua auto lo scorso 18 dicembre nelle campagne di Concordia, è stato arrestato questa mattina a Mulhouse, nel sud della Francia.

Gaaloul si era allontanato dalla sua abitazione di Vallalta, vicino al luogo in cui è stata trovata la Ford Fiesta carbonizzata di Alice, il giorno dopo la morte della donna. L’ipotesi è che avesse intenzione di raggiungere la Tunisia passando prima dalla Spagna, poi dal Marocco, per trovare un rifugio sicuro.

Il cerchio attorno a lui si era stretto dopo che le telecamere dello Smart Café di Concordia lo avevano ripreso all’interno del locale la stessa sera in cui Alice Neri era lì per prendere un aperitivo con un collega. L’ipotesi formulata dagli investigatori è che Mohamed abbia approcciato Alice nel parcheggio del locale, dopo che l’amico se ne era andato, come testimoniano altri filmati, che hanno ripreso l’auto di quest’ultimo prendere la direzione opposta a quella di Alice.

Quindi, il 29 enne tunisino sarebbe l’ultimo ad avere visto Alice viva. E qualche parziale ammissione è arrivata direttamente dall’interessato, che ha dichiarato di avere chiesto un passaggio per Vallalta di Concordia, “alla ragazza bionda”, ma ha negato di averla mai vista prima. Dichiarazione smentita da alcuni testimoni, che invece affermano che i due avevano lavorato insieme in una ditta di verniciature, prima che Alice passasse alla Wam di Cavezzo.

A ciò si aggiunge la fuga dall’Italia il giorno dopo la scoperta del delitto, che non gioca a suo favore. Questa mattina Mohamed Bedoui Gaaloul è stato arrestato dagli agenti della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Mulhouse, con il supporto della Brigata di Ricerca e Intervento di Strasburgo. Il nordafricano era attivamente ricercato in tutta Europa attraverso la collaborazione fornita da EUROJUST, l’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale, nella persona del membro italiano del Collegio e del suo staff, il cui contributo è stato indispensabile.

Intanto, i prelievi di campioni effettuato sui resti del corpo di Alice Neri sono stati messi a confronto con il DNA trovato su alcuni suoi effetti personali e le analisi hanno dato esito positivo. Se quindi non ci sono dubbi sul fatto che sia proprio della 32 enne di Ravarino il corpo ritrovato nel baule della sua Ford Fiesta, è stato invece impossibile risalire alle modalità della morte. Il corpo, infatti era quasi totalmente distrutto e le ossa risultavano dissolte dalle fiamme. Si sta quindi cercando di capire se per provocare un rogo così duraturo, finalizzato a cancellare ogni traccia anche delle impronte e degli oggetti all’interno dell'auto, possa essere stata impiegata una sostanza particolare, che possa condurre al colpevole. In alternativa, potrebbe esserci la confessione dell’assassino.

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