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Martedì, 29 Novembre 2022 16:25

Alice Neri, oggi l’autopsia. Ma ancora tanti misteri In evidenza

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Oggi i Ris di Parma effettueranno l’autopsia sui resti carbonizzati della giovane mamma di Ravarino il cui corpo è stato trovato nel baule della sua auto, poi data alle fiamme, nelle campagne di Concordia. Ma sono ancora tanti i nodi da sciogliere, dal terzo uomo, al telefonino alla presenza di una bicicletta.

MODENA – Si terrà oggi l’autopsia sui resti di Alice Neri, la giovane mamma di 32 anni residente a Rami di Ravarino il cui corpo carbonizzato è stato ritrovato nel bagagliaio della sua auto, poi data alle fiamme, in via Griffona, in una zona di campagna a Fossa di Concordia.

Da quel tragico 18 novembre sono passati ormai 11 giorni, ma ancora l’assassino di Alice, poiché è ormai scontato che si tratti di omicidio, è ancora a piede libero.

Per ora, nel registro degli indagati sono stati iscritti come atto dovuto, il marito Nicholas, che tuttavia ha l’alibi di essere rimasto a casa con la figlioletta di quattro anni e ha prestato piena disponibilità a collaborare con gli inquirenti, e l’amico e collega di origine sarda con cui Alice ha trascorso la serata tra giovedì e venerdì allo Smart Cafè di Concordia, congedandosi attorno alle tre del mattino.

Pare, tuttavia, che al momento dei saluti, l’auto del giovane sia stata ripresa dalle telecamere mentre si dirigeva verso casa, dalla parte opposta rispetto a quella in cui è stato trovato il corpo carbonizzato di Alice Neri.

Che cosa è successo dopo che i due amici si sono salutati? Dalle indagini è emerso che Alice è rimasta per circa dieci minuti da sola nel parcheggio del bar. Ha incontrato qualcuno? È stata raggiunta da una persona che conosceva e che poi si è trasformato nel suo aguzzino?

Sono ancora tanti i misteri da risolvere. Intanto, si continua a indagare nella cerchia dei colleghi della ragazza, che lavorava alla Wam di Cavezzo e ci sarebbe un sospettato, il cosiddetto “terzo uomo” con cui la ragazza aveva un rapporto di amicizia e la cui auto sarebbe stata ripresa dalle telecamere nella zona e nell’orario in cui la 32 potrebbe essere morta.

Un altro nodo da sciogliere è quello del telefonino di Alice. Dall’esame delle celle risulta infatti che è rimasto acceso fino alle 7 del mattino, ma la geolocalizzazione, che Alice condivideva con il marito Nicholas, è stata disattivata poco dopo le 3. Il marito e il fratello di Alice hanno effettuato una decina di chiamate alla giovane, tra le 6 del mattino, quando si sono accorti che la giovane mamma non era rientrata a casa, e le 7, quando il telefono è stato definitivamente spento.

Le chiamate sono state tutte respinte. Chi aveva il telefono di Alice? Ancora lei o l’assassino che stava controllando i messaggi che la 32 enne aveva ricevuto? E che fine ha fatto poi il cellulare di Alice? È stato bruciato nell’auto insieme al suo corpo senza vita o è da qualche altra parte?

Un altro mistero riguarda proprio l’auto di Alice. Come è arrivata sul luogo in cui poi è stata data alle fiamme? Chi la guidava? La stessa Alice oppure lei era già morta e al posto del conducente c’era l’assassino? I sedili posteriori, poi, erano abbassati.

L’assassino ha caricato in auto una bicicletta con cui poi si è allontanato? E, soprattutto, chi ha ucciso Alice era solo o ha avuto un complice che lo ha aiutato nel tentativo di distruggere il corpo della giovane mamma? Oppure abita in zona ed è tornato a casa a piedi?

Gli inquirenti stanno lavorando alacremente per cercare di dare un volto a chi ha privato della vita una giovane mamma, togliendola alla famiglia e alla sua bambina di quattro anni.

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