Lunedì, 18 Ottobre 2021 22:55

Feriti e rapinati nel parcheggio del Rockville, due ragazzi in ospedale In evidenza

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Un gruppo di 15 giovani incappucciati ha malmenato e aggredito un gruppo di cinque ragazzi che erano appena usciti dalla discoteca per rapinarli. Tuttavia, la violenza usata è stata talmente inaudita che due degli aggrediti hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie, con prognosi di 40 e 15 giorni.

 

CASTELLARANO (RE) 18 ottobre 2021 – Notte da incubo per cinque ragazzi tra i 20 e i 25 anni che nel parcheggio della discoteca Rockville sono stati aggrediti e pestati a sangue da un gruppo di 15 coetanei incappucciati, che si sono accaniti su di loro con l’intento di rapinarli, sparando anche alcuni colpi con un’arma, risultata poi una scacciacani.

Erano circa le 4.30 del mattino quando i cinque amici, tra cui una ragazza, escono dal locale dove una serata di divertimento e musica. Raggiungono il parcheggio, ma vengono circondati dalla banda, composta per lo più da giovani stranieri, che li aggredisce con pugni, schiaffi e spintoni, continuando a infierire anche quando ormai i giovani sono a terra, sparando anche due colpi per intimorire ancora di più le vittime. In quei momenti concitati, a uno dei giovani viene anche strappata una catenina d’oro.

Tuttavia, la scena non sfugge agli altri giovani che stavano uscendo in quel momento dalla discoteca, alcuni chiamano il 112, mentre altri riprendono il tutto con il cellulare. Gli aggressori si danno alla fuga, lasciando le loro vittime sanguinanti e stordite sul prato. Uno dei ragazzi ha una frattura alla mandibola.

Arrivano i soccorsi. Due dei feriti vengono portati in ospedale con una prognosi di 40 e 15 giorni. Sul posto anche i Carabinieri dei Nuclei di Castelnovo Monti e di Baiso. Grazie alle testimonianze e ai video girate dai ragazzi sul posto, la maggior parte degli aggressori viene identificata e saranno denunciati per rissa aggravata, lesioni personali aggravate, rapina ed esplosioni pericolose e per tutti sarà proposto il Daspo urbano. Restano le domande sul perché di tanta violenza, che non può essere giustificata per il furto di una collanina, ma forse è stata il frutto di una rabbia e di una frustrazione covate a lungo e sfogate contro un gruppo di coetanei inermi e sconosciuti.