Mercoledì, 23 Giugno 2021 15:34

Celebrato a parma il 247° anniversario della fondazione della guardia di finanza: bilancio operativo del 2020

Scritto da

Le Fiamme Gialle di Parma hanno celebrato oggi il 247° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Le celebrazioni, anche quest’anno, sono state improntate alla sobrietà e compostezza, a causa del perdurare dell’epidemia “COVID 19” che ha convolto il nostro Paese e dell’emergenza economica e sociale che ne è derivata.

Come ogni anno il Comandante Provinciale, Colonnello t.ST Gianluca De Benedictis, accompagnato dal Presidente della Sezione di Parma dell’Associazione Finanzieri d’Italia, ha deposto una corona di alloro al monumento dei caduti del Corpo collocato all’interno del cimitero della “Villetta”, a ricordo di chi, in passato, si è sacrificato nell’esercizio del proprio dovere.

Il carattere sobrio ed intimo della cerimonia si è percepito ancor di più quando, presso la caserma “Generale Sante Laria” di via Torelli, un ristretto numero di ufficiali e di militari del Comando Provinciale di Parma e dei Reparti dipendenti si è schierato, nel rispetto di una rigorosa distanza interpersonale, alla presenza del Prefetto di Parma, Dott. Antonio Garufi.

 BILANCIO OPERATIVO DEL 2020

La Guardia di Finanza di Parma, nella scorsa annualità, ha incentrato la propria azione sul contrasto ai fenomeni illeciti più gravi e complessi, in grado di mettere a rischio contemporaneamente più interessi, economici e finanziari, nonché di sottrarre ingentissime risorse all’intera collettività. Si tratta di un’azione coordinata e sviluppata in coerenza con gli obiettivi strategici del Corpo a tutela delle entrate dello stato, dell’U.E. e degli Enti locali, orientata alla lotta contro gli sprechi nel settore della spesa pubblica e concentrata nel contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.

Sono stati eseguiti 2.269 interventi ispettivi e 659 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale. Interventi mirati, calibrati rispetto al contesto territoriale di riferimento, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio. Quest’ultima attività, peraltro, è stata ulteriormente migliorata in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

 

 

Evasione fiscale internazionalefrodi caroselloindebite compensazioniintermediazione illecita di manodopera sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio parmense su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi. 

Nel corso del 2020 sono state sviluppate e portate a termine importanti ed articolate operazioni di polizia economico-finanziaria, che hanno consentito di aggredire, in termini sostanziali, fenomeni criminali, di intermediazione illecita di manodopera e di frode fiscale, significativamente presenti sul territorio provinciale.

12 gli evasori totali, con base imponibile pari a circa 22 milioni di euro.

 

Le persone denunciate per reati tributari sono state 161, di cui in stato di arresto. Trattasi di reati quali emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile ed indebita compensazione, frodi in materia di accise, a testimonianza dell’impegno del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi ed articolati. 

Nell’ambito del contrasto all’evasione fiscale internazionale, è stato eseguito un intervento che ha permesso di constatare una base imponibile sottratta a tassazione per 11 milioni di euro

Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 17,6 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per quasi 22 milioni di euro.

In materia di frodi all’IVA, sono stati condotti 32 interventi che hanno permesso di constatare l’evasione di quasi 144 milioni di euro.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Comprende le attività svolte per la prevenzione e repressione delle truffe in danno dei finanziamenti nazionali, comunitari e a carico dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali, ivi comprese quelle relative alla spesa sanitaria ed alle prestazioni sociali agevolate, nonché le indagini nel settore della corruzione e degli altri reati contro la Pubblica Amministrazione e gli accertamenti in materia di danni erariali.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo. 

128 sono gli interventi complessivamente svolti, nel 2020, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 53 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e la Corte dei conti

Scoperte illecite percezioni di contributi nel settore degli “incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali” per oltre 1 milione di euro.

In materia di spesa sanitaria sono stati accertati danni erariali per 62 mila euro.

 

Nell’ambito del piano operativo “anticorruzione”, sono state denunciate 27 persone accertando condotte di peculato per oltre 1,6 milioni di euro.

Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza” è stato eseguito un puntuale monitoraggio delle banche dati a disposizione e sono stati individuati specifici target da sottoporre a controllo. Nel corso del 2020 sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 27 soggetti.

 

 

 

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

 

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza. 

 

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nei cc.dd. “beni rifugio”, nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.

 

In tale macro-area sono compresi gli accertamenti patrimoniali antimafia, gli approfondimenti delle segnalazioni di operazioni sospette, i controlli e le ispezioni antiriciclaggio, i controlli sulla circolazione transfrontaliera di valuta nonché le investigazioni riguardanti i reati societari, fallimentari e finanziari.

Nel 2020 sono stati svolti 168 accertamenti economico-patrimoniali volti ad individuare ed aggredire ogni forma di ricchezza illecita, anche con riferimento a contesti delinquenziali non espressamente riconducibili a delitti tipici di criminalità. In merito, sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 15,8 milioni di euro

Nel settore dei reati fallimentari, sono state denunciate alla Procura della Repubblica 39 persone ed accertate distrazioni per oltre 12,1 milioni di euro.

 

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono stati eseguiti 7 interventi da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 8 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio. Eseguiti sequestri per oltre 900 mila euro

Nel periodo in riferimento, inoltre, sono state approfondite 256 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. 

Si tratta di soggetti domiciliati nella Provincia di Parma segnalati dagli intermediari finanziari, dai professionisti giuridico-contabili e da altri operatori, per aver effettuato movimentazioni di denaro o valori di dubbia provenienza con la finalità di reinvestire gli stessi nel circuito economico legale. È, questo, uno dei fenomeni più odiosi in quanto la disponibilità di denaro di provenienza illecita crea un indubbio vantaggio sul mercato a dispetto dell’imprenditore onesto.  

CONTROLLO DEL TERRITORIO

In aderenza alle indicazioni fornite dalla locale Prefettura di Parma alle varie Forze dell’ordine per arginare il crescente fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel 2020 sono stati intensificati i servizi di controllo “antidroga”, svolti talora unitamente alle unità cinofile del Corpo nelle zone maggiormente interessate dallo spaccio; complessivamente sono state sequestrati 19.180 gr. di marijuana.

Nel 2020 sono pervenute, al numero di pubblica utilità “117”, 675 chiamate; trattasi, in particolare, di segnalazioni su possibili casi di evasione fiscale, lavoro nero, in materia disciplina prezzi, contraffazione marchi, professione abusiva e truffa.

Per il controllo economico del territorio sono state impiegate circa 1.436 pattuglie che hanno toccato il territorio di ogni Comune della provincia parmense.