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Sabato, 29 Maggio 2021 16:40

Recuperata "Donna Distesa" rubata a Colorno nel 1993 In evidenza

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I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale restituiscono “Donna distesa” di Salvatore Fiume rubata a Colorno nel 1993

Parma 29 maggio 2021 - Il dipinto “Donna distesa”, realizzato nel 1968 dal poliedrico artista siciliano Salvatore Fiume (Comiso, 1915 - Milano,1997) è stato restituito dai  Carabinieri  del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine alla legittima proprietaria, un’esercente di settore in pensione.

L’opera su masonite, delle dimensioni di 85x130 cm, del valore di 24.000 euro, era stata rubata in una galleria d’arte (oggicessata) di Colorno (PR) da ignoti nel 1993. I Carabinieri hanno individuato la proposta di vendita del dipinto nel corso del quotidiano monitoraggio del web finalizzato alla ricerca di beni rubati, da parte di un esercizio commerciale di settore dellaprovincia di Bolzano, che lo aveva posto a un’asta pubblicizzata anche attraverso il canale telematico, per conto terzi.

Le verifiche condotte attraverso la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo di opere d’arte rubate gestito dal Comando TPC, hanno consentito di accertare la probabilecorrispondenza dell’opera, per la descrizione del soggetto, delle dimensioni e dell’anno di realizzazione, con  quella oggetto di furto. Tuttavia, in assenza di fotografie, vi era l’assoluta necessità di effettuare ulteriori verifiche.

Immediati accertamenti condotti con la Fondazione Salvatore Fiume, costituita nel 2003 a Canzo, in provincia di Como, nell’ex filanda che fu studio e abitazione dell’artista dal 1946 al 1997, grazie anche alla collaborazione della StazioneCarabinieri di Colorno, hanno consentito di ottenere il formale riconoscimento del dipinto da parte della denunciante delfurto dell’epoca.

Sebbene la vendita all’incanto non fosse andata a buon fine, per scongiurare qualsiasi ipotesi di ulteriore cessione del bene anche attraverso altri canali di vendita, i militari del Nucleo TPC di Udine hanno sequestrato d’iniziativa il dipinto. LaProcura della Repubblica di Bolzano ha convalidato la misura cautelare adottata sull’opera e ne ha disposto la restituzionealla legittima proprietaria.

Successivi accertamenti disposti dall’Autorità Giudiziaria ed eseguiti in  collaborazione con la Stazione Carabinieri di San Polo d’Enza (RE) e i  Nuclei  TPC  di  Monza e  Venezia, hanno confermato l’ipotesi investigativa iniziale e chiarito che  la  persona  ritratta  nel dipinto sequestrato era la moglie dello scrittore, poeta e critico d’arte Raffaele Carrieri (1905-1984), i cui eredi avevano venduto l’opera, acquistata  dalla proprietaria nei  primi anni Novanta.

La riconsegna di oggi suggella l’attività di indagine condotta dal Nucleo TPC di Udine e consente alla legittima proprietariadel dipinto, a distanza di 28 anni dal furto, di riappropriarsi di un’opera d’arte di pregio che, rubata assieme ad altri oggetti artistici e considerata ormai perduta, riesce così a tornare finalmente ‘a casa’.

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