Lunedì, 07 Settembre 2020 14:51

Suicidio: in Italia fino a 40mila tentativi l'anno In evidenza

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Pompili (Sapienza Roma): manca monitoraggio a tutto campo

Roma 7 settembre 2020 - Roma - "Ogni anno in Italia ci sono circa 4.000 suicidi. Molto maggiori sono ovviamente i tentativi di suicidio, fino a dieci volte di piu' (circa 40mila)". Sono i numeri di chi si toglie la vita o tenta di farlo nel nostro Paese, forniti alla Dire da Maurizio Pompili, ordinario di Psichiatria della Sapienza Universita' di Roma e direttore del Servizio di prevenzione del Suicidio dell'Azienda ospedaliera Sant'Andrea, in vista della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio che si celebrera' il 10 settembre. "Sostanzialmente- spiega lo psichiatra- i tentativi di suicidio sono una frangia di criticita' suicidaria molto maggiore (dei suicidi propriamente detti, ndr), che sfugge a calcoli precisi, perche' affluiscono un po' dappertutto: nei pronto soccorso e negli ospedali. Non c'e' ancora un monitoraggio a tutto campo della cifra effettiva dei tentativi di suicidio, che comunque sono un numero veramente alto". L'esperto conclude ricordando che negli Stati Uniti si stima che i tentativi di suicidio siano fino a 25 volte maggiori dei suicidi.

IN PANDEMIA PIU' TENTATIVI TRA GLI UOMINI POMPILI: FINO A 4 A 1 RAPPORTO SUICIDI UOMINI/DONNE

Il 2020 si sta rivelando un anno particolare, sul fronte dei suicidi e dei tentati suicidi, rispetto alla distribuzione tra uomini e donne. Se, infatti, storicamente sono piu' queste ultime a tentare di togliersi la vita, nel corso della pandemia "abbiamo visto sicuramente piu' uomini approcciarsi al suicidio e ai tentativi di suicidio", spiega il professor Maurizio Pompili, ordinario di Psichiatria della Sapienza Universita' di Roma e direttore del Servizio di prevenzione del Suicidio dell'Azienda ospedaliera Sant'Andrea, in occasione della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio che ricorre il 10 settembre.

La maggior incidenza di questi eventi tra le donne, prosegue l'esperto, "e' difficile da spiegare. Infatti, la letteratura parla di paradosso di genere, perché non riesce a dare una risposta esauriente. Cio' che possiamo dire con certezza e' che le donne utilizzano solitamente dei metodi meno letali, quindi lasciano piu' spazio alla possibilita' di essere soccorse, di raggiungere un pronto soccorso ed essere salvate. Gli uomini utilizzano, invece, mezzi piu' letali, cosi' le probabilita' di morire per quel gesto particolare sono maggiori. Si tratta pero' di un paradosso- chiarisce l'ordinario di Pscichiatria- perche' anche quando gli uomini utilizzano dei metodi piu' 'femminili', finiscono per morire piu' frequentemente.

Come se avessero un 'quid' maggiore di letalita' nel momento in cui si approcciano al gesto straordinario". Tra le donne, dunque, prevalgono i tentativi di suicidio, mentre il rapporto uomo/donna nei suicidi "e' solitamente di tre a uno, o quattro a uno a secondo dei contesti geografici, cioe'- conclude Pompili- gli uomini sono tre o quattro volte piu' rappresentati nei suicidi rispetto alle donne".

GIORNATA MONDIALE DELLA PREVENZIONE DEL SUICIDIO

La particolarita' dell'evento pandemico e delle sue conseguenze ha portato alla creazione di una serie di task force a livello internazionale che, chiarisce lo psichiatra, "studiano il fenomeno e cercano di dare delle risposte proprio per essere piu' vicini agli individui, sviluppando piattaforme digitali, e per sensibilizzare i mass media a parlare di suicidio in maniera funzionale, senza elementi romanzati, senza uscire con la notizia che fa scalpore, ma a parlarne meglio, con sobrieta' e puntualita'. Una modalita' che sicuramente aiuta gli individui in crisi. Indubbiamente abbiamo visto un aumento delle richieste di visite e di assistenza psichiatrica in generale, con o senza criticita' suicidarie". Le esigenze di prevenzione del contagio non hanno fermato quindi l'appuntamento annuale in occasione della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio. "Anche quest'anno abbiamo voluto comunque esserci per riportare l'attenzione sul problema del suicidio- tiene a Pompili- Ma, proprio facendo leva sulle misure restrittive, abbiamo deciso di farlo nella modalita' piu' consona, cioe' in versione digitale. Il nostro convegno, notoriamente frequentato da migliaia di persone, quest'anno sara' totalmente digitale con nove moduli che ospiteranno dei simposi con ospiti internazionali e nazionali pronti a fare il punto su tantissimi aspetti della prevenzione del suicidio. Un programma- conclude- che andra' in parallelo con gli Stati Uniti, dove questo periodo viene chiamato 'Settimana della prevenzione del suicidio'".

(FONTE AGENZIA DIRE)