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Giovedì, 23 Aprile 2020 15:09

Esperto borseggiatore senegalese è stato finalmente fermato dalla Polizia di Stato. In evidenza

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Parma 23 aprile 2020 - Aveva già colpito il lunedì di Pasquetta sull’autobus n. 8; la sua vittima, una giovane passeggera a cui aveva sottratto il portafogli, aveva dato immediatamente l’allarme ed i poliziotti della Questura di Parma, dopo un lungo inseguimento, riuscivano a raggiungerlo e bloccarlo.

L’uomo, identificato in N’GOM Boubacar, cittadino senegalese classe ’72, veniva denunciato a piede libro per il reato di furto con destrezza aggravato e la refurtiva, grazie alla collaborazione di una cittadina che aveva notato l’uomo mentre si liberava del portafogli svuotato dei valori, gettandolo all’interno di un cestino, veniva interamente recuperata.

Dopo soli 4 giorni, nel primo pomeriggio del 17 aprile u.s., tuttavia, una farmacista che si stava recando sul posto di lavoro, chiamava il 113 per segnalare di essere stata derubata del proprio cellulare a bordo dell’autobus n. 6 su cui stava viaggiando; la donna forniva del responsabile una dettagliata descrizione che sembrava corrispondere perfettamente a quella del predetto N’GOM Boubacar.

Immediatamente partiva una “battuta” di ricerca lungo tutto il centro cittadino, ma l’uomo aveva già avuto modo, questa, volta di far perdere le sue tracce. Una foto del sospettato veniva diffusa a tutte le pattuglie impegnate nelle attività di controllo del territorio e nei pattugliamenti anti-covid e, nella giornata successiva, l’uomo veniva rintracciato e condotto in Questura per gli ulteriori accertamenti.

Negli stessi minuti in cui gli agenti conducevano in Questura N’GOM Boubacar, negli uffici della Squadra Mobile vi era la farmacista vittima del borseggio avvenuto il giorno prima sull’autobus n. 6, che stava formalizzando la sua denuncia. La donna dettagliava la dinamica dei fatti e, soprattutto, in sede di individuazione fotografica, riconosceva senza ombra di dubbio, nella foto ritraente il 48enne senegalese il suo borseggiatore.

L’uomo, pertanto, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto ed associato alla locale Casa Circondariale.

Nei giorni successivi, nei confronti di N’GOM Boubacar, su richiesta del PM titolare dr.ssa Daniela Nunno, veniva chiesta la convalida del fermo.

All’esito dell’apposita udienza, il GIP, pur non convalidando il fermo, disponeva l’applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere e, pertanto, l’indagato resta detenuto.

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