Sabato, 29 Febbraio 2020 11:07

Coronavirus, ancora una settimana di "fogone" dalle scuole In evidenza

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Quest'oggi, allo scadere della precedente ordinanza, la Regione Emilia Romagna adotterà, di concerto con il ministero della sanità, le nuove misure precauzionali atte a contrastare la diffusione del Coronavirus "Covid-19". Dalle parole dei vertici della regione, pare che l'ordinanza sarà nel segno della continuità rispetto alla precedente, a partire da nidi e scuole.

Il comunicato di ieri sera della Regione Emilia Romagna:

Coronavirus. Domani la decisione sulle misure precauzionali, a partire da nidi e scuole. L'assessore Donini: "Aspettiamo provvedimento dal Governo sulla base del confronto con la comunità scientifica". Il presidente Bonaccini istituisce l'Unità di crisi regionale

Oggi pomeriggio in viale Aldo Moro a Bologna summit con i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti delle Province per fare il punto. "Condividiamo coi territori l'idea di valutare una possibile ripresa dell'attività di musei, cinema e teatri, seppur con limitazioni negli accessi da definire. Attendiamo però le indicazioni nazionali"

Bologna 28 febbraio 2020 – Verrà presa domani la decisione sulle misure per contrastare il coronavirus, a partire dalla chiusura o riapertura di nidi e scuole. “Aspettiamo infatti il provvedimento che adotterà il Governo sulla base del confronto con la comunità scientifica atteso per domani”, afferma l’assessore regione alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “E’ giusto che la scienza parli e attraverso dati medico-scientifici auspichiamo si possano prendere decisioni omogenee nelle Regioni”.

La decisione di andare a domani ha concluso la riunione di oggi pomeriggio a Bologna, in Regione, che il presidente Stefano Bonaccini ha svolto con i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti delle Province per fare il punto della situazione. Si è fatta una valutazione territorio per territorio, alla luce dell’ordinanza sulle misure precauzionali firmata dal presidente Bonaccini e dal ministro alla Sanità, Roberto Speranza, in vigore fino a domenica 1^ marzo e che prevede fra le altre misure la chiusura di nidi e scuole e la sospensione di manifestazioni pubbliche.

"Tornare alla normalità è oggi il nostro imperativo- ha aggiunto Donini-, e condividiamo coi territori l’idea di valutare una possibile ripresa dell’attività di musei, cinema e teatri, seppur con limitazioni negli accessi da definire, ma occorre prendere decisioni con rigore scientifico e su basi certe al fine di tutelare, con la prevenzione, la salute dei cittadini emiliano-romagnoli".

Da domani, inoltre, ha annunciato il presidente Bonaccini, si insedierà l’Unità di crisi regionale sul Covid-19 – oggi la firma del decreto istitutivo - che agirà in continuità con il sistema di governance dell’emergenza adottato fino ad oggi, per prendere su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna le decisioni necessarie, ed uniformi, per affrontare la crisi Coronavirus.

L’unità di crisi regionale, in costante contatto con il Comitato operativo nazionale, è composta dal presidente Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal Direttore generale cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna.

Potranno essere invitati componenti e strutture operative di Protezione civile e delle Aziende sanitarie locali, o altri dirigenti/funzionari regionali o appartenenti ad altre Pubbliche amministrazioni in considerazione di specifiche esigenze ed in relazione alle competenze che dovessero essere necessarie. Già domani la prima riunione.