Lunedì, 11 Novembre 2019 14:35

Parma, spaccio in zona Barriera Bixio e Ospedale Piccole Figlie: tre arresti In evidenza

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I Carabinieri del Norm hanno dato esecuzione ad alcune ordinanze emesse dal Gip di Parma di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di S. J., O. E., O. T., - le iniziali - tutti e tre in Italia senza fissa dimora, per il reato di spaccio. Agli indagati, in distinte attività di indagine, vengono contestate circa 2000 cessioni di sostanza stupefacente quali cocaina, marijuana, hashish ed eroina per un valore approssimativo stimato intorno ai 75.000 €.

I tre soggetti, spacciano nel territorio di Parma, sin dal 2015. Le modalità di consegna (in bici o in auto) sono pressoché similari, mentre le zone delle attività illecite erano divise fra Barriera Bixio e Ospedale Piccole Figlie.

Gli assuntori sono stati chiamati a riconoscere i pusher di riferimento, con esito positivo. L’età degli acquirenti varia dai 20 ai 50 anni; tra questi ultimi, ve ne sono alcuni da oltre 20 anni assuntori abituali, elemento questo che, unitamente alla serialità degli episodi emersi attraverso le attività di osservazione e controllo sul territorio compiute dai militari, hanno portato i P.M. e i Gip, rispettivamente a chiedere e ad emettere le misure. 

Dalle dichiarazioni degli acquirenti (tutte connotate da precisione) è stato possibile ricavare la gravità indiziaria a carico di ciascun indagato, il modus operandi dei pusher e i luoghi utilizzati per le consegne. 

Tutti e tre sono apparsi in grado in ogni momento di procacciarsi le dosi di sostanze psicotrope richieste dai rispettivi clienti nonché di evadere immediatamente gli ordinativi di questi ultimi, che ricevevano ormai con cadenze regolari. 

I consumatori effettuavano almeno un acquisto a settimana. In alcuni casi erano gli stessi pusher che si premuravano di contattare personalmente alcuni clienti che non si erano riforniti per un certo periodo di tempo oppure di consigliar loro l’acquisto di sostanze più potenti. 

I pusher sono apparsi ben inseriti nel mercato di riferimento, da cui hanno evidentemente tratto sostentamento sistematico, ricavandone notevoli profitti.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno svelato la sussistenza di un’attività di spaccio condotta in maniera seriale, capillare e professionale, certamente lucrativa, e costituiscono l’ennesima dimostrazione dell’impegno diuturno degli apparti investigativi di Parma (Polizia Giudiziaria e Procura della Repubblica) nel difficile contrasto all’illecito mercato degli stupefacenti.