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Venerdì, 26 Luglio 2019 11:00

Al Nigeriano non bastano gli arresti domiciliari. In evidenza

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma hanno dato esecuzione all’aggravamento della misura cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Parma nei confronti:
- EBELI Sunday nato in Nigeria il 01.01.1998, residente a Parma in via Duca D’Alessandro 56/3, cittadino Nigeriano - RICHIEDENTE ASILO – titolare di Foglio di Soggiorno rilasciato dalla Questura di Parma in data 12.03.2018 scaduto in data 19.08.2018.
Lo stesso si è reso responsabile di numerosi episodi di aggressione a partire dai primi mesi dell’anno. In particolare:

• Nel corso del pomeriggio del 27 gennaio 2019 all’interno del Parco Ducale è stato tratto in arresto per resistenza a P.U. per aver colpito e morso i carabinieri operanti che volevano procedere all’identificazione del soggetto. In quella circostanza un gruppo di 6/7 connazionali prendendo le difese di militari, inveivano contro l’Ebely.
A seguito del processo per direttissima veniva sottoposto all’obbligo di firma.

• Nel corso del pomeriggio del 27 maggio 2019 in via Emilia est veniva tratto in arresto per resistenza a P.U. e denunciato per interruzione pubblico servizio poiché aveva minacciato con un ombrello il conducente della linea TEP n. 23, nonché colpiva con calci e pugni i militari che erano sopraggiunti per identificarlo.
A seguito del processo per direttissima veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in una comunità di via Duca D’Alessandro.

• Nel corso del pomeriggio del 02 giugno 2019 in via Racagni veniva tratto in arresto per evasione dai domiciliari.
A seguito del processo per direttissima veniva nuovamente sottoposto alla misure degli arresti domiciliari nella stessa comunità.

• Nel corso del pomeriggio del 06 giugno 2019 all’interno del Parco Bizzozero veniva nuovamente tratto in arresto per evasione dai domiciliari.
A seguito del processo per direttissima veniva ulteriormente sottoposto agli arresti domiciliari nella stessa comunità.

• Nel corso del pomeriggio del 08 giugno 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per resistenza del 27.05.2019.

• Nel corso del pomeriggio del 14 giugno 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per resistenza del 27.01.2019.

• Nel corso del pomeriggio del 15 luglio 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per evasione relativa al 2 e 6 giugno 2019.

In definitiva, condividendo in pieno l’impostazione della Procura di Parma e grazie alle indagini svolte dalla Polizia Giudiziaria, il Giudice ha ritenuto non solo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ma altresì l’esigenza di cogenti esigenze cautelari, connesse al comportamento tenuto dall’imputato dopo la commissione dei fatti e pur in presenza di plurimi arresti.

In particolare la misura degli arresti domiciliari si è dimostrata radicalmente insufficiente a fronteggiare il rischio di recidiva, dato che Ebeli l’ha più volte violata nell’arco di pochi giorni, denotando una totale insensibilità ai precetti dell’ordinamento e la sua incapacità ad autocontenere pulsioni criminogene, di modo che ogni misura diversa dalla custodia cautelare in carcere si è palesata inadeguata.

Si tratta dell’ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività quotidiana, ma che ha impegnato la Polizia Giudiziaria nel tentativo di reprimere l’attività delittuosa nel territorio di Parma.

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