Giovedì, 09 Agosto 2018 07:23

Milleproroghe, i fondi per il Piano Periferie slittano al 2020. In evidenza

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Milleproroghe, i fondi per il Piano Periferie slittano al 2020. L'assessore Alinovi: "Per Parma bloccati cantieri per 18 milioni e possibili danni erariali"

Parma, 8 agosto 2018. "La proposta del Governo, avvallata dal Senato, fa slittare al 2020 i fondi previsti per la riqualificazione delle zone periferiche cittadine, non tenendo nemmeno conto degli accordi già sottoscritti con il Ministero e degli investimenti già anticipati, che dovranno essere portati comunque a termine per i progetti esecutivi delle opere, per le quali, in alcuni casi, siamo addirittura già in gara d'appalto e che saremo costretti a revocare bloccando di fatto l'apertura dei cantieri. Per Parma si tratta di perdere 18 milioni che avrebbero rappresentato la possibilità di migliorare qualità e vivibilità di tanti luoghi della periferia della nostra città": così commenta l'assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche Michele Alinovi, dopo la notizia odierna riguardante il decreto.

Gli interventi previsti dal Piano Periferie a Parma riguardano infatti sei progetti di "rigenerazione urbana", in sei zone della città: quella per il complesso dell'Ospedale Vecchio nel quartiere Oltretorrente; per il Centro Sportivo ex Cral Bormioli nel quartiere Cortile San Martino; per il Workout Pasubio nel quartiere San Leonardo; per la riqualificazione di piazzale Pablo nel quartiere Pablo; per la biblioteca Montanara nel quartiere Montanara e per la Casa nel Parco del Cinghio nel quartiere Montanara.

"Da questo provvedimento, lesivo del principio di correttezza istituzionale tra Governo centrale ed Enti locali – continua l'assessore Alinovi - il Comune di Parma, così come altri 120 comuni italiani, si vede non solo sottratto un investimento fondamentale per realizzare gli interventi promessi ai cittadini, ma una esposizione a possibili danni erariali. Ci auguriamo che il passaggio alla Camera possa bloccare questa proposta intollerabile contro la quale faremo fronte comune con le altre realtà territoriali nazionali".