Lunedì, 15 Luglio 2013 12:45

Modena, presentazione delle paratoie delle casse di espansione del fiume Panaro

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di Virgilio -
Modena, 15 Luglio 2013 --

L'intervento, localizzato nei pressi dell'abitato di S. Anna (Comune di S. Cesario), sulla traversa a monte del ponte S. Ambrogio, ha avuto un costo complessivo di 1.980.000 euro.

 


Questo pomeriggio alle 16,00 l'Agenzia Interregionale per il fiume Po presenterà alle Autorità, alle Istituzioni locali, ai cittadini interessati, alla stampa le finalità e le modalità di funzionamento delle paratoie installate nel manufatto regolatore ("diga") della cassa di espansione del fiume Panaro .

Interverranno Alfredo Peri (Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Regione Emilia-Romagna; Comitato di Indirizzo AIPo), Paola Gazzolo (Assessore Sicurezza territoriale, Difesa del suolo, Protezione Civile Regione Emilia-Romagna),
Luigi Fortunato (Direttore AIPo), Rappresentanti Istituzionali , Autorità locali.
Il programma prevede alle ore 16, presso l'Hotel Rechigi (via Emilia Est 1581, Modena), la presentazione delle opere e l'intervento delle Autorità; e alle ore 17 il sopralluogo alla cassa di espansione del Panaro (loc. S. Anna in comune di S. Cesario sul Panaro).


NOTE INFORMATIVE SULLE PARATOIE
Sul Panaro, circa 4 km a valle dell'intersezione con l'Autostrada A1, è situata una cassa di espansione avente un volume di invaso di circa 26 milioni di metri cubi, la cui costruzione è stata realizzata negli anni '80. All'inizio degli anni 2000 sono stati eseguiti lavori per l'adeguamento a maggiori portate, consistenti nel sopralzo degli argini perimetrali della cassa (che si attestano oggi alla quota 44,85 m s.l.m.) e dello sbarramento (attualmente la quota di inizio sfioro è di 41,10 m s.l.m., 1,55 m superiore alla quota originaria).
Le modifiche subite dall'alveo nel corso degli ultimi venticinque anni hanno portato ad una diminuzione significativa della portata transitabile in condizioni di sicurezza nel tratto di fiume a valle della cassa d'espansione.
Al fine di poter utilizzare al massimo del suo potenziale l'importante volume di invaso della cassa, unitamente alla necessità di poter effettuare le prove sperimentali di invaso – come richiesto dal Registro Italiano Dighe – si è proceduto all'installazione di paratoie mobili su ciascuna delle 5 luci principali del manufatto, che ad oggi erano ad efflusso libero e non regolabile.