Stampa questa pagina
Sabato, 31 Ottobre 2015 09:10

La minaccia imminente del Baganza: la psicosi e l'isolamento degli abitanti di via Montanara In evidenza

Scritto da
l'alveo di via Montanara pieno di boscaglia e detriti l'alveo di via Montanara pieno di boscaglia e detriti

La denuncia di chi vive in un quartiere abbandonato a sé stesso e in imminente pericolo. Niente è stato ancora fatto. Il 13 ottobre di un anno fa la gente del quartiere Montanara ha visto spazzare via dall'acqua pezzi di vita. - di Alexa Kuhne -

Parma, 31 ottobre 2015 - tutte le foto nella galleria in fondo al testo -

Vivono nel terrore. Nella paura, quotidiana, che le loro abitazioni, i parchi in cui giocano i loro figli, le strade in cui ci sono attività commerciali vengano invasi dalla furia del torrente Baganza.
Un corso d'acqua che oggi, ad un anno di distanza dalla sciagura, sembra un placido fiume che scivola lentamente dentro gli argini della città.
E invece il Baganza può infuriarsi e portare terrore, distruzione. E la comunità di Strada Montanara lo sa e teme, ogni giorno, che possa succedere l'imponderabile. Come è stato lo scorso 13 ottobre.
Gli abitanti del quartiere ce l'hanno messa tutta. Ma le loro forze non sono sufficienti. Servono progetti e aiuti. E poi serve la velocità. Prima che la stagione delle piogge, sempre più devastanti, arrivi.                                       

"Abbiamo dimostrato di essere uniti e solidali fra noi. E tanti aiuti li abbiamo ricevuti dai volontari". Un esercito di 5.000 persone in mobilitazione per ripulire dal fango strade, scantinati, edifici pubblici e case. Questo ricorda di quei giorni successivi al 13 ottobre dell'anno scorso Paolo Greci, il responsabile dell'Associazione Montanara, che mette insieme 45 esercizi commerciali della zona.

IMG 8998 rid

"Ricordo una moltitudine di 'angeli del fango', che in una settimana ci hanno soccorsi e hanno ripulito il nostro quartiere da blocchi di cemento, bancali, tronchi, portati dalla corrente del fiume in piena. Noi abbiamo cercato di sostenerli anche organizzando dei presidi per dare pasti caldi".
Una bellissima storia di solidarietà. La dimostrazione di quanto si possa fare per aiutare chi è in difficoltà. Un ricordo che si scontra con il presente.

IMG 8981

                                                I lavori in corso sul lato quartiere Molinetto

Non c'è ancora un piano preciso di manutenzione e pulizia dell'alveo. Tutto è rimasto al punto in cui è stato lasciato dal fiume, un anno fa. Perlomeno in Strada Montanara.
"E' stato abbassato l'alveo di 60 centimetri per rendere più sostenibile il passaggio della massa d'acqua – spiega Greci -. Ma con la forte pioggia di agosto il letto del Baganza è tornato ad essere, pericolosamente, quello di prima, perché l'alveo si è ricompattato. Si sono persi due mesi e mezzo di tempo prezioso: i lavori di manutenzione sarebbero dovuti partire il primo giugno e invece sono cominciati il 27 luglio".
Il perché di tali ritardi risiederebbe nel fatto che Parma sia stata una città bombardata: "Abbiamo dovuto aspettare l'arrivo di un uomo con un metal-detector – racconta il responsabile dell'associazione di Montanara - che rilevasse l'eventuale presenza di residuati bellici. Lavoro per il quale basta qualche ora e per il quale sono stati invece lasciati passare giorni!".

IMG 8983 rid

                                                 La casa di un privato che è in pericolo

La psicosi la si legge ancora negli occhi di chi rievoca quei giorni fatti di fango e paura. Perché, dal lato destro del Baganza, quello di strada Montanara, non è previsto alcun argine, ma è previsto solo un rinforzo su quello esistente, che fu eretto ai tempi di Maria Luigia. Un muretto di un metro che attraversa proprietà, strade, orti e aziende. Il che significa che nel caso di una esondazione del torrente, molti edifici rimarrebbero senza protezione, ingoiati nell'ondata di acqua, detriti e fango. In golena! Senza considerare che quella esile e bassa barriera non riuscirebbe a contenere l'impeto della piena che, l'ultima volta, ha attraversato strade, giardini, parchi, raggiungendo case fino a due metri di altezza.

IMG 9003 rid

                                                        L'altezza a cui era arrivata l'acqua

Dopo la catastrofe ci sono due quartieri, uno di fronte all'altro, divisi dal torrente, a confronto: Molinetto e Montanara. Il primo messo in sicurezza, pronto per resistere; il secondo lasciato a se stesso, spoglio, fiancheggiato da un argine inconsistente e da un alveo colmo di detriti (che determinerebbero il violento straripamento del fiume).

lato montanara senza argine rid

   Lato Montanara dove sarà costruito un argine basso. Questa strada fu completamente invasa dal Baganza. 

Gli abitanti dicono di non ricevere risposte e di non capire il motivo di una discriminazione così evidente.
Loro, privatamente, stanno correndo ai ripari. Una lotta contro il tempo per costruire ostacoli fatti di sacchi di sabbia e per ripulire gli argini con i semplici mezzi a disposizione. Fanno quello che possono, con la dignità e la paura di chi teme per la propria vita. Ma non basta. C'è bisogno di uomini, di strumenti e di consapevolezza che il pericolo è davvero imminente.
La gente si augura che, almeno questa volta, non accada l'imponderabile e che non si aspetti di fare qualcosa a disastro avvenuto...

 molinetto rid

                                                  Montanara - In mezzo a questa strada passerà l'argine 

Ultimi da Redazione

Articoli correlati (da tag)