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Tradizionale commemorazione presso il Museo Casa natale Arturo Toscanini in borgo Rodolfo Tanzi 13, alla presenza dell'Assessore alla Cultura Michele Guerra e dei principali rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni culturali e musicali della città per il 65° anniversario della morte del Maestro parmigiano.

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Legione Carabinieri "Emilia Romagna"
Comando Provinciale Carabinieri Parma

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Mercoledì, 27 Ottobre 2021 15:59

Parma al fine settimana antifascista a Barcellona

La partecipazione del presidente Tassi Carboni alla due giorni antifascista spagnola

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Parma 18 marzo 2021 - Insieme al Prefetto di Parma Antonio Lucio Garufi, agli Assessori Michele Guerra e TIziana Benassi, il Sindaco Federico Pizzarotti nella piazza antistante il Municipio, sotto le bandiere a mezz'asta, ha osservato un minuto di silenzio in quella che, dopo il via libera del Senato, è stata decretata come prima Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. 

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Domenica mattina il sindaco si recherà nell’aia dove, il 20 marzo 1944, furono uccise dai nazisti ventiquattro persone, rappresentando la gente che non potrà partecipare.

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Anche il Comune di Piacenza, domenica 14 marzo, ha preso parte alla commemorazione degli eccidi che il 10 e 11 marzo del 1945 insanguinarono Fidenza e Carzole di Coduro. Alla cerimonia, tenutasi in forma raccolta nel rispetto di tutte le misure anti Covid, ha presenziato in rappresentanza dell'Amministrazione il consigliere Sergio Pecorara.

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Tradizionale cerimonia di commemorazione dell'8 settembre, dell'Anniversario della Resistenza e della Liberazione, che si è svolta, in mattinata, in forma ridotta a seguito delle limitazioni imposte dalla normativa anticontagio coronavirus.

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Domenica, 06 Ottobre 2019 06:25

Onore ai caduti di Trieste

Ieri mattina, davanti il monumento dei caduti in Questura, si è tenuto un momento di preghiera e ricordo in memoria dei colleghi di Trieste deceduti in servizio. Erano presenti anche il Prefetto, il Comandante provinciale dell' Arma dei Carabinieri,della Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.

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Il rastrellamento nazista dell’estate del 1944 fece numerose vittime. Il programma della celebrazione, indetta dal Comune in collaborazione con le associazioni partigiane e Istoreco

(Minozzo di Villa Minozzo, 2 agosto 2019). “Alla prima occasione mi aggregherò ai partigiani”: così Jean Dabrainville, ventenne francese arruolato dai tedeschi come autista, aveva confidato al cugino. Fu mandato a combattere in montagna, nelle file della resistenza. E’ una delle vittime che sarà commemorata domani (domenica 4 agosto) assieme agli altri caduti di Minozzo nell’estate del 1944, durante un rastrellamento nazista in Appennino, che avvenne dal 30 luglio al 7 agosto.

Il ritrovo è per le 10 a La Pioppa con un omaggio floreale alla croce che ricorda la fucilazione del “piccolo francese”, mentre, alle 11, i partecipanti si ritroveranno alla pieve di Minozzo, dove don Fernando Imovilli celebrerà una messa a suffragio. Seguiranno il saluto del sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, e la benedizione e la deposizione di una corona al monumento ai caduti, nei pressi del cimitero. Jean Dabrainville - sottolinea il primo cittadino - fu ammazzato il 30 luglio 1944. Dopo un giorno fu barbaramente ucciso un altro giovane, il minozzese Osvaldo Caselli, 22 anni, studente in medicina, con cui il ragazzo d’oltralpe si era conosciuto ed aveva stretto amicizia”.


Oltre a lui e a Caselli “persero la vita, il 4 agosto, fucilati in prossimità del camposanto - continua Sassi - altri quattro abitanti di Minozzo, Luigi Milani, Davide Albertini, Riziero Albertini e Carlo Attolini, nonché Armando Dallari e Leonildo Dallari di Maro, in comune di Castelnovo Monti. Durante i giorni precedenti, sempre nella zona di Minozzo, erano stati trucidati altri minozzesi, Vittorio Martinelli, Giuseppe Razzoli, Antonio Marazzi, Pellegrino Antichi, Lealdo Croci e Telesforo Costi, oltre a Nello Cotti di Carniana e ad Italina Vacondio di Reggio Emilia”.

La lapide ricorda anche tre persone catturate nello stesso rastrellamento e poi decedute in luoghi di deportazione: Guido Tacchini, Pietro Farioli e Florindo Farioli.
“La celebrazione, indetta dal Comune in collaborazione con le associazioni partigiane Alpi-Apc (curatrice dell’organizzazione e del cerimoniale) ed Anpi, e con Istoreco, proseguirà - conclude Elio Ivo Sassi - con la lettura di alcuni brani storici a ricordo dei tragici eventi e avrà termine con un momento conviviale nella sede degli Usi civici di Minozzo, che aderiscono all’iniziativa assieme al Gruppo alpini villaminozzesi, alla locale Croce verde, alla Federazione italiana volontari della libertà, all’Arcipretura minozzese, all’Associazione carabinieri, al Museo della repubblica di Montefiorino e a Villacultura”. La manifestazione sarà infine accompagnata dalle note musicali del corpo bandistico di Villa Minozzo.

 

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(da destra: Osvaldo Caselli - Jean Debrainville)

 

 

Alla commemorazione per la strage alla stazione di Bologna erano presenti anche i rappresentanti di alcuni comuni della nostra provincia: Reggio Emilia, Scandiano e Castellarano. Tra le 85 vittime coinvolte nella tragedia, c'erano due cittadini di Scandiano, madre e figlio. All'evento ha partecipato anche il sindaco reggiano Luca Vecchi.

Reggio Emilia, 2 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

La strage alla stazione di Bologna è una ferita sempre aperta per il Paese, e anche nella nostra provincia. In quell'attentato, infatti, persero la vita anche due cittadini scandianesi. Il 24enne Vittorio Vaccaro si era recato a Bologna assieme alla madre, Eleonora Geraci, per attendere in stazione una parente proveniente dalla Sicilia. Ma per entrambi, l'orologio si fermò alle 10.25 di 34 anni fa. Vittorio lasciò la moglie Adele Incerti, di 22 anni, e la figlia Linda, di soli 4 anni.

Alla tradizionale commemorazione che si è tenuta questa mattina a Bologna nel piazzale antistante la stazione, hanno partecipato la Cgil reggiana e tre Comuni della nostra provincia: Reggio Emilia, Scandiano e Castellarano. Infatti, Vittorio Vaccaro lavorava nell'azienda Sassol-art del comune del distretto ceramico. "Celebrare questo giorno – ha sottolineato la Camera del Lavoro di Reggio Emilia - significa costruire un argine solidale contro ogni forma di terrorismo, per la pace e la verità, una rinnovata azione politica di tutte le realtà istituzionali, politiche e sociali".

Il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, si è recato personalmente a Bologna. Come ulteriore segno di massimo rispetto e partecipazione, a Bologna era presente anche il gonfalone della città di Reggio. Alla manifestazione hanno partecipato anche il sindaco di Castellarano, Alberto Vaccari, insieme al vicesindaco Marco Cassinadri. (continua sotto)

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"Si prova ogni anno fortissima commozione a partecipare alla commemorazione delle vittime – ha detto l'assessore scandianese Pighini, che si è recato a Bologna in rappresentanza dell'amministrazione -: ritengo sia fondamentale la presenza delle istituzioni, non solo per portare solidarietà ai famigliari, ma anche per continuare a chiedere verità e giustizia. La memoria e l'informazione sui fatti sono i punti fondamentali sui quali costruire una verità condivisa".

La commemorazione si è svolta senza problemi di ordine pubblico. Alle 9.15 i gonfaloni delle città sono partiti da piazza Nettuno, per sfilare nel corteo lungo via dell'Indipendenza e raggiungere piazza Medaglie d'Oro, di fronte alla stazione di Bologna. Qui il presidente dell'Associazione familiari vittime Paolo Bolognesi ha fatto il suo intervento, e poi si è tenuto un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Ha chiuso la cerimonia il sindaco di Bologna, Virginio Merola.

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