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Mercoledì, 28 Novembre 2018 05:45

Collecchio: sospetto avvelenamento da bocconi

L'Unione Pedemontana invita a prestare la massima attenzione nelle aree verdi tra via Pilastrello, via Togliatti e via Turati a Collecchio.

Sospetto avvelenamento per un cane che, nella serata di giovedì 22 novembre avrebbe ingoiato un boccone, presumibilmente nelle aree verdi dietro al Parco Nevicati o zone limitrofe.

Il mattino dopo l'Ufficio Relazione col Pubblico del Comune di Collecchio, subito dopo aver ricevuto la segnalazione da parte della proprietaria dell'animale, ha attivato la procedura del caso, che prevede il coinvolgimento del personale dell'Ufficio ambiente con sopralluoghi per la ricerca di eventuali altri bocconi e il posizionamento di cartelli di preavviso.

Lunedì 26 novembre il veterinario che ha preso in cura l'animale, che sembra ormai fuori pericolo, ha certificato come i sintomi accusati siano compatibili con l'avvelenamento da topicida, inoltrando comunicazione al Comune e all'Ausl. Nelle stesse ore e nella stessa zona, una signora rinveniva altri bocconi di carne macinata sospetti e li consegnava alla Polizia Locale dell'Unione Pedemontana che li inviava prontamente all'Istituto di Zooprofilattico per le analisi.

I risultati di tali analisi non sono ancora disponibili, ma nel frattempo si consiglia ai cittadini che frequentano la zona con bambini o animali domestici di prestare la massima attenzione e di segnalare eventuali ritrovamenti di altri bocconi sospetti all'URP del Comune di Collecchio al numero verde 800 080 482 o alla centrale della Polizia Locale dell'Unione Pedemontana Parmense che risponde al numero 0521 833030 e che, a seguito del sospetto avvelenamento dichiarato dal veterinario, ha già presentato all'autorità giudiziaria una denuncia contro ignoti.

 

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Pubblicato in Salute e Benessere Parma

Controlli della Polizia Pedemontana e Ispettorato del lavoro: elevate 11 sanzioni. Il presidente e sindaco Bianchi: «Garantire la legalità»

Nuovo blitz della Polizia Locale dell'Unione nei mercati della Pedemontana per contrastare l'abusivismo, il lavoro nero e la vendita di prodotti contraffatti.
Dopo i ripetuti controlli effettuati a Traversetolo, nella mattinata di venerdì 23 novembre gli agenti del nucleo e i funzionari dell'Ispettorato del Lavoro hanno passato al setaccio le bancarelle di Collecchio, scoprendo un ambulante in nero che ha portato all'immediata sospensione dell'attività commerciale per la quale prestava la sua manodopera irregolare.
Oltre a lui, sono stati pizzicati due dipendenti con contratti che violavano normative in materia di lavoro, e sono state elevate 9 sanzioni amministrative per altre irregolarità, dalla dimensione del banco troppo grande alla non esposizione dei prezzi, passando per la mancanza di licenza al seguito.

«Fortunatamente la stragrande maggioranza degli operatori che frequentano i nostri mercati è rispettosa delle leggi, ma non bisogna abbassare la guardia – commenta il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi –. Tutelare il lavoro garantendo agli ambulanti di accedere al mercato a parità di condizioni, senza che vi siano episodi di concorrenza sleale, è fondamentale. Per ringrazio i nostri agenti e i funzionari dell'Ispettorato del Lavoro per l'attività svolta».

«Si tratta di attività che spesso i cittadini non percepiscono, diverse dai canonici controlli stradali – aggiunge l'assessore alla Sicurezza dell'Unione e sindaco di Felino Elisa Leoni –. Ma sono attività importanti e dovute a chi rispetta le regole lavorando onestamente»

Il comandante della Polizia Locale Pedemontana, Franco Drigani, sottolinea come i controlli commerciali siano «una delle priorità, così come altre attività di carattere specialistico che stanno sempre più connotando l'azione dei nostri agenti».

Pubblicato in Cronaca Parma

Maggiori investimenti, consolidamento e sviluppo dei servizi per un welfare sempre più di qualità e attento alle esigenze dei cittadini.

Consolidamento e sviluppo dei servizi, rafforzamento del personale amministrativo e più risorse per fronteggiare il costante aumento dell'utenza, raddoppiata rispetto a 10 anni fa.
Il direttore generale di Pedemontana Sociale, Adriano Temporini, ha tracciato di fronte al Consiglio dell'Unione la rotta dell'Azienda del welfare, messa nero su bianco nel Piano programmatico triennale 2019-2021 che, dopo aver incassato l'approvazione all'unanimità del Cda formato dai sindaci dei comuni dell'Unione (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), al termine della seduta di martedì 30 ottobre ha ricevuto il via libera anche dal parlamentino pedemontano.

Il direttore dell'Azienda che proprio quest'anno spegne le sue dieci candeline, ha messo in fila gli obiettivi prioritari, partendo dal Centro diurno per anziani di Traversetolo che vedrà la luce nella primavera del 2019 e dalla mappatura delle fragilità, con la geolocalizzazione degli anziani soli, utile per affrontare le situazioni di emergenza.
Altri obiettivi saranno la riorganizzazione del personale dei centri diurni, l'accreditamento dei centri socio-occupazionali e l'implementazione di quanto previsto dalla legge 112/2016, cosiddetta sul "Dopo di noi". «Un'ottima legge – ha osservato Temporini –, con cui abbiamo potuto acquisire risorse per ulteriori interventi di domiciliarità e convivenze tra le persone con disabilità che hanno "frequentato" la Scuola di autonomia. E dal prossimo anno apriremo altri due appartamenti dedicati a questi progetti».
Prioritario anche il consolidamento di affidamenti e affiancamenti familiari: «Siamo partiti con quattro nuclei coinvolti – ha sottolineato il direttore – e oggi siamo a 31. È stato svolto un lavoro importante che ci ha consentito di prevenire o risolvere delle criticità rilevanti».

Dal punto di vista numerico, la popolazione dell'Unione negli ultimi 10 anni è passata da 44.531 a 49.534 abitanti, mentre gli utenti in carico all'Azienda sono quasi raddoppiati, passando da 1.400 a 2.700. Di questi, il 17 per cento sono minori, dieci punti in più rispetto alla media regionale. «Un dato significativo e positivo per quel che riguarda l'efficacia delle "sentinelle" sul territorio e la prevenzione», ha commentato Temporini. Il 61 per cento, sono giovani adulti e il 21 per cento anziani, due dati in crescita, mentre l'11 per cento, stabile, sono immigrati.
Tra gli interventi è previsto il rafforzamento della qualità dei centri diurni, l'aumento delle ore di presenza dell'infermiera professionale, la formazione degli operatori e delle famiglie. Il Piano prevede inoltre un'ottimizzazione dei servizi di prima accoglienza, ad esempio delle "Case donne", l'attuazione delle azioni previste dall'Accordo integrato socio-sanitario con il Distretto Sud Est dell'Ausl e il potenziamento dei servizi e progetti per minorenni e famiglie, dalle misure di sostegno alle capacità genitoriali, passando per gli affidi e affiancamenti, in sinergia con le comunità familiari ed educative che operano sul territorio.

Obiettivi che per essere centrati, hanno tuttavia bisogno di maggiori investimenti, anche in considerazione dell'aumento degli utenti. «La spesa per le risorse umane aumenterà di 154 mila euro su totale di circa 2,3 milioni – ha precisato Temporini – mentre quella per l'area disabili aumenterà di 70 mila euro. L'aumento più importante, pari a 404 mila euro su 2,1 milioni complessivi, riguarda l'area minori».

Al termine della presentazione, il consigliere di minoranza Tiziana Azzolini (Lega Nord-Forza Italia) ha osservato come nel piano non ci siano i reclami e le valutazioni dei cittadini sui servizi. Il direttore ha replicato che si tratta di dati che vengono inseriti nel Bilancio consuntivo. «Detto questo, i reclami sono stati tre – ha aggiunto –,mentre le indagini di customer satisfaction mostrano un alto gradimento dei servizi». Un esempio? Il voto di 9,4 su 10 registrato dai Centri diurni.
Il presidente dell'Azienda e sindaco di Montechiarugolo, Luigi Buriola, ha sottolineato la capacità dimostrata dall'azienda di far fronte «all'aumento dell'utenza e alle evoluzioni sociali, anche durante il periodo di grande crisi economica», mentre il presidente dell'Unione Pedemontana e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, ha evidenziato come, a fronte di trasferimenti stabili da parte dei Comuni, i servizi siano aumentati: «Questo significa che l'Azienda ha operato una buona ottimizzazione delle spese». Un plauso al piano è arrivato anche da Aldo Spina, assessore unionale ai Servizi alla Persona e sindaco di Sala Baganza: «Un punto di forza di queto documento risiede nell'impegno dell'azienda nel valorizzare le reti sociali per far sì che certe situazioni vengano consolidate prima che diventino critiche».

Il Piano è stato approvato a larghissima maggioranza. Unico voto contrario quello di Azzolini, mentre le sue colleghe di opposizione Ilaria Montagna ed Elena Conti si sono astenute.

Quest'ultima ha precisato, in sede di dichiarazione di voto, di aver scelto l'astensione come «forma di avvicinamento. Sarebbe stato semplice votare no per partito preso, ma ho voglia di sperare che questo piano possa funzionare. Sono stata scettica sull'Unione e su alcune scelte, ma credo che i Servizi sociali, così come sono stati strutturati, possano essere una forza».

 

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Pubblicato in Comunicati Sanità Parma
Mercoledì, 29 Agosto 2018 08:58

Passeggiata nei Boschi di Carrega... Foto

Sala Baganza (PR) 28 agosto 2018 - Chi non è mai stato ai Boschi di Carrega? Chi non ha mai percorso i sentieri di questo fantastico patrimonio naturale che si estende da Sala Baganza a Collecchio in provincia di Parma?

Probabilmente tutti almeno una volta nella vita ci sono stati. E qualcuno si è accorto dell'incuria e dell'abbandono che da troppo tempo è presente nel territorio. Un lettore felinese, ci fa notare che anche il comune di Felino è socio dell'organismo "Parco Regionale dei boschi di Carrega" e comunuqe, a quanto pare, il parco non riceve le adeguate cure.

Chi deve effettivamente provvedere alla manutenzione? I boschi di Carrega stanno diventando sinonimo di degrado e incuria. Vi sembra giusto? Inoltre, a parte questo grave stato di abbandono, il lettore Felinese, ci segnala anche che nei Boschi di Carrega, non sono rari i furti nelle auto parcheggiate da chi va a passeggiare per i sentieri sottolineando che, nella ValBaganza, il decoro urbano, la tutela dell'ambiente e la sicurezza, troppo spesso vengono messi all'ultimo posto nella lista delle cose da fare.

A seguire la galleria fotografica, giudicate voi!

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Nel tardo pomeriggio la provincia di Parma è stata colpita da venti fortissimi, temporali e grandinata in zona Madregolo.

In ValBaganza il forte maltempo, come riportato da Nicola Comparato segretario della consulta di Poggio Cevola Sant Ilario Baganza, il maltempo ha fatto cadere una pianta a Casale di Felino. "I vigili del fuoco si sono immediatamente presentati a fare il sopralluogo. Come sempre, il "Pompiere" , paura non ha" ha chiosato Comparato.

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Domenica 5 agosto la delegazione parmense di Help for Children con alcuni ragazzi e insegnati bielorussi di Gomel si è recata a far visita agli stand della festa "Avanti a tutta birra!!" presso il Lido Valtermina di Traversetolo promossa dalla Federazione provinciale del Partito Socialista.

La delegazione, guidata dal presidente provinciale Veneri e dai referenti Pelassa e Bompani, era composta da alcuni ragazzi bielorussi, che insieme ai loro insegnanti di supporto, vengono in Italia per soggiorni climatici e curativi.

I graditi ospiti di Help for Children, hanno potuto gustare i piatti preparati di persona dallo Chef Luigi Cavalca e trascorrere qualche ora di relax al fresco del "Lido Valtermina".

Di Manuel Magnani consigliere comunale PSI Collecchio

Lunedì, 02 Luglio 2018 15:57

Ventiduesima edizione della Festa Multiculturale

Un grande successo, come sempre, la ventiduesima edizione della Festa Multiculturale. Sono circa quattordicimila le persone passate da Collecchio nel primo fine settimana, per vivere quell'atmosfera magica che avvolge il Parco Nevicati. I colori, la gioia delle danze tradizionali, le sonorità dal sud all'est del pianeta, fra gospel, ritmi brasiliani, sirtaki, musiche rumene... e poi gli incontri con le storie più toccanti, gli spettacoli, le mostre e tanto altro. Non potevano mancare, naturalmente, le specialità culinarie preparate dalle comunità migranti. Chi ha cenato lì, ha potuto scegliere fra sedici diversi menù, da ogni continente.

Un universo di culture e persone che si spostano e si incontrano pacificamente qui, proponendo, sera dopo sera, un giro del mondo, in pochi passi.
Intorno a un prato brulicante di voci e allegria, c'erano anche gli stand delle associazioni (più di cento quelle coinvolte nell'organizzazione della Festa), le bancarelle di artigianato e tante attività per i bambini.

Al lavoro una marea di magliette arancioni, 250 volontari ogni sera, grazie ai quali tutto ha funzionato in maniera perfetta.
Si replica il prossimo fine settimana, da venerdì 6 luglio. Il programma completo è sul sito multiculturale.org

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Festa Multiculturale: dal 29 giugno per due fine settimana il mondo si incontra a Collecchio, fra musica, cibo e cultura. Più di cento associazioni invitano alla ventiduesima edizione.

Ancora una volta sarà la Festa Multiculturale ad aprire l'estate. La ventiduesima edizione ci aspetta con la sua formula ormai familiare: sei giorni, nei due fine settimana dal 29, 30 giugno, 1 luglio e dal 6, 7, 8 luglio, che trasformeranno il prato del Parco Nevicati di Collecchio in un crocevia di popoli e culture, fra cibo, musica, spettacoli ed eventi. Un grande messaggio di pace e accoglienza.

A Collecchio, il flusso naturale della storia, fatta da sempre di viaggi e contaminazioni, di uomini e donne che si spostano e si incontrano scambiandosi esperienze, appare in tutta la sua bellezza. In una società multiculturale come ormai è la nostra, la Festa ci dimostra che, attraverso un lavoro meticoloso, faticoso ma bello, è possibile star bene insieme nella diversità. E i tanti eventi previsti nei diversi spazi avranno l'obiettivo di offrirci occasioni per pensare, vedere, giocare e comprendere tutto questo.

Lo Spazio pedana, la Villa, lo Spazio Incontri, il Palco piccolo e il prato, ogni sera dalle 18.30 ospiteranno letture, laboratori, proiezioni, mostre, concerti, balli, presentazioni di libri, senza dimenticare i bambini che troveranno giochi e attività pensate per loro.
Il programma è ricchissimo, per conoscerlo tutto c'è il sito multiculturale.org e la pagina Facebook Festa Multiculturale.

Ogni sera sarà possibile firmare per la campagna #WelcomingEurope, iniziativa dei cittadini europei che vuole decriminalizzare la solidarietà e affermare come salvare vite non sia reato. C'è anche l'hashtag #withrefugees e, chi si siederà a tavola, potrà leggere sulle tovagliette i progetti attivi anche qui per fare esperienze di accoglienza verso persone rifugiate. Cosa che accade già, silenziosamente, in tante case della nostra città.

A Collecchio l'integrazione passa dalla tavola. Oltre agli stand delle associazioni e alle bancarelle di artigianato, infatti, non mancheranno le cucine dal mondo, trenta in tutto. Ogni sera sarà possibile assaggiare sette diversi menù tradizionali. Il primo fine settimana saranno ai fornelli le comunità di Perù, Camerun, Marocco, Africa Occidentale, India, Romania, Etiopia, Tunisia, Nigeria, Sri Lanka, Grecia, Moldavia, Africa Centrale, Marocco e Kurdistan. Non mancheranno ovviamente i tortelli d'erbetta.

Questa mattina, chi ha portato la voce delle Comunità che prepareranno la cena, ha sottolineato come esserci sia un'opportunità importante.
Come Victoria Verde Hermosilla, volontaria storica che da sempre propone le specialità del suo paese. "La Festa Multiculturale – ha detto- è un momento di incontro e di amicizia. Io ringrazio tutti perché per noi è una grande possibilità che ci permette di presentare la nostra cultura e la nostra cucina. Le spezie che troverete nei nostri piatti, arrivano direttamente dal Perù".

Chi cucina, chi serve, chi sparecchia e pulisce, chi monta e smonta, chi accoglie... sono tutti volontari. Il volontariato infatti è la forza immensa di questa Festa: 250 persone di ogni età e nazione, saranno al "lavoro" ogni sera perché tutto funzioni. Insomma, una grande famiglia solidale pronta ad accogliere i visitatori che arriveranno a migliaia da tutta la regione (venticinquemila solo lo scorso anno).
Come ha affermato Giancarlo Dodi, assessore del Comune di Collecchio, c'è una forza e una solidità nelle associazioni che mettono in fila questo evento che va premiata e io credo che il Comune di Collecchio faccia bene ad ospitare questa festa e a sostenerla. Lavoriamo perché la Multiculturale esprima, al di fuori del parco, delle cose positive.

A conferma, è arrivata la testimonianza di Jerome Nguemou di Muoviamoci, associazione che sostiene studenti che arrivano a Parma dall'Africa, raccontando che in Camerun, in Togo, in Gabon, Collecchio è diventata famosa per questa Festa. "E' bellissimo – ha affermato- perché in questa maniera il mondo riesce a vedere come sono le altre culture, in un modo di vivere che piace a tutti.
Sei giorni, quelli della Festa, che volano in un soffio, a fronte di un lavoro di preparazione immenso. Sono più di cento le associazioni che, sin da febbraio, si incontrano per progettare insieme. Condividere intenti e scelte operative è la vera forza di questo evento che con la partecipazione diventa davvero la Festa di tutti.

Questa edizione della Multiculturale, come sempre organizzata da Forum Solidarietà, CIAC Onlus e Centro Interculturale, è dedicata a Giacomo e a Giamma, Gianmaria Piccinini, due amici e sostenitori di questo evento.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Venerdì, 01 Dicembre 2017 06:50

Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or.

Parma, 30 novembre 2017 – Mutti, Azienda leader in Italia nella produzione del pomodoro di qualità, annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or., Consorzio di trasformazione di Collecchio, il cui ramo d'azienda era stato affittato proprio da Mutti, all'avvio della campagna del pomodoro 2017.

Mutti, la cui storia è sempre stata caratterizzata da un forte legame con il territorio, ad aprile si era aggiudicata l'asta per l'affitto di tutte le attività del Consorzio, assicurando così la continuità della produzione - che ha raggiunto i 2.106.826 Q.li – con l'impegno di rilevare la cooperativa a fine campagna 2017.

Nelle scorse settimane si è chiusa l'asta per la vendita indetta dal Tribunale di Parma e Co.Pad.Or è stata definitivamente acquisita da Mutti, attraverso la sua controllata Pomodoro 43044 srl. Nell'intera operazione l'Azienda è stata assistita dal punto di vista finanziario da Crédit Agricole. Il passaggio di proprietà degli asset produttivi del Consorzio è stato ufficializzato per un valore di 25 milioni di euro.

"Il nostro radicamento territoriale – ha commentato Francesco Mutti, amministratore delegato Mutti SpA – si esplicita attraverso la coerenza delle nostre azioni imprenditoriali che riconoscono nell'appartenenza al territorio un valore imprescindibile."

L'acquisizione del Consorzio permetterà infatti all'azienda parmigiana di continuare ad incrementare il processo di partnership e innovazione con le aziende agricole, attraverso una partecipazione ancor più capillare sul territorio. Essere presenti in maniera forte è altresì fondamentale per potersi distinguere, e per generare valore, in termini di efficienza e soprattutto di sostenibilità.

Mutti continua a guidare lo sviluppo e l'evoluzione del mercato italiano, ma il processo di internazionalizzazione del Gruppo si conferma prioritario. L'acquisizione si inserisce dunque in un più ampio percorso di espansione, che consenta un aumento di capacità produttiva ed offra a Mutti la concreta possibilità di beneficiare di ulteriori economie di scala.

L'Azienda è oggi leader del comparto del Pomodoro in Italia con una quota di mercato a valore del 28%, con un fatturato che chiuderà l'anno intorno ai 300 milioni di euro. Presente in 83 paesi nel mondo, l'export pesa attualmente per il 33% e cresce di anno in anno a doppia cifra, a cominciare dai mercati europei, Francia, Paesi Nordici, Belgio e Germania in primis.

Pubblicato in Agroalimentare Parma
Venerdì, 24 Novembre 2017 17:45

L'ultimo saluto a Gianmaria

Tantissima gente è accorsa a portare l'ultimo saluto a Gianmaria Piccinini. Amici, conoscenti e ovviamente i colleghi del Teatro Regio, dove lavorava come fonico, e i compagni della tifoseria, i Boys, con i quali condivideva la passione per il "Parma".
Il feretro di Gianmaria Piccinini (Piccio x gli amici Boys) è arrivato alle 14 alla chiesa di Collecchio, al fianco del Parco Nevicati, accompagnato dai genitori il fratello Nicolò.
La chiesa era gremita di amici e conoscenti tutti stretti attorno alla famiglia. Gianmaria "ha saputo unire - ha commentato nell'omelia il sacerdote - molti che lavoravano in vari settori, dallo sport, al teatro alla musica".
Una funzione molto toccante che si è conclusa un corale e composto applauso.
Gianmaria è venuto a mancare a soli trentanove anno dopo circa 7 mesi di malattia. Il Teatro Regio e la Curva Nord piangono GianMaria "Gianma" Piccinini, Piccio per i più intimi. Aveva collaborato alla realizzazione del disco "Crusaders" e del "Va Pensiero", tante volte suonata al Tardini.

Il saluto dei BOYS dal sito web

Ciao Piccio!   

Ciao Piccio, proprio ora che abbiamo praticamente terminato la nostra iniziativa per l'Ospedale dei Bambini te ne sei andato.
E' stato fondamentale il tuo aiuto nel coinvolgere il Teatro Regio per cantare "La Canzone dei Crusaders".
Ora sei con tutti gli altri fratelli nel Vento della Nord, canta con loro, dalla Curva vi sentiamo...

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Pubblicato in Cronaca Parma
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