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Maggiori investimenti, consolidamento e sviluppo dei servizi per un welfare sempre più di qualità e attento alle esigenze dei cittadini.

Consolidamento e sviluppo dei servizi, rafforzamento del personale amministrativo e più risorse per fronteggiare il costante aumento dell'utenza, raddoppiata rispetto a 10 anni fa.
Il direttore generale di Pedemontana Sociale, Adriano Temporini, ha tracciato di fronte al Consiglio dell'Unione la rotta dell'Azienda del welfare, messa nero su bianco nel Piano programmatico triennale 2019-2021 che, dopo aver incassato l'approvazione all'unanimità del Cda formato dai sindaci dei comuni dell'Unione (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), al termine della seduta di martedì 30 ottobre ha ricevuto il via libera anche dal parlamentino pedemontano.

Il direttore dell'Azienda che proprio quest'anno spegne le sue dieci candeline, ha messo in fila gli obiettivi prioritari, partendo dal Centro diurno per anziani di Traversetolo che vedrà la luce nella primavera del 2019 e dalla mappatura delle fragilità, con la geolocalizzazione degli anziani soli, utile per affrontare le situazioni di emergenza.
Altri obiettivi saranno la riorganizzazione del personale dei centri diurni, l'accreditamento dei centri socio-occupazionali e l'implementazione di quanto previsto dalla legge 112/2016, cosiddetta sul "Dopo di noi". «Un'ottima legge – ha osservato Temporini –, con cui abbiamo potuto acquisire risorse per ulteriori interventi di domiciliarità e convivenze tra le persone con disabilità che hanno "frequentato" la Scuola di autonomia. E dal prossimo anno apriremo altri due appartamenti dedicati a questi progetti».
Prioritario anche il consolidamento di affidamenti e affiancamenti familiari: «Siamo partiti con quattro nuclei coinvolti – ha sottolineato il direttore – e oggi siamo a 31. È stato svolto un lavoro importante che ci ha consentito di prevenire o risolvere delle criticità rilevanti».

Dal punto di vista numerico, la popolazione dell'Unione negli ultimi 10 anni è passata da 44.531 a 49.534 abitanti, mentre gli utenti in carico all'Azienda sono quasi raddoppiati, passando da 1.400 a 2.700. Di questi, il 17 per cento sono minori, dieci punti in più rispetto alla media regionale. «Un dato significativo e positivo per quel che riguarda l'efficacia delle "sentinelle" sul territorio e la prevenzione», ha commentato Temporini. Il 61 per cento, sono giovani adulti e il 21 per cento anziani, due dati in crescita, mentre l'11 per cento, stabile, sono immigrati.
Tra gli interventi è previsto il rafforzamento della qualità dei centri diurni, l'aumento delle ore di presenza dell'infermiera professionale, la formazione degli operatori e delle famiglie. Il Piano prevede inoltre un'ottimizzazione dei servizi di prima accoglienza, ad esempio delle "Case donne", l'attuazione delle azioni previste dall'Accordo integrato socio-sanitario con il Distretto Sud Est dell'Ausl e il potenziamento dei servizi e progetti per minorenni e famiglie, dalle misure di sostegno alle capacità genitoriali, passando per gli affidi e affiancamenti, in sinergia con le comunità familiari ed educative che operano sul territorio.

Obiettivi che per essere centrati, hanno tuttavia bisogno di maggiori investimenti, anche in considerazione dell'aumento degli utenti. «La spesa per le risorse umane aumenterà di 154 mila euro su totale di circa 2,3 milioni – ha precisato Temporini – mentre quella per l'area disabili aumenterà di 70 mila euro. L'aumento più importante, pari a 404 mila euro su 2,1 milioni complessivi, riguarda l'area minori».

Al termine della presentazione, il consigliere di minoranza Tiziana Azzolini (Lega Nord-Forza Italia) ha osservato come nel piano non ci siano i reclami e le valutazioni dei cittadini sui servizi. Il direttore ha replicato che si tratta di dati che vengono inseriti nel Bilancio consuntivo. «Detto questo, i reclami sono stati tre – ha aggiunto –,mentre le indagini di customer satisfaction mostrano un alto gradimento dei servizi». Un esempio? Il voto di 9,4 su 10 registrato dai Centri diurni.
Il presidente dell'Azienda e sindaco di Montechiarugolo, Luigi Buriola, ha sottolineato la capacità dimostrata dall'azienda di far fronte «all'aumento dell'utenza e alle evoluzioni sociali, anche durante il periodo di grande crisi economica», mentre il presidente dell'Unione Pedemontana e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, ha evidenziato come, a fronte di trasferimenti stabili da parte dei Comuni, i servizi siano aumentati: «Questo significa che l'Azienda ha operato una buona ottimizzazione delle spese». Un plauso al piano è arrivato anche da Aldo Spina, assessore unionale ai Servizi alla Persona e sindaco di Sala Baganza: «Un punto di forza di queto documento risiede nell'impegno dell'azienda nel valorizzare le reti sociali per far sì che certe situazioni vengano consolidate prima che diventino critiche».

Il Piano è stato approvato a larghissima maggioranza. Unico voto contrario quello di Azzolini, mentre le sue colleghe di opposizione Ilaria Montagna ed Elena Conti si sono astenute.

Quest'ultima ha precisato, in sede di dichiarazione di voto, di aver scelto l'astensione come «forma di avvicinamento. Sarebbe stato semplice votare no per partito preso, ma ho voglia di sperare che questo piano possa funzionare. Sono stata scettica sull'Unione e su alcune scelte, ma credo che i Servizi sociali, così come sono stati strutturati, possano essere una forza».

 

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Mercoledì, 29 Agosto 2018 08:58

Passeggiata nei Boschi di Carrega... Foto

Sala Baganza (PR) 28 agosto 2018 - Chi non è mai stato ai Boschi di Carrega? Chi non ha mai percorso i sentieri di questo fantastico patrimonio naturale che si estende da Sala Baganza a Collecchio in provincia di Parma?

Probabilmente tutti almeno una volta nella vita ci sono stati. E qualcuno si è accorto dell'incuria e dell'abbandono che da troppo tempo è presente nel territorio. Un lettore felinese, ci fa notare che anche il comune di Felino è socio dell'organismo "Parco Regionale dei boschi di Carrega" e comunuqe, a quanto pare, il parco non riceve le adeguate cure.

Chi deve effettivamente provvedere alla manutenzione? I boschi di Carrega stanno diventando sinonimo di degrado e incuria. Vi sembra giusto? Inoltre, a parte questo grave stato di abbandono, il lettore Felinese, ci segnala anche che nei Boschi di Carrega, non sono rari i furti nelle auto parcheggiate da chi va a passeggiare per i sentieri sottolineando che, nella ValBaganza, il decoro urbano, la tutela dell'ambiente e la sicurezza, troppo spesso vengono messi all'ultimo posto nella lista delle cose da fare.

A seguire la galleria fotografica, giudicate voi!

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Nel tardo pomeriggio la provincia di Parma è stata colpita da venti fortissimi, temporali e grandinata in zona Madregolo.

In ValBaganza il forte maltempo, come riportato da Nicola Comparato segretario della consulta di Poggio Cevola Sant Ilario Baganza, il maltempo ha fatto cadere una pianta a Casale di Felino. "I vigili del fuoco si sono immediatamente presentati a fare il sopralluogo. Come sempre, il "Pompiere" , paura non ha" ha chiosato Comparato.

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Domenica 5 agosto la delegazione parmense di Help for Children con alcuni ragazzi e insegnati bielorussi di Gomel si è recata a far visita agli stand della festa "Avanti a tutta birra!!" presso il Lido Valtermina di Traversetolo promossa dalla Federazione provinciale del Partito Socialista.

La delegazione, guidata dal presidente provinciale Veneri e dai referenti Pelassa e Bompani, era composta da alcuni ragazzi bielorussi, che insieme ai loro insegnanti di supporto, vengono in Italia per soggiorni climatici e curativi.

I graditi ospiti di Help for Children, hanno potuto gustare i piatti preparati di persona dallo Chef Luigi Cavalca e trascorrere qualche ora di relax al fresco del "Lido Valtermina".

Di Manuel Magnani consigliere comunale PSI Collecchio

Lunedì, 02 Luglio 2018 15:57

Ventiduesima edizione della Festa Multiculturale

Un grande successo, come sempre, la ventiduesima edizione della Festa Multiculturale. Sono circa quattordicimila le persone passate da Collecchio nel primo fine settimana, per vivere quell'atmosfera magica che avvolge il Parco Nevicati. I colori, la gioia delle danze tradizionali, le sonorità dal sud all'est del pianeta, fra gospel, ritmi brasiliani, sirtaki, musiche rumene... e poi gli incontri con le storie più toccanti, gli spettacoli, le mostre e tanto altro. Non potevano mancare, naturalmente, le specialità culinarie preparate dalle comunità migranti. Chi ha cenato lì, ha potuto scegliere fra sedici diversi menù, da ogni continente.

Un universo di culture e persone che si spostano e si incontrano pacificamente qui, proponendo, sera dopo sera, un giro del mondo, in pochi passi.
Intorno a un prato brulicante di voci e allegria, c'erano anche gli stand delle associazioni (più di cento quelle coinvolte nell'organizzazione della Festa), le bancarelle di artigianato e tante attività per i bambini.

Al lavoro una marea di magliette arancioni, 250 volontari ogni sera, grazie ai quali tutto ha funzionato in maniera perfetta.
Si replica il prossimo fine settimana, da venerdì 6 luglio. Il programma completo è sul sito multiculturale.org

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Festa Multiculturale: dal 29 giugno per due fine settimana il mondo si incontra a Collecchio, fra musica, cibo e cultura. Più di cento associazioni invitano alla ventiduesima edizione.

Ancora una volta sarà la Festa Multiculturale ad aprire l'estate. La ventiduesima edizione ci aspetta con la sua formula ormai familiare: sei giorni, nei due fine settimana dal 29, 30 giugno, 1 luglio e dal 6, 7, 8 luglio, che trasformeranno il prato del Parco Nevicati di Collecchio in un crocevia di popoli e culture, fra cibo, musica, spettacoli ed eventi. Un grande messaggio di pace e accoglienza.

A Collecchio, il flusso naturale della storia, fatta da sempre di viaggi e contaminazioni, di uomini e donne che si spostano e si incontrano scambiandosi esperienze, appare in tutta la sua bellezza. In una società multiculturale come ormai è la nostra, la Festa ci dimostra che, attraverso un lavoro meticoloso, faticoso ma bello, è possibile star bene insieme nella diversità. E i tanti eventi previsti nei diversi spazi avranno l'obiettivo di offrirci occasioni per pensare, vedere, giocare e comprendere tutto questo.

Lo Spazio pedana, la Villa, lo Spazio Incontri, il Palco piccolo e il prato, ogni sera dalle 18.30 ospiteranno letture, laboratori, proiezioni, mostre, concerti, balli, presentazioni di libri, senza dimenticare i bambini che troveranno giochi e attività pensate per loro.
Il programma è ricchissimo, per conoscerlo tutto c'è il sito multiculturale.org e la pagina Facebook Festa Multiculturale.

Ogni sera sarà possibile firmare per la campagna #WelcomingEurope, iniziativa dei cittadini europei che vuole decriminalizzare la solidarietà e affermare come salvare vite non sia reato. C'è anche l'hashtag #withrefugees e, chi si siederà a tavola, potrà leggere sulle tovagliette i progetti attivi anche qui per fare esperienze di accoglienza verso persone rifugiate. Cosa che accade già, silenziosamente, in tante case della nostra città.

A Collecchio l'integrazione passa dalla tavola. Oltre agli stand delle associazioni e alle bancarelle di artigianato, infatti, non mancheranno le cucine dal mondo, trenta in tutto. Ogni sera sarà possibile assaggiare sette diversi menù tradizionali. Il primo fine settimana saranno ai fornelli le comunità di Perù, Camerun, Marocco, Africa Occidentale, India, Romania, Etiopia, Tunisia, Nigeria, Sri Lanka, Grecia, Moldavia, Africa Centrale, Marocco e Kurdistan. Non mancheranno ovviamente i tortelli d'erbetta.

Questa mattina, chi ha portato la voce delle Comunità che prepareranno la cena, ha sottolineato come esserci sia un'opportunità importante.
Come Victoria Verde Hermosilla, volontaria storica che da sempre propone le specialità del suo paese. "La Festa Multiculturale – ha detto- è un momento di incontro e di amicizia. Io ringrazio tutti perché per noi è una grande possibilità che ci permette di presentare la nostra cultura e la nostra cucina. Le spezie che troverete nei nostri piatti, arrivano direttamente dal Perù".

Chi cucina, chi serve, chi sparecchia e pulisce, chi monta e smonta, chi accoglie... sono tutti volontari. Il volontariato infatti è la forza immensa di questa Festa: 250 persone di ogni età e nazione, saranno al "lavoro" ogni sera perché tutto funzioni. Insomma, una grande famiglia solidale pronta ad accogliere i visitatori che arriveranno a migliaia da tutta la regione (venticinquemila solo lo scorso anno).
Come ha affermato Giancarlo Dodi, assessore del Comune di Collecchio, c'è una forza e una solidità nelle associazioni che mettono in fila questo evento che va premiata e io credo che il Comune di Collecchio faccia bene ad ospitare questa festa e a sostenerla. Lavoriamo perché la Multiculturale esprima, al di fuori del parco, delle cose positive.

A conferma, è arrivata la testimonianza di Jerome Nguemou di Muoviamoci, associazione che sostiene studenti che arrivano a Parma dall'Africa, raccontando che in Camerun, in Togo, in Gabon, Collecchio è diventata famosa per questa Festa. "E' bellissimo – ha affermato- perché in questa maniera il mondo riesce a vedere come sono le altre culture, in un modo di vivere che piace a tutti.
Sei giorni, quelli della Festa, che volano in un soffio, a fronte di un lavoro di preparazione immenso. Sono più di cento le associazioni che, sin da febbraio, si incontrano per progettare insieme. Condividere intenti e scelte operative è la vera forza di questo evento che con la partecipazione diventa davvero la Festa di tutti.

Questa edizione della Multiculturale, come sempre organizzata da Forum Solidarietà, CIAC Onlus e Centro Interculturale, è dedicata a Giacomo e a Giamma, Gianmaria Piccinini, due amici e sostenitori di questo evento.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Venerdì, 01 Dicembre 2017 06:50

Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or.

Parma, 30 novembre 2017 – Mutti, Azienda leader in Italia nella produzione del pomodoro di qualità, annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or., Consorzio di trasformazione di Collecchio, il cui ramo d'azienda era stato affittato proprio da Mutti, all'avvio della campagna del pomodoro 2017.

Mutti, la cui storia è sempre stata caratterizzata da un forte legame con il territorio, ad aprile si era aggiudicata l'asta per l'affitto di tutte le attività del Consorzio, assicurando così la continuità della produzione - che ha raggiunto i 2.106.826 Q.li – con l'impegno di rilevare la cooperativa a fine campagna 2017.

Nelle scorse settimane si è chiusa l'asta per la vendita indetta dal Tribunale di Parma e Co.Pad.Or è stata definitivamente acquisita da Mutti, attraverso la sua controllata Pomodoro 43044 srl. Nell'intera operazione l'Azienda è stata assistita dal punto di vista finanziario da Crédit Agricole. Il passaggio di proprietà degli asset produttivi del Consorzio è stato ufficializzato per un valore di 25 milioni di euro.

"Il nostro radicamento territoriale – ha commentato Francesco Mutti, amministratore delegato Mutti SpA – si esplicita attraverso la coerenza delle nostre azioni imprenditoriali che riconoscono nell'appartenenza al territorio un valore imprescindibile."

L'acquisizione del Consorzio permetterà infatti all'azienda parmigiana di continuare ad incrementare il processo di partnership e innovazione con le aziende agricole, attraverso una partecipazione ancor più capillare sul territorio. Essere presenti in maniera forte è altresì fondamentale per potersi distinguere, e per generare valore, in termini di efficienza e soprattutto di sostenibilità.

Mutti continua a guidare lo sviluppo e l'evoluzione del mercato italiano, ma il processo di internazionalizzazione del Gruppo si conferma prioritario. L'acquisizione si inserisce dunque in un più ampio percorso di espansione, che consenta un aumento di capacità produttiva ed offra a Mutti la concreta possibilità di beneficiare di ulteriori economie di scala.

L'Azienda è oggi leader del comparto del Pomodoro in Italia con una quota di mercato a valore del 28%, con un fatturato che chiuderà l'anno intorno ai 300 milioni di euro. Presente in 83 paesi nel mondo, l'export pesa attualmente per il 33% e cresce di anno in anno a doppia cifra, a cominciare dai mercati europei, Francia, Paesi Nordici, Belgio e Germania in primis.

Pubblicato in Agroalimentare Parma
Venerdì, 24 Novembre 2017 17:45

L'ultimo saluto a Gianmaria

Tantissima gente è accorsa a portare l'ultimo saluto a Gianmaria Piccinini. Amici, conoscenti e ovviamente i colleghi del Teatro Regio, dove lavorava come fonico, e i compagni della tifoseria, i Boys, con i quali condivideva la passione per il "Parma".
Il feretro di Gianmaria Piccinini (Piccio x gli amici Boys) è arrivato alle 14 alla chiesa di Collecchio, al fianco del Parco Nevicati, accompagnato dai genitori il fratello Nicolò.
La chiesa era gremita di amici e conoscenti tutti stretti attorno alla famiglia. Gianmaria "ha saputo unire - ha commentato nell'omelia il sacerdote - molti che lavoravano in vari settori, dallo sport, al teatro alla musica".
Una funzione molto toccante che si è conclusa un corale e composto applauso.
Gianmaria è venuto a mancare a soli trentanove anno dopo circa 7 mesi di malattia. Il Teatro Regio e la Curva Nord piangono GianMaria "Gianma" Piccinini, Piccio per i più intimi. Aveva collaborato alla realizzazione del disco "Crusaders" e del "Va Pensiero", tante volte suonata al Tardini.

Il saluto dei BOYS dal sito web

Ciao Piccio!   

Ciao Piccio, proprio ora che abbiamo praticamente terminato la nostra iniziativa per l'Ospedale dei Bambini te ne sei andato.
E' stato fondamentale il tuo aiuto nel coinvolgere il Teatro Regio per cantare "La Canzone dei Crusaders".
Ora sei con tutti gli altri fratelli nel Vento della Nord, canta con loro, dalla Curva vi sentiamo...

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Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 18 Ottobre 2017 14:28

"Endometriosi sai cos'è?"

Per molti è una perfetta sconosciuta, eppure colpisce in Italia 3 milioni di donne e nel mondo ben 150 milioni. L'endometriosi è una malattia subdola e cronica, di cui non si conoscono le cause e non esistono cure definitive, né percorsi medici di prevenzione. Di certo cambia radicalmente la vita di chi ne soffre, che si sente smarrita, con l'autostima sottozero e i rapporti sociali, la vita di coppia e il lavoro messi a dura prova.

Dal 2005 l'A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi) - un gruppo di donne affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto - è impegnata in un'importante campagna di sensibilizzazione per informare e aiutare le donne ad affrontare una malattia dolorosa e invalidante. Occorrono molti anni per avere una diagnosi certa e spesso è necessario più di un intervento chirurgico. L'endometriosi lavora in silenzio e può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi, provoca dolori forti durante il ciclo e l'ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile. Le testimonianze sono tante e diverse: c'è chi dopo un intervento di "pulizia" ottimale è riuscita ad avere un figlio; chi grazie alla terapia ormonale può condurre una vita quasi normale; c'è chi invece ha subito danni pesanti (dalla resezione intestinale alla perdita di un rene); chi deve fare i conti con un danno chirurgico permanente e convivere con la vescica neurologica o con un ano artificiale (il cosiddetto sacchetto). 3 milioni di donne vogliono essere riconosciute dalla Società e non essere abbandonate a se stesse, come se la malattia non esistesse.

L'unico modo per combattere è informare. Incontri di sostegno, conferenze pubbliche, cene sociali, formazione nelle scuole, tavoli informativi sono tra le iniziative proposte in tutta Italia dai gruppi di volontarie dell' A.P.E. Onlus. Il 18 ottobre, alle ore 20.30, presso il Comune di Collecchio in Viale Libertà 3, il Gruppo A.P.E. di Parma, ha organizzato una conferenza, patrocinata dal Comune di Collecchio, per parlare di tutto ciò che riguarda l'endometriosi: diagnosi, terapia, dolore, infiammazione, alimentazione e stile di vita.

L'endometriosi è una malattia dolorosa e in alcuni casi invalidante, recentemente inserita nei nuovi LEA. La conferenza vedrà la partecipazione in veste di relatori del Dr. Martino Rolla, Responsabile dell'Ambulatorio Endometriosi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, il Dr. Massimo Gualerzi, cardiologo e Direttore Sanitario di Terme di Salsomaggiore e Jessica Fiorini, Vicepresidente A.P.E. Onlus.
Momenti come questo sono un ottimo strumento di informazione e approfondimento per capire cos'è l'Endometriosi, quali sono i sintomi, come si arriva alla diagnosi e quali sono le terapie mediche disponibili, fondamentale inoltre sapere come uno stile di vita sano e una corretta alimentazione possano influire positivamente sull'infiammazione e quindi alleviare il dolore. La partecipazione alla conferenza è aperta a tutti e gratuita. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

18 ottobre ore 20.30 // Sala Consiglio, Comune di Collecchio, viale Libertà 3

A.P.E. ONLUS è un'associazione senza scopo di lucro che nasce nell'ottobre del 2005 su iniziativa di un gruppo di donne, con esperienza di endometriosi vissuta sulla propria pelle o con storie di volontariato attivo in altre realtà. La presidente è Annalisa Frassineti, membro del Consiglio Direttivo e Referente del gruppo di Forlì-Cesena-Ravenna. L'obiettivo principale di A.P.E. Onlus è quello di diramare notizie e informazioni sulla malattia così diffusa, ma così poco conosciuta. Info: 329 3449704 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.apeonlus.it

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Oltre settanta opere tra acquerelli e dipinti. Torna con il consueto appuntamento annuale all'interno del "Settembre Collecchiese" l'esposizione del pittore Claudio Cesari da sabato 2 settembre 2017 alle ore 21.00 negli spazi dell'ex prosciuttificio di via Verdi 9 a Collecchio (PR).

Il titolo "...e sotto il Maestrale urla e biancheggia il mar..." tratto dalla nota poesia del Carducci, rimanda al tema che caratterizza in prevalenza le oltre settanta opere esposte tra acquerelli, dipinti a smalto e in acrilico su tela e tavola, la maggior parte delle quali inedite.

In questa nuova produzione Cesari accantona i colori vivaci per dare spazio alle nuance più scure, alle ombre, alle rifrazioni, ai colori cupi.

E si scopre un Cesari introspettivo, a tratti irrequieto e turbato, come il mare in burrasca che ha ispirato questa nuova produzione, ma anche placido, carezzevole e sereno, come il mare al tramonto frequentato da stormi di gabbiani.

20170826-Cesari-pittore-INVITO 1Il tema dell'acqua non è nuovo, ma il contesto cambia, passando dai paesaggi fluviali, in particolare del fiume Taro, agli orizzonti marini delle Cinque Terre, di Lerici, Bonassola e Tellaro.
Un artista che riesce a trasporre nelle sue opere un mosaico di stati d'animo anche contrastanti fra loro, partendo dalla natura e da momenti di vita vissuta che segnano lo scorrere del tempo.
Le opere sono raccolte in un catalogo a colori che comprende i contributi dell'On. Giuseppe Romanini, del critico Marzio Dall'Acqua, del Presidente del Circolo "Il Colle" Daniele Ferrari, del Sindaco Paolo Bianchi e dell'Assessore alla Cultura Michela Zanetti.

Introdurrà la serata la "Corale Collecchiese Mario Dellapina", con brani musicali che ripercorrono alcuni secoli a partire dal '500 e seguirà al termine della visita un momento conviviale.
La mostra, a ingresso libero, è patrocinata dal Comune di Collecchio e dalla Provincia di Parma, organizzata dal Circolo ricreativo culturale e sportivo "Il Colle" e rimarrà allestita fino al 24 settembre 2017 il venerdì, sabato e domenica e nei giorni di sagra 18 e 19 settembre con orario 16.00 - 19.30.

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