Avvocato, grande appassionata di storia e di scrittura, Giulia Sulpizi ha vissuto per dodici anni a Parma, dove ha studiato sino alle scuole superiori, frequentando il Liceo Classico “Gian Domenico Romagnosi”. Non è la prima pubblicazione della giovane autrice, classe 1996, che nel 2014 è uscita con il suo primo romanzo storico dal titolo “Sotto il segno di Venere. Giulia, figlia dell’Imperatore Augusto” (Diabasis Edizioni).
Oggi Giulia Sulpizi torna in libreria con un nuovo romanzo storico, il primo di una saga dedicata a Giulia Agrippina Augusta, da tutti conosciuta come Agrippina minore. Profondamente legata fin dalla fanciullezza ai suoi familiari, la giovane protagonista cresce nella convinzione di essere destinata a un futuro di gloria e grandezza, al pari dei suoi fratelli e delle sue sorelle. Come discendenti del grande Germanico, erede designato dell’Imperatore tragicamente scomparso anzitempo, la vita di tutti i membri della sua famiglia – la gens Giulia – è legata a doppio filo con il destino di Roma.
Il viaggio di crescita personale di Agrippina diventa tristemente celebre fra i suoi contemporanei e non solo: i ferrei principi in cui è stata allevata determinano in lei, sostanzialmente sola e priva di una figura di mentore in grado di educarla, una distorsione patologica del senso del giusto e dell’ingiusto, portandola a macchiarsi di crimini terribili senza averne completa contezza.
Il romanzo è scritto in prima persona e l’autrice si propone di ridare dignità ad una figura dai più vituperata e criticata, con la volontà di mostrare come l’autodeterminazione e la spregiudicatezza femminile fossero allora – e, forse, pure oggi – dei veri e propri “vizi” da cui guardarsi.
Nella cornice del Cubo, Giulia dialogando con Marzio Dall'Acqua e Maria Cristina Origlia, ha svelato come la sua ispirazione sia nata da lontano, dal desiderio recondito di narrare vicende tragiche e complesse, con un occhio “umano”, ma pure accompagnato dal rigore della ricerca storica. Non stupisce quindi, che, come la scrittrice ha avuto modo di affermare, il libro tratti di una storia antica, ma che al contempo vuole parlare alle nuove generazioni. Con accenni, a volte, tragicamente attuali.