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Venerdì, 03 Febbraio 2023 06:07

Giovani: Alla ricerca del futuro perduto In evidenza

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La gioventù è tra le età più belle che possiamo vivere, dove tutto ci sembra possibile e ci si sente invincibili, proprio perché ci vediamo proiettati nel futuro.

Di Andrea Caldart Cagliari, 2 febbraio 2023 (Quotidianoweb.it) - Per i giovani moderni però tutto questo, oggi come oggi, non è visibile come lo era negli anni ’80, ’90, dove si guardava alla fine del secolo con l’emozione dentro, per l’arrivo di un’era nuova.

Oggi invece l’ossessiva propaganda bellica euro-atlantista sembra voler creare l’unica legittimità togliendo ai giovani gli anticorpi di una libera intellettualità, per condurli in una strada a senso unico.

A prescindere dai pensieri e dai messaggi che passano nei controllati media o anche nelle stesse formulazioni in cui essi vengono proposti, quello che preoccupa è vedere i giovani, spegnere il loro cervello.

Un’informazione volutamente distorta, confusa, tossica, un’evidente dottrina della bugia indotta dal mainstream che propone sempre un’immagine di caos e di insicurezza nazionale.

E non è solo l’argomento della guerra tra Russia e Ucraina, dove viene propagandato sempre chi è il buono e chi il cattivo, ma si insiste ancora sulla narrazione pandemica che ormai è stato scoperto la falsità di buona parte della sua narrazione.

Purtroppo, per questo motivo, molti di quei giovani per il fatto di aver creduto che il “buchino” li avrebbe liberati e portati alla normalità di prima, oggi non ci sono più ed è ormai triste cronaca giornaliera, leggere nei social, di nuove dipartite.

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La collisione ideologia nella quale siamo entrati con la estenuante propaganda di guerra, pandemia, nuove varianti, senso di continua incertezza, hanno accelerato una visione paradossale della vita, usurpando l’idea di un futuro.

I nostri ragazzi sono diventati incapaci di scinder il vero e il falso, ma soprattutto di fare autocritica, trovando osceno, qualsiasi tentativo di cercare un confronto.

Lo scopo che questi miserabili capitalisti, collusi al potere politico, vogliono dai giovani è farli crescere nell’indifferenza generale portando le loro vite ad essere colmate di insicurezze e fragilità.

Questa generazione che sta avanzando è completamente inappetente ad un qualsiasi ideale, rigettando qualsiasi modello di futuro si presenti loro, dipendenti alla prima App che “comanda cosa fare”.

Ignorano il presente e hanno perso ogni valore sostituendo il futuro in un consumismo programmato fuori dalla temporalità in cui essi vivono.

Una giovinezza inesistente che confonde il virtuale con il reale, preferendo una vita da zombi.

Forse è il caso di forzare un po' il ritorno ad un’educazione civica con senso più terreno di concretezza, equilibrio e umanità; compito che per primo spetta alla famiglia e alla scuola.

Il vuoto di queste loro insicurezze, noie, lo si può combattere anche facendo una semplice camminata, respirando l’aria del tempo in cui viviamo.

Incoraggiamoci tutti ad evitare il prima possibile, la frantumazione della civiltà.

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