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Mercoledì, 24 Marzo 2021 15:31

In un anno chiama 94 volte il 118, indagato “malato immaginario” In evidenza

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Un 61 enne di San Martino Spino, detenuto ai domiciliari, nel corso del 2020 ha chiamato quasi un centinaio di volte il servizio di emergenza, dicendo di accusare malesseri vari, poi rivelatisi inesistenti. Ora è stato trasferito in carcere.

Mirandola (MO) – Nel corso del 2020, un 61 enne di San Martino Spino, mentre era detenuto agli arresti domiciliari, ha chiamato per ben 94 volte il 118, con una media di 7/8 accessi al mese al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, dicendo di accusare malesseri sempre diversi. 

Una volta ha scomodato i sanitari, tra l’altro impegnati nell’emergenza Covid, per un forte mal di testa, poi per un dolore al torace, poi ancora per persistenti dolori all’addome passando dalla paura di aver contratto il coronavirus a “quel male al ginocchio che non se ne andava”. 

Ogni volta, tuttavia, dopo le visite e gli esami di rito il 61 enne si è rivelato sanissimo. La Procura, tuttavia, vuole vederci chiaro sulla condotta del “malato immaginario”. Dietro alle tante richieste di soccorso potrebbe esserci una personalità fobica e ipocondriaca, oppure, il 61 enne potrebbe avere avuto la “bella pensata” per avere una scusa per uscire di casa, farsi un giro per la città in ambulanza e vedere qualche faccia nuova. Un atteggiamento, il suo, che se confermato potrebbe configurarsi nel reato di interruzione di pubblico servizio. 

Comportamento che ha avuto fine, dal momento che il 61 enne è stato trasferito in carcere dove finirà di scontare la sua pena per una serie di reati.

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