Grazie al progetto "Movet" coordinato da Palazzo Allende, che ora sta selezionando altri 320 studenti. Il presidente Manghi: "Siamo il territorio che offre maggiori opportunità ai giovani in Italia".

Reggio Emilia, 17 marzo 2016

Con la consegna degli attestati ai 30 giovani neodiplomati rientrati in Italia dopo tre mesi di tirocinio in aziende ed organizzazioni europee, si è conclusa l'esperienza del progetto "Movet!" (Mobility for vocational and educational training) promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell'ambito del Programma europeo Erasmus+. L'iniziativa, realizzata nel corso del 2015, ha coinvolto complessivamente 130 studenti reggiani, provenienti da 13 scuole superiori "Ariosto-Spallanzani", "Aldo Moro", "Canossa", "Chierici", "Corso", "Motti", "Gobetti", "Scaruffi - Levi - Tricolore", "Zanelli", "Pascal", "Cattaneo - Dall'Aglio", "Russell" e "Carrara". I giovani hanno avuto l'opportunità di realizzare un'esperienza di formazione linguistica e professionale in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim, nella provincia gemella dell'Enzkreis), Portogallo (Lisbona) e Spagna (La Coruña), grazie a un contributo europeo che ha coperto i costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione. Per i 30 partecipanti - partiti dallo scorso settembre, subito dopo aver conseguito il diploma, e rientrati tra dicembre e gennaio - quest'esperienza ha rappresentato la prima vera occasione per mettere alla prova le proprie conoscenze e abilità, acquisite nel corso del percorso scolastico appena concluso, per di più in un contesto lavorativo, sociale e culturale internazionale.
A conclusione di questo significativo percorso, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, ha consegnato ai 30 giovani reggiani un attestato di partecipazione, oltre all'Europass Mobilità, documento che certifica le conoscenze e le competenze acquisite nel corso del tirocinio e che, allegato al proprio curriculum, potrà rappresentare per ciascun partecipante un ulteriore strumento da sfruttare in vista di un prossimo ingresso nel mondo del lavoro.
"Ma l'impegno della Provincia sul fronte della mobilità internazionale giovanile non si ferma qui: sono infatti attualmente in corso i colloqui di selezione per individuare gli oltre 320 studenti, frequentanti le classi IV e V delle scuole superiori, che nel corso di quest'anno potranno replicare questa significativa esperienza", spiega la vicepresidente Ilenia Malavasi.
"Si tratta di numeri decisamente importanti che fanno della Provincia di Reggio Emilia quella che, a livello nazionale, nel 2016 metterà a disposizione dei propri giovani le maggiori opportunità di mobilità internazionale, garantendo un afflusso di risorse in misura superiore a qualsiasi altro territorio", aggiunge il presidente Giammaria Manghi, sottolineando come "questo risultato sia il frutto anche della preziosa collaborazione con la Fondazione E35 per la progettazione internazionale, gli altri soggetti promotori, Comune di Correggio e istituto "Scaruffi-Levi-Tricolore", le imprese e le associazioni di categoria partner della Provincia".
Questi gli studenti che hanno ricevuto l'attestato della Provincia di Reggio Emilia: Francesco Incerti, Rodica Munteanu, Bianca Becchi, Luther Aboagyie, Fahad Waqar Bhatti, Adele Iaquinta, Anna Manfredi, Giorgia Laura Oliveti, Gaia Pivac, Elena Ravazzini, Alice Bellelli, Elisa Lasagni, Eleonora Lodi, Giada Pignedoli, Eben Terry Abakah Odoom, Labinot Berisha, Salvatore Minonne, Jonathan Coloretti, Eben Teddy Abakah Odoom, Edisnajda Prillo, Francesca Campioli, Giulia Canovi, Vanessa Mora, Niccolò Paglia, Marianna Facchini, Igli Alushi, Luca Corrado, Francesca Lodi, Giulia Casamatti e Sara Soufi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Riunione del comitato esecutivo dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Occidentale alla presenza del sindaco Paolo Dosi e dell'assessore all'Ambiente Giorgio Cisini.

Piacenza, 17 marzo 2016

Si è tenuto ieri in Municipio, alla presenza del sindaco Paolo Dosi e dell'assessore all'Ambiente Giorgio Cisini, il comitato esecutivo dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Occidentale, l'ente pubblico che gestisce cinque parchi e quattro riserve regionali presenti nelle province di Parma e Piacenza. Oltre al presidente Agostino Maggiali e al direttore Delio Folzani, erano presenti Paolo Bianchi, sindaco di Collecchio e rappresentante della Comunità Parco Taro, Cristina Merusi sindaco di Sala Baganza a rappresentare la Comunità Parco Boschi di Carrega, Giuseppe Coppellotti della Comunità del Parco dello Stirone e del Piacenziano, Matteo Cattani vicesindaco del Comune di Corniglio e rappresentante dei Comuni dell'Emilia Romagna facenti parte del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, oltre naturalmente all'assessore Giorgio Cisini in qualità di rappresentante della Comunità del Parco del Trebbia, della quale fanno parte i Comuni di Piacenza, Calendasco, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Rivergaro, Rottofreno e la Provincia di Piacenza.

"Ci fa molto piacere – ha dichiarato il presidente Agostino Maggiali - essere ospiti nella prestigiosa sede del Municipio di Piacenza. Essere qui rappresenta nel migliore dei modi la volontà dell'Ente di dare concretezza al concetto di area vasta. All'ordine del giorno della riunione di oggi vi sono punti importanti, primo dei quali l'approvazione del bilancio di previsione 2016-2018, strumento fondamentale di programmazione e gestione, il cui risultato contribuisce a risanare la situazione di indebitamento e consente di promuovere l'attività dell'ente quale agenzia di sviluppo.".
"Nel 2016 – sottolinea l'assessore Cisini - sono previsti appalti importanti, per un importo superiore ai 2,5 milioni di euro. Tra questi merita ricordare la ciclovia del Trebbia, un obiettivo storico che a breve sarà realtà. Sono inoltre previsti interventi straordinari, in particolare a Rivergaro per il ripristino del lungofiume invaso dal Trebbia (150 mila euro) e di bonifica ambientale e regimazione delle acque a Gossolengo e Gragnano (altri 150 mila euro)".
Al termine della riunione, accompagnati dall'assessore Cisini, il presidente Maggiali e i rappresentanti del comitato esecutivo hanno fatto visita ai musei e alla pinacoteca di palazzo Farnese.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, Giuseppe Alai si è dimesso dalla presidenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano. L'azione dell'ente prosegue nel segno della continuita' programmatica

Reggio Emilia, 17 marzo 2016

Con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, Giuseppe Alai si è dimesso dalla presidenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Il Consiglio di amministrazione dell'Ente di tutela procederà nelle prossime settimane alla nomina del successore. Le deleghe di Alai, nel frattempo, vengono assunte dal vicepresidente vicario Adolfo Filippini, modenese, 56 anni.
Alai, 59 anni, venne chiamato alla presidenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano nel 2006; fu poi riconfermato nell'incarico nel 2009 e nel 2013, iniziando il terzo mandato che avrebbe dovuto concludersi nell'aprile 2017.
"Dopo questi intensi anni alla guida del Consorzio – ha detto Alai lasciando l'incarico – considero esauriti gli impegni primari che avevo assunto e che in tutto questo tempo ho pienamente condiviso con il Consiglio di Amministrazione e sulla base delle indicazioni dell'Assemblea dei consorziati". "Per questo – ha aggiunto Alai – ritengo opportuno e doveroso lasciare serenamente questo incarico in una stagione lontana da qualsiasi eventuale tensione legata al rinnovo delle cariche e in una fase di evidente ripresa del mercato".
Il Consiglio di amministrazione odierno ha affrontato importanti argomenti per il futuro della filiera del Parmigiano Reggiano, con interventi particolarmente urgenti anche alla luce degli scenari nazionali e internazionali della filiera latte.
A questo fine è stata convocata per il 6 aprile 2016 l'Assemblea ordinaria dei Consorziati che, oltre all'approvazione del Bilancio 2015 del Consorzio, sarà chiamata ad esprimere il parere sulla proposta di rinnovo del Piano regolazione offerta per il triennio 2017-19, che nelle scorse settimane ha trovato condivisione nelle riunioni zonali con la base dei caseifici soci.
"La definizione del Piano regolazione offerta basato sulla conferma delle quote agli allevatori – ha dichiarato Filippini – rappresenta una scelta di grande distintività della filiera del Parmigiano Reggiano rispetto alla filiera del latte bovino in Italia ed in Europa, ed è a partire da questo pilastro che il Consorzio potrà rilanciare nei prossimi mesi l'azione per affrontare le difficoltà del mercato e soprattutto cogliere le opportunità presenti per il formaggio Dop con la più elevata reputazione a livello mondiale".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 16 Marzo 2016 09:29

UniCredit per Via Zamboni

La banca che ha il suo storico quartier generale all'interno di Palazzo Magnani, da tempo è impegnata in sinergia con il Comune di Bologna in attività di riqualificazione della strada. Al via le prime due iniziative aperte alla città il 18 e il 19 marzo.

Bologna, 16 marzo 2016

Ancora una volta UniCredit apre alla città le porte del suo quartier generale, Palazzo Magnani, per confermare un impegno preso da tempo con se stessa e con Bologna: donare nuova vita a via Zamboni, nel segno della cultura.

E' seguendo questi obiettivi che UniCredit con grande entusiasmo ha voluto essere tra i promotori del progetto "La Via Zamboni: una strada, un libro, tanta storia", insieme con il Comune e con i rappresentanti del mondo accademico e culturale della città.
L'obiettivo è valorizzare una parte storica e importante del centro di Bologna. "Una parte che consideriamo casa nostra – dice Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit –. E' qui, a Palazzo Magnani, che abbiamo il nostro centro di comando per la regione. E qui che da anni organizziamo e ospitiamo iniziative artistiche, culturali e sociali che riteniamo di grande valore per il territorio. E andiamo certo anche oltre la "soglia di casa", ne sono un esempio il nostro sostegno al vicino Teatro Comunale e, più in generale, il supporto a diverse iniziative che coinvolgono tutta la città come quelle del Bologna Festival".

Così, UniCredit si conferma in prima linea per un nuovo progetto per il cuore storico di Bologna e venerdì 18 e sabato 19 marzo, Palazzo Magnani accoglierà i cittadini.
Il 18, alle 17 all'interno del Salone dei Carracci, per la presentazione di "Bologna. Via Zamboni", l'originale libro di Giuseppe Palumbo, nato da un'idea di Angelo Varni, che con disegni in bilico tra onirico e realtà e didascalie puntuali dei punti nevralgici della strada, prende per mano il lettore lungo un cammino di storia e cultura.
Sabato 19, invece, a partire dalle 14,30 e fino alle 18,30, la sede di UniCredit sarà accessibile nell'ambito dell'apertura straordinaria di palazzi, musei, luoghi d'arte e di cultura di via Zamboni. Così, in particolare, a Palazzo Magnani sarà possibile visitare anche la collezione d'arte antica della banca e il Salone dei Carracci".

"Queste iniziative – sottolinea Lorenzi – costituiscono il primo passo di un percorso importante del progetto di rilancio che è in corso per tutta l'area del centro cittadino. Un progetto al
quale siamo orgogliosi di avere dato impulso e per il quale siamo pronti a fare al meglio la nostra parte. Perché è anche questo un modo concreto di essere vicini ai nostri clienti".

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La via Zamboni
una strada, un libro, tante storie
Bologna, 18 e 19 marzo 2016

"Questa strada del centro storico di Bologna è un caso straordinario per quantità e insieme qualità degli episodi monumentali: palazzi, chiese, teatri, musei, sedi di enti e istituzioni si succedono con una densità difficilmente riscontrabile in altri casi europei"

L'incipit del libro di Giuseppe Palumbo descrive in breve quello che si può dire di questa incredibile strada di Bologna: lunga circa 1 km, via Zamboni parte dalle due Torri e arriva fino a Porta San Donato, attraversando tutta la zona universitaria. La strada prende il nome da Luigi Zamboni, cittadino bolognese (1772-1995), studente di Legge all'Università di Bologna, che fu uno dei primi martiri in nome dell'Unità italiana. Su questa via e negli immediati dintorni si trovano alcuni tra i più importanti luoghi d'arte e di cultura della città, oltre alle sedi storiche dell'Università di Bologna. Con l'intento di valorizzare questa importante parte storica, culturale, artistica del centro cittadino, questa strada viene ora raccontata attraverso un taccuino illustrato e un primo insieme di attività che porteranno tutti gli interessati - cittadini, studenti, turisti - alla scoperta delle tante storie e delle ricchezze che racchiude.

La via Zamboni una strada, un libro, tante storie è un'iniziativa promossa dal Comune di Bologna e realizzata grazie alla preziosa collaborazione di tutte le realtà coinvolte tra cui, in primis, l'Università di Bologna, con l'obiettivo comune di promuovere e rendere maggiormente accessibile a tutti gli interessanti questo prezioso insieme cittadino e con la volontà condivisa di farlo diventare un appuntamento fisso della città.

Si parte venerdì 18 marzo con la presentazione, in una delle più prestigiose sale cittadine - Sala Carracci di Palazzo Magnani, sede UniCredit - del libro, Bologna. Via Zamboni (Damiani , 2016) di Giuseppe Palumbo - fumettista e illustratore nato a Matera nel 1964 e di base a Bologna dove cominciò a pubblicare fumetti nel 1986 sulle pagine di "Frigidaire" e "Cyborg", creando Ramarro, il suo personaggio più noto e primo supereroe masochista.

La pubblicazione, nata da un'idea di Angelo Varni e realizzata grazie al sostegno di UniCredit, si presenta come una Moleskine, un quaderno di appunti e illustrazioni, una sorta di taccuino di viaggio d'artista, con disegni colorati di palazzi, chiese, portici, musei, torri, che dalle due Torri si incontrano lungo tutta la strada e nei dintorni fino a Porta San Donato.

Già dal giorno successivo, sarà possibile "animare" le illustrazioni del libro andando alla scoperta dei luoghi mirabilmente disegnati da Palumbo, prendendo parte ai percorsi tematici e alle diverse attività che i singoli partner propongono per l'occasione.

Sabato 19 marzo, dalle ore 14:30 alle 18:30 è prevista un'apertura straordinaria di palazzi, musei e luoghi d'arte e di cultura con percorsi tematici guidati ed eventi - concerti, visite guidate e la possibilità di assistere alle prove delle scuole di musica del Conservatorio. I luoghi coinvolti sono: Palazzo Magnani, Palazzo Malvezzi de' Medici, il Conservatorio Musicale Giovanni Battista Martini, San Giacomo Maggiore e l'Oratorio di Santa Cecilia, il Teatro Comunale di Bologna, la Biblioteca Universitaria di Bologna, diverse sedi del Sistema Museale d'Ateneo, l'Accademia di Belle Arti di Bologna e la Pinacoteca Nazionale.

Cinque sono i percorsi tematici proposti che attraversano la storia, la tradizione artistica e quella musicale. Il trionfo della musica accompagna all'interno del Teatro Comunale di Bologna: storia, narrazioni e aneddoti di questo importante centro di produzione culturale cittadino. Il percorso intitolato Bentivoglio e Malvezzi: la grande congiura racconta dell'epopea delle due famiglie attraverso la visita alla chiesa di San Giacomo Maggiore, alla cappella Bentivoglio e a Palazzo Malvezzi, eccezionalmente aperto per l'occasione. La grande "rinascita" dell'antica via San Donato propone la visita ai Palazzi Magnani e Malvezzi che aprono i loro portoni per permettere la scoperta dei loro fastosi interni, dal celebre ciclo di affreschi dei Carracci fino a quelli ottocenteschi. Un viaggio alla scoperta della grande tradizione artistica bolognese sarà quello all'interno di San Giacomo Maggiore e all'Oratorio di Santa Cecilia, scrigni d'arte che racchiudono grandi capolavori dal '300 al '700, tra affreschi, pale d'altare e polittici. Infine, Via Zamboni è un percorso urbano nella strada nella quale si concentra il maggior numero di realtà storiche, politiche, culturali, artistiche, architettoniche e urbanistiche della città in un arco cronologico che va dal '200 fino al XX secolo. I percorsi sono tutti gratuiti, è necessario prenotarsi presso Bologna Welcome (vedi informazioni complete nel programma qui sotto).

Numerose altre azioni sono già in cantiere, tra cui le attività che verranno individuate dall'esito del bando di bè bolognaestate 2016: 12 sono infatti i progetti proposti per l'area universitaria (uno dei focus del bando di quest'anno) attualmente al vaglio della commissione.

La via Zamboni. una strada, un libro, tante storie è un'iniziativa promossa dal Comune di Bologna, realizzata con la preziosa collaborazione di Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, IBC- Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Pinacoteca Nazionale, Accademia di Belle Arti di Bologna, Conservatorio Musicale G.B. Martini di Bologna, Fondazione Museo Ebraico di Bologna, UniCredit, San Giacomo Maggiore in Bologna, Delegazione FAI - Fondo Ambiente Italiano di Bologna, Bologna Welcome.

INFO 
Bologna Agenda Cultura > www.bolognagendacultura.it 
app > www.bolognagendacultura.it/app 

Giuseppe Palumbo su Bologna dei Fumetti | Biblioteca Salaborsa
www.bibliotecasalaborsa.it/content/bolognadeifumetti/ 

Giuseppe Palumbo
www.giuseppepalumbo.com 

Programma

Venerdì 18 marzo
17:00, nella Sala Carracci di Palazzo Magnani, sede UniCredit, via Zamboni 20
presentazione del libro Bologna. Via Zamboni di Giuseppe Palumbo da un'idea di Angelo Varni (2016, Damiani editore).

Dopo il saluto di Davide Conte, Assessore alla Cultura e Rapporti con l'Università del Comune di Bologna, e Marco Antonio Bazzocchi, Delegato per le iniziative culturali dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, intervengono assieme all'autore Giuseppe Palumbo Luca Lorenzi, Deputy Regional manager Centro Nord UniCredit, Enrico Fornaroli, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e Angelo Varni, presidente IBC- Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna.
Durante l'incontro, è previsto l'intervento musicale di Alessandro D'Acconti (chitarra), a cura del Conservatorio G.B. Martini.

Sabato 19 marzo
14:30 - 18:30 apertura straordinaria di palazzi, musei e luoghi d'arte e di cultura di Via Zamboni: Palazzo Magnani, Palazzo Malvezzi de' Medici, Conservatorio Musicale Giovanni Battista Martini; San Giacomo Maggiore e Oratorio di Santa Cecilia, Teatro Comunale di Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna, Sistema Museale d'Ateneo, Accademia di Belle Arti di Bologna, Pinacoteca Nazionale.

Attività

> dalle ore 14:30 all'Accademia di Belle Arti, gli studenti di Comunicazione e Didattica dell'Arte, coordinati dalle Docenti Francucci e Battistini, saranno a disposizione per effettuare le visite guidate (ultima visita alle ore 18:00).

> dalle ore 15:00 alle ore 16:00 al Conservatorio G.B. Martini, in Sala Bossi e Sala Respighi, prova aperta della scuola di musica da camera del prof. Guido Felizzi.

> alle ore 15.00 e alle ore 17.00 visita guidata al Museo di Palazzo Poggi. Prenotazione obbligatoria su museopalazzopoggi.unibo.it .
> alle ore 16:00 alla Pinacoteca Nazionale visita guidata al museo dal titolo "La Pinacoteca Nazionale, uno scrigno di tesori a due passi da via Zamboni". Il costo corrisponde all'ingresso alla Pinacoteca Nazionale (4,00€ intero, 2,00€ ridotto e gratuità di legge), fino ad esaurimento posti.
> alle ore 18:00 all'Oratorio di Santa Cecilia Concerto San Tomaso, oratorio a cinque voci e basso continuo di Marco Marazzoli (XVII sec) con la Cappella musicale di San Giacomo. Ingresso ad offerta fino ad esaurimento posti; è possibile prenotare online su sangiacomofestival.it

Percorsi tematici

> Il trionfo della musica: il teatro Comunale di Bologna
punto d'incontro Largo Respighi, 1 - ore 14:30
Dalle ceneri del teatro Malvezzi, completamente distrutto nel 1745, prese vita il progetto per la realizzazione di un nuovo teatro cittadino. I lavori furono affidati al celebre Antonio Galli Bibiena che ci ha consegnato una struttura "modernissima". Perfettamente conservato, la grande sala, i palchi, i foyers ci accoglieranno mentre la storia e le trasformazioni, i personaggi e i fatti curiosi verranno narrati con grande maestria.

> Bentivoglio e Malvezzi: la grande congiura
punto d'incontro piazza Verdi angolo via del Guasto - ore 14:30
La chiesa di San Giacomo Maggiore e la cappella Bentivoglio, testimonianza straordinaria dell'epopea della famiglia omonima, saranno il punto di partenza per narrare i fatti lieti di due grandi casati ma soprattutto per scoprire tutti i retroscena di una congiura che cambierà le sorti della città. Palazzo Malvezzi, eccezionalmente aperto, permetterà di scoprire i segreti della famiglia che osò sfidare i potenti signori della città.

> La grande "rinascita" dell'antica via San Donato: i palazzi Magnani e Malvezzi
punto d'incontro via Zamboni, 20 - ore 16:30
Due grandi e straordinarie residenze, quasi a ridosso l'una dell'altra, spalancano i portoni per permettere la scoperta dei fastosi interni: dal celebre ciclo di affreschi dei Carracci a quelli ottocenteschi per un susseguirsi di scoperte e meraviglie.

> La grande tradizione artistica bolognese: San Giacomo Maggiore e l'Oratorio di Santa Cecilia come scrigni d'arte
punto d'incontro piazza Rossini davanti alla chiesa - ore 15:30
I grandi capolavori dei maestri bolognesi dal '300 al '700, tra affreschi, pale d'altare e polittici, per una visita all'insegna della bellezza. La visita inizierà dall'antica chiesa per proseguire nell'oratorio impreziosito dal famoso ciclo di affreschi di inizio '500 e terminare davanti alla Pinacoteca Nazionale per scoprire la storia della nascita del grande polo culturale bolognese. Eventuale ingresso in Pinacoteca in autonomia (4,00€ intero, 2,00€ ridotto e gratuità di legge).

> Via Zamboni (due edizioni)
punto d'incontro: Piazza Porta Ravegnana (statua San Petronio) - ore 14:30 e ore 16:30
Via Zamboni, l' antica strada san Donato, è il percorso urbano nel quale si concentra il maggior numero di realtà storiche, politiche, culturali, artistiche, architettoniche e urbanistiche della nostra città in un arco cronologico che va dal '200 fino al XX secolo: gli agostiniani, i Bentivoglio, i palazzi senatori, l'università, la Pinacoteca, il Conservatorio, il Teatro Comunale, la penultima cerchia di mura. Percorriamo in questo itinerario questa straordinaria storia che abbraccia sette secoli.

I percorsi tematici sono gratuiti, la prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata:
> Bologna Welcome in Piazza Maggiore, 6 (aperto dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 19:00)
> Tel. 051 231454 (dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 19:.00)
> via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
> online www.bolognawelcome.com/offerte 
www.bolognagendacultura.it 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Il quadro nazionale e regionale è invece di una diminuzione. Nel Parmense calano i nati, aumentano i decessi (ma notevolmente meno che nel resto d'Italia) e rallenta la crescita degli stranieri rispetto al periodo 1995-2013. Tutti i dati demografici resi noti dall'Ufficio Statistica della Provincia. Vescovi: "La popolazione cresce meno e aumentano gli squilibri territoriali".

Parma, 15 marzo 2016

La popolazione del Parmense, dopo la battuta di arresto del 2014, fa registrare un leggero aumento, per il secondo anno consecutivo, di circa 1.500 individui pari a +0,3%, arrivando a 446.987 persone al 1° gennaio 2016.
Questo attivo è dovuto al saldo migratorio positivo (di 2.736 persone fino ad ottobre dell'anno scorso, in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2014), che compensa e supera i dati negativi: calo delle nascite del 2% rispetto all'anno precedente (-76 bambini), che proseguirà quasi certamente anche nei prossimi anni, per il calo progressivo delle donne in età feconda, e aumento della mortalità (3,9% rispetto al gennaio-ottobre del 2014).
Il ritmo di crescita degli stranieri però è molto rallentato: si è passati da un aumento annuo a due cifre dal 1995 fino al 2010, e che a volte arrivava vicino al 20%, al + 1,3% di quest'anno, pari a 760 persone.

"Gli stranieri sentono la crisi più degli autoctoni, da qui il rallentamento della loro dinamica demografica e, di conseguenza, della crescita della popolazione in generale. Positivo il fatto che nel nostro territorio non si sia avuto il picco di mortalità registrato nelle altre zone d'Italia e in alcuni Paesi esteri - ha spiegato il Delegato provinciale alla Statistica Maurizio Vescovi – L'altro dato significativo è che anche a livello demografico si accentuano gli squilibri territoriali, con la maggiore sofferenza nelle zone "deboli". Il tema del riequilibrio resta all'ordine del giorno."

Un picco di mortalità

Se nel parmense la popolazione cresce, il quadro regionale e nazionale è invece quello di un calo della popolazione, che era sempre aumentata dagli anni '50 in poi, salvo casi molto lievi e sporadici. Tra le cause, oltre a un calo delle nascite e del saldo migratorio attivo, vi è soprattutto un picco di mortalità, con un + 9% sia a scala regionale che a scala nazionale, e in Francia, Spagna, Inghilterra e Galles; nella nostra provincia invece i decessi sono aumentati solo del 3,9% rispetto allo stesso periodo gennaio – ottobre del 2014, meno dell'anno precedente (+4,9%). L'aumento è quindi spiegabile con l'invecchiamento complessivo della nostra popolazione.

I dati comunali

A livello comunale la popolazione complessiva diminuisce, nell'ultimo anno, in 29 comuni su 45. In particolare, i decrementi maggiori si registrano nei centri della fascia montana: Valmozzola (-2,5%), Corniglio (-2,4%), Varsi e Bore (-2,2%), ma anche in alcuni di pianura: Mezzani, con una perdita dell'1,6% di popolazione in un anno, Polesine Zibello con -1,1% e Colorno con -0,8%.
Di contro, a parte Terenzo, che con una crescita di sole 17 persone fa registrare un aumento dell'1,4%, gli incrementi percentuali più significativi si registrano per Parma (+0,9%), Collecchio (+0,8%) e Salsomaggiore (+0,7%).

Gli stranieri

I nati stranieri sono in diminuzione, 40 bambini in meno rispetto all'anno scorso (-3,9%), un calo che non si era mai verificato in questa misura.
La popolazione straniera residente si avvicina alla soglia delle 60 mila persone (precisamente 59.903 al 1° gennaio 2016, il 13,4% della popolazione complessiva).
Crescono le acquisizioni della cittadinanza italiana: erano state 1.150 nel 2013, sono state invece 1.947 nel 2014 (ultimo anno disponibile). Il dato è destinato ad aumentare ancora in futuro, con il raggiungimento del 18° anno di età da parte di quote sempre più ampie di persone nate in Italia da genitori stranieri.
Le più alte percentuali di crescita della popolazione straniera le troviamo in diversi comuni montani o dell'alta collina (Tornolo, Terenzo, Pellegrino, Compiano); sono numeri bassi in valore assoluto, ma che in realtà demograficamente in crisi possono rappresentare un sostegno significativo.
La più alta incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si registra nei comuni di Langhirano (20%), Calestano e Colorno (intorno al 18%-19%).
In generale la Montagna presenta valori percentuali più bassi; in alcuni casi, però, anche qualche comune montano raggiunge percentuali di presenza straniera piuttosto alte: ad esempio, Tizzano Val Parma (12,4%), Palanzano (10,2%) e Solignano (9,4%).

Per quanto riguarda le cittadinanze più numerose, al primo posto troviamo i Rumeni (tra le poche nazionalità in crescita rispetto al 2015), seguiti a breve distanza dai Moldavi (diminuiti, invece, dell'1,2% nell'arco dell'ultimo anno); in generale i cittadini dell'Est Europa si confermano il gruppo più numeroso tra gli stranieri.
Per varie delle principali nazionalità si registrano dei cali; tra le diminuzioni più forti si confermano, come l'anno scorso, quelle dei Marocchini (-3,4%) e dei Tunisini (-3,7%).
In crescita, tra le prime dieci nazionalità presenti nel nostro territorio, oltre ai Rumeni, gli Indiani +4,4%. In generale sembra che la componente dei cittadini provenienti dal continente asiatico sia in crescita: Pakistan +13,4%, Cina +8,8%.
Gli stranieri raggiungono, nella fascia di età 25-34 anni una percentuale di circa il 27% rispetto alla popolazione complessiva; rilevante (25%) anche la quota di stranieri nella fascia 0-4.
Cominciano ad avere qualche consistenza le persone straniere con 65 anni e oltre: sono ora 1.976 mentre erano solo 114 nel 1997.

Gli anziani

Le persone con 65 anni e oltre, hanno raggiunto il livello di 103.476 con una crescita dello 0,7% rispetto al 2015, del tutto analoga a quella registrata l'anno scorso.
I "grandi anziani" (da 75 anni in avanti) continuano ad aumentare e raggiungono il numero di 55.610; nell'ultimo anno si registra una crescita abbastanza consistente (1,7%) leggermente inferiore all'aumento del 2015 (+1,9%).

Le persone con 80 anni e oltre nella nostra provincia sono 33.895, il 7,6% della popolazione complessiva (erano il 7% nel 2006).
All'1.1.2016, inoltre, nella nostra provincia ci assestiamo, per il terzo anno consecutivo, sopra i 200 ultracentenari, 209 per la precisione. In leggero calo, quindi, rispetto al massimo storico di 220 registrato nel 2014.

Le fasce di età scolare

Tra le fasce di età scolare, crescono:
- quella collegata alla scuola primaria, età 6-10 (588 unità, +2,7% rispetto all'anno precedente, ma +16,9% rispetto al 2009)
- quella della scuola media, età 11-13 (195 residenti in più, +1,7% nell'ultimo anno e +11,2% rispetto al 2009)
- quella della scuola superiore, età 14-18 (390 persone in più, +2,1% nell'ultimo anno, ma +10,5% se consideriamo come anno base il 2009).
L'unica classe di età in calo rispetto al 2009 è la 0-2 (-5,2%): il calo delle nascite degli ultimi anni si è già trasmesso su questa fascia di età, e nei prossimi anni farà sentire i suoi effetti anche sulle classi di età scolari successive.

Maggiori dettagli sul sito www.statistica.parma.it 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

"La Pontremolese ferroviaria è prioritaria per la Regione". Lo ha dichiarato l'Assessore regionale alle Infrastrutture Donini nell'incontro con gli amministratori locali, consiglieri regionali e parlamentari in Piazza della Pace. Il Ministero, col vice ministro Nencini, ha già attivato il tavolo con le tre Regioni coinvolte. Ora la Regione ha richiesto allo Stato il finanziamento del primo tratto.

Parma, 15 marzo 2016

"Abbiamo attivato il tavolo presso il Ministero, abbiamo ottenuto l'attenzione del vice ministro Nencini; la Pontremolese ha "Priorità Uno" nella pianificazione strategica regionale. L'obiettivo primario è il recupero del finanziamento per 235 milioni di euro del lotto Parma- Vicofertile, che era stato cancellato, come segno di impegno concreto del Governo." Lo ha affermato l'Assessore alle Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, che ieri pomeriggio ha partecipato all'incontro organizzato dalla Provincia con gli amministratori locali, a cui hanno partecipato per il Comune di Parma il presidente del Consiglio Vagnozzi, l'Assessore Alinovi e il capogruppo Pd Dall'Olio, i sindaci di Fornovo Grenti, di Borgotaro Rossi, di Berceto Lucchi, di Fidenza Massari, di Solignano Bonazzi il vice sindaco di Collecchio Dodi, Bertocchi consigliere di Varano Melegari, i parlamentari on. Maestri e Romanini, il presidente del Cepim Marzani, i consiglieri regionali Lori, Cardinali e Rainieri, il vice presidente della Provincia Bellini e il Delegato Vescovi.

"Finalmente la Regione crede veramente nell'opera e guida il processo per portarla a compimento – ha affermato Serpagli - Per noi è fondamentale questa linea, che collega il Parmense con la Toscana. Tre sono i nodi da risolvere: Vicofertile – Parma, che ha già il progetto definitivo, e per cui le risorse erano state stanziate, poi cancellate, e che risolverebbe un problema annoso per la città. Poi gli altri due nodi, quello di Fornovo e di Berceto, per i quali c'è ancora molto da fare."

Donini, ha parlato di una "cura del ferro", per una Regione che vuole investire sul sistema ferroviario, riequilibrando gli investimenti su ferro e su strada. Poi, rispondendo agli amministratori intervenuti, si è detto favorevole a evitare il by pass di Fornovo; ha affermato che il programma RFI di valorizzazione delle stazioni già comprende le stazioni di Fornovo e Borgotaro e che i 35 milioni necessari per la stazione di Parma risultano già finanziati. L'assessore regionale ha quindi spiegato che tra il 2018 e il 2019 gli investimenti importanti e già decisi consentiranno di avere treni nuovi e risolvere il 50% dei problemi di oggi, che dipendono dalla vetustà del materiale rotabile, che sarà sostituito. Per la Pontremolese due restano i problemi: mentre il Governo "ci crede" e due Regioni (Emilia–Romagna e Liguria) l'hanno indicata come priorità, la Toscana "ci deve pensare". Il secondo: occorre ottenere la revisione del progetto definitivo, e i contatti con RFI finora non sono stati negativi.

Sulla TiBre stradale, Donini ha ricordato che il primo lotto è già cantierabile, e che la fase di pianificazione è conclusa. "Poiché è solo per 5 km in Emilia, e per 50 km in Lombardia, e la Regione Lombardia la chiede, abbiamo messo anche il 2° lotto in priorità – ha affermato – ma è un'opera che richiede un'intesa nazionale. E adesso comincia la caccia alle risorse."

Serpagli ha messo l'accento anche sul problema del pendolarismo, che si trova in una situazione molto critica, con ritardi e cancellazioni, con forti lamentele da parte dei viaggiatori. "Se da Borgotaro a Parma arriviamo in 45 minuti, la ferrovia diventa competitiva rispetto alla gomma. Chiediamo che l'assessore regionale condivida un percorso per far sì che i disservizi non accadano più; diversamente, non si riuscirà a mantenere le popolazioni in montagna."

L'Assessore Donini ha raggiunto poi Borgotaro in treno per parlare con i pendolari.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Calendario delle postazioni di accertamenti strumentali di velocità e irregolarità alla circolazione della settimana dal 15 al 18 marzo 2016. Di seguito le vie sottoposte ai controlli.

Parma, 14 marzo 2016

Programmazione autovelox:

martedì 15, via Montanara-via Cremonese
mercoledì 16, via Emilia Ovest-via Baganzola
giovedì 17, via Sidoli-via Mantova
venerdì 18, viale Rustici-via Traversetolo

Programmazione accertamenti irregolarità alla circolazione:

martedì 15, zona Pablo; zona Baganzola
mercoledì 16, zona San Lazzaro; zona Cittadella
giovedì 17, zona Centro; zona Crocetta
venerdì 18, zona San Prospero; zona San Leonardo

(Fonte: Comune di Parma)

Cereali, un fine settimana al cardiopalma. Latte, dalla stalle alle stalle. Vino, torna a crescere la vendita nei supemercati. Aifa, ritira lotti di Procalin e Mucosalin. Cresce l'export di qualità.

SOMMARIO Anno 15 - n° 10 13 marzo 2016 (Scaricabile in pdf da Allegati")
1.1 editoriale ISTAT, più lavoro nel 2015. Solo una boccata d'ossigeno?
3.1 cereali Cereali. Segnali ripresa
4.1 cereali Cereali. Giornata al cardiopalma dopo l'intervento di Draghi
5.1 Lattiero Caseario Latte, dalle stalle alle stalle!
6.1 Vino e mercati Torna a crescere il vino venduto nei supermercati
7.1 salute omeopatia AIFA, ritirati lotti prodotti omeopatici "PROCALIN" e "MUCOSALIN".
7.2 export L'export di qualità cresce e apre a nuovi mercati
9.1 mercati Rapporto "AgrOsserva" sul IV trimestre 2015
11.1 vino I vini dell'Emilia Romagna volano al Prowein di Düsseldorf.
12.1 turismo L'Emilia Romagna a Children's Tour
13.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 10 13mar16-COP

Aumentano anche i prezzi medi, mentre la pressione promozionale rimane invariata – Le prime anticipazioni dell'IRI per Vinitaly 2016 – Tra i vini più venduti d'Italia crescono Nero d'Avola, Vermentino e Trebbiano – Tra i vini emergenti spuntano Passerina, Valpolicella Ripasso e Nebbiolo – Bene gli spumanti ed il vino biologico

Verona, 9 marzo 2016 – Dopo anni di stasi, si registra una crescita più decisa delle vendite di vino italiano sugli scaffali della grande distribuzione (Gdo), sia in volume che a valore. In attesa della 50° edizione di Vinitaly (a Verona dal 10 al 13 aprile), l'istituto di ricerca IRI ha elaborato, in esclusiva per Veronafiere, i dati sull'andamento di mercato nel 2015.

Le vendite delle bottiglie da 75cl aumentano del 2,8% a volume rispetto al 2014, e le bottiglie da 75cl a denominazione d'origine (Doc, Docg, Igt) del 1,9%. Rispettivamente le vendite a valore crescono del 4,0% e del 3,8%.

"Una crescita doppiamente positiva – ha commentato Virgilio Romano, Client Solutions Director di IRI – perché non è stata stimolata né dalla crescita promozionale né da prezzi in calo. La pressione promozionale, infatti, rimane su livelli alti ma inalterati rispetto all'anno precedente, mentre i prezzi sono in aumento: i vini a denominazione di origine, ad esempio, hanno prezzi medi in crescita dell'1,9%. Dopo un lustro di assenza, la crescita contemporanea di volumi e valori ci lascia ben sperare per gli anni futuri".

Risultati positivi anche per gli spumanti venduti in Gdo: + 7,8% a volume e +7,5% a valore, anche se il prezzo medio è leggermente ridimensionato rispetto al 2014. I vini biologici crescono a volume del 13,2% (a valore del 23%), ma i litri venduti sono ancora limitati: un milione e 630 mila.

"A poco più di un mese dal via del 50° Vinitaly, si tratta di anticipazioni che fanno ben sperare in una crescita più strutturale del mercato interno del vino – spiega Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere –. Da sottolineare il continuo aumento delle vendite a valore, segno che il consumatore è più maturo: ricerca e sceglie la qualità. Si tratta di una strada che con Vinitaly abbiamo sempre sostenuto e promosso a livello commerciale e culturale, nelle nostre iniziative e negli incontri b2b tra Gdo, aziende e buyer".

Il vino più venduto in assoluto nei supermercati italiani rimane il Lambrusco con 12 milioni e 771 mila litri venduti, sempre tallonato dal Chianti, che vince però la classifica a valore.
Al terzo posto sale lo Chardonnay, un bianco di vitigno internazionale, che cresce del 9% a volume. Si fanno notare le performance del Nero d'Avola (+4,6%), del Vermentino che cresce dell'8,5% e del Trebbiano (+5,6%).

Tra i vini "emergenti", cioè quelli che hanno fatto registrare nel 2015 un maggior tasso di crescita, il primo posto va alla Passerina marchigiana, con una progressione del 34,2% che va a bissare il successo registrato negli anni scorsi dal Pecorino (Marche e Abruzzo), classificatosi stavolta 3°. Due bianchi con prezzi medi a bottiglia di circa 4 euro.

Da notare la seconda posizione del veneto Valpolicella Ripasso e la quarta posizione del piemontese, che costano mediamente 7,69 euro il primo e 5,91 euro il secondo, a conferma che le crescite si leggono anche su vini importanti in termini di prezzo e di complessità.

(Tabella CLASSIFICA VINI in galleria immagini)

Domenica, 13 Marzo 2016 08:44

Rapporto "AgrOsserva" sul IV trimestre 2015

Osservatorio Ismea-Unioncamere sulla congiuntura dell'agroalimentare italiano. Valore aggiunto, occupazione, export, redditività: l'agricoltura corre di più.

Roma, 8 marzo 2016 - Performance migliori del settore rispetto alla media - Rallenta la contrazione del tessuto produttivo agricolo - Alta la partecipazione delle donne: nel I semestre 2015, 4 imprese agricole su 10 sono nate su iniziativa femminile.

L'ultimo scorcio del 2015, oramai alle spalle, ha in parte disatteso le previsioni sull'evoluzione economica mondiale formulate dai più autorevoli organismi internazionali. La ripresa messa in evidenza dai dati macroeconomici non è stata quella attesa, in ragione del rallentamento delle economie emergenti solo parzialmente bilanciato dalla migliore performance delle economie avanzate.

Grazie anche al calmieramento dei prezzi dei mezzi correnti di produzione, soprattutto dei prodotti energetici per il corso deflativo del greggio, nel 2015 migliora la redditività del settore agricolo nazionale, in misura più evidente rispetto agli altri 28 Paesi dell'Ue.

Ma le performance del settore non si limitano all'incremento della redditività. Lo segnala il Rapporto AgrOsserva realizzato da Ismea e Unioncamere, che evidenzia altri importanti segnali positivi: la cartina tornasole è chiaramente individuabile nella progressiva riduzione del trend negativo delle nuove imprese registrate, in un contesto in cui export, valore aggiunto e occupazione aumentano in maniera superiore alla media del sistema economico nazionale.
Si parte dal valore aggiunto (PIL) dell'agricoltura: il 2015 si è chiuso con una crescita complessiva del 3,8%, grazie soprattutto al contributo del IV trimestre che ha fatto registrare un incremento dell'8,4% su base tendenziale. L'andamento del Pil agricolo in media d'anno si rivela pertanto più intenso di quello messo a segno contestualmente dal settore industriale (+0,9% sul livello del 2014) e dal PIL nazionale (+0,8%).

Con un più 4,1% di nuovi occupati nel terzo trimestre 2015, l'agricoltura si rivela poi tra i settori più dinamici dell'economia (+1,1% l'incremento dell'occupazione complessiva nello stesso periodo in Italia) e nell'anno di Expo - vetrina internazionale del food & beverage made in Italy - le esportazioni dell'agroalimentare hanno raggiunto quota 36,8 miliardi di euro, con una crescita (+7,3%) molto più evidente di quella messa segna dall'export totale nazionale (+3,7%). Una dinamica positiva che, sottolinea Ismea, in controtendenza rispetto agli ultimi anni ha visto un contributo maggiore della componente agricola (+11,2%) rispetto a quella industriale (+6,5%).
Il saldo dello stock delle imprese agroalimentari, cioè la variazione annuale delle imprese registrate nel IV trimestre di ogni anno, segna un "meno" 6.464 imprese nel 2015 rispetto al 2014. Ma l'apparenza può ingannare. Bisogna considerare che nel IV trimestre 2014 erano state ben 18.344 le aziende registrate in meno rispetto allo stesso periodo del 2013, e nel 2013 ben 31.996. Sotto questa luce, sembra che l'"emorragia" si stia fermando. Il settore alimentare, poi, produce un segno "+" di 891 unità rispetto al 2014. Al 31 dicembre 2015, le imprese registrate del settore agroalimentare sono 816.587 (746.585 quelle agricole, 70.002 quelle alimentari). Il peso del settore sull'economia è del 13,5% (12,3% agricoltura, 1,3% industria alimentare).

L'indagine effettuata da Unioncamere sulle "Vere Nuove imprese" (eliminando quindi le attività derivanti da cambiamenti di forma giuridica, localizzazione, scorpori o nuove acquisizioni) mette in luce un settore primario in espansione. Sul totale delle vere nuove imprese nei primi sei mesi del 2015, quelle agricole rappresentano circa il 9%, un valore in crescita rispetto al 6,3% del 2014. Considerevole la quota femminile fra i neoimprenditori: 4 imprese su 10 sono nate, nel I semestre 2015, per iniziativa delle donne, valore di molto superiore alla media del totale vere nuove imprese (28,8%).

Tornando al reddito agricolo per addetto nel 2015, l'indicatore dell'Eurostat si attesta nel 2015 per l'Italia a 144,8 (2010=100) risultando superiore all'Indice medio dell'Ue28, pari a 108. Nel confronto con l'anno precedente, l'Italia registra un aumento di 8,7 punti percentuali. Di contro, la media dei Paesi Europei registra un andamento negativo su base annua, con una flessione di 3,8 punti percentuali rispetto al 2014.

Sul fronte dei consumi alimentari delle famiglie, i dati Ismea-Nielsen indicano una tendenza annua positiva nel segmento dei confezionati, bevande incluse (+2%), mentre arrancano i prodotti a peso variabile (-3%), a causa soprattutto, delle dinamiche discendenti di carni, salumi e formaggi. Nel suo insieme, la spesa di prodotti alimentari, registra un aumento dello 0,3% rispetto al 2014.

Per quanto riguarda l'andamento dei prezzi agricoli, l'indice elaborato dall'Ismea evidenzia un incremento annuale dei listini agricoli dell'1,5%, sintesi del +9,9% delle colture vegetali in parte controbilanciato dal -6,7% dei listini zootecnici. Calano nello stesso periodo i costi degli input produttivi (-3,5%).

L'accesso al credito rimane una questione delicata per l'intero sistema produttivo nazionale e per il comparto agroalimentare. I dati della Banca d'Italia sugli stock di prestiti bancari messi a disposizione delle imprese, attestano a fine 2015 un livello inferiore dell'1,7% rispetto a fine 2014. In termini assoluti, in un solo anno il tessuto produttivo del nostro Paese ha dovuto rinunciare a 15 miliardi di euro di finanziamenti esterni bancari. Per il settore agricolo, che intercetta il 5% degli stock dei prestiti bancari complessivi, il livello ha registrato solo una flessione dello 0,1% su base annua; mentre per l'agroindustria, che copre una quota del 3,5% dell'ammontare complessivo, si registra una lieve crescita dello 0,3%.

(In allegato i file Ismea - rapporto e infografiche)

(ismea Roma, 8 marzo 2016)

Molte le aziende reggiane e modenesi. Dopo il grande successo delle scorse edizioni, anche in questo 2016 Enoteca Regionale parteciperà alla più importante fiera enologica tedesca e una delle principali a livello internazionale.

Una quarantina fra Consorzi e Aziende presenti e rappresentate Le trasferte internazionali di Enoteca Regionale Emilia Romagna proseguono.
Dal 13 al 15 marzo, infatti, Enoteca sarà a Düsseldorf per presentare i vini dell'Emilia Romagna alla fiera Prowein assieme a una quarantina fra Consorzi e Aziende presenti con un proprio spazio o nel banco d'assaggio.

Giunta alla 22a edizione, Prowein è la più importante fiera enologica tedesca e una delle principali a livello internazionale. E' aperta esclusivamente al trade ed ha assistito negli ultimi anni a una costante crescita di espositori e visitatori. Nel 2015 ha registrato 52.000 visitatori e 5.970 espositori provenienti da 50 Paesi, interessati perlopiù ai vini italiani, tedeschi, spagnoli, francesi e austriaci.
La Germania, secondo i dati 2014 dell'export italiano, si posiziona al secondo posto tra i principali mercati d'importazione di vino italiano, dopo gli Stati Uniti, con un valore di 975.015 mln di euro ed una quota del 19.1%.

Enoteca Regionale Emilia Romagna sarà al Prowein al Padiglione 15 stand 15D71-15E71-15E61

Le seguenti aziende saranno presenti con una propria area all'intero dello stand di Enoteca Regionale:

CANTINA VALTIDONE (Borgonovo Valtidone, Piacenza), CANTINE CECI (Torrile, Parma), CANTINE RIUNITE & CIV (Campegine, Reggio Emilia), DONELLI VINI (Gattatico, Reggio Emilia), CANTINA DI CARPI E SORBARA (Carpi, Modena), GRUPPO CEVICO (Lugo, Ravenna), PODERI DAL NESPOLI (Civitella di Romagna, Forlì-Cesena), TENUTA MARA (San Clemente, Rimini).
Parteciperanno anche il CONSORZIO TUTELA DEL LAMBRUSCO DI MODENA e il CONSORZIO TUTELA E PROMOZIONE DEI VINI DOP REGGIANO E COLLI DI SCANDIANO E DI CANOSSA con le aziende socie di Enoteca Regionale VENTURINI BALDINI (Roncolo Quattro Castella, Reggio Emilia), CASALI VITICULTORI (Pratissolo di Scandiano, Reggio Emilia), TENUTA DI ALJANO (Jano di Scandiano, Reggio Emilia), VINI CASOLARI (Rami di Ravarino, Modena), CANTINA DELLA VOLTA (Bomporto, Modena), AZ. AGR. PEZZUOLI (Maranello, Modena), CANTINA SETTECANI (Castelvetro di Modena, Modena), CLETO CHIARLI (Modena).
Sarà presente anche il CONSORZIO VINI DI ROMAGNA con le aziende socie di Enoteca Regionale Emilia Romagna: AZ. AGR. GIOVANNA MADONIA (Bertinoro, Forlì-Cesena), CELLI (Bertinoro, Forlì-Cesena), CONDE' (Fiumana di Predappio, Forlì-Cesena), CANTINE BRASCHI (Mercato Saraceno, Forlì-Cesena), TENUTA LA VIOLA (Bertinoro, Forlì-Cesena), AZ. AGR. TRERE' (Faenza, Ravenna).

Al banco d'assaggio istituzionale dell'Enoteca Regionale Emilia Romagna sarà invece possibile degustare i vini delle aziende

TORRE FORNELLO (Ziano Piacentino, Piacenza), TENUTA VILLA TAVERNAGO (Pianello di Valtidone, Piacenza), F.LLI BONELLI (Rivergaro, Piacenza), TENUTA SANTA GIUSTINA (Pianello di Valtidone, Piacenza), CANTINE CECI (Torrile, Parma), CANTINA PUIANELLO E COVIOLO (Quattro Castella, Reggio Emilia), AZ. VITIV. GAGGIOLI (Zola Predosa, Bologna), AZ. AGR. MERLOTTA (Imola, Bologna), MORINI LUIGI (Imola, Bologna), NOELIA RICCI PANDOLFA (Fiumana di Predappio, Forlì-Cesena), TENUTA LA VIOLA (Bertinoro, Forlì-Cesena), AZ. GUARINI MATTEUCCI (San Tomé, Forlì-Cesena), SAN PATRIGNANO (Coriano, Rimini).

Inoltre, sempre durante la fiera Prowein, domenica 13 marzo, il Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Il Consorzio Tutela e Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa e il Consorzio Vini di Romagna parteciperanno a un seminario organizzato da Falstaff magazine, autorevole rivista enogastronomica diffusa in Svizzera, Austria e in Germania.

Durante il seminario, che si terrà al Padiglione 13 stand C124, saranno presentati e degustati il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro nelle varie tipologie, il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Reggiano, il Romagna Doc Sangiovese e Romagna Albana DOCG nelle diverse tipologie.

Domenica, 13 Marzo 2016 09:32

L'Emilia Romagna a Children's Tour

Presenta le novità e tendenze delle vacanze 0-14. Con un coloratissimo stand di 600 metri quadrati, ricco di animazioni, giochi e personaggi, l'Emilia Romagna sarà presente dal 18 al 20 marzo a Children's Tour, il Salone delle vacanze per famiglie e ragazzi di Modena –

L'appuntamento è il più importante in Europa per il settore viaggi 0-14 anni – Allo stand oltre 30 operatori specializzati presenteranno proposte vacanza del territorio, dalla Riviera Adriatica alle Città d'Arte, dall'Appennino e Verde alle Terme e Benessere fino ai Parchi Avventura e ai Parchi di Divertimento e al tour dei Castelli – Grazie a una serie di workshop potranno fare scambi commerciali e incontrare tour operator stranieri in arrivo da tutta Europa
Si gioca, ci si arrampica, si scivola sui gommoni, si fa la merenda, si incontrano i personaggi più amati dai bambini come Mia, la ragazzina che parla con gli unicorni della omonima serie tv. E' soltanto una parte di quello che succederà dal 18 al 20 marzo nella coloratissima area espositiva di 600 mq dell'Emilia Romagna durante Children's Tour, la più importante fiera in Europa dedicata alle vacanze per famiglie e ragazzi, in programma a Modena ( http://www.childrenstour.it ).

All'appuntamento di ModenaFiere sono attesi operatori turistici da tutt'Europa. Nel corso di questi tre giorni, l'Emilia Romagna presenterà la propria offerta turistica dedicata alle famiglie con bambini nella fascia di età 0-14. Saranno presentate in anteprima le tendenze 2016, le proposte per bambini e famiglie, il turismo scolastico, il benessere termale per i più piccoli, i soggiorni didattico creativi e quelli sportivi, il divertimento nella Riviera dei Parchi e nei Parchi Avventura.
All'interno dello stand oltre 30 operatori emiliano romagnoli presenteranno tante offerte di vacanza per ragazzi: dalla Riviera Adriatica alle Città d'Arte, dall'Appennino e Verde alle Terme e Benessere, fino ai Parchi Avventura, ai Parchi di Divertimento e al tour dei Castelli regionali.
Children's Tour non è però soltanto una vetrina con intrattenimenti per tutti i bambini che arriveranno allo stand. E' soprattutto un importante momento di scambi commerciali: i 200 espositori dell'offerta incontreranno i tanti tour operator provenienti da ogni parte d'Europa. Saranno tre giorni fitti di workshop, convegni e contatti commerciali.

Anche nel 2016 l'Emilia Romagna si conferma leader nel turismo per bambini.
Qualche dato? In regione le famiglie trovano gli 11 parchi di divertimento "Riviera dei Parchi", 11 parchi avventura, 23 castelli storici, 110 km di costa attrezzata, nove baby park sulla neve, 20 musei curiosi e poi vacanze studio, camp sportivi, laboratori, escursioni nella natura, fattorie didattiche, località turistiche, villaggi, alberghi e strutture ricettive "customer oriented". Il tutto accompagnato dalla gentilezza e spontaneità degli operatori del territorio.
Fra le tendenze 2016 in Emilia Romagna ci sono: i giochi di ruolo in costume nei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, la giornata con albergo incluso nella Riviera dei Parchi, i corsi di cucina per i più piccoli organizzati in spiaggia e in alcuni alberghi specializzati, le escursioni a misura di bambino in Appennino e nei Parchi protetti e poi ancora il benessere termale per i piccolissimi.

"Children's tour – dice il presidente di Udp Appennino Verde, Pierluigi Saccardi – prevede la più importante borsa economica italiana dedicata ai viaggi delle famiglie con bambini e alle vacanze dei giovanissimi. L'Emilia Romagna è da sempre una destinazione ideale e questo appuntamento è l'occasione sia per far conoscere tutte le opportunità di vacanza 2016 legate alle famiglie con bambini messe in campo dai nostri operatori turistici regionali, sia per ribadire la centralità della figura del bambino nella pianificazione delle vacanze familiari".

Un motivo in più per andare nel week end a Modena è che quest'anno il cartellone degli intrattenimenti allo stand dell'Emilia Romagna è particolarmente ricco. Cerwood, il parco avventura di Cervarezza (Re) allestisce un'area con discesa sui tubby, cioè sui gommoni, e poi pista per go-kart a pedali, area cantiere, area campeggio, giochi antichi, angolo della Rezdora, spazio biodiversità, atelier dell'energia, laboratori sull'escursionismo, Palalupetto del Parco Nazionale. I bambini saranno accolti da personale specializzato che li intratterrà in attività didattiche. Le belle Fattorie Didattiche dell'Emilia-Romagna propongono laboratori e attività di animazione. La Riviera dei Parchi, che rappresenta i parchi di divertimento più grandi e più famosi in Italia, offre biglietti-omaggio a tutti i bambini che coloreranno un volantino.
E ancora: il 19 marzo (ore 15,30/17,30) c'è da scommettere che anche chi non sa ballare, danzerà allo stand perchè arriva il Mago Lino di Riminiterme, due ore con magie e balli e una scenografia in tema.

Il 20 marzo poi (dalle ore 11/12 e 15/16) si apre il Laboratorio degli Gnomi di Esploramontagne: con l'aiuto dei piccoli amici del bosco i bambini parteciperanno al laboratorio del feltro mentre tre animatori con violino e corno parleranno della vita degli gnomi, come riconoscerli e soprattutto dove trovarli; lo stesso giorno (ore 10/13 -13/18) spazio alla magia che creeranno i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza con i personaggi dei manieri da favola a cura della Rocca San Vitale Fontanellato. E siccome quando si parla di bambini, le storie non possono mancare, sempre Il 20 marzo (ore 16-18) sarà il momento delle favole curato da Riccioneterme.
Il venerdì 18 marzo (ore 18.00) Selezione Modena con i suoi produttori locali farà degustare al pubblico prodotti enogastronomici di eccellenze modenesi: Aceto Balsamico Tradizionale, Parmigiano Reggiano, Lambrusco e Salumi tipici, Confetture e dolci; Domenica 20 marzo al mattino, "l'Aceto Balsamico Tradizionale incontra il Parmigiano Reggiano", degustazioni guidate a cura dell'AED (Associazione Esperti Degustazioni).

E tante sorprese per tutti i bambini ogni giorno, dal gioco dell'oca a tanti gadgets sfiziosi.

Ufficio Stampa APT Servizi Bologna 11 marzo 2015

Il presidente di OGER Cesari e il vice di Anci ER Fecci commentano l'importante risultato. Gli obiettivi: più geologi nelle amministrazioni, creazione di presìdi geologici territoriali, formazione dei tecnici e supporto nella stesura dei bandi per incarichi professionali.

Bologna, 11 marzo 2016

Valorizzare le competenze professionali geologiche all'interno dei Comuni per tutelare il territorio e la popolazione puntando sulla prevenzione del dissesto idrogeologico. Sono questi i capisaldi dell'accordo di collaborazione stipulato tra l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna (OGER) e l'ANCI Emilia Romagna (Associazione Nazionale Comuni Italiani), annunciato venerdì 4 marzo nel corso del convegno "Presentazione dell'aggiornamento degli indirizzi regionali per la microzonazione sismica (DGR 2193/2015)" organizzato a Bologna dalla Regione Emilia-Romagna.
"Da tempo abbiamo avviato un percorso di confronto con le istituzioni – dichiara Gabriele Cesari, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna - convinti della necessità di sperimentare sul campo esempi virtuosi di collaborazione. L'accordo con ANCI Emilia Romagna rappresenta un risultato molto importante per mettere al centro qualità e competenza a tutela del nostro territorio e delle nostre comunità. Si tratta di un ulteriore passo in avanti, dopo il rapporto di sinergia instauratosi con il Servizio Geologico Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna".
"Ritengo che ANCI debba essere sempre più a sostegno delle comunità locali, distaccandosi dalla politica partitica, guardando esclusivamente all'interesse dei cittadini e ponendosi al fianco della struttura tecnico-amministrativa dei Comuni nel supportarli con un aiuto concreto teso a risolvere le problematiche che interessano quotidianamente le amministrazioni comunali" sottolinea Fabio Fecci, sindaco di Noceto, vicepresidente vicario ANCI Emilia Romagna e membro del Consiglio Nazionale ANCI
"Ecco perché – aggiunge Fecci - dal punto di vista tecnico l'accordo di collaborazione con OGER è un passo in avanti molto importante per aiutare i Comuni a studiare nel dettaglio le caratteristiche morfologiche e geologiche del territorio con il fine di prevenire gravi fenomeni calamitosi, mettendo così nelle condizioni i sindaci - che sono anche responsabili di Protezione Civile - di poter operare contando su competenze e professionalità specifiche che purtroppo negli uffici tecnici non sono sempre presenti e garantite".
"Poter contare in via sistematica sulle competenze di geologi professionisti – conclude il vicepresidente vicario di ANCI Emilia Romagna - consentirà alle Amministrazioni di acquisire maggiore conoscenza dei territori sui quali operano e consapevolezza delle relative risorse e problematiche, requisito fondamentale per procedere ad adeguate pianificazioni, ed avere così informazioni certe che costituiranno la base per tutta l'attività di progettazione e successiva costruzione di edifici o infrastrutture".

Le premesse

L'accordo OGER-ANCI scaturisce da alcune premesse condivise. Si riconosce infatti come gran parte dei territori della regione siano caratterizzati da un'elevata vulnerabilità ai fenomeni catastrofici naturali (terremoti, frane, alluvioni e mareggiate); inoltre, in questi anni i fenomeni dipendenti da eventi meteorologici estremi si sono verificati con maggiore sequenza. ANCI e OGER sono quindi concordi che per un'adeguata prevenzione e mitigazione degli effetti dei fenomeni catastrofici naturali occorra una maggiore conoscenza delle caratteristiche dei territori.

Gli obiettivi dell'accordo

Sono quattro gli obiettivi concreti che OGER e ANCI intendono raggiungere sulla base della loro rinnovata collaborazione.
Il primo riguarda la presenza del geologo in tutte le amministrazioni comunali o Unioni di Comuni, con una chiara definizione delle sue funzioni e responsabilità sui temi dell'assetto territoriale e della prevenzione dei rischi sismici, idraulici e idrogeologici. Nel caso l'amministrazione non possa dotarsi di un geologo dipendente, sarà possibile sottoscrivere una convenzione con l'Ordine regionale per avere un professionista a supporto.
Il secondo obiettivo consiste invece nella creazione di presidi geologici territoriali; si tratta di nuclei di tecnici esperti nella gestione del rischio e delle procedure operative, vere e proprie task-force di specialisti da attivare a supporto del sindaco e delle strutture di Protezione Civile comunale in caso di allerta di tipo idrogeologico.
Vanno inoltre promosse (terzo obiettivo) attività di formazione dei tecnici comunali incaricati di esaminare gli studi geologici così da aumentare la qualità degli interventi attraverso un adeguato controllo degli elaborati di pratiche edilizie, urbanistiche o di altro tipo.
Infine, (quarto obiettivo) l'accordo OGER-ANCI punta a garantire ai Comuni un supporto per la predisposizione di bandi per incarichi professionali di tipo geologico, nell'ottica di favorire una corretta impostazione delle procedure e garantire la qualità degli studi e degli elaborati inerenti la sicurezza del territorio. In questi casi, secondo OGER e ANCI la logica degli appalti al "massimo ribasso" risulta dannosa e controproducente.

Fonte: Ufficio stampa OGER (Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna)

La Presidentessa Nazionale Fiarc Domenica Cominci, lunedì sera a Parma per discutere il futuro di Enasarco. Agenti di commercio al voto dal 1° al 14 Aprile: si vota on line. 

Parma, 11 marzo 2016

Cassa di Previdenza autonoma Ensarco: ad Aprile agenti e imprese sono invitati a scegliere direttamente i nuovi organi al vertice.
Visto il numero importante di agenti e imprese presenti sul territorio, Fiarc, Fnaarc, Usarci, Anasf (Promotori finanziari), Fisascat- Cisl e le organizzazioni imprenditoriali Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e Confcooperative hanno voluto impegnarsi direttamente per la gestione della Fondazione Enasarco, consapevoli dell'importanza strategica dei fondi pensione e del sistema, promuovendo dunque l'importanza dell'elezione di chi rappresenterà questa articolata categoria del commercio.
Nella provincia di Parma, le votazioni interessano oltre 1700 agenti di commercio e circa 630 imprese preponenti, per questo Fiarc Confesecenti, in collaborazione con la sede Nazionale, ha invitato a Parma, la Presidentessa Nazionale, Domenica Cominci, Lunedì 14 marzo alle 20,30 nella sede di CONFESERCENTI - Via La Spezia 52/1a.
L'iniziativa, che riunirà principalmente gli addetti alle vendite del territorio, sarà l'occasione per discutere il futuro di Enasarco e per presentare il programma e le liste degli Agenti che partecipano alla competizione elettorale per la coalizione unitaria Insieme per Enasarco.
Oltre ai diversi programmi verranno illustrate le modalità per poter votare in modo elettronico.

Riferimento organizzativo: Stefano Cantoni, coordinatore Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio – Fiarc, sede di Parma – 348 7119173.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

La cooperativa sociale è nata 32 anni fa per iniziativa della Diocesi e della Caritas. Ha due sedi operative (Modena e Pavullo) nelle quali lavorano oltre 100 persone in gran parte inserite sulla base di progettualità – o in convenzione – con i servizi socio-sanitari di Modena e Pavullo.

Modena, 11 marzo 2016

«Quello che producete serve alla società, la società valorizza i doni che avete e che mettete a disposizione. Per questo penso di poter dire che la Diocesi continuerà a sostenere la vostra esperienza: perché c'è un valore che può essere di esempio per tutti». Lo ha detto l'Arcivescovo di Modena-Nonantola don Erio Castellucci nel corso di una visita a CoopAttiva, la cooperativa sociale nata nel 1984 per iniziativa della Diocesi e della Caritas diocesana. CoopAttiva svolge per conto terzi tutte quelle attività che il cliente ritiene strategico gestire in outsourcing, fino ad arrivare allo sviluppo delle attività di digitalizzazione e valorizzazione di archivi cartacei (ma anche fotografici, video, ecc.) industriali, amministrativi, storici. Ha due sedi operative (Modena e Pavullo) nelle quali lavorano oltre 100 persone in gran parte inserite sulla base di progettualità – o in convenzione – con i servizi socio-sanitari di Modena e Pavullo. L'Arcivescovo ha visitato i laboratori di tipo A (socio-occupazionale) e B (inserimento lavorativo) gestiti dalla cooperativa, ha parlato con i lavoratori, gli educatori e il consiglio di amministrazione. Il presidente di CoopAttiva Giorgio Garuti ha ringraziato il vescovo per la sua presenza e gli ha consegnato la fotografia delle "mani al lavoro", opera della fotografa Barbara Pasquariello, che in un'immagine descrive l'identità di CoopAttiva. Da parte sua il vicepresidente Arturo Nora ha espresso l'auspicio che questo incontrarsi e conoscersi sia un'ulteriore occasione per far crescere una realtà che si impegna a praticare ogni giorno i valori dell'accoglienza e inclusione dichiarati nella sua mission: "lavorare per unire". «Visitando i vostri spazi di lavoro mi veniva proprio da pensare all'idea della famiglia, con diverse età: ci sono i più giovani, quelli che hanno più anni, diverse provenienze e capacità. La cosa bella – ha aggiunto don Erio - è che qui tutte queste differenti caratteristiche le mettete insieme per produrre, per fare qualcosa che serve alla cooperativa e alla comunità. Il Vangelo ci insegna che aiutare non è solamente fare qualcosa di buono per l'altro, ma anche per se stessi. Ringrazio chi dirige la cooperativa in questo clima di famiglia e coloro che qui operano. Voi - ha concluso l'Arcivescovo - fate in piccolo quello che dovrebbe fare la nostra società: mettere i doni a disposizione degli altri e aiutarsi a vicenda».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Presentati al Mipaaf i dati del progetto di monitoraggio collettivo in Europa per DOP e IGP. Verifiche effettuate in Danimarca, Germania, Inghilterra, Francia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca. I Consorzi di Tutela fanno sistema per far crescere e tutelare le produzioni certificate, uno dei settori trainanti del Sistema Italia, in due anni oltre 1.250 punti vendita monitorati per 6.500 controlli su oltre 30.000 referenze stimate.

Parma, 11 marzo 2016

L'export dell'agroalimentare di qualità cresce ed apre a nuovi mercati, rendendo di fatto necessario un intervento compatto a difesa delle produzioni certificate che rappresentano l'eccellenza del Made in Italy a tavola. Se ne è parlato ieri mattina a Roma, nella Sala Cavour del Mipaaf, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto di monitoraggio collettivo in Europa per DOP e IGP. Moderati dal Direttore di Qualivita Mauro Rosati, alla presenza di esponenti del mondo consortile afferenti ad AICIG e dei Consorzi partecipanti al progetto sono intervenuti oltre al Presidente dell'Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche Giuseppe Liberatore, il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP avvocato Federico Desimoni, che ha illustrato il progetto in qualità di coordinatore e il Direttore del Consorzio Grana Padano DOP Stefano Berni, oltre al Dirigente dell'ICQRF Oreste Gerini e il Capo Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Mipaaf Luca Bianchi al quale sono state affidate le conclusioni dell'incontro.

Nel corso dell'anno 2015 sono stati effettuati in Europa circa 800 verifiche da un minimo di 4.000 ad una stima di oltre 20.000 controlli sulle Denominazioni Aceto Balsamico di Modena IGP, Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto di San Daniele DOP in Danimarca, Germania, Inghilterra, Francia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Polonia e Repubblica Ceca.

"Solo facendo sistema in questo modo - ha aggiunto il Presidente di AICIG, Giuseppe Liberatore- ovvero sviluppando strategie trasversali e collettive si possono tutelare i prodotti di bandiera, anche e soprattutto fuori dai confini nazionali, dove il mercato cresce e si apre a nuove realtà. E a fare sistema dovranno essere non solo le aziende, ma tutti i diversi mondi produttivi attraverso i Consorzi e i soggetti istituzionali aventi tale scopo e, in primis, il Mipaaf, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile".

Se il comparto agroalimentare vuole raggiungere l'obiettivo di 50 miliardi di esportazioni indicato dal Ministro Martina - ha premesso il Direttore del Consorzio Grana Padano DOP Stefano Berni - si rende necessario trovare nuove modalità di promozione e stabilizzazione della crescita del settore nel suo complesso. Una crescita che si deve accompagnare di pari passo con una accurata conoscenza del mercato, attività di formazione, di monitoraggio e tutela, per evitare che il "settore" delle imitazioni si avvantaggi del trend positivo".

Quello presentato questa mattina nella Sala Cavour del Mipaaf è un monitoraggio congiunto dei cinque prodotti DOP e IGP tra i più rappresentativi dell'agroalimentare italiano ovvero Aceto Balsamico di Modena IGP, Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Prosciutto di San Daniele DOP. A presentarne i risultati, a nome di tutti i Consorzi, il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni, il quale ha sottolineato come "Il sistema che abbiamo ideato e' reso possibile dal sostegno economico del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che da sempre è fortemente favorevole ad attività collettive e coordinate tra diversi Consorzi di Tutela, e trova la sua naturale conclusione negli interventi di tutela ex officio che, in modo sempre più efficace e puntuale, l'Ispettorato Controllo Qualità e Repressioni delle Frodi attiva in tutta Europa. Il progetto prevede una presenza e un'azione diretta sui mercati, che permette la rilevazione di molte informazioni relative ai prodotti originali e genuini, a quelli imitazioni ed evocativi, o addirittura in merito a casi di contraffazioni vere e proprie. Inoltre, anche attraverso l'ausilio di rilievi fotografici specifici, aiuta a costruire un quadro realistico circa il fenomeno dell'Italian sounding, sia dal punto di vista economico che di comunicazione commerciale. Un lavoro che permette di conoscere meglio e presidiare il mercato reale ed incidere su di esso, non solo con azioni repressive, ma pure sviluppando dinamiche positive di maggior conoscenza dei prodotti e di collaborazione con il mondo della distribuzione. Questa è una prima versione del progetto, ma come gruppo di consorzi abbiamo già messo a fuoco alcuni aspetti che nei prossimi anni arricchiranno le nostre azioni, pensiamo soprattutto al mondo dell'e-commerce, a quello della ristorazione, dell' ho.re.ca. e dei prodotti trasformati".

Nel 2016 sono state pianificate verifiche su 5 Denominazioni: Aceto Balsamico di Modena, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma in Francia, Inghilterra, Germania, Austria, Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera su circa 450 punti vendita da visitare per un totale di minimo 2500 controlli fino ad una stima di oltre 10.000 referenze.

Sono intervenuti altresì il Direttore generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari - ICQRF, Oreste Gerini sul tema dell'attività ex officio dell'ispettorato, e il Capodipartimento delle Politiche competitive della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, Luca Bianchi sull'attività del Mipaaf a sostegno delle DOP e IGP, il quale - nel portare le conclusioni dell'incontro - ha sottolineato che "quello presentato questa mattina è un progetto importante ma soprattutto rappresenta una best practice di azione a tutela del prodotto e del consumatore. Anche gli orientamenti del Ministero riguardo i fondi del nuovo decreto saranno orientati a valorizzare progetti in cui più Consorzi svolgano azioni di tutela coordinate anche a livello internazionale. Il tema delle aggregazioni dei Consorzi sarà infatti molto valorizzato perché facendo sistema si potranno raggiungere obiettivi più concreti".

"Il progetto di monitoraggio collettivo presentato ieri – dichiara Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano – è un importante passo per fare sistema. Oltre a dare continuità a questa nuova modalità operativa, ora occorre agire anche a livello comunitario. Infatti, con il "pacchetto qualità" abbiamo ottenuto la protezione ex-officio come principio giuridico, e occorre adesso lavorare per far sì che in tutti gli Stati membri le Autorità nazionali assicurino concreta ed efficace azione di tutela per i tanti casi che il sistema delle filiere Dop/Igp è attualmente in grado di rintracciare e notificare grazie al monitoraggio puntuale dei mercati".

(Fonte: Ufficio Stampa AICIG - Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche)

Si è spento nella giornata di ieri 9 marzo Pietro Iotti. S.Ilario saluta l'ex sindaco, testimone della Resistenza e dei lager. Il sindaco Marcello Moretti, a nome dell'Amministrazione, dei dipendenti comunali e di tutti i cittadini, si unisce al dolore della famiglia.

Reggio Emilia, 10 marzo 2016

Nella giornata di ieri 9 marzo ci ha lasciato Pietro Iotti, nato nel 1926 ed ex sindaco di S.Ilario dal 1951 al 1960.
Il sindaco Marcello Moretti, a nome dell'Amministrazione, dei dipendenti comunali e di tutti i cittadini, si unisce al dolore della famiglia.

Con la scomparsa di "Piero" se ne va una parte importante della nostra storia, non solo santilariese.
Quello che ha segnato la vita di Iotti, come tutti sanno, è stata la terribile esperienza nel campo di concentramento di Mauthausen. A causa della sua attività politica durante l'occupazione tedesca, fu deportato nel 1944, a soli diciassette anni, insieme ad altri giovani santilariesi.

Piero fu uno di quelli che riuscì a tornare. Minato nel fisico, ma deciso a riscattare la propria "storia". Scelse di farlo impegnandosi politicamente nel Partito Comunista e per il progresso materiale e morale della propria terra. Divenne così uno dei protagonisti degli anni "eroici" della ricostruzione. Vogliamo ricordare due momenti che danno la statura del personaggio nei suoi anni da sindaco. Innanzitutto i suoi incontri con il presidente dell'ENI Enrico Mattei: un impegno che permise a S.Ilario di divenire uno dei primi comuni in Italia ad essere dotati del gas metano, trampolino per lo sviluppo dei decenni successivi. E poi l'istituzione del Premio di Pittura che radunò nel nostro paese alcuni dei migliori pittori e critici italiani negli anni Cinquanta e Sessanta.

Nonostante gli intensi impegni professionali e amministrativi che lo portarono a diventare assessore a Reggio con un altro sindaco illuminato come Renzo Bonazzi, Piero non aveva dimenticato gli anni di guerra. Attivissimo nell'ambito dell'ANPI, incominciò a coltivare in anticipo sui tempi, la pratica della memoria. Nel corso degli anni ha incontrato migliaia di studenti di tutta la provincia che poi conduceva a visitare il lager austriaco. Un'esperienza – quella del ritorno nel teatro della prigionia – dolorosa ma necessaria.

I suoi pensieri e i suoi ricordi legati a Mauthausen sono poi confluiti in un libro – Sono dov'è il mio corpo – che costituisce una lettura preziosa e ne testimonia lo spessore morale e intellettuale.

Lo scorso 23 gennaio in Biblioteca, in occasione del Giorno della Memoria, i ragazzi santilariesi hanno "messo in scena" il libro. È stato, ancora volta, un momento intenso, emozionante. Piero non ha potuto esserci, ma in tanti – tutti noi che lo abbiamo conosciuto – sentivano la sua presenza e quello che ci ha trasmesso: la passione civile, la sensibilità per la cultura, il dovere per la memoria. E le sue doti personali: umanità, intelligenza, coraggio, decisione, ironia...

Così possiamo dire che Pietro Iotti se ne è andato, ma non ci ha lasciato. Speriamo di essere degni di quello che ha fatto e di portare al futuro il cuore del suo messaggio.

(Fonte: Ufficio Stampa - Comune di Sant'Ilario d'Enza)

Nuovo credito per 100 miliardi di euro in Italia: oltre 12 miliardi per le famiglie e le imprese emiliano romagnole. Tra le priorità del Gruppo restano salde la valorizzazione delle specificità locali e la spinta sui servizi ad alto contenuto innovativo.

Parma, 10 marzo 2016

Una banca storicamente radicata sul territorio, orgogliosa dei risultati raggiunti e determinata ad affrontare le prossime sfide nel segno dell'innovazione, confermando ancora una volta nei fatti il proprio impegno nei confronti delle famiglie e delle imprese dell'Emilia Romagna. A loro il nuovo piano del Gruppo ha destinato oltre 12 miliardi di euro e servizi ad alto contenuto innovativo.
A fare il punto su quanto fatto nel corso del 2015 e ad illustrare gli elementi salienti del nuovo piano del Gruppo per l'Emilia Romagna è Stefano Giorgini, Regional Manager della banca per l'area Centro Nord che abbraccia nel suo perimetro anche la Toscana, l'Umbria e le Marche.

"Abbiamo la forza di erogare nell'arco di tre anni oltre 20miliardi di euro nella sola Region Centro Nord – dice Giorgini –. In particolare 12miliardi sono destinati all'Emilia Romagna: 3 miliardi per le famiglie e 9 miliardi per le imprese. Ma intendiamo continuare a svolgere il nostro lavoro andando oltre il tema del credito, accompagnando, ad esempio, circa 3700 imprese emiliane romagnole su nuovi e più convenienti mercati esteri. In questa regione, circa 807mila clienti e una crescita di masse amministrate pari all'1,68% (oltre 19miliardi di euro nel 2015 contro i 18miliardi 700milioni del 2014), in un contesto così critico, sono numeri che parlano chiaro – continua Giorgini – e ci rendono fieri sia di quanto la nostra squadra è già riuscita a realizzare sia degli obiettivi che si pone per l'Emilia Romagna, a beneficio delle famiglie e delle imprese del territorio".

Nel corso del 2015 UniCredit in Emilia Romagna ha dato un contributo importante al successo di UniCredit Italia che a sua volta ha avuto un ruolo centrale nella produzione di utili e nello sviluppo delle attività per l'intero Gruppo. In regione gli impieghi sono cresciuti dello 0,62% superando quota 13miliardi di euro nel 2015 (un dato che trova ancora maggiore evidenza nell'aumento dell'1,85% degli impieghi per le sole imprese Corporate), così come i depositi che registrano un aumento del 4,96% con poco meno di 13miliardi di euro nel 2015.

Da UniCredit, sostegno concreto nel 2015 anche in tema di credito alle famiglie dell'Emilia Romagna, con l'emissione di finanziamenti pari a 292milioni di euro; e in tema mutui che per la banca si è tradotto in erogazioni per circa 341 milioni di euro a sostegno di 3mila famiglie. L'obiettivo al 2018 è di accompagnare nell'acquisto casa altre 250mila famiglie italiane per un totale di circa 17miliardi di euro. Il dettaglio per l'Emilia Romagna parla di 24mila famiglie per un totale di circa 1miliardo e 600mila euro di erogazioni nel prossimo triennio.
Sul fronte del sostegno alle imprese, UniCredit ha investito sulle aziende del territorio per rilanciare l'economia locale con l'obiettivo principale di allargare l'accesso al credito facendo leva, in particolare, sulle anticipazioni degli interventi del Fondo Centrale di Garanzia, con benefici per le imprese sia sul versante del prezzo che dell'accesso al credito. In Emilia, solo grazie a questo strumento lanciato a ottobre 2014, ad oggi oltre 1000 imprese hanno ricevuto liquidità per 162milioni milioni di euro.

UniCredit va poi oltre al credito con offerte di filiera dedicate, con programmi di accompagnamento all'estero per le proprie imprese. Già 2500 quelle emiliano romagnole seguite da UniCredit nell'avvio o nella crescita degli affari oltre confine negli ultimi due anni.
L'internazionalizzazione, infatti, costituisce una delle chiavi di volta per lo sviluppo del business delle imprese locali. Così come l'innovazione. Tema caro all'azienda UniCredit che ha destinato 1,2 miliardi di euro agli investimenti in trasformazione e digitalizzazione dell'offerta ai clienti.
Un impegno che si è tradotto, tra l'altro, nell'acquisizione di apparecchi sempre più sofisticati e funzionali - come i nuovi Atm Touch (abilitati al prelievo, al versamento di contanti e assegni e a breve anche delle monete); e i bancomat dotati di specifiche funzionalità per non vedenti. A ciò si aggiungono nuovi servizi che permettono di "entrare in banca", utilizzando il proprio cellulare o il tablet; e l'avvio del restyling di circa 1500 filiali in Italia, punto cardine del progetto 'Open', modello di servizio delle rete commerciale della banca. Ad oggi, in Emilia Romagna sono 21 le filiali rinnovate secondo la nuova filosofia; altre 7 saranno completate nel corso di quest'anno.

"Tutto questo – conclude Giorgini - ci rende fieri di appartenere alla grande squadra di UniCredit che, grazie all'impegno consapevole di circa 3900 colleghi al lavoro nella regione impegnati giorno per giorno nelle Agenzie, nei Centri Corporate e Private, prima di altre ha affrontato la sfida e ha saputo cogliere le opportunità del cambiamento. Oggi continuiamo con le imprese, le famiglie e le Istituzioni ad impegnarci per la crescita dei territori sui quali mettiamo in campo tutta la nostra capacità, la nostra esperienza e il nostro network, con l'obiettivo di essere sempre più capaci di soddisfare le esigenze dei nostri clienti".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Teatro e Legalità anteprima 2016: Giovanni Impastato a Guastalla. Conferenza spettacolo venerdì 18 marzo 2016 ore 21 presso Centro Sociale I Maggio (via G. di Vittorio) ad ingresso libero.

Reggio Emilia, 10 marzo 2016

NoveTeatro, con il sostegno e la collaborazione del Comune Guastalla, dà seguito al proprio Festival Teatro e Legalità presentando "Mio fratello Peppino", conferenza-spettacolo che vede protagonista Giovanni Impastato, fratello di Peppino, icona della lotta alla Mafia assassinato nel 1978.
Giovanni Impastato sarà nella nostra città venerdì 18 marzo ore 21 presso il centro sociale Primo Maggio in via G. di Vittorio, angolo via Castagnoli.

L'incontro prenderà spunto dal libro "Resistere a Mafiopoli. La storia di mio fratello Peppino impastato", scritto da Giovanni Impastato e da Franco Vassia, pubblicato da Stampa Alternativa. Scrive Giovanni: "La storia di Peppino Impastato è una storia di giovani, di coraggio, di ribellione e di anche di violenza. [...] La storia di Peppino non è soltanto la sua: è la storia dei suoi compagni, la nostra storia, piena di fatti e di gioie, ma anche irta di spine. in pratica la storia atavica di chi non si rassegna a essere un semplice strumento, ma pretende di lasciare una traccia visibile del suo passaggio".
La conferenza spettacolo "Mio fratello Peppino" è dedicata ai giovani e a tutta la cittadinanza.

L'evento è ad ingresso libero.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.noveteatro.it 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Guastalla)

Omaggio alle detenute della struttura, in occasione della Giornata internazionale della Donna. Allievi del Conservatorio Nicolini in concerto. Giulia Piroli: "il valore di questo semplice, ma significativo gesto che testimonia ulteriormente la volontà di rafforzare il rapporto di integrazione tra il carcere e la comunità piacentina".

Piacenza, 9 marzo 2016

Allievi del Conservatorio Nicolini in concerto alla sezione femminile della casa circondariale delle Novate: si è rinnovato anche quest'anno, infatti, l'ormai tradizionale omaggio alle detenute della struttura, in occasione della Giornata internazionale della Donna.
All'iniziativa, che rientra nell'ambito del Protocollo d'intesa tra la Direzione del penitenziario, l'Amministrazione comunale e l'istituto musicale cittadino, era presente anche l'assessora alle Pari Opportunità Giulia Piroli, che rimarca "il valore di questo semplice, ma significativo gesto che testimonia ulteriormente la volontà di rafforzare il rapporto di integrazione tra il carcere e la comunità piacentina".
Accompagnati dalla docente Patrizia Radicchi, si sono esibiti – raccogliendo l'apprezzamento delle spettatrici – gli allievi Josette Carenza, Hun Kim, Shon Jaemyung, Wonjung Kim, Gaboon Ko e Lorenzo Donato, che hanno eseguito arie tratte da "La Vedova Allegra" di Lehar, "Elisir d'amore" di Donizetti, "La Bohème" di Puccini, "Carmen" di Bizet, "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini, "La Traviata" di Verdi, "Romeo et Juliette" di Gounod e "West Side Story" di Bernstein, oltre a brani di Gastaldon e De Curtis.
La direttrice Caterina Zurlo ha ringraziato l'assessora Giulia Piroli, il dirigente di settore Giuseppe Magistrali e, tramite loro, il Comune di Piacenza, per la vicinanza da sempre dimostrata alle esigenze della casa circondariale e la particolare sensibilità riservata alla detenzione femminile.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Il convegno "Elvio Ubaldi una città in testa" organizzato da Civiltà Parmigiana si terrà sabato 12 marzo presso la Camera di Commercio di Parma, ad ingresso libero. Di seguito il programma. 

programma convegno civilta parmigiana

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda degli Insegnanti su i Professori di musica "cacciati" dal Bertolucci di Parma: "Il Partito Democratico faccia "mea culpa": la Buona Scuola è solo sadismo e autoritarismo".

Parma, 9 marzo 2016

Il fatto che decine di docenti da tanti anni assunti con una continua reiterazione di contratti a tempo determinato, quindi sfruttati dallo Stato per il quale tuttora stanno lavorando, sono esclusi dall'ultimo bando di concorso per il reclutamento di nuovi insegnanti, dimostra tutto il sadismo con il quale il partito di governo tratta i docenti. Questo a Parma lo si denota principalmente al Liceo Musicale Bertolucci che rischia seriamente di vedere compromessa la continuità didattica futura, in quanto con questa decisione autoritaria verranno cacciati via tutti gli insegnanti creando un danno al futuro percorso artistico degli studenti.

Assai curiosamente i parlamentari del Partito Democratico di Parma adesso fingono di ascoltare, sono gli stessi che hanno eseguito gli ordini del loro capo e non le istanze del territorio sostenendo la legge capziosamente denominata "Buona Scuola". Agli opportuni livelli istituzionali dovevano avviare un confronto e trattative formali con le rappresentanze dei docenti italiani, che a differenza loro, ancor oggi vengono elette senza l'uso di discutibili sistemi di scelta.

Nella speranza di un loro ravvedimento, seppur tardivo, è opportuno che i docenti, insieme alle loro famiglie, unitamente a quanti hanno a cuore le sorti della scuola ed il prestigio professionale dei docenti, reagiscano punendo duramente il Pd in termini di consensi anche a livello locale non votandolo alle comunali di: Borgotaro, Felino, Polesine Zibello, Traversetolo , Busseto, Fontanellato, Neviano, Sala Baganza e San Secondo.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti tal fine precisa: "Noi non facciamo politica siamo apartitici ma non possiamo rimanere inerti di fronte a chi ci maltratta. Nel nostro territorio oltre a tutti i guai della riforma, scontiamo anche un'evidente inefficienza dell'Ufficio Scolastico Regionale fatti di cui chiediamo spiegazione alla politica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Ricominciano domani - mercoledì 9 marzo - i corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro erogati da Uniservizi alle cooperative aderenti a Confcooperative Modena.

Modena, 8 marzo 2016

Ricordiamo che da alcuni anni il centro servizi di Confcooperative Modena propone la consulenza e la formazione alle cooperative affinché esse adempiano agli obblighi previsti dalla normativa (dlgs 81/08 e collegati). Nel mese di marzo si tengono le sessioni di formazione e aggiornamento per le figure di rspp (responsabile servizio di prevenzione e protezione) e rls (rappresentante lavoratori per la sicurezza).

I corsi si svolgono in via Emilia Ovest 101 a Modena (palazzo Europa, piano interrato) con il seguente calendario: mercoledì 9 marzo (ore 9-13 e 14-18); mercoledì 16 marzo (ore 9-13 e 14-18); mercoledì 23 marzo (ore 9-13 e 14-18), mercoledì 30 marzo (ore 9-13 e 14-18). Per info e iscrizioni contattare Francesca Ferrari (tel 059.384722; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Martedì, 08 Marzo 2016 12:40

Poste Italiane azienda "in rosa"

La realtà postale del Parmense si caratterizza in Emilia Romagna come una delle province a più alta percentuale di donne sia nei ruoli dirigenziali, sia in quelli operativi.

Parma, 8 marzo 2016

Poste Italiane si conferma un'azienda "in rosa" e la Giornata dell'8 marzo assume un particolare significato per la realtà postale del Parmense che si caratterizza in Emilia Romagna come una delle province a più alta percentuale di donne sia nei ruoli dirigenziali, sia in quelli operativi.
Per quanto riguarda il comparto degli uffici postali della provincia di Parma, ben l'88% delle funzioni direttive (80 su 91) sono ricoperte da una donna ed è femminile anche l'82% del personale amministrativo e di sportello (278 su un totale di 338 addetti). Donne che hanno acquisito competenze informatiche e tecnologiche e garantiscono un forte apporto qualitativo, tanto che sono frequenti da parte della clientela le attestazioni di stima e di simpatia per la particolare attitudine ai rapporti interpersonali e la grande e riconosciuta professionalità.
Poste Italiane nella Giornata Internazionale della donna ricorda il senso di una ricorrenza istituita per celebrare l'impegno civico, etico e politico, che ha caratterizzato i movimenti femminili per la dignità e i diritti delle donne nel diciannovesimo e ventesimo secolo.
L'occupazione femminile all'interno dell'Azienda risale al 1865 ed è aumentata in modo graduale nel corso degli anni. Ai primi del '900 per la prima volta il ruolo femminile venne riconosciuto e tutelato e fu nel corso della prima guerra mondiale che si assistette ad un significativo aumento dell'occupazione femminile per compensare i tanti dipendenti postali chiamati al fronte.
Un percorso lungo e importante per tutte le donne, legato a quello di una Azienda che ha sempre rispecchiato l'evolversi dei costumi e delle consuetudini che caratterizzano il sistema Paese. Ad oggi Poste Italiane testimonia una delle realtà occupazionali con la più alta percentuale femminile in Italia.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

La più divertente e stravagante corsa a ostacoli in mezzo alla natura sta per tornare con una nuova ed avvincente edizione!

La FARM RUN, tappa del Campionato Italiano Mud Run 2016, si correrà nei campi di Noceto in provincia di Parma il 7 agosto 2016.

Un gara che l'anno scorso ha visto la partecipazione eccezionale della quattro volte campionessa mondiale di motocross Kiara Fontanesi!

Podista e madrina d'eccezione della scorsa edizione, ha messo in gioco la sua passione per lo sport e la grinta che la contraddistingue cimentandosi con gli ostacoli e il fango!

The hottest and funny Mudrun sta per tornare!

Seguite la pagina Facebook FarmRun per tutti gli aggiornamenti!

Per informazioni: www.farmrun.it email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

farm run corsa parma 2016 fango noceto 7 agosto

farm run corsa parma 2015 fango noceto 1 

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farm run crosa fango noceto parma 2015

 

 

Le immagini dell'iniziativa "Piacenza, una strada per lei", pedalata tra le vie cittadine alla scoperta della toponomastica al femminile, svoltasi nella mattinata di ieri, domenica 6 marzo.
Tra i partecipanti, anche gli assessori comunali Giulia Piroli e Luigi Gazzola, accanto agli studenti della 3° B della media Calvino, alle associazioni Fiab-Amolabici e Tersicore. Itinerario a tappe, con soste in via Maria Luigi d'Austria, ai giardini pubblici Giana Anguissola e in via Rosa Gattorno, per ripercorrere la storia delle illustri personalità in questione. Con una scoperta significativa: solo 31 strade, su 949 nel territorio urbano, sono intitolate a donne.

Piacenza, 7 marzo 2016

biciclettata piacenza donne

Piacenza una strada per lei

biciclettata piacenza donne 1

Il tour nazionale del progetto "Il risparmio che fa scuola", promosso da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca ha fatto tappa alla scuola secondaria di I grado "Anna Frank".

Piacenza, 7 marzo 2016

Ha fatto tappa a Piacenza il tour nazionale del progetto "Il risparmio che fa scuola", promosso da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, finalizzato a sensibilizzare i ragazzi in modo divertente e creativo sulla cultura del risparmio e della sostenibilità.
Presso la scuola secondaria di I grado "Anna Frank", hanno partecipato all'appuntamento piacentino del progetto 43 studenti delle classi I sez. H e N, coadiuvati dalle loro insegnanti.
Dopo una breve presentazione e la proiezione del cartone animato "Le avventure della famiglia Panda" (che ha raccontato in modo giocoso e divertente gli argomenti del risparmio e dell'economia), gli alunni sono stati impegnati in un Gioco dell'Oca a squadre la cui formula è stata adattata per l'occasione con domande riguardanti le tematiche del progetto. Ad ogni risposta esatta, le squadre hanno conquistato le varie caselle lungo il percorso, fino a raggiungere il traguardo.
Tutti i partecipanti sono stati premiati da Poste Italiane con un gadget e ad ognuna delle classi è stato consegnato un Pandanaio, il salvadanaio a forma del piccolo panda protagonista del cartone animato.
Il progetto "Il risparmio che fa scuola" è un'occasione per promuovere con gli strumenti più attuali della comunicazione e del gioco, la diffusione dell'importanza e del senso etico del risparmio, estendendone il significato e il valore al fine di educare i ragazzi ai principi di un'economia sostenibile, al rispetto dell'equilibrio ambientale, e al rifiuto dei comportamenti che portano allo spreco di risorse naturali.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Nel 2015 le aziende femminili sono aumentate dell'1,14% sfiorando quota 10mila. Boom nel terziario, in particolare servizi alla persona e ristorazione. L'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia.

Reggio Emilia, 7 marzo 2016

Tornano a crescere nel 2015, dopo due anni di flessione, le imprese femminili della provincia di Reggio Emilia. Con un tasso di sviluppo del +1,14%, tre volte superiore a quello delle imprese reggiane nel complesso (+0,4%), hanno raggiunto le 9.727 unità.
Le imprese gestite da donne, nelle quali cioè la partecipazione femminile risulta complessivamente superiore al 50%, sono imprese abbastanza "giovani", infatti più di un terzo sono nate negli ultimi sei anni, nel 14,3% dei casi sono a conduzione straniera e in due casi su tre svolge attività nel settore dei servizi.
Le imprese femminili reggiane, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio, adottano ancora forme giuridiche semplici: le imprese individuali continuano a rappresentare oltre i due terzi del totale, quota che è aumentata anche nell'ultimo anno raggiungendo il 64,4%.
Nel 2015 le donne si sono comunque orientate anche su forme organizzative maggiormente strutturate per essere più competitive sul fronte dell'innovazione – delle 67 start up innovative reggiane, 11 sono gestite in forma esclusiva o maggioritaria da donne - e dell'internazionalizzazione: sono infatti in crescita le società di capitale che nell'anno appena trascorso rappresentano il 16,5% del totale, grazie anche all'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata.
Con la crescita registrata nel 2015, arriva a superare di poco il 17% la quota di aziende femminili nella nostra provincia, ancora tre punti percentuali in meno rispetto al dato regionale.
Anche se va detto che in alcuni settori l'incidenza delle imprenditrici sul complesso della struttura economica provinciale raggiunge punte assai più elevate rispetto alla media. Sono principalmente attività del terziario, in particolare rivolti prevalentemente alla persona, nel quale le imprese femminili rappresentano il 52% del totale. E' il settore che ha dato il maggiore apporto alla crescita (+5,8% in un anno) trainato in particolare dall'incremento dei saloni da parrucchieri e istituti di bellezza che hanno registrato un incremento del 3% raggiungendo quota 751 imprese, ma anche dall'aumento dei servizi di assistenza sociale residenziale (più che raddoppiati nel corso del 2015) e sanitaria (+10%) oltre che dalle attività di riparazione di beni per uso personale e per la casa (58 imprese).
Il 18% delle imprese femminili – ovvero 1.738 aziende - gestisce attività nel campo dei servizi alle imprese, in particolare attività immobiliari (591 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (319), servizi di informazione e comunicazione (216), attività finanziarie e assicurative (189) e trasporti e magazzinaggio (113).
Nella filiera turistica le donne imprenditrici si occupano più che altro di ristorazione: le aziende femminili del settore sono passate da 893 del 2014 a 930 alla fine dell'anno passato, con un incremento superiore al 4%. Le donne gestiscono prevalentemente bar (541), ristoranti (205) e "take away" (94), ma si occupano anche di ospitalità (alberghi, strutture extralberghiere, B&B, ecc.), attività in cui le 47 imprese femminili rappresentano quasi un terzo dell'intero settore della provincia di Reggio Emilia.

2015 imprese femminili reggioemlia camera di commercio lavoro

Consistente, ma in flessione dell'1,2%, la presenza femminile nel settore agroalimentare, nel quale le imprese gestite da donne si occupano prevalentemente delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali (1.334 unità) e di trasformazione alimentare (109).
Fra le attività del manifatturiero, numerose sono le imprese femminili reggiane che si occupano di confezioni di articoli di abbigliamento e attività tessile (576 imprese); sono inoltre presenti 379 imprese del settore edile.
Le donne imprenditrici straniere rappresentano, con 1.390 aziende, il 14,3% delle imprese femminili. Le attività svolte in prevalenza sono la confezione di articoli di abbigliamento e l'industria tessile (332 imprese), il commercio al dettaglio (203), i servizi di ristorazione (176) e le "altre attività di servizi per la persona" (114), attività che da sole rappresentano quasi il 60% delle aziende rosa straniere; consistente, comunque, anche la presenza nelle costruzioni (85) e nel commercio all'ingrosso (78). Cina, Romania, Marocco e Nigeria sono i Paesi di provenienza più rappresentati nel panorama dell'imprenditoria femminile estera: complessivamente da queste località proviene il 48% delle imprenditrici straniere.

2015 imprese femminili provincia di reggioemilia

(fonte: dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Il Comune di Parma rende noto il Calendario delle postazioni di accertamenti strumentali di velocità e irregolarità alla circolazione della settimana dal 7 al 11 marzo 2016. 

Parma, 7 marzo 2016

Programmazione autovelox:

Lunedì 7 Viale Rustici
Martedì 8 Viale Martiri della Libertà
Mercoledì 9 Via Cremonese
giovedì 10 San Prospero
venerdì 11 San Pancrazio

Programmazione auto detector per accertamenti di irregolarità alla circolazione:

Lunedì 7 zona Molinetto; zona Montanara
Martedì 8 Zona San Prospero; zona San Leonardo
Mercoledì 9 zona Centro; zona Crocetta
giovedì 10 zona San Lazzaro; zona Cittadella
venerdì 11 zona Pablo; zona Baganzola

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Andrea Bonati alla guida di Confcooperative Parma per ulteriori quattro anni. Questo l'esito dell'Assemblea provinciale di sabato 27 febbraio che ha visto eletti anche i 30 consiglieri che sono: Cristina Bazzini, Alberto Boscoli, Giordano Bricoli, Stefano Cacchioli, Eugenio Caggiati, Daniela Castellari, Mauro Concari, Paolo Corsi, Luca Cotti, Fabio Delpogetto, Roberto Gelfi, Matteo Ghillani, Patrizia Grossi, Tamara Jalambou, Roberta Lasagna, Marco Lepore, Luciano Maggiali, Ermanno Mora, Marina Morelli, Antonio Pezzani, Giovanni Poletti, Giacomo Ramelli, Gianfranco Rampini, Pierino Rosi, Valerio Rosi, Giuseppe Saglia, Laura Stanghellini, Maria Stefania Tavani, Monica Venturini e Luca Ziveri.

L'Assemblea, che si è tenuta all'hotel Parma Congressi, ha visto la presenza di numerose autorità. Dopo il pensiero sul movimento cooperativo espresso dal Vescovo Mons. Enrico Solmi, si sono susseguiti nei saluti i parlamentari parmensi onorevoli Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini ed il senatore Giorgio Pagliari, i consiglieri regionali Barbara Lori, Alessandro Cardinali e Massimo Iotti, il presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli e il presidente del Consiglio comunale di Parma Marco Vagnozzi.

Numerosi gli interventi dei cooperatori che si sono conclusi con l'intervento del direttore regionale Pierlorenzo Rossi che, dopo aver svolto anche la funzione di presidente dell'Assemblea, ha portato i saluti regionali.

La giornata si è conclusa con un buffet durante il quale si è potuto apprezzare il vino offerto dalla cooperativa aderente Azzurra.
Andrea Bonati, 62 anni, legale rappresentante di una cooperativa lattiero – casearia nelle vicinanze di Parma, ricopre il ruolo di presidente provinciale dal marzo 2012.

(In allegato la Galleria Immagini - in fondo pagina)

Bonati-Mons-Solmi

I 30 consiglieri eletti:

Cristina Bazzini,

Alberto Boscoli,

Giordano Bricoli,

Stefano Cacchioli,

Eugenio Caggiati,

Daniela Castellari,

Mauro Concari,

Paolo Corsi,

Luca Cotti,

Fabio Delpogetto,

Roberto Gelfi,

Matteo Ghillani,

Patrizia Grossi,

Tamara Jalambou,

Roberta Lasagna,

Marco Lepore,

Luciano Maggiali,

Ermanno Mora,

Marina Morelli,

Antonio Pezzani,

Giovanni Poletti,

Giacomo Ramelli,

Gianfranco Rampini,

Pierino Rosi,

Valerio Rosi,

Giuseppe Saglia,

Laura Stanghellini,

Maria Stefania Tavani,

Monica Venturini 

Luca Ziveri.

 

(Confcooperative Parma 2 marzo 2016)

 

 

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