Venerdì, 22 Febbraio 2019 09:03

Diamanti: danno morale per i risparmiatori

Dopo le indagini della Procura di Milano si aprono nuove possibilità di tutela. Intanto Confconsumatori sollecita BPM a risarcire

Modena, 21 febbraio 2019 – Alla luce delle indagini della Procura di Milano sulle banche che hanno venduto diamanti da investimento, i consumatori coinvolti potranno richiedere anche il danno morale, oltre a quello patrimoniale. Confconsumatori, che sta già tutelando da anni centinaia di risparmiatori, si costituirà parte offesa insieme ai propri associati nel processo penale che si avvierà nei prossimi mesi. Per il momento, l'associazione continua a sollecitare Banco BPM a risarcire i clienti danneggiati e ricorda ai consumatori che non hanno conservato i diamanti la scadenza dell'8 marzo per richiederne la restituzione.

LE INDAGINI SULLE 5 BANCHE - Dopo che i risparmiatori hanno dovuto prendere atto del fallimento di IDB, la notizia delle articolate e complesse indagini della Procura di Milano, che hanno condotto al sequestro di 700 milioni di euro a carico di IDB (già fallita il 10.1.19) e di DPI, oltre che delle cinque banche coinvolte nella vendita diamanti (BPM, Unicredit, Intesa San Paolo, MPS e Banca Aletti), evidenzia e certifica il comportamento, quanto meno, scorretto di banche e società venditrici.

DANNO MORALE, OLTRE CHE PATRIMONIALE - Confconsumatori assiste e tutela da mesi centinaia di persone in tutta Italia. Si tratta di piccoli risparmiatori, famiglie, pensionati, piccoli imprenditori che, fidandosi del bancario di turno, sono stati convinti a investire i propri risparmi, talvolta anche totalmente o comunque in misura rilevante, in diamanti. Investimenti che venivano ingannevolmente sbandierati come sicuri e addirittura facilmente smobilizzati. A questo punto, i consumatori-risparmiatori devono sapere che hanno diritto anche al risarcimento del danno morale, oltre a quello patrimoniale, essendo vittime inconsapevoli di reato.

I PROSSIMI PASSI – Confconsumatori nei prossimi giorni si costituirà parte offesa insieme ai propri associati, depositando idoneo atto alla Procura di Milano. Inoltre, l'associazione chiede - in attesa della fine delle indagini - che Banco BPM, unica banca che a oggi non ha risarcito per intero i propri clienti, si affretti a rimborsare il danno patrimoniale totale al 100% in favore delle vittime.
Infine, Confconsumatori ricorda a tutti coloro che hanno ancora i diamanti in custodia presso la fallita di IDB, che entro l'8 marzo 2019 dovranno presentare idonea istanza al curatore fallimentare per la restituzione.

I risparmiatori danneggiati possono rivolgersi agli sportelli di Confconsumatori o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Dopo il successo del primo anno di attività in Italia, con l'approvazione di 72,9 milioni di euro di finanziamenti a impatto, Social Impact Banking sarà estesa ad altri dieci mercati nel 2019. Il
progetto sarà supportato anche attraverso la vendita delle collezioni d'arte italiane, tedesche, austriache L'iniziativa Social Impact Banking di UniCredit ha approvato in Italia 72,9 milioni di euro di finanziamenti a impatto, di cui 32,6 milioni di euro per 31 operazioni impact financing e 40,3 milioni di euro per 2.050 prestiti di microcredito. A fronte di questo impegno, sono stati erogati 47,8 milioni di euro in totale.

Nel corso del 2019, UniCredit estenderà l'iniziativa su base graduale ad altri dieci mercati del Gruppo: Germania, Austria, Serbia, Croazia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Turchia, Repubblica Ceca e Slovacchia e Bosnia ed Erzegovina. Il modello Social Impact Banking per promuovere un impatto sociale positivo sarà adattato in ciascun mercato in base alle caratteristiche locali. L'estensione di Social Impact Banking nel 2019 è pienamente in linea con le ambizioni iniziali del programma e con il forte impegno di UniCredit nel contribuire allo sviluppo delle comunità in cui opera la Banca. L'ulteriore roll-out sarà supportato anche da una progressiva vendita delle collezioni d'arte locali del Gruppo UniCredit in Italia, Germania e Austria, i cui proventi iniziali saranno di circa 50 milioni di euro. Alcune opere d'arte saranno donate anche a musei locali. I proventi saranno principalmente reinvestiti in iniziative Social Impact Banking; il resto del ricavato sarà dedicato ad altri progetti rilevanti, incluso il supporto di giovani artisti.

Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit, ha commentato: "In UniCredit siamo orgogliosi del fatto che tutte le nostre azioni siano guidate da un forte senso etico, basato su valori chiari. Uno di questi è l'importanza di sostenere le comunità in cui opera la Banca. La nostra iniziativa Social Impact Banking ha finora ottenuto ottimi risultati in Italia e ora la stiamo estendendo ad altri mercati, con lo stesso scopo principale di guardare oltre i ritorni economici dei nostri investimenti per ottenere un impatto positivo tangibile sulla società. Avvieremo un graduale processo di vendita delle nostre collezioni d'arte per sostenere questa iniziativa, donando alcune opere ai musei locali e investendo su giovani artisti."

Social Impact Banking rappresenta l'impegno di UniCredit nel costruire una società più equa e inclusiva. Il suo scopo è identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo. L'approccio mira a generare sia ritorni economici degli investimenti che un più diffuso benessere sociale. Oltre a fornire continuamente credito a progetti e organizzazioni generalmente esclusi dai tradizionali prodotti e servizi bancari, Social Impact Banking consente a UniCredit di condividere il proprio know-how finanziario e aziendale attraverso iniziative educative dedicate a microimprenditori, imprese sociali e gruppi vulnerabili o svantaggiati, compresi i giovani, gli anziani e altri soggetti a rischio di esclusione sociale. L'impegno dei dipendenti di UniCredit è una forza trainante nelle attività di formazione e supporto fornite da Social Impact Banking, che aiutano a costruire un prezioso network nelle comunità in cui la Banca opera, invitando le persone a condividere esperienze positive e sensibilizzandole su progetti rilevanti per accrescerne il potenziale impatto sociale. Social Impact Banking è anche attenta al monitoraggio e alla misurazione dei risultati, che è essenziale per garantire la crescita sostenibile sia dei progetti finanziati sia dei rendimenti degli investimenti della Banca. L'obiettivo è misurare non solo gli impatti diretti, ma anche indiretti, generati dai progetti sostenuti in termini di benessere sociale ed economico all'interno delle comunità di UniCredit.

I principali risultati di Social Impact Banking in Italia nel 2018:
• 72,9 milioni di euro di finanziamenti a impatto approvati di cui 47,8 milioni di euro erogati
• Tra questi sono incluse 31 nuove operazioni deliberate per un totale di 32,6 milioni di euro e 2.050 prestiti di microcredito per 40,3 milioni di euro
• 86 partner coinvolti
• 15.800 studenti ai quali abbiamo offerto programmi di educazione finanziaria nell'anno accademico 2017-18 e 14.900 studenti coinvolti nell'anno accademico 2018-19, tra cui oltre 9.500 nuovi
studenti che portano il numero totale di partecipanti unici a più di 25.300 fino ad oggi
• 1.245.000 ore di formazione erogate, di cui 840.000 ore dedicate ad attività di progetto
• Il 76% degli studenti si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto del programma e l'85% considera i contenuti utili o molto utili
• 370 tutor di UniCredit coinvolti nell'erogazione della formazione

UniCredit
UniCredit è una banca commerciale pan-europea, semplice e di successo, con una divisione Corporate & Investment Banking completamente integrata e una rete unica in Europa Occidentale, Centrale e Orientale a disposizione della sua ampia base di clientela: 26 milioni di clienti. UniCredit offre un servizio competente alla clientela internazionale e locale, offrendo un accesso senza eguali a banche leader in 14 mercati principali grazie alla sua rete bancaria europea, che include Italia, Germania, Austria, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Russia,
Serbia, Slovacchia, Slovenia e Turchia. Disponendo di una rete internazionale di uffici di rappresentanza e filiali, UniCredit serve i clienti di altri 18 Paesi di tutto il mondo.

 

Acadi fornisce il proprio punto di vista al Comune di Livorno sul Regolamento in materia di gioco su distanze e orari.

Di seguito la lettera con la quale ACADI, Associazione Concessionari di Giochi Pubblici, ha dato riscontro al Comune di Livorno sulla bozza di regolamento in materia di gioco, con distanze e orari, che le è stato sottoposto in visione e del quale si è discusso nell'assemblea pubblica dell'8 febbraio e nella riunione del 18 febbraio.

"La scrivente A.C.A.D.I. - Associazione Concessionari di Giochi Pubblici - ha come associati: Admiral Gaming Network S.r.l., Cirsa Italia S.p.A., Gamenet S.p.A., HBG Connex S.p.A., Lottomatica Videolot Rete S.p.A., NTS Network S.p.A. e Snaitech S.p.A. Essi rappresentano oltre il 70% del sistema di controllo del gioco pubblico e regolamentato in Italia, generando e versando oltre 7 dei circa 10 miliardi di euro all'anno di gettito erariale, riveniente dalla spesa degli utenti pari a circa 18,5 miliardi di euro all'anno.
Relativamente all'introduzione di criteri di distanze minime da luoghi sensibili, per l'apertura e al trasferimento di centri scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro, si sottolinea che l'art. 5 della bozza di Regolamento, pur facendo diretto riferimento al corrispondente art. 4 della L.R. Toscana 57/2013, è concepito in mancanza delle necessarie e preliminari verifiche tecniche sul territorio della città.
Infatti, la concreta applicazione di un "distanziometro" di ben 500 metri da una tale pluralità di luoghi sensibili, come quelli individuati, può essere attuata sul territorio livornese solo previa attenta e specifica verifica tecnica (mediante mappatura del territorio) finalizzata ad accertare se il combinato disposto della pluralità delle categorie dei luoghi sensibili, la loro collocazione sul territorio comunale e la notevole distanza da rispettare, non costituisca, con le regole urbanistiche vigenti, una vera e propria "espulsione" del gioco lecito dall'intero territorio livornese, costituendo come tale un errore tecnico che inficerebbe la tenuta del Regolamento stesso.

Pertanto l'Associazione chiede che il Comune di Livorno, prima dell'approvazione del Regolamento, effettui una valutazione peritale tecnica preventiva finalizzata a verificare:
(i) l'applicazione concreta sul territorio del Comune (a) dei luoghi sensibili esistenti, (b) del raggio di interdizione ad ognuno relativo e (c) delle aree di divieto così determinate;
(ii) l'analisi delle norme urbanistiche sui territori residuali rispetto ai divieti del punto (i) in merito all'insediabilità delle realtà destinatarie del divieto;
(iii) l'analisi di insediabilità effettiva sui territori residuali rispetto ai divieti di cui al punto (i) e (ii), indicando espressamente quale sia la percentuale residuale di insediabilità rispetto al territorio comunale.

Tutto ciò al fine di prevenire il cosiddetto "Effetto Espulsivo", e quindi l'espulsione dell'offerta pubblica di gioco, l'invasione dell'offerta illegale, la chiusura di imprese sane del comparto e la perdita delle relative forze occupazionali anche evitando ipotesi di danno erariale per la perdita di gettito e per le istanze risarcitorie che potranno essere valutate all'esito della eventuale dichiarazione di illegittimità del Regolamento. In proposito si richiamano l'annullamento del Regolamento del Comune di Bologna (Consiglio di Stato, sent. nn. 578 e 579 del 2016) e l'analisi peritale che il Consiglio di Stato ha ordinato al Comune di Domodossola per le stesse problematiche (Consiglio di Stato, ord. n. 3624 del 2018).

Si precisa peraltro che studi scientifici mettono in risalto la non adeguatezza, se non la dannosità, della misura totalmente interdittiva del gioco pubblico tale da rendere regolamenti siffatti contro lo scopo della stessa norma istitutiva (studi che, su richiesta, l'Associazione è disponibile ad inviare).

Con riferimento alla disciplina delle fasce di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro, si segnala sin d'ora che il potere di adozione di un'apposita ordinanza sindacale, allo stato della normativa e giurisprudenza applicabile, deve necessariamente soggiacere a una approfondita istruttoria dell'esigenza di tutela della salute pubblica nello specifico territorio livornese. Istruttoria, anch'essa da redigere preventivamente rispetto all'adozione del regolamento.

Inoltre, ai sensi di quanto prescritto dall'Intesa adottata in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni, le fasce ore di interruzione consentite non potranno essere superiori a 6 complessive al giorno, da definire previa intesa con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, al fine di consentire un'applicazione omogenea di tali limiti sul territorio nazionale e anche ai fini del futuro monitoraggio telematico del loro rispetto".

C'è anche la Cantina Formigine Pedemontana nella top ten delle cantine italiane con la più alta web reputation. Lo rende noto Marketing Management, un istituto bolognese di ricerche di mercato italiano. Con un Wr (indicatore di web reputation) di 27,7, la cooperativa formiginese aderente a Confcooperative Modena è al settimo posto.

DANTE_CHILETTI_7_1.jpg«Per noi è un eccellente risultato, ottenuto grazie al restyling del sito internet www.lambruscodoc.it con l'aggiunta di uno shop online e al potenziamento dei nostri profili Facebook, Instagram e Linkedin – commenta il presidente della Cantina Formigine Pedemontana Dante Chiletti – Con un mercato del vino così frammentato come quello italiano e un consumatore comprensibilmente confuso, l'influenza dei contenuti online sulle decisioni d'acquisto non può che essere alta».

Nata nel 1920, la Cantina Formigine Pedemontana ha 380 soci che coltivano uva in 600 ettari solo di vitigni autoctoni; l'80% del vino prodotto è Lambrusco, soprattutto Grasparossa.

Come riportato nel suo sito web, nel quarto trimestre 2018 Marketing Management ha rinvenuto 13.778 documenti in cui si parla delle principali 400 cantine italiane e dei loro vini. In tutta Italia sono stati rinvenuti 1.287 influencer che hanno pubblicato post e articoli, orientando di fatto la web discussion intorno al vino. Si tratta di utenti talvolta autorevoli, con una media di oltre 3.200 follower ciascuno (qualcuno arriva a 22 mila), per una platea potenziale complessiva di oltre 4,1 milioni di internauti che hanno garantito oltre 1,8 milioni di visualizzazioni, ricevendo più di 56 mila like.
La capacità della web discussion di generare emozioni intorno al mondo del vino appare molto alta: 83 documenti su 100 indicano un sentiment positivo. L'indicatore di web reputation (Wr) adottato da Marketing Management, che tiene conto simultaneamente del rumor e del sentiment delle cantine, ha un range di variazione 0-100.

«Il nostro posizionamento nella top ten mostra come la dimensione aziendale non sia un fattore rilevante per attrarre spontaneamente interesse e approvazione online – sottolinea Chiletti – Nel 2018 abbiamo prodotto 1,3 milioni di bottiglie e fatturato 6 milioni di euro tra imbottigliato e sfuso. Sono piccoli numeri, se confrontati alle grandi cantine. Però siamo capaci di coinvolgere gli influencer del mondo del vino e non solo: sono stati importanti, infatti, anche gli eventi in cui abbiamo abbinato il vino a musica, moda, arte, sport e che ci hanno permesso di attrarre potenziali consumatori da ambienti diversi».

 

 

Giovedì, 21 Febbraio 2019 11:12

Difesa attiva Appennino-Bonifica Parmense.

Difesa attiva Appennino-Bonifica Parmense, centinaia di interventi a favore delle imprese agricole per la lotta al dissesto idrogeologico
Al via le partecipazioni delle imprese agricole ai bandi che saranno indetti sul territorio da ogni comune dell'Appennino che collabora con la Bonifica Parmense. Dal 2012 raddoppiati gli stanziamenti che oggi ammontano a 200mila euro per oltre 100 interventi annui.

Parma 21 febbraio 2019 -  – Tra poco, in ognuno dei 31 comuni della nostra provincia che hanno aderito al progetto, tutte le aziende agricole che ne faranno richiesta specifica potranno partecipare al bando Difesa Attiva Appennino 2019 che il Consorzio di Bonifica Parmense ha ideato ed indetto già a partire dal 2012 e che, nel corso degli anni, ha riscosso una massiccia adesione da parte degli interessati tanto da diventare un vero e proprio modello di partecipazione diretta al contrasto del dissesto idrogeologico.

Il piano consortile, volto a mitigarne gli effetti, consente di prendere parte ad una selezione di piccoli, ma numerosi finanziamenti che l'ente di Bonifica (in base ad una selezione mirata con successiva graduatoria stilata dai comuni coinvolti) assegna agli imprenditori che in prima persona si preoccupano della sistemazione di una fetta del loro territorio montano. E tenuto conto del successo dell'iniziativa, oltre 100 interventi annui, dagli iniziali 100 mila euro, il Consorzio di Bonifica è arrivato oggi, con soddisfazione per gli esiti ottenuti, a stanziarne esattamente il doppio, ovvero 200 mila euro.

Ogni anno, in concomitanza con l'arrivo della stagione più temperata, cominciano ad arrivare le tante segnalazioni degli agricoltori che intendono beneficiarne e anche le successive richieste di partecipazione al bando in ogni amministrazione comunale dell'Appennino. Il progetto Difesa Attiva rappresenta infatti un vero e proprio anello di congiunzione tra il Consorzio di Bonifica Parmense e chi svolge le attività di coltivazione in montagna, in un'area spesso disagiata, costantemente alle prese con le più svariate difficoltà che il fenomeno progressivo del dissesto idrogeologico causa sempre con maggior frequenza.

"Nell'insieme – commenta il presidente dell'ente di bonifica Luigi Spinazzi – il progetto Difesa Attiva è come un grande mosaico in cui centinaia di tasselli, contraddistinti dai singoli stanziamenti erogati alle imprese agricole, disegnano un quadro di lotta preventiva al dissesto che pesa enormemente sui territori considerati. In questo modo si integrano gli intenti di difesa dei comuni dei territori montani e il Consorzio di Bonifica Parmense impiega al meglio e visibile efficienza i proventi della propria contribuenza consortile".
Il Difesa Attiva Appennino ha guadagnato progressivamente consenso ed è divenuta pratica operativa di salvaguardia guardata come modello anche da altri territori che, in taluni casi con nomi differenti nel paese, ne hanno però emulato la sostanza di azione concreta.

La validità del suo percorso è testimoniata e arricchita proprio dalle centinaia di piccole imprese locali, sentinelle di presidio montano contro gli effetti negativi dei mutamenti climatici, che hanno sposato annualmente la proposta di attività ottenendo così il sostegno da parte del Consorzio. La Bonifica, dopo aver ricevuto le graduatorie dei progetti richiesti dalle amministrazioni locali, ne esamina la fattibilità e alla conclusione dell'intervento eseguito dagli imprenditori agricoli meritevoli del finanziamento ne verifica e monitora la funzionalità.

Le attività svolte dagli imprenditori agricoli sono molteplici e riguardano il mantenimento di generali buone condizioni dei versanti, il funzionamento del reticolo idraulico/ambientale, della rete idrografica locale e della viabilità interpoderale.

"Nel progetto Difesa Attiva Appennino – ha confermato il direttore generale del Consorzio ing. Fabrizio Useri - le imprese diventano protagoniste della filiera della salvaguardia delle aree che maggiormente sono sottoposte ai fenomeni di erosione e frane ed in questo modo il Consorzio, in collaborazione con i Comuni, contribuisce a creare valore incrementando la solidità di quelle che sono le precondizioni territoriali per fare impresa ed evitare l'abbandono delle Terre Alte".

Le imprese agricole che vorranno partecipare ai bandi Difesa Attiva Appennino potranno prendere visione del bando negli uffici di competenza del proprio comune.

Ecco l'elenco dei 31 Comuni del Parmense coinvolti nel progetto: Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgo Val Di Taro, Calestano, Collecchio, Compiano, Corniglio, Felino, Fidenza, Fornovo Di Taro, Langhirano, Lesignano De' Bagni, Medesano, Monchio Delle Corti, Montechiarugolo, Neviano Degli Arduini, Noceto, Pellegrino Parmense, Sala Baganza, Salsomaggiore Terme, Solignano, Terenzo, Tizzano Val Parma, Tornolo, Traversetolo, Valmozzola, Varano De' Melegari, Varsi.

 

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Coldiretti: le organizzazioni di prodotto rispettino gli impegni presi

Produttori e industria ancora lontani dall'accordo sul prezzo del pomodoro per il 2019 mentre il tempo per la semina è ormai agli sgoccioli e la campagna rischia di non partire. L'allarme arriva da Coldiretti Emilia Romagna, costretta a constatare come i tempi per la formulazione del prezzo quadro siano stati disattesi.

È necessario – afferma Coldiretti regionale – che le OP diano seguito all'accordo tra loro sottoscritto e rivolto all'industria per arrivare a un prezzo finalmente remunerativo per le imprese, anche attraverso tabelle qualitative che valorizzino il prodotto. A rischio è un settore che in Emilia Romagna produce 2 milioni di tonnellate di prodotto su 4,6 milioni di tonnellate a livello nazionale.

Un esempio di soluzione virtuosa è l'accordo di filiera siglato pochi giorni fa in Coldiretti fra i produttori di pomodoro del Mezzogiorno e la Princes Industrie Alimentari, società britannica che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro. Princes e Coldiretti svilupperanno congiuntamente un'innovativa piattaforma digitale basata sulla tecnologia blockchain che per la prima volta in Italia verrà applicata a un prodotto trasformato industrialmente. La piattaforma garantirà la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera e il rispetto di tutti i requisiti previsti con forti benefici in termini di sicurezza, efficienza e automazione delle transazioni interaziendali. I coltivatori si vedranno riconosciuto un prezzo di acquisto equo, basato sugli effettivi costi sostenuti per rispettare il disciplinare di produzione previsto.

"Da anni chiediamo la creazione di un distretto del pomodoro – afferma Coldiretti Emilia Romagna – ma nessuno ha mai voluto fare niente perché è più comodo lasciare l'attuale far west, dove ognuno cerca di strappare un vantaggio in più. Con il distretto invece tutti soggetti della filiera sarebbero impegnati a rispettare le regole, con l'ente pubblico nel ruolo di certificatore del rispetto delle norme nei vari passaggi lungo tutta la filiera, dalla produzione ai trasporti, dalla trasformazione alla grande distribuzione".

Scuola Modena. Ragazzo disabile rifiutato al liceo a Sassuolo, il consigliere del Gruppo Misto chide alla Regione di ripristinare l'iscrizione. Il caso è avvenuto al Formiggini. Il consigliere: "La scuola deve essere inclusiva e accogliere tutti i ragazzi, a prescindere dalle diversità".

Modena -

Il rifiuto di iscrivere un ragazzo con disabilità da parte del liceo scientifico e classico Formiggini di Sassuolo (Modena) al centro di un'interrogazione di Gian Luca Sassi del Gruppo Misto, che chiede alla Regione di intervenire subito con l'Ufficio scolastico regionale per trovare una soluzione immediata.

Dietro al rifiuto dell'Istituto scolastico alla richiesta d'iscrizione, ci sarebbero problemi di spazio e carenze nel numero dei docenti di sostegno, avendo la scuola già altri ragazzi con disabilità. "È difficile, quasi impossibile, riuscire ad accettare un rifiuto all'iscrizione ad un istituto scolastico pubblico per qualsiasi alunno- sottolinea Sassi- ma lo è ancora di più nel caso dei genitori di un ragazzo con disabilità, che per il proprio figlio desiderano solo il meglio". Finora il confronto tra la famiglia, rappresentata da un legale, e il dirigente scolastico sarebbe avvenuto tramite lettere e mail certificate in cui, ciascuna parte ha portato le proprie motivazioni normative e le relative interpretazioni a proprio supporto. "L'applicazione piatta dei regolamenti d'Istituto- rimarca il consigliere regionale- o di altre regolamentazioni e normative, cui si sarebbe attenuto il Dirigente scolastico nel rigettare la domanda, sembra non tenga conto della condizione di disabilità del ragazzo, condizione umana che non può essere associata a un dato puramente quantitativo". Per Sassi l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza della scuola italiana, "che vuole essere una comunità accogliente e inclusiva nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale".

Per questo il consigliere del Gruppo Misto chiede alla Giunta se sia a conoscenza di quanto accaduto a Sassuolo e se sia in grado di fornire un'analisi, anche quantitativa, del fenomeno e della sua evoluzione. Chiede inoltre di "interfacciarsi con l'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna per ricercare una soluzione immediata al caso specifico, permettendo all'alunno con disabilità l'iscrizione al liceo A.F. Formiggini di Sassuolo per la prima classe ad indirizzo Scienze umane e se, data l'alta valenza del tema, si sia in grado di prospettare interventi, anche con l'ausilio di altre istituzioni ed altri livelli di governo, che possano contribuire efficacemente alla soluzione del problema".

(Giulia Paltrinieri)

Sport e sanità: nasce in Emilia-Romagna, a Villanova sull'Arda (PC), il Centro nazionale paralimpico del Nord Italia, punto di riferimento per il Paese: pratica sportiva, soggiorno prolungato, attività riabilitative e sanitarie nello storico ospedale che fu donato alla comunità dal maestro Giuseppe Verdi. Oggi la firma del Protocollo d'intesa tra Regione, Comitato Italiano Paralimpico, Comune e Azienda Usl di Piacenza. La struttura diventerà punto di riferimento nazionale per gli atleti paralimpici, le persone con disabilità che vogliono fare sport e i pazienti dimessi dalle Unità spinali. Infrastrutture all'avanguardia, con un palazzetto e palestre multidisciplinari, piscine, una pista d'atletica, campi da tennis e da calcetto, ma anche un'area completamente rinnovata per le attività riabilitative e 50 posti letto per l'accoglienza. Un unicum nel panorama sportivo e sanitario del Nord Italia: p er realizzarlo, 10 milioni di euro e il lavoro di squadra delle istituzioni.

Villanova sull’Arda (Pc) -

Da presidio sanitario storico del territorio piacentino, voluto e donato alla comunità dal maestro Giuseppe Verdi, a moderno e innovativo Centro nazionale paralimpico del Nord Italia. Una struttura destinata a diventare, quindi, un punto di riferimento in ambito sportivo e sanitario non solo per l’Emilia-Romagna, ma per il Paese.

La trasformazione dell’ospedale di Villanova sull’Arda, attualmente sede dell’Unità Spinale dell’Azienda Usl di Piacenza, è ufficialmente iniziata con la sigla, oggi, del Protocollo d’intesa da parte dei quattro firmatari: per la Regione il presidente, Stefano Bonaccini, per il Comitato Italiano Paralimpico il presidente, Luca Pancalli, per il Comune di Villanova il sindaco, Romano Freddi, e per l’Azienda Usl di Piacenza il direttore generale, Luca Baldino.
Un accordo formale con cui tutti i soggetti coinvolti riconoscono il proprio ruolo e il proprio impegno nella realizzazione di questo avveniristico progetto, a compimento di quanto ha stabilito il Piano di riorganizzazione e sviluppo della sanità piacentina approvato dalla Conferenza Territoriale sociale e sanitaria. 

Il Centro, il primo a nascere in Italia settentrionale, potrà contare su un palazzetto palestre per la pratica di molti sport, dal basket alla pallavolo, dalla scherma al tiro con l’arco; un campo da tennis e da calcetto, una pista d’atletica all’aperto, una piscina semi-olimpionica coperta da 25 metri, e un’area dedicata alle attività riabilitative e sanitarie.

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Non solo: ci sarà, infatti, anche una struttura di soggiorno con circa 50 posti letto a disposizione di atleti paralimpici e istruttori,che potranno utilizzare infrastrutture sportive e servizi alberghieri per allenarsi in vista di competizioni nazionali e internazionali, e dei pazienti delle Unità Spinali (nel raggio di 200 chilometri ne sorgono 14 di tre diverse regioni: Lombardia, Liguria e Piemonte), che dopo le dimissioni potranno seguire percorsi di riabilitazione attraverso lo sport, assistiti dal personale sanitario presente nella struttura. Anche le persone con disabilità interessate a sperimentare uno o più sport potranno usufruire di istruttori qualificati, dei servizi alberghieri e degli impianti sportivi, questi ultimi disponibili anche per i cittadini del territorio.

Un complesso all’avanguardia, baricentrico rispetto a tutto il Nord Italia (a Roma esiste il Centro Preparazione Paralimpica Tre Fontane), che sorge quindi con un duplice obiettivo: offrire adeguati spazi di allenamento agli atleti paralimpici e rieducare alla vita quotidiana le persone con disabilità attraverso l’avviamento allo sport, garantendo al contempo un’ospitalità prolungata. Traguardo reso possibile grazie al finanziamento di 10 milioni di euro assegnati all’Ausl di Piacenza dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), e allavoro congiunto di tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti.

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Da sinistra a destra i firmatari del protocollo: Romano Freddi, Stefano Bonaccini, Luca Pancalli, Luca Baldino.

Fonte: Regione ER

 

Mercoledì, 20 Febbraio 2019 06:30

Al via UniCredit Start Lab 2019

A Piacenza la presentazione con In Lab e Aster - Area S3. Iscrizioni aperte a startup e PMI innovative per presentare il proprio progetto Imprenditoriale entro il 16 aprile 2019. I business plan selezionati accederanno al programma di accelerazione di UniCredit

Sono aperte le iscrizioni alla sesta edizione di UniCredit Start Lab, il programma di accelerazione lanciato da UniCredit nel 2014 e rivolto a startup e PMI innovative costituite da non più di 5 anni.

A Piacenza l'evento di presentazione del programma è organizzato in collaborazione con l'incubatorecertificato Inlab e Aster – Area S3 Piacenza presso il Tecnopolo. Tra i partecipanti, Pierpaolo Ughini, Coordinatore Inlab; Marco Carini, Amministratore Inlab; Luca Piccinno, Aster - Area S3 Piacenza; Marina Moretti, Area Manager Retail UniCredit; Leonardo Gregianin, Region Centro Nord UniCredit; Antonella Bellina, Ceo dell'azienda Duedilatte; Claudio Croce, Area Manager Corporate UniCredit.

Anche quest'anno UniCredit Start Lab punta a far crescere nuove realtà imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico e innovativo attraverso l'assegnazione di premi in denaro, attività di mentoring, training manageriale, servizi bancari ad hoc e la ricerca di controparti commerciali e strategiche grazie a business meeting con società del network UniCredit e soggetti istituzionali.

Per poter partecipare alla selezione per UniCredit Start Lab 2019, le startup e PMI candidate sono invitate a sviluppare e presentare un progetto imprenditoriale che riguardi iniziative originali e ad alto contenuto innovativo entro il 16 aprile 2019.

Ulteriori dettagli sulle modalità di invio e sulla documentazione richiesta sono disponibili sul sito https://www.unicreditstartlab.eu , dove è anche possibile consultare il regolamento completo per la partecipazione.

Le categorie all'interno delle quali le idee imprenditoriali potranno concorrere per aggiudicarsi l'accesso al programma sono quattro:

- Innovative Made in Italy: per aziende ad alto potenziale in settori chiave dell'imprenditoria italiana come l'agrifood, la moda, il design, le nanotecnologie, la robotica, la meccanica e il turismo;

- Digital: per aziende e idee imprenditoriali relative a sistemi cloud, hardware, app mobile, internet of things, servizi e piattaforme B2B e fintech;

- Clean Tech: dedicato a soluzioni per l'efficienza energetica, le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e il trattamento dei rifiuti;

- Life Science: per progetti in tema di biotecnologie e farmaceutica, medical device, digital health care e tecnologie assistive.

La sesta edizione di UniCredit Start Lab segue il successo dell'ultimo anno durante il quale sono stati 632 i progetti candidati, di cui 461 già costituiti in imprese e 171 nuove idee imprenditoriali. Tra tutti sono stati selezionati imigliori 40. Il 49% dei business plan presentati ha riguardato la categoria Digital, il 29% l'Innovative Made in Italy,il 12% il Life Science e il 10% il Clean Tech. Il 43% dei partecipanti all'edizione2018 aveva un'età compresa tra 24 e 35 anni.

 

Cane killer alla Galleana, il numero di telefono della Polizia Municipale da contattare per eventuali informazioni è lo 0523-7171

Con riferimento all'episodio occorso ieri pomeriggio intorno alle 17, all'interno del parco della Galleana in prossimità dell'uscita verso via Don Minzoni, nel corso del quale un cane di grossa taglia ha aggredito e purtroppo ucciso uno yorkshire di 4 anni mentre si trovava al guinzaglio della sua proprietaria, la Polizia Municipale ricorda che il numero di telefono che i cittadini possono contattare per fornire eventuali informazioni e chiarimenti utili per far luce su quanto è successo è lo 0523-7171.

Il sindaco Pizzarotti alla presentazione dell'apertura della Sala del Trionfo del Complesso Monumentale della Pilotta con i volontari del Touring Club Italiano.

Parma -

 Il Touring Club Italiano aggiunge a Parma un nuovo luogo del progetto "Aperti per Voi" e apre, con i suoi Volontari, la Sala del Trionfo alla Pilotta: oggi la presentazione del programma alla presenza degli attori coinvolti e del sindaco Federico Pizzarotti.

L’apertura della Sala del Trionfo di Parma è il frutto della ultradecennale esperienza dell’iniziativa "Aperti per Voi " e dei Volontari del Touring Club Italiano per il Patrimonio Culturale per accogliere visitatori nei siti d’arte altrimenti inaccessibili al pubblico o aperti con forti limitazioni di orario. 

Gli orari di apertura per la Sala del Trionfo alla Pilotta: il complesso monumentale della Pilotta (piazzale della Pilotta 15, Parma) è aperto da martedì a sabato dalle 8.30 alle 19, la domenica dalle 13 alle 19; dal 24 febbraio, i Volontari Touring coadiuveranno il personale nell'accoglienza ai visitatori ogni domenica dalle 13 alle 19.

La Sala del Trionfo è un’ampia sala retrostante il palco del Teatro Farnese, un tempo destinata a ospitare le macchine sceniche e gli apparati allegorici che venivano utilizzati durante gli spettacoli della corte. L’attuale allestimento rifunzionalizza questi spazi che vengono nuovamente riaperti al pubblico.

Protagonista assoluto della sala è lo spettacolare Trionfo da tavola dello scultore catalano Damià Campeny, da cui la sala prende il nome. Si tratta di un raffinato insieme decorativo il cui programma iconografico, di chiaro gusto neoclassico, era destinato a ornare la tavola durante i banchetti della corte. Fino a pochi mesi fa il Trionfo da tavola era collocato nei Saloni Ottocenteschi della Galleria Nazionale in una posizione che interrompeva l’originaria configurazione prospettica e ostacolava la visita. La nuova collocazione permette di ammirare l’opera in ogni suo prezioso dettaglio e di inserirla in un più ampio e preciso contesto tematico.

Attorno al Trionfo da tavola sono esposti una serie di oggetti e manufatti artistici di diversi materiali e provenienza, significativi esempi dell’arte decorativa e del collezionismo ducale parmense, che si offrono al visitatore in un originale percorso, articolato in spazi raccolti di carattere quasi privato. Tra queste opere sono presenti alcuni elementi di mobilio, recuperati dai depositi della Pilotta, tavoli da muro e consolle di epoca settecentesca e oggetti più rari e preziosi.
 
Fonte: Comune di Parma

Cavandoli (Lega): "Sicurezza è priorità, oltre 7 milioni per le scuole dell'Emilia". Oltre 7 milioni sono destinati alle scuole dell'Emilia Romagna

Roma, 17 Febbraio 2019 – "Dal Governo sono in arrivo 114 milioni di euro per l'adeguamento alla normativa antincendio di 2.267 edifici scolastici. Ben oltre 7 milioni sono destinati alle scuole dell'Emilia Romagna. Per la prima volta viene avviato uno specifico Piano triennale per l'antincendio, dando al mondo della scuola risposte attese da anni. La sicurezza delle scuole e quindi dei nostri ragazzi è una priorità", dice Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega e membro della Commissione bicamerale per l'Infanzia e Adolescenza.

"Queste risorse – prosegue l'esponente del Carroccio - costituiscono una prima tranche di fondi per permettere alle scuole di ottenere la certificazione antincendio, ai quali seguiranno altri stanziamenti. Inoltre il Ministro Bussetti ha previsto che il Piano sarà portato avanti in collaborazione con gli enti locali onde evitare ritardi e superare eventuali carenze tecniche."

Gli Enti Locali che beneficeranno di queste risorse avranno 12 mesi di tempo per aggiudicare i lavori di adeguamento alla normativa antincendio e potranno richiedere subito, all'atto del finanziamento, l'anticipazione del 20%.

Giustizia. Più vicina ai cittadini, sessanta Uffici di Prossimità in tutto il territorio regionale per consulenze, tutele e informazioni: non sarà più necessario recarsi nei Tribunali per le pratiche che non necessitano di un legale. Oltre due milioni di euro all'Emilia-Romagna

Firmato in Regione il "Patto per una giustizia più efficiente, integrata, digitale". L'assessore Petitti: "Un tema per noi fondamentale, col quale si misura anche il tasso di democraticità della società regionale. Lo dimostrano le tante iniziative che in questi anni abbiamo sostenuto, come il progetto Justice-ER e il protocollo per l'assegnazione temporanea di nostro personale agli uffici giudiziari"

Bologna – Circa sessanta Uffici di Prossimità realizzati in Emilia-Romagna, distribuiti in tutto il territorio regionale. Si tratta di un progetto del Ministero della Giustizia che prevede la creazione di una rete nazionale di punti servizio che consentirà ai cittadini di non recarsi più nei tribunali per tutte le pratiche che non necessitano dell'assistenza di un legale. Con considerevoli vantaggi per quanti risiedono in territori periferici e, dunque, hanno difficoltà ad accedere agli uffici giudiziari.

La novità è stata illustrata oggi in Regione, a Bologna, in occasione della firma del Patto regionale "Per una giustizia più efficiente, integrata, digitale e vicina ai cittadini". Il progetto, di cui l'Emilia-Romagna è prima firmataria in Italia, è finanziato nell'ambito del Piano operativo nazionale (Pon) Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, rispetto al quale la Regione stessa ha già manifestato il proprio interesse. All'Emilia-Romagna sarà destinato un budget di oltre 2 milioni 153 mila euro per un periodo di tre anni.

Alla sigla del Patto erano presenti l'assessora al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti e il sottosegretario del Ministero della Giustizia Vittorio Ferraresi. Fra gli altri intervenuti il presidente della Corte d'Appello di Bologna Giuseppe Colonna, il procuratore generale della Repubblica Ignazio De Francisci e, per la Regione, il direttore generale Risorse, Europa, Innovazioni e Istituzioni Francesco Raphael Frieri.

Il Patto regionale

Una giustizia più vicina ai cittadini, più efficiente, più integrata e più digitale. È l'obiettivo che si vuole raggiungere con il Patto regionale.

Fra le principali finalità, favorire l'interoperabilità tra i sistemi informativi della giustizia e quelli regionali e territoriali per agevolare l'accesso delle istituzioni e dei cittadini al sistema giudiziario e garantire una più agevole tutela dei diritti; promuovere il coordinamento tra Pubbliche amministrazioni territoriali e sistema giudiziari; sostenere progetti di formazione e ricerca sulla reingegnerizzazione dei processi e sull'organizzazione del sistema giustizia e/o dei flussi amministrativi; supportare i servizi del sistema giudiziario territoriale.

Uffici di Prossimità: compiti e risorse

Il progetto "Uffici di Prossimità" ha una dotazione finanziaria di 34 milioni di euro per l'attivazione delle strutture regionali (allestimento delle sedi, formazione del personale, informatizzazione e comunicazione sul territorio con iniziative). La ripartizione delle risorse regionali è stata definita sulla base di alcuni criteri come la dimensione demografica, l'impatto geografico delle sedi soppresse e le iscrizioni a carico pendente in volontaria giurisdizione.

In questi uffici si potrà, ad esempio, ottenere informazione e consulenza su tutele, curatele e amministrazioni di sostegno; reperire la modulistica adottata negli uffici giudiziari; avere un supporto per preparare per attività che non necessitano l'ausilio di un legale; depositare gli atti per gli uffici giudiziari in via telematica.

Le Regioni avranno un ruolo strategico di coordinamento al fine di un corretto dimensionamento e posizionamento dei presidi che potranno essere ospitati dai Comuni e dalle Unioni dei Comuni individuati a seguito di avviso pubblico di manifestazione di interesse.

"Una giustizia efficiente ed efficace– ha detto l'assessora al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti-non è solo un fattore di competitività e attrattività per le imprese e gli investimenti, che è tema di grande interesse per questa Regione che ha messo al centro della propria azione il lavoro. È anche un indicatore dell'equità di opportunità nella comunità regionale e garanzia di tutela dei diritti dei cittadini, del loro benessere, della forza amministrativa delle autonomie locali".

La centralità della giustizia per l'intero sistema regionale– ha aggiunto Petitti- è resa ancor più evidente dalle tante iniziative che la Regione in questi anni ha promosso e sostenuto in accordo con gli uffici giudiziari, come il progetto Justice-ER e il protocollo per l'assegnazione temporanea del personale regionale rinnovato lo scorso settembre. Tante iniziative che oggi trovano la loro cornice in questo importante Patto".

"Si tratta di un importante passo sulla strada di maggiori servizi ai cittadini. Questi uffici daranno più informazioni ma anche un sostegno tecnologico a quanti abbiano difficoltà di accesso alle strutture giudiziarie. L'Emilia-Romagna è la prima Regione che firma un Patto che segna l'avvio definitivo di queste nuove realtà", ha commentato il sottosegretario Vittorio Ferraresi. Per Giuseppe Colonna "Regione e Ministero sono stati un prezioso punto di riferimento in questo progetto", mentre Ignazio De Francisci ha ringraziato la Regione "per quanto è stato fatto in questi anni a favore della giustizia in Emilia-Romagna".

In foto: la firma del Patto regionale con l'assessora Petitti e il sottosegretario Ferraresi

Martedì, 19 Febbraio 2019 09:59

Parma, da lunedi 25 un nuovo varco elettronico

Da lunedì 25 febbraio attivo il varco elettronico nell'Isola Ambientale della ZTL2, situato all'incrocio tra borgo Giacomo Tommasini – via Nazario Sauro.

Parma, 19 febbraio 2019. Da lunedì 25 febbraio sarà attivo il varco elettronico dell'Isola Ambientale dalle ZTL2 situato all'incrocio tra borgo Giacomo Tommasini e via Nazario Sauro. Da lunedì, quindi, i mezzi non autorizzati verranno sanzionati.

L'istituzione dell'Isola Ambientale nella ZTL2 rientra nel percorso intrapreso con la Riforma della Mobilità avviata dal Comune di Parma, in linea con quanto previsto dal PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, ha così commentato: "Far respirare il centro storico non solo durante le domeniche ecologiche, ma tutti i giorni, aprendo spazi ampi per famiglie e parmigiani. E' il nostro salotto, lo dobbiamo curare e far vivere"

"Come condiviso quando partì la sperimentazione – ha spiegato l'assessore al Commercio, Cristiano Casa - l'obiettivo è quello di rendere questa zona più vivibile e confortevole per lo shopping ed il passeggio, nel rispetto delle esigenze di convivenza di tutti. I risultati positivi li abbiamo visti in tante città italiane, così come a Parma per via Farini, per esempio".

Possono accedere all'Isola Ambientale della ZTL2 ( 0 – 24) tutti i veicoli elettrici, i residenti dell'Isola Ambientale che comprende le seguenti vie: borgo Pietro Torrigiani, via Nazario Sauro, piazzale Della Rosa, piazzale Sant'Apollonia, strada Ferdinando Maestri, strada Farini (da piazza Garibaldi e borgo Antini), strada dell'Università (da strada Cavestro a piazza Garibaldi), borgo del Carbone, borgo Giacomo Tommasini (da strada Repubblica a piazzale San Lorenzo), borgo della Salina, borgo Schizzati, borgo Caligarie, borgo Palmia, borgo San Silvestro (da borgo del Canale a via Nazario Sauro), borgo Tasso, borgo Santa Chiara D'Assisi, vicolo Cervi, vicolo Sant'Apollonia , vicolo Politi, vicolo Cinque Piaghe, vicolo Antini, vicolo Bianchi, vicolo San Tiburzio, vicolo Vallaria.
I non residenti con posto auto interno all'Isola Ambientale, taxi ed NCC, persone disabili munite di apposito contrassegno, veicoli di emergenza, forze dell'ordine, servizi pubblici e postali e veicoli diretti alle strutture ricettive.

Possono accedere dalle 9 alle 10.30 e dalle 15 alle 15.30 i titolari di attività all'interno dell'Isola Ambientale; chiunque debba effettuare operazioni di carico e scarico; ditte, imprese e artigiani per lavori manutentivi.

Possono entrare dalle 7 alle 10.30 e dalle 15 alle 15.30, i mezzi per consegna merci con caratteristiche ECOLOGISTICS.

Per orari differenziati e specifiche attività non strutturali è possibile fare riferimento a Infomobility Spa con l'acquisto di un Carnet da 10 accessi. Per attività temporanee, come i cantieri, è prevista l'autorizzazione in deroga della Polizia Municipale. Per attività commerciali, con particolari esigenze connaturate all'attività stessa, si invita a presentare specifica richiesta alla Commissione Tecnica Sosta.

Emilia Centrale: presentati i primi 19 progetti per 36 milioni di euro che garantiranno oltre 5 milioni di metri cubi di risparmio di risorsa

Presentati nel corso del primo consiglio i progetti 2019 che si realizzeranno nel comprensorio gestito dalla bonifica. Il presidente Catellani: "Una tabella di marcia ambiziosa per lo sviluppo e la difesa del territorio". Nel corso della seduta confermato Domenico Turazza nel ruolo di direttore generale

REGGIO EMILIA -19 Febbraio 2019 - Per "custodire le acque e coltivare il futuro" - slogan del Consorzio dell'Emilia Centrale all'insegna dell'unità d'intenti per salvaguardare il territorio gestito e incrementare il valore della risorsa idrica a beneficio dell'economia e dell'ambiente del vasto comprensorio - il nuovo Consiglio consortile, riunitosi per la prima volta nel 2019 dopo la seduta inaugurale del 2018 in cui sono state attribuite le cariche all'indomani delle elezioni, ha varato nei giorni scorsi un massiccio ed ambizioso piano di investimenti.

La seduta, molto partecipata nella sede di Corso Garibaldi, ha esaminato in prima istanza quanto fatto negli ultimi mesi, quanto in corso di ultimazione e soprattutto posto l'accento sugli innovativi progetti per l'immediato futuro dell'ente che, già dai prossimi mesi, avrà un calendario di lavoro serratissimo con interventi assai rilevanti da realizzare. Per quanto concerne l'articolato programma di attività programmate il presidente dell'Emilia Centrale Matteo Catellani e il direttore generale Domenico Turazza (che è stato confermato nell'incarico all'unanimità nel corso dello stesso consiglio) hanno presentato ben 19 nuovi interventi per un valore di 36 milioni di euro.

Oltre all'ammontare economico però la governance del Comitato del Consorzio ha rimarcato un altro valore sempre più di stretta attualità - visti gli effetti provocati dai mutamenti climatici - ovvero quello legato alla sostenibilità progettuale dei lavori che garantirà massima efficienza assicurando oltre 5,5 milioni di metri cubi l'anno di risparmio idrico contando proprio sull'ottimizzazione degli impianti e della gestione dell'acqua.

Da non trascurare, infine, l'impatto economico e sociale sul territorio degli interventi previsti, quasi tutti finanziati con fondi comunitari, che dovrebbero generare, stando alle stime, circa 250 posti di lavoro per quattro anni.

 

 

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Ecco nella fattispecie i principali interventi:

§ PIANO SVILUPPO RURALE NAZIONALE ADEGUAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE CONSORTILE E DEI RELATIVI SISTEMI IRRIGUI. Si tratta di 5 interventi che prevedono la messa in tubazione di 28,88 km di canali irrigui nei Comuni di Poviglio, Reggio Emilia, Novellara, Cadelbosco di Sopra, Correggio, Carpi e Soliera.

Il costo complessivo dei 5 interventi ammonta a € 19.999.311,93. Il risparmio idrico atteso viene stimato in 4.000.000 di metri cubi l'anno.

PIANO NAZIONALE INVASI: realizzazione della CASSA DI ESPANSIONE DEL CAVO BONDENO (OPERA DI DIFESA IDRAULICA IN COMUNE DI NOVELLARA ATTESA DA CIRCA 30 ANNI) con funzioni di BACINO DI LAMINAZIONE DELLE PIENE DI 1.000.000 DI M.C. e con un BACINO DI INVASO IRRIGUO DI 500.000 DI M.C. OTTIMIZZAZIONE NELL'USO DELL'ACQUA DEPURATA DI MANCASALE –RISPARMIO IDRICO STIMATO DI CIRCA 1.000.000 DI M.C./ANNO IMPORTO DI PROGETTO DI 10.000.000 EURO. PIANO SVILUPPO RURALE INVASO IRRIGUO A VILLALUNGA DI CASALGRANDE (LAVORI DI ADATTAMENTO DI UN INVASO GIÀ ESISTENTE IN ZONA LUDICO – RICREATIVA) VOLUME DI INVASO 250.000 M.C. ACCUMULO / RISPARMIO IDRICO ATTESO 500.000 M.C./ANNO. Importo di progetto € 1.282.000; IMPORTO DI PROGETTO € 1.282.022 PROTEZIONE CIVILE MESSA IN SICUREZZA AREA SECCHIA SOVRALZO DELLE ARGINATURE NEL TRATTO TERMINALE DEL CANALE CALVETRO (COMUNE DI CAMPOGALLIANO) -EURO 650.000 e MESSA IN SICUREZZA DELLE AREE GOLENALI DEL SECCHIA IN COMUNE DI CAMPOGALLIANO – EURO 200.000. PIANO DI SVILUPPO RURALE: lavori di sistemazione di strade vicinali ad uso pubblico nei Comuni di Toano, Casina, Polinago e Prignano sulla Secchia per complessivi € 345.000. Progetto LIFE AgCOlture: per la valorizzazione dell'agricoltura in montagna, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica di Burana, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano e il CRPA, dell'importo complessivo di € 1.500.000; A questi interventi si sommano numerosi altri in pianura e in montagna per la lotta al fenomeno del dissesto idrogeologico, che saranno presentata a breve alle amministrazioni.Proseguirà inoltre la collaborazione con le istituzioni per i progetti di fattibilità per incrementare la disponibilità delle acque in Val d'Enza, con azioni anche nel breve e medio termine. E', infine, prevista la costruzione di due Centraline idroelettriche sul Canale d'Enza in collaborazione con il Consorzio della Bonifica Parmense. Nel corso della seduta il Consiglio ha confermato Domenico Turazza nel ruolo di direttore generale. Al termine dell'incontro, il presidente Matteo Catellani ha commentato positivamente l'andamento della giornata: "Quella che abbiamo presentato oggi è una tabella di marcia molto ambiziosa che vuole dare sicurezze al territorio che siamo chiamati a gestire: maggior sviluppo grazie ai lavori sugli impianti e maggior risparmio idrico grazie alla progettualità interna di qualità, maggior difesa idraulica ed efficienza grazie alle puntuali manutenzioni. Oltre a questo presenteremo presto molti lavori in montagna e innovativi progetti LIFE premiati a livello comunitario. Confermo che la nostra attenzione sulla Val d'Enza è sempre altissima, volta a stimolare positivamente le istituzioni con cui stiamo collaborando per migliorare una situazione critica".

Lunedì, 18 Febbraio 2019 11:00

Stop ai diesel euro 4

Stop ai diesel euro 4 ed altre misure emergenziali per la qualità dell'aria a partire da domani, martedì 19 febbraio 2019

Parma, 18 febbraio 2019. A seguito degli sforamenti del valore limite giornaliero del PM10 che si sono verificati in buona parte della regione da venerdì scorso, in base a quanto stabilito dal PAIR (Piano Aria Integrato Regionale), da domani, martedì 19 febbraio 2019, si attiva nuovamente il meccanismo emergenziale della stagione 2018-2019. Le misure previste rimarranno in vigore fino a giovedì 21 febbraio compreso.

Il meccanismo prevede, infatti, che, a seguito del superamento continuativo del PM10 nei tre giorni antecedenti l'emissione dei bollettini ARPAE del lunedì e del giovedì, vengano disposte le misure emergenziali. fino almeno al successivo giorno di controllo incluso.

Le misure emergenziali prevedono: l'ampliamento della limitazione della circolazione dalle 8.30 alle 18.30 a tutti i veicoli diesel Euro 4, entro l'anello della tangenziale; abbassamento temperature medie nelle abitazioni fino a 19° e negli spazi commerciali e ricreativi fino a 17°; divieto di combustione all'aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d'artificio); divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione energetica ed emissiva <4*; divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli; divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.

Tutte le misure descritte sono disciplinate dall'ordinanza sindacale rep. n. 144 del 23/10/2018.

Editoriale: - Sanremo, dove son finite le canzonette - Lattiero caseari. Grana Padano in leggera ripresa - Cereali e dintorni. Dai Dati USDA nessuna sorpresa. - Parmigiano, Lambrusco , Pera e industria hanno bisogno della bretella - 2018 anno nero della ristorazione italiana - "Marchesi Antinori" contraffatto. La procura di Parma smantella l'organizzazione. - Parmigiano Reggiano: record di medaglie ai World Cheese Awards -

SOMMARIO Anno 18 - n° 07 17 febbraio 2019
1.1 editoriale
Sanremo, dove son finite le canzonette?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana Padano in leggera ripresa
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Grana Padano in leggera ripresa Grafici tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dai Dati USDA nessuna sorpresa.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - grafici di tendenza
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Trump anima i mercati
7.1 infrastrutture e imprese Parmigiano, Lambrusco , Pera e industria hanno bisogno della bretella
7.2 Maltempo e irrigazione Post esondazione del Reno, i danni al Canale Emiliano Romagnolo stoppano l'irrigazione
8.1 Animali e spazi comuni Cane lasciato libero in cortile: inquilino condannato.
8.2 ristorazione 2018 anno nero della ristorazione italiana
9.1 World Cheese Awards Parmigiano Reggiano: record di medaglie ai World Cheese Awards
10.1 contraffazione vino Antinori "Marchesi Antinori" contraffatto. La procura di Parma smantella l'organizzazione.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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Visita del Presidente della Regione Emilia Romagna a Pellegrino Parmense per l'inaugurazione di importanti opere acquedottistiche

Stefano Bonaccini ha inaugurato le opere di potenziamento idrico di Pellegrino Parmense realizzate da Montagna 2000 con l'intervento del Servizio Di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna.

Sabato 16 febbraio sono state inaugurate a Pellegrino Parmense le opere di potenziamento idrico e le opere di sottoservizio, viabilità e decoro urbano di Via Roma alla presenza del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dell'Amministratore Unico di Montagna 2000 Spa, Emilio Guidetti e delle Autorità locali.

La grave crisi idrica del 2017 che ha interessato il territorio montano della Provincia di Parma e Piacenza, aveva colpito gravemente il territorio di Pellegrino Parmense costringendo il gestore a sopperire alla mancanza di risorsa idrica con il trasporto di autobotti il cui costo è stato di circa 600.000 euro. Da maggio a novembre 2017 la società ha calcolato circa 1.300 viaggi di autobotti per rifornire gli acquedotti comunali di Pellegrino Parmense che non venivano più alimentati dalle sorgenti che a causa della mancanza di piogge avevano diminuito la capacità di acqua tra il 75-85% rispetto alla media del periodo e, in diversi casi, avevano raggiunto il completo disseccamento.

"Tale situazione di emergenza idrica è un fatto storico per il Comune di Pellegrino che nei decenni ha avuto molti picchi di criticità assoluta come quello verificatosi nel 2017 – ha dichiarato Emilio Guidetti, amministratore unico di Montagna 2000 Spa -. Su interessamento del Comune di Pellegrino Parmense Montagna 2000 ha avviato e realizzato lavori in regime di somma urgenza per l'interconnessione dell'acquedotto di Pellegrino Parmense con l'acquedotto di Varano de' Melegari, attraverso il collegamento con il serbatoio di Monte Riviano. Il potenziamento del sistema acquedottistico è entrato in funzione a maggio 2018 ed è costato circa 260.000 euro su fondi messi a disposizione della Protezione Civile della Regione Emilia Romagna nell'ambito della rimodulazione del piano".

Il completamento dell'interconnessione tra l'acquedotto di Varano Melegari e quello di Pellegrino Parmense assicura a quest'ultimo una maggior disponibilità di risorsa idrica, rispetto alle fonti precedentemente utilizzabili, quantificabile in circa 340 metri cubi al giorno. L'attivazione della nuova interconnessione tra gli acquedotti garantisce un utilizzo integrato e compensativo dei sistemi acquedottistici, aumentando le capacità di accumulo della risorsa; in tal modo può essere garantita la continuità del flusso idrico alle utenze delle zone servite anche durante gli interventi di manutenzione. Grazie a questi lavori, verranno scongiurati, o quantomeno limitati al minimo, i razionamenti idrici che da decenni erano divenuti una regola fissa sulla rete idrica del Capoluogo di Pellegrino e di Mariano durante il periodo estivo; un eccellente risultato che permetterà quindi una gestione più economica ed efficiente delle potenziali crisi idriche future.

Durante la visita del Presidente Bonaccini sono state inaugurate anche le opere di manutenzione straordinaria per la realizzazione dei nuovi sottoservizi delle reti dell'acquedotto e della fognatura di via Roma nel centro di Pellegrino Parmense.

In seguito Emilio Guidetti ha presentato alla cittadinanza e al Presidente della Regione, una breve relazione sugli investimenti fatti e sulle prospettive di sviluppo della società di proprietà dei comuni del territorio. "Per il secondo anno consecutivo – ha commentato l'amministratore unico della società in-house - abbiamo rispettato gli impegni con le agenzie di regolazione e con utenti conseguendo in pieno l'importo del piano degli investimenti 2018 e recuperando parte degli investimenti non fatti nel 2016 a causa della grave crisi economica e finanziaria in cui versava la società in quel periodo".

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Il gruppo AMO - COLORNO ritiene fondamentale garantire il diritto costituzionale alla salute. Per queste ragioni, al fine di assicurare a tutti i cittadini della bassa est parmense la giusta assistenza sanitaria in ambito emergenza/urgenza propone l'installazione di un presidio fisso h24 di primo soccorso e quindi di triage.

I comuni di Colorno, Torrile e Sorbolo - Mezzani sono già in unione per quanto concerne la gestione di molti servizi, e tutti sono "dotati" di servizio di pubblica assistenza e di guardia medica notturna. Capita tuttavia sovente che a causa di uscite d'urgenza notturna, i presidi rimangano scoperti e che il cittadino sia costretto a recarsi al pronto soccorso di Parma, intasando lo stesso in attesa di una prima visita atta a capire se il paziente debba recarsi presso il punto bianco o rimanere in pronto soccorso. Sarebbe quindi utile a beneficio di un bacino di circa 30.000 abitanti, avere la disponibilità di un pronto soccorso atto ad effettuare le prime diagnosi e la cura di un paziente direttamente in loco.

Di certo è stato in bel passo avanti, ad esempio, l'ampliamento delle piste di decollo/atterraggio per l'elisoccorso capace di volare anche di notte, nella nostra provincia. Peccato che il "punto di incontro" con l'elisoccorso, più vicino ai nostri territori sia a San Secondo. Un tempo, quando il ponte sul PO tra Colorno e Casalmaggiore era aperto, ci si recava all'ospedale Oglio Po. Oggi invece non è più possibile, ma anche se il ponte fosse stato utilizzabile, non dimentichiamo che la Lombardia è un'altra regione e che molte tariffe e servizi sono diversi da chi utilizza il servizio sanitario dell'Emilia - Romagna.

Occorre garantire necessariamente la copertura sanitaria di emergenza/urgenza sul posto.

Il gruppo

AMO - COLORNO

Sabato, 16 Febbraio 2019 10:30

Cadelbosco, la Sp 40 diventerà più sicura

Inizieranno entro la metà di marzo, a Villa Argine, i lavori di messa in sicurezza della Sp 40 che prevedono, in particolare, la realizzazione di due attraversamenti pedonali protetti con isole spartitraffico: uno davanti alla chiesa, l'altro all'altezza del ristorante "Il Sole".

"Il lungo rettilineo di via Mazzini, sul quale per altro si immettono diverse laterali, rappresenta infatti uno dei punti più critici per quanto riguarda il mancato rispetto dei limiti di velocità", spiega il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Andrea Carletti, annunciando anche, a partire dalla primavera, una serie di interventi di asfaltatura dei tratti più danneggiati della Sp 40 che da Castelnovo Sotto porta a Bagnolo.

Oltre ai due attraversamenti pedonali, saranno installati lungo via Mazzini anche due pannelli indicanti il limite di velocità consentito e dotati di lampeggianti che si attiveranno automaticamente al superamento di tale limite. L'intervento - progettato dalla Provincia, che si è fatta carico anche delle procedure d'appalto - ha un costo di 50.000 euro, cofinanziato da Palazzo Allende e Comune di Cadelbosco Sopra, e sarà realizzato dalla Tremme Srl di Castelnovo Sotto: il cantiere dovrebbe avviarsi entro la metà di marzo, per concludersi in un mese circa.

"Si tratta di un ottimo risultato ottenuto grazie alla costante collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia che consegna alla nostra frazione una soluzione importante per garantire la sicurezza dei cittadini che frequentano il centro di Villa Argine – dichiara il sindaco di Cadelbosco Sopra, Tania Tellini - Via Mazzini è da tempo segnalata per l'eccessiva velocità di percorrenza da parte di troppi automobilisti, nonostante i limiti, questo intervento strutturale ridurrà i pericoli per pedoni e ciclisti".

 

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Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sarà in visita a Pellegrino Parmense Sabato 16 Febbraio 2019 dalle ore 10 alle ore 11.30.

Programma:
ore 10.00 Località Possessioni - Inaugurazione delle Opere di potenziamento idrico del Capoluogo
ore 10.30 Via Roma - Inaugurazione delle Opere di sottoservizio, viabilità e decoro urbano di Via Roma
ore 10.45 Auditorium Sala Civica "Claudio Costerbosa" Emilio Guidetti Direttore di Montagna 2000 - Relazione sugli investimenti attuati
ore 11.00 Relazione del Presidente della Regione Stefano Bonaccini
Alla inaugurazione presenzierà il Corpo Bandistico di Salsomaggiore Terme
La cittadinanza è invitata

INFORMAZIONI PER ARRIVARE IN LOCALITA' POSSESSIONI
Dalla strada provinciale da Varano Melegari a Pellegrino dopo la frazione Montesalso (Varano) sulla sinistra si trovano (distanziati fra loro di circa 1 km.) due dei bacini che si inseriscono all'intervento acquedottistico. Il taglio del nastro verrà effettuato sul secondo in direzione Pellegrino che si trova a circa 1,5 km. dal cartello Montesalso.

 

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La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì 18 febbraio a Borzano il ponte sul torrente Lodola della Sp 37 - la Pedemontana che da Albinea porta a Chiozza di Scandiano - verrà chiuso al transito a tutti i veicoli di massa a pieno carico superiore alle 32 tonnellate, mentre tutti gli altri mezzi potranno percorrerlo, ma con limite di velocità a 50 chilometri orari.

"I provvedimenti sono stati adottati, in via precauzionale, in previsione dei lavori che saranno eseguiti nei prossimi mesi - spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture, Valerio Bussei – Il progetto esecutivo di consolidamento e ripristino del ponte è ormai in fase di ultimazione e, in estate, partiranno i lavori del primo dei due lotti previsti, per un totale di 870.000 euro finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il Piano sessennale 2018-2023, che ha stanziato 1,6 miliardi a favore di Province e Città metropolitane, 20,7 milioni dei quali, appunto in sei anni, destinati a Reggio Emilia".

Il primo lotto dei lavori, per un importo di 725.000 euro, prevede il consolidamento ed ripristino delle strutture in cemento armato, anche in alveo, e si concluderà entro la fine dell'anno. Subito dopo, con ulteriori 145.000 euro, verrà effettuato il ripristino del piano viabile e dei guard-rail. "Questi interventi – aggiunge Bussei – sono stati decisi in quanto le verifiche compiute con regolarità dalla Provincia per accertare le condizioni strutturali dei manufatti presenti sui circa mille chilometri di rete stradale di competenza, hanno evidenziato una situazione di degrado delle strutture in cemento armato del ponte sul torrente Lodola, con una riduzione progressiva delle capacità portanti tali da renderlo non più adeguato al traffico dei mezzi più pesanti".

Da lunedì il ponte della Pedemontana sul torrente Lodola a Borzano sarà dunque percorribile con velocità non superiore ai 50 chilometri orari, ma soprattutto sarà interdetto al transito dei mezzi pesanti (con massa a pieno carico superiore a 32 tonnellate, dunque corriere escluse). Per tali mezzi, i percorsi alternativi saranno i seguenti.

Mezzi pesanti in transito lungo la Sp21 "Albinea-Montecavolo", provenienti da Montecavolo e diretti a Borzano-Viano-Scandiano, alla rotatoria di intersezione con la Statale 63 del Cerreto, verranno deviati sulla Ss63 stessa in direzione Reggio Emilia, quindi sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est attraverso viale Fornaciari e sulla Sp467R di Scandiano, attraverso via Martiri di Cervarolo;
Mezzi pesanti provenienti da Casina lungo la Statale 63 e la Variante di Puianello e diretti a Borzano-Viano-Scandiano, all'intersezione con la Sp21 "Albinea-Montecavolo", verranno indirizzati sulla Statale 63 (quindi sulla Tangenziale Sud-Est e la Sp467R, come sopra indicato);
Mezzi pesanti provenienti da Botteghe lungo la Sp21 "Albinea-Montecavolo" e diretti a Borzano-Viano-Scandiano, alla rotatoria di Albinea verranno indirizzati lungo la Sp25 Canali-Albinea, quindi sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est e sulla Sp467R in direzione Scandiano.

Verranno dirottati sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est anche tutti i mezzi pesanti provenienti da Casalgrande e da Arceto, in particolare nei seguenti modi: quelli provenienti da Casalgrande lungo la Variante Sp467R di Casalgrande e quelli provenienti dalla Sp52 "Bagno-Arceto-Salvaterra" alla rotatoria di Chiozza verranno indirizzati dapprima sulla Sp37, quindi sulla Sp7 Pratissolo-Felina, poi sulla Sp467R; quelli provenienti da Arceto lungo la Sp66 "Due Maestà-Arceto-Salvaterra" alla rotatoria di Due Maestà verranno deviati su via Martiri di Cervarolo; quelli provenienti da Casalgrande sulla SP467R, all'intersezione con la SP7 a Pratissolo, verranno fatti proseguire lungo la SP467R, quindi su via Martiri di Cervarolo. Una volta immessisi sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est, tutti questi mezzi – alla rotatoria con viale Piero Fornaciari - verranno indirizzati sulla Sp25 per Canali se diretti ad Albinea-Borzano o sulla Statale 63 per Rivalta se diretti a Puianello-Montecavolo-Casina.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

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Noceto: doppio senso nel fine settimana sul ponte sul Recchio, da lunedì ancora senso unico alternato per lavori
Il cantiere resta chiuso sabato e domenica, riapre lunedì 18, fino al 22 febbraio. Si prevede per sabato 23 la fine dei lavori e quindi il ripristino definitivo della circolazione a doppio senso.

Parma, 15 febbraio 2019 – La Provincia di Parma - Servizio Viabilità comunica che si tornerà a circolare normalmente a doppio senso di marcia nei giorni di domani sabato 16 febbraio e di domenica 17 sulla Strada provinciale 357 "di Fornovo" a Noceto, in corrispondenza del ponte sul torrente Recchio.
Infatti il cantiere chiude per il fine settimana, avendo concluso i lavori di una corsia, e la circolazione torna alla normalità per due giorni.

Poi il cantiere riapre lunedì 18 febbraio, fino a venerdì 22 febbraio con il ritorno del senso unico alternato, per completare la sistemazione dei giunti di dilatazione sul manufatto stradale nella seconda corsia.

Il traffico sarà regolato da semaforo.

Si prevede per sabato 23 la fine dei lavori e quindi il ripristino definitivo della circolazione a doppio senso.

Nella foto: i lavori in corso sul ponte sul Recchio a Noceto.

Venerdì, 15 Febbraio 2019 12:15

Domenica 17 febbraio: limitazioni al traffico

Limitazioni al traffico domenica 17 febbraio 2019, dalle 8.30 alle 18.30, entro l'anello della tangenziale, così come previsto a livello regionale a seguito dell'ultima modifica all'ordinanza relativa alla tutela della qualità dell'aria. 

Parma -

In attuazione del PAIR - Piano Aria Integrato Regionale 2020 - e dell'accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano, il Comune di Parma ha emesso l'ordinanza che prevede limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti dal 1 ottobre fino al 31 marzo 2019. Le misure di limitazione alla circolazione sono applicate in tutti i Comuni della Regione sopra i 30.000 abitanti, a tutela l’ambiente e della salute dei cittadini.

Domenica 17 febbraio è prevista la domenica ecologica con stop ai mezzi inquinanti entro l'anello delle tangenziali, dalle 8.30 alle 18.30.

Le auto potranno raggiungere i parcheggi scambiatori: via Emilia Ovest, via Traversetolo-Esselunga, Cavagnari, Palasport. Inoltre è possibile accedere con auto soggette al divieto anche anche ai due parcheggi coperti del Duc – Direzionale Uffici Comunali, da viale Mentana, ed all'attiguo Dus, da viale Fratti – che saranno, quindi, percorribili. A questi si aggiungono i parcheggi scambiatori Nord, Est e Sud, il parcheggio di strada dei Mercati e quello di via Mantova-via Scola. Sarà anche utilizzabile il parcheggio Toschi, raggiungibile solo percorrendo viale Europa, via IV Novembre in entrata, viale Toschi e viale Bottego in uscita e Park Stazione FS via Villa Sant’Angelo. Sarà raggiungibile il parcheggio dell’Ospedale Maggiore di Via Volturno, Via Abbeveratoia, mediante itinerario indicato nel testo del provvedimento.

Chi può circolare domenica: gli autoveicoli alimentati a benzina omologati Euro 2 o superiori; autoveicoli con alimentazione diesel omologati Euro 4 o superiori. Gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida e gas metano o GPL; gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car pooling) ciclomotori e motocicli elettrici; inoltre veicoli derogati in ordinanza quali ad esempio, famiglie con una fascia Isee inferiore a 14.000 €; veicoli diretti agli alberghi, i veicoli di persone che svolgono attività di tipo sanitario, i mezzi che trasportano prodotti deperibili, i mezzi con a bordo portatori di handicap, e tutti gli altri veicoli espressamente indicati nell’ordinanza pubblicata integralmente sul sito del Comune di Parma.

 

Sanzioni

In caso d’inosservanza dei provvedimenti è prevista la sanzione amministrativa di cui all’art. 7, comma 13 bis del Codice della Strada, pari a 164 euro, ridotti a 114,80 se pagata entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale.

Fonte: Comune di Parma

 

Sabato 16 febbraio a Palazzo Pigorini di Parma inaugura la mostra “Umano Troppo Umano” dell’artista parmigiano Giuliano Pescaroli, che riunisce per la prima volta opere che provengono da varie collezioni, restituendo un’idea ampia e esauriente dei modelli culturali che questo artista ha con coerenza approfondito e seguito lungo tutta la sua carriera.

Parma -

Sabato 16 febbraio, alle ore 17, a Palazzo Pigorini, sarà inaugurata la mostra “Umano Troppo Umano” dell’artista parmigiano Giuliano Pescaroli, curata da Paolo Conti e organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma.

All’inaugurazione, interverranno l’artista, il curatore e l’assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra.

La mostra, che raccoglie con profondità e ricchezza il lungo percorso artistico di Pescaroli, riunisce per la prima volta opere che provengono da varie collezioni, restituendo un’idea ampia e esauriente dei modelli culturali che questo artista ha con coerenza approfondito e seguito lungo tutta la sua carriera.

Eroi mitologici, storie epiche, corpi sinuosi, cavalli e minotauri: sono queste le ispirazioni e le figure di Giuliano Pescaroli che ci vengono incontro nelle stanze di Palazzo Pigorini e raccontano una storia di umanità che parte da lontano. Il lavoro sulle linee e sulle forme, così come la composizione cromatica, dialogano con le figure e i tempi di una classicità che entra in contatto con l’essenzialità del moderno.

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Il curatore descrive Pescaroli come un profondo conoscitore del mito utilizzato spesso, nelle sue opere, come pretesto e metafora per esprimere la sua idea di umanità.
Suggerisce ancora Conti: “La sensualità dei corpi appena abbozzati tra verdi verzure in una visione panica o appisolati in caldi meriggi di controra, sono attimi che descrivono frammenti di vita. I drammi della conflittualità permanente rimbalzano come echi, mischiati alla retorica del mito, rutilanti aggregazioni ritmiche di corpi in movimento. I dinamici tratti esaltano la lotta perenne tra natura-ragione, tra uomo-bestia. Pescaroli esprime nelle sue opere il pathos degli antichi, la leggiadria delle figure rinascimentali in un movimento dinamico pieno di musicalità e ritmo, ottenuto con un fare pittorico, veloce e disinibito.”

 

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta al pubblico fino al 17 marzo 2019 con i seguenti orari:giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 e alle 12 e dalle 15 alle 19.

L’esposizione, accompagnata da un catalogo a cura di Paolo Conti con un testo critico di Sandro Parmiggiani, è stata realizzata anche grazie alla collaborazione con l’agenzia di pubblicità “Areaitalia” e l’impresa di pulizie “La Verde.”

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L'ARTISTA PARMIGIANO GIULIANO PESCAROLI

Giuliano Pescaroli nasce a Parma nel 1938, consegue la maturità classica presso il liceo “G.D. Romagnosi” dove si è avvalso del magistero, per la storia dell’arte, di Francesco Arcangeli.

Seguendo la propria naturale inclinazione si è iscritto alla Scuola parmense di Belle Arti “P. Toschi” diplomandosi sotto la guida di Nando Negri e Renato Vernizzi.

Ha insegnato Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Scientifico di Viadana (MN) e al liceo “G. Ulivi” di Parma.

Ha partecipato a concorsi e mostre conseguendo premi e segnalazioni dalla critica.

Nel 1978, riceve la medaglia d’oro dall’Accademia Italia delle Arti, delle Lettere e delle Scienze; dal 1979 ha sospeso, per scelta, l’esposizione pubblica delle proprie opere.

Durante la carriera di insegnamento non ha mai cessato la propria attività artistica che anche oggi continua in modo costante e proficuo. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private.

La biografia è citata nell’enciclopedia Idaf dell’Arte Moderna.

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E45. A Roma la Conferenza unificata Stato-Regioni, il presidente Bonaccini chiede al Governo l'attivazione immediata degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aziende danneggiate: "Dare risposte concrete a loro e alle loro famiglie". In Emilia-Romagna necessari di 8 milioni di euro

Prima risposta positiva dell'esecutivo, con l'impegno del viceministro Garavaglia a interessare in tempi rapidi gli altri ministeri competenti di fronte alla richiesta avanzata anche a nome delle Regioni Toscana e Umbria

Bologna – Attivare subito gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori delle aziende danneggiate dalla chiusura del viadotto Puleto sulla E45. Richiesta avanzata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali, a Roma, anche a nome delle Regioni Toscana e Umbria, e che ha ricevuto una prima risposta positiva dall'esecutivo. Il viceministro all'Economia, Massimo Garavaglia, si è infatti impegnato a farsi carico della richiesta interessando rapidamente anche gli altri ministeri coinvolti.

Il presidente Bonaccini ha portato sul tavolo di confronto col Governo una richiesta che è stata immediata e che tuttora viene sollecitata dalle istituzioni locali, dai sindacati e dalle organizzazioni d'impresa, sia artigiane che industriali. L'attivazione da parte dell'esecutivo fa seguito a un primo intervento della Regione che il 28 gennaio scorso ha stanziato una prima tranche da 250 mila euro per garantire un primo aiuto alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini colpite dalla chiusura della viabilità, fondi in corso di erogazione d'intesa con i gli enti locali. In precedenza, il 16 gennaio, il presidente della Giunta aveva dichiarato lo stato di crisi regionale, atto a cui aveva ha fatto seguito, il 25, la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale.

"Prosegue l'azione che stiamo facendo insieme ai sindaci, i territori, i lavoratori e le imprese per ridurre davvero al minimo le conseguenze che la chiusura della E45 ha causato nelle scorse settimane e causa tuttora- afferma Bonaccini-. L'impegno garantito oggi dal viceministro Garavaglia è senza dubbio positivo, e lo ringrazio per questo, certo è che dal Governo noi e le comunità locali ci aspettiamo al più presto risposte concrete su un tema che abbiamo posto da subito, consapevoli che i lavoratori e le loro famiglie non possono essere lasciati soli su questo".

In merito all'attivazione degli ammortizzatori sociali, per i soli territori dell'Emilia-Romagna la Regione chiede al Governo l'assegnazione di risorse per 8 milioni di euro, necessari all'integrazione del reddito dei lavoratori di tutte le imprese direttamente colpite, per un periodo di 180 giorni, da rivalutare poi sulla base dell'evolversi della situazione.

Apre Donne al Centro, il nuovo Spazio Polifunzionale di Komen Italia per le donne con tumore del seno. L'inaugurazione oggi, 13 febbraio, al PAD. H all'Ospedale Bellaria

Inaugurato oggi Donne al Centro, il nuovo Spazio Polifunzionale a supporto delle Breast Unit dell'Azienda Usl di Bologna e dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Bologna, realizzato da Komen Italia. Il Centro offrirà servizi a supporto del benessere psico-fisico e dell'aggregazione delle donne che affrontano la terapia oncologica.
Uno sportello informativo sul PDTA Mammella dell'Azienda USL di Bologna e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, uno sportello informativo fiscale, uno sportello informativo legale, book-crossing, spazio relax, laboratori di bellezza per le donne che affrontano la malattia e che non vogliono rinunciare alla cura del proprio corpo e alla propria femminilità, e attività volte al risveglio energetico e di meditazione.

Al taglio del nastro hanno partecipato Carla Faralli, Presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna – Susan G. Komen Italia, Riccardo Masetti, Presidente Susan G. Komen Italia, Daniela Terribile, Vice Presidente Susan G. Komen Italia, Chiara Gibertoni, Direttore Generale Azienda USL di Bologna, Antonella Messori, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Gianni Saguatti, Direttore della Senologia, Dipartimento Oncologico- Azienda Usl di Bologna, Mario Taffurelli, Direttore della Chirurgia Generale - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna.

Lo staff del Comitato Emilia Romagna di Komen Italia opererà all'interno di Donne al Centro con un gruppo di volontari che seguiranno un percorso formativo specializzato per facilitare lo svolgimento delle attività, grazie anche al Comitato Scientifico dedicato, ai professionisti delle Breast Unit dell'Azienda USL di Bologna e dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e alle Associazioni del territorio interessate ad offrire programmi educativi, di supporto o riabilitazione nell'ambito dei tumori del seno.

Komen Italia, con un contributo di 137 mila euro, ha sostenuto i lavori di ristrutturazione dei primi 135 mq arredati grazie al sostegno del Fondo Carta Etica UniCredit: uno studio, un locale polifunzionale e uno per le attività motorie e di meditazione.
I lavori saranno completati grazie ad una campagna di raccolta fondi già attiva sul territorio nazionale e con i fondi raccolti dalle iscrizioni della Race for the Cure di Bologna, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo che quest'anno festeggia i 20 anni. Primo appuntamento a Roma, dal 16 al 19 maggio, nella splendida cornice del Circo Massimo, sarà a Bologna, come sempre ai Giardini Margherita dal 20 al 22 settembre. (Info e iscrizioni: www.raceforthecure.it ).

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Il futuro più immediato del gioco d'azzardo nel nostro Paese rischia di essere messo a repentaglio, almeno in misura parziale, dagli effetti del decreto dignita, che favorisce l'accumularsi di nubi oscure e incognite sul settore del gambling. Un settore che, a dir la verità, conosce una notevole crescita che non dà segnali di volersi arrestare, e che - forse proprio per questo motivo - viene osteggiato in tutti i modi dal governo guidato dai 5 Stelle e dalla Lega. La mission dell'esecutivo, infatti, sembra quella di voler ridurre i flussi di gioco, anche con l'intento di contenere i casi di dipendenza. Sembra che il progetto sia quello di puntare sul gioco come passatempo, un intrattenimento a cui dedicarsi con attenzione, senza pensare che - invece - si sta parlando di un ambito industriale di tutto rispetto, con numeri da capogiro e, soprattutto, migliaia di posti di lavoro coinvolti. 

I vantaggi per lo Stato

Le rilevazioni più recenti in proposito dimostrano come l'azzardo al giorno d'oggi rientri tra i settori italiani più produttivi: nel 2017 lo Stato ha ottenuto entrate per 10 miliardi e 300 milioni di euro grazie a questo settore. Ciò, però, non è bastato a Palazzo Chigi, che con il decreto dignità ha inteso assestare un duro colpo agli affari delle imprese coinvolte. Il decreto dignità, che ha visto Luigi Di Maio come primo firmatario, oltre a occuparsi di fiscalità, di contratti a tempo determinato e di delocalizzazioni coinvolge in maniera evidente il gioco d'azzardo.

Le conseguenze del decreto dignità

In virtù di tale decreto, a partire dal prossimo mese di agosto, e dunque a un anno di distanza da quando la legge sarà entrata in vigore, impone il divieto di pubblicità per l'azzardo. Coloro che dovessero non rispettare le norme andrebbero incontro a una multa del valore del 20% dell'accordo. Lo stesso decreto prevede un forte aumento delle misure di prelievo erariale relativo alle videolottery e alle slot, vale a dire gli apparecchi della rete fisica. Già dall'inizio di quest'anno, inoltre, è attivo il divieto di sponsorizzazioni per il gioco d'azzardo. Come è facile intuire, per effetto di tutti questi provvedimenti l'anno che è da poco iniziato non sarà facile per il settore, anche perché ci si dovrà preoccupare di ricucire i rapporti con il governo. Non bisogna mai dimenticare che la sicurezza e la salute dei giocatori sono obiettivi condivisi da tutte le parti in causa. Eppure ci sono delle sfide che non si possono sottovalutare: da un lato la salvaguardia dei posti di lavoro, dall'altro lato la riduzione dei flussi di gioco, che comunque - secondo le previsioni - si dovrebbe palesare solo sul lungo termine.

I provvedimenti sul gioco d'azzardo

Ma quali sono i provvedimenti relativi al gioco d'azzardo? In primo luogo, una tassazione al 25% che colpirà molti fornitori di giochi online come NetBet. Appare ormai chiaro come la Rete costituisca un terreno di conquista importante in questo settore, soprattutto in considerazione dei margini di crescita che è lecito attendersi: basti pensare che nel giro di un paio di anni, tra il 2015 e il 2017, si è assistito a una crescita del mercato di quasi il 60%. Anche per i giochi diversi dall'ippica è in programma una tassazione inedita: per gli eventi virtuali sarà del 25%, per l'online sarà del 24% e per l'offline sarà del 20%.

Slot machine e videolottery

Per le videolottery è previsto un incremento del prelievo erariale pari all'1.25%, che cresce di un decimo di punto percentuale nel caso delle slot machine fisiche. In questo modo il Tesoro potrà usufruire ogni anno di 450 milioni di euro in cassa in più, tenendo presente che la rete fisica dei dispositivi di gioco allo stato attuale copre più o meno la metà dell'indotto complessivo.

Il ritorno del giocatore

Una variazione ulteriore ha a che fare con le percentuali di ritorno del giocatore, vale a dire la quantità di denaro che viene restituita dagli apparecchi ai vincitori, in proporzione al totale delle somme che vengono giocate. Ebbene, nel caso delle videolottery si passa all'84%, mentre con le slot si arriva al 68%. Per le slot si tratta di una percentuale a dir poco disincentivante, che si inserisce alla perfezione nel piano di rimuovere, entro la fine del prossimo anno, tutti gli apparecchi di questo tipo. Infine, da notare che sono state prorogate le concessioni per il Super Enalotto, per il Bingo e per le scommesse. 

Sospesa la fornitura di acqua grezza per la potabilizzazione e ritardo nell'avvio della stagione irrigua almeno fino alla fine Marzo

BOLOGNA – 13 Febbraio 2018 – A dieci giorni dall'esondazione del fiume Reno, il Canale Emiliano Romagnolo, utilizzato "straordinariamente" come via alternativa di scolo per allontanare oltre 2milioni di metri cubi d'acqua in poco meno di 40 ore e liberare la gran parte dei territori alluvionati della Bassa Bolognese, traccia un bilancio della propria eccezionale azione idraulica. I risultati dell'attività svolta dalle maestranze consortili sono davvero soddisfacenti: mediante l'impianto Crevenzosa e complesse operazioni idrauliche sono stati dirottati a gravità nel Po tramite il Cavo Napoleonico oltre 1,6 milioni di metri cubi, viceversa, le elettropompe dell'impianto di Pieve sono state accese per circa 12 ore con una portata di 10 metri cubi al secondo invasando con le acque limacciose della piena il Canale Emiliano Romagnolo per 36 km, con oltre 400.000 metri cubi.

L'attività di impiantisti e ingegneri idraulici è stata efficace, salvando da ulteriori danni e allagamenti parecchi centri abitati della area colpita. Di quest'azione, compiuta in fase emergenziale, il CER è chiaramente orgoglioso soprattutto per aver contribuito con le altre forze in campo (Protezione Civile, Sindaci dei comuni coinvolti, Bonifica Renana) alla salvaguardia del territorio oggi però la conseguenza dell'utilizzo straordinario del Canale ha portato ad alcune criticità tra cui la sospensione dell'irrigazione almeno fino alla fine del mese di Marzo fino a che non si sarà provveduto alla pulitura delle acque limacciose. Il CER infatti è un' opera nata per soddisfare finalità legate all'irrigazione di circa 200.000 ettari di territorio e fornisce acqua a fini potabili anche a Hera Imola e Romagna Acque oltre ad importanti insediamenti industriali. Gli impianti non sono perciò particolarmente adatte a reggere il funzionamento di bonifica con improvvisi sbalzi di livello e acqua in particolar modo quando piene di terra e detriti. Gli argini "pensili" possono subire frane anche a distanza di mesi dall'evento, le lastre del rivestimento subiscono erosione e danni permanenti, le pompe sollecitate dai detriti si danneggiano e, soprattutto, la qualità dell'acqua peggiora non permettendo l'erogazione al potabile.

I primi sopralluoghi di verifica post-alluvione hanno consentito di accertare che, a seguito dell'evento i primi 42 chilometri di Canale Emiliano Romagnolo interessati dalle operazioni di smaltimento delle acque di rotta del Reno, (dal Cavo Napoleonico sino al torrente Gaiana nel bolognese) sono ricoperte da uno strato di fango. L'adduzione d'acqua a fini potabili ed industriali verso la Romagna è stata sospesa, ed anche l'irrigazione subirà certamente un ritardo nell'avvio, si stima almeno sino alla fine di marzo, se non interverranno frane spondali nei primi chilometri dell'adduttore. Certamente i solidi sospesi che saranno presenti nelle acque determineranno problemi per gli agricoltori, specie per quelli dotati di impianti a goccia molto soggetti a intasamento degli erogatori. Il CER sta studiando le metodologie più opportune ed economiche per ripulire il canale dal fango. Le prime stime valutano in almeno 50.000 euro/km (oltre 2 milioni di euro totali) le complesse operazioni meccaniche di rimozione del deposito, ma si teme che tali manovre da effettuare con mezzi meccanici pesanti potrebbero causare danni ancora maggiori. Si sta anche ipotizzando di procedere a ripetute manovre idrauliche di invaso con acque pulite e svaso di acque via via di miglior qualità, operazioni di minor costo (circa 300.000 euro) e maggiori garanzie di "tenuta" del calcestruzzo delle opere.

Una cosa è certa: il Canale emiliano Romagnolo è un'opera strategica per la fornitura d'acqua di buona qualità per la più avanzata agricoltura italiana, quella emiliano romagnola. Fornisce anche acqua per gran parte della Romagna che deve essere della più elevata qualità; non è quindi possibile immaginare che l'impiego di questa strategica "autostrada dell'acqua" possa essere impiegata in maniera strutturale in futuro a fini di scolo delle acque.

Fiera Bologna. Facci (Misto-Mns) denuncia utilizzo aree Regione da parcheggiatori abusivi "durante manifestazioni"

"La Giunta sta lavorando su un progetto di regolamentazione con barriere" è la risposta del sottosegretario Manghi. Il sovranista insiste: "Più prevenzione"
Contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi che durante le manifestazioni fieristiche utilizzano impropriamente gli spazi di pertinenza della Regione. Lo chiede in Aula in un question time alla Giunta il consigliere Michele Facci (Misto-Mns) che aggiunge quanto sia "inaccettabile che l'area antistante l'ingresso della Regione venga usata per compiere queste truffe". Secondo il consigliere in questo modo "si lede l'autorevolezza dell'ente" e la Regione dovrebbe intervenire al più presto.

"La Giunta sta già terminando l'elaborazione di un progetto di regolamentazione dell'uso dell'area" è la risposta del sottosegretario Gianmaria Manghi che anticipa che tra le azioni da mettere in campo è prevista "l'apposizione di barriere fisiche che impediscano l'ingresso all'area da persone non autorizzate".

Il sottosegretario ricorda anche il servizio svolto dalla vigilanza dal lunedì al venerdì e dalla portineria nei week end con il personale sempre pronto ad allertare le forze dell'ordine per allontanare gli abusivi.

"Prendo atto della volontà della Regione di intervenire", replica Facci, "ma quello che serve è una misura di prevenzione affinché questi fenomeni non si ripetano più".

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