La Provincia di Reggio Emilia informa che da oggi, martedì 19 marzo, la Sp 79 Cerezzola-Feriolo è nuovamente percorribile anche dai veicoli di massa a pieno carico superiore a 20 tonnellate nel tratto di strada, in comune di Canossa, interessato dal cedimento della scarpata di valle.

Confermata, invece, la circolazione a senso unico alternato, regolata da impianto semaforico, e con limite di velocità a 30 km/h fino alla conclusione dei lavori di sistemazione della scarpata, arrivati in prossimità della quota del piano viabile.

Senso unico alternato e limite di velocità a 30 km/h anche sulla Sp 28, per un tratto di circa 700 metri nel centro abitato di Montecchio, per consentire lo svolgimento di interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclo-pedonali.

I provvedimenti saranno in vigore tutti i giorni, dalle 8,30 alle 18, fino al termine dei lavori.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

Rita Ghedini confermata alla presidenza di Legacoop Bologna

Bologna, 18 marzo 2019 – La direzione di Legacoop Bologna, riunitasi al termine del congresso dell'associazione, ha confermato all'unanimità Rita Ghedini nel ruolo di presidente per il prossimo mandato.
Nei prossimi giorni, la direzione di Legacoop Bologna tornerà a riunirsi per eleggere, tra i propri membri, il vicepresidente e i componenti dell'ufficio di presidenza.

 

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Se siete i proprietari di un'azienda o lavorate per una impresa, probabilmente vi sarete chiesti perché la SEO dovrebbe essere così importante per avere successo in ambito lavorativo. Molte aziende, a oggi, pensano che basti avere un sito per essere visibili nel mondo del web e non capiscono veramente in profondità l'importanza della SEO per incrementare, in modo costante e duraturo, le entrate e la visibilità. Ogni azienda che si occupa di e-commerce o che sta pensando di ritagliarsi uno spazio web, deve sapere che un'attività efficace di posizionamento sui motori di ricerca, proprio grazie alla SEO, diventa cruciale.

SEO per le aziende: perché e a cosa serve

Secondo le ultime ricerche, un utente medio prima di acquistare un prodotto o un servizio, generalmente cerca proprio sul web, e in particolare su Google, tutte le informazioni che gli servono andando anche ad approfondire quale azienda potrebbe offrirgli il prodotto migliore. Quindi, nel momento in cui l'utente fa una ricerca su Google è importante che il vostro sito sia posizionato bene nella serp, preferibilmente tra i primi risultati della prima pagina. Se infatti avete un sito, ma un utente medio che effettua una ricerca utilizzando le parole chiave per cui volete posizionarvi non vi trova, questo significa che potreste avere un problema. Un pessimo posizionamento nei motori di ricerca porta ad un calo di visibilità e, automaticamente, anche le entrate e i guadagni non saranno elevati.

Perché fare SEO per un'azienda?

La SEO è proprio importante per questo: posizionare al meglio la vostra azienda nei motori di ricerca. Visto che l'evoluzione è costante e gli algoritmi cambiano continuamente, è fondamentale che il sito venga aggiornato e modernizzato proprio sulla base delle nuove regole SEO. Se un'azienda infatti non è posizionata in alto, o comunque almeno nella prima pagina della serp di Google per le parole chiave che sono proprio inerenti al mercato di riferimento, la visibilità diminuisce ed è sempre più complicato raggiungere i nuovi clienti. Inoltre, avere un sito ben posizionato nella serp di Google, quindi o in alto o nella prima pagina delle ricerche tramite le parole chiave relative al proprio mercato,lo rende più affidabile. Il sito viene percepito dall'utente come un portale concreto e sicuro, quindi, oltre alla visibilità con un buon posizionamento, ne guadagnate anche in affidabilità. La concorrenza poi, nel momento in cui siete posizionati bene nella serp di Google grazie ad un lavoro SEO attento ed accurato, viene lentamente sbaragliata. Pensate alla vostra esperienza: quante volte, nell'ambito di una ricerca, avete cliccato sulla seconda pagina di Google per trovare una risposta? Raramente. Questo perché i siti posizionati nella prima pagina di Google sono quelli che ottengono la maggior parte del traffico.

DeepSeo: corsi SEO online per aziende e professionisti

Per avere quindi successo e sfruttare al meglio la SEO per la propria azienda è importante affidarsi a un esperto del settore, oppure perfezionarsi sempre di più attraverso dei corsi online Seo come quello intitolato DeepSeo organizzato da Marco Maltraversi proprio per rispondere alle evoluzioni di Google e dei motori di ricerca, nel modo più efficace possibile, andando così a posizionare al meglio il vostro sito la vostra azienda nella serp di Google.
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SEO per le aziende: perché e a cosa serve

Secondo le ultime ricerche, un utente medio prima di acquistare un prodotto o un servizio, generalmente cerca proprio sul web, e in particolare su Google, tutte le informazioni che gli servono andando anche ad approfondire quale azienda potrebbe offrirgli il prodotto migliore. Quindi, nel momento in cui l'utente fa una ricerca su Google è importante che il vostro sito sia posizionato bene nella serp, preferibilmente tra i primi risultati della prima pagina. Se infatti avete un sito, ma un utente medio che effettua una ricerca utilizzando le parole chiave per cui volete posizionarvi non vi trova, questo significa che potreste avere un problema. Un pessimo posizionamento nei motori di ricerca porta ad un calo di visibilità e, automaticamente, anche le entrate e i guadagni non saranno elevati.

Perché fare SEO per un'azienda?

La SEO è proprio importante per questo: posizionare al meglio la vostra azienda nei motori di ricerca. Visto che l'evoluzione è costante e gli algoritmi cambiano continuamente, è fondamentale che il sito venga aggiornato e modernizzato proprio sulla base delle nuove regole SEO. Se un'azienda infatti non è posizionata in alto, o comunque almeno nella prima pagina della serp di Google per le parole chiave che sono proprio inerenti al mercato di riferimento, la visibilità diminuisce ed è sempre più complicato raggiungere i nuovi clienti. Inoltre, avere un sito ben posizionato nella serp di Google, quindi o in alto o nella prima pagina delle ricerche tramite le parole chiave relative al proprio mercato,lo rende più affidabile. Il sito viene percepito dall'utente come un portale concreto e sicuro, quindi, oltre alla visibilità con un buon posizionamento, ne guadagnate anche in affidabilità. La concorrenza poi, nel momento in cui siete posizionati bene nella serp di Google grazie ad un lavoro SEO attento ed accurato, viene lentamente sbaragliata. Pensate alla vostra esperienza: quante volte, nell'ambito di una ricerca, avete cliccato sulla seconda pagina di Google per trovare una risposta? Raramente. Questo perché i siti posizionati nella prima pagina di Google sono quelli che ottengono la maggior parte del traffico.

DeepSeo: corsi SEO online per aziende e professionisti

Per avere quindi successo e sfruttare al meglio la SEO per la propria azienda è importante affidarsi a un esperto del settore, oppure perfezionarsi sempre di più attraverso dei corsi online Seo come quello intitolato DeepSeo organizzato da Marco Maltraversi proprio per rispondere alle evoluzioni di Google e dei motori di ricerca, nel modo più efficace possibile, andando così a posizionare al meglio il vostro sito la vostra azienda nella serp di Google.

Si intitola “Il Piacentino, terra del gusto”, l’ampio servizio dedicato a città e provincia nel numero di marzo della rivista “Melaverde”, periodico legato all’omonima trasmissione televisiva in onda su Canale 5.

Segnalato come itinerario enogastromico, il percorso parte dai monumenti del centro storico di Piacenza, definita “ghiotta e accogliente”, per poi fare tappa tra i paesaggi rivieraschi della Bassa – mettendo in luce prodotti della terra come la cipolla gialla di Caorso e l’aglio bianco di Monticelli, ma anche le ciliegie di Villanova – sino a raggiungere i borghi inerpicati in collina: da Bobbio a Castell’Arquato e Vigoleno, quest’ultimo segnalato come “da non perdere”. Focus su salumi Dop, formaggi e anolini (di cui si può consultare la ricetta, accanto a quella della spongata), ma non mancano le citazioni per il pesce di fiume, i formaggi, gli asparagi e i vini, dal Gutturnio al Monterosso. 

Un vero e proprio invito ad assaporare il territorio, che il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri definisce “una preziosa vetrina sulle eccellenze culinarie della nostra tradizione, nonché sulle suggestioni tra storia, cultura e natura che Piacenza e le sue vallate possono offrire ai visitatori. Il nostro territorio si deve sempre più caratterizzare come una destinazione turistica, puntando sulle sue straordinarie eccellenze. Gli ultimi dati sui flussi turistici sono alquanto lusinghieri, con un deciso aumento delle presenze rispetto agli anni precedenti, anche grazie alla collaborazione instaurata all’interno di Destinazione Turistica Emilia. Abbiamo nei prossimi mesi in programma diversi importanti appuntamenti che, partendo dalla leva dell’enogastronomia – come il Gola Gola Festival di giugno o la presentazione della Guida Michelin – possono fungere da traino per un ulteriore passo in avanti in ottica di promozione territoriale”.

 

Fonte: Comune di Piacenza

Editoriale: - "Sisma 2016 Centro Italia, lo Stato delle cose" -Latte spot, burro e panna ancora in leggero calo. - Cereali e dintorni. USDA replica perfettamente i dati precedenti - Pomodoro, accordo tra OI, Regione Emilia-Romagna e filiera per la formazione in ambito lavorativo - Ponte di Colorno: Provincia e Università lavorano a definire il sistema di controlli - Parmigiano Reggiano: nuovo partner di Jeune Restaurateur D'europe -

SOMMARIO Anno 18 - n° 11 17 marzo 2019
1.1 editoriale
"Sisma 2016 Centro Italia, lo Stato delle cose"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot, burro e panna ancora in leggero calo.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot, burro e panna ancora in leggero calo. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA replica perfettamente i dati precedenti
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
5.1 pomodoro e formazione Pomodoro, accordo tra OI, Regione Emilia-Romagna e filiera per la formazione in ambito lavorativo
5.2 appennino e bonifica La Bonifica Parmense a lavoro sulle strade dell'appennino parmense
6.1 siccità reggio emilia Emilia Centrale: Siccità e irrigazione, la situazione
6.2 ponte sul po Ponte di Colorno: Provincia e Università lavorano a definire il sistema di controlli
7.1 agroalimentare emilia romagna L'Emilia-Romagna del gusto: rinnovato l'accordo tra Regione e Unioncamere
8.1 SIMA Paris SIMA 2019: un clima d'affari sostenuto per un salone rivolto all'innovazione
9.1 ambiente e clima Global Climate Strike For Future - anche da Parma tutti dietro a Greta
9.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: nuovo partner di Jeune Restaurateur D'europe
10.1 crisi idrica Riunito a Parma l'Osservatorio sulle crisi idriche
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Parlano i docenti coinvolti nel progetto, Vanali e Montepara. Un sistema di controlli tra i più complessi e avanzati d'Italia, costo: un milione di euro circa in 10 anni. Si valuterà con le Prefetture anche la possibilità di elevare sanzioni in remoto per chi supera il peso limite. Il ponte sarà aperto il 5 giugno in condizioni di sicurezza.

Parma, 14 marzo 2019 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità non si sottrae al confronto col Comitato Treno Ponte Tangenziale e risponde punto per punto ai rilievi avanzati, per non lasciare nessun dubbio nei cittadini che sono così solleciti nei confronti dell'Amministrazione e del suo operato.

All'ing. Scaroni, in quanto progettista incaricato dei lavori del ponte, era stata affidata la redazione di un progetto preliminare di fattibilità tecnico - economica del monitoraggio delle strutture del ponte. L'ing. Scaroni ha quindi prodotto una prima elaborazione, che ha individuato gli elementi del ponte da sottoporre a monitoraggio e una stima sommaria dei costi.

Non ha però affrontato nel dettaglio le modalità di installazione e trasmissione e interpretazione dei dati, che richiedono particolari attrezzature, come la posa di fibra ottica.
Occorre quindi anche uno studio più dettagliato, che è esattamente l'oggetto di un accordo della Provincia con l'Università di Parma in via di stipula, che comprenderà anche la valutazione dei dati trasmessi dal sistema nei prossimi 10 anni; la collaborazione tra i tecnici della Provincia e gli specialisti dell'Università è già avviata da alcuni mesi.

Il sistema sarà uno dei più complessi e avanzati in Italia, che prevede tra l'altro 150 punti di lettura dei movimenti, per un importo stimato che si aggira intorno a un milione di euro in 10 anni.

"Il monitoraggio continuativo e di lungo periodo di una struttura importante e complessa quale il ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore, richiede non solo una elevata competenza nel campo dell'Ingegneria civile, ma anche una conoscenza dei sistemi di misura e delle loro prestazioni metrologiche necessaria a garantire l'affidabilità e la continuità della misura per tutto il periodo richiesto – spiega il prof. Marcello Vanali esperto in Metrologia dell'Università di Parma che collabora al progetto - Tali competenze devono essere integrate in fase di progettazione del sistema di monitoraggio, nella fase di installazione e collaudo dello stesso e nella fase di gestione/analisi del dato a seguire."

"Il progetto di monitoraggio originale è stato rivisto alla luce delle necessarie considerazioni di carattere misuristico e metrologico tipiche della disciplina dello structural health monitoring con il duplice scopo di aumentare l'efficacia del monitoraggio e di garantirne l'affidabilità nel lungo periodo - precisa il prof. Antonio Montepara dell'Università di Parma, anch'egli coinvolto nel progetto - Sono state ottimizzate le necessità di tipo strutturale (tipologia e numero dei sensori) e le stesse sono state integrate con una proposta di set-up tale da garantire la stabilità e l'accuratezza della misura nel tempo. E' stato ripensata anche la tipologia e la quantità di dati che dovranno essere resi disponibili al fine di garantirne l'intelligibilità e la reale possibilità di un'analisi efficace da parte degli strutturisti che saranno chiamati ad esprimersi sulla base delle misure fornite dal sistema."

La Provincia di Parma chiarisce inoltre che è prevista anche l'installazione di un sistema – omologato dal Ministero dei Trasporti – per il controllo dei carichi transitanti sul ponte. Si valuterà con le Prefetture la possibilità di elevare sanzioni in remoto, ad oggi non consentite, per chi supera il peso limite.

Il ponte sarà aperto il 5 giugno prossimo, in condizioni di piena sicurezza.

Summit in bonifica con gli agricoltori a causa dell'emergenza anticipata. Presi alcuni provvedimenti straordinari in attesa delle piogge che non arrivano. (In allegato il documento pdf AVVIO IRRIGAZIONE)

REGGIO EMILIA – 15 Marzo 2019 – Incontro straordinario sull'emergenza idrica causata dalla eccezionale ondata di siccità nella sede del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale tra amministratori, dirigenti dell'ente e i rappresentanti delle associazioni agricole dei territori interessati nelle province di Reggio Emilia e Modena.

Al centro del focus, tra gli altri temi agroambientali affrontati, si è approfondito nel dettaglio l'anticipato avvio del servizio irriguo gestito dal Consorzio stesso a beneficio delle colture tipiche del comprensorio. I tecnici dell'Emilia Centrale hanno assicurato i rappresentati degli agricoltori che il servizio irriguo è già stato avviato in particolare nella zona dei prati stabili della Val d'Enza, dove, in questo particolare frangente, si registra la maggiore esigenza di acqua per l'utilizzo irriguo.

Oltre a questo rilevante provvedimento emergenziale in questi giorni è stata contestualmente attivata anche la derivazione dal Fiume Secchia, per la quale si è provveduto a tempo di record a sistemare l'invaso danneggiato dalla piena del 3 febbraio scorso.

Per quanto concerne le prese di risorsa idrica dal Fiume Po a Boretto invece saranno necessari ancora alcuni giorni prima dell'attivazione dell'impianto idrovoro a causa del fenomeno dell'insabbiamento dovuto alla minor portata nell'alveo del grande fiume padano.

Entro la fine del mese - in concomitanza con il previsto e significativo aumento delle esigenze irrigue per i nostri campi - il sistema andrà a regime in modo da soddisfare le richieste sperando naturalmente in qualche precipitazione che tarda troppo ad arrivare. Nel corso del summit all'Emilia Centrale sono stati inoltre presentati anche gli importanti interventi sulla rete irrigua essenziali per un'equilibrata e calibrata distribuzione dei flussi nei periodi di preponderante necessità collettiva: quello alla Botte Bentivoglio su alcuni impianti di sollevamento e sui altri canali principali per poter avviare regolarmente una stagione irrigua che si presenta lunga e particolarmente impegnativa, stante le portate " già estive" di Fiumi e Torrenti, lo scarso livello di grandi laghi alpini e la poca neve caduta in montagna.

Da più parti è stata infine manifestato l'auspicio che, a fronte di una situazione che già da ora si dimostra particolarmente difficile, i vincoli derivanti dalla normativa comunitaria sulle derivazioni da Fiumi e Torrenti vangano applicati tenendo conto della straordinarietà della situazione che si sta delineando.

 

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Lo spirito dell'accordo tra il Consorzio e JRE non è di "sponsorship" ma di concreta volontà di costruire un percorso a partire dalla condivisione dei valori. L'accordo ha durata triennale e prevede numerose iniziative in tutta Europa.

Reggio Emilia, 15 marzo 2019 – A partire dal 2019 e per i prossimo triennio, il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà partner dell'associazione Jeune Restaurateur d'Europe: il network europeo che riunisce i migliori e i più giovani rappresentanti dell'alta gastronomia.

Nata in Francia alla metà degli anni Settanta, Jre - Jeunes Restaurateurs d'Europe oggi conta più di 350 ristoranti affiliati distribuiti in 15 Paesi, rappresentanti di altrettante interpretazioni culinarie.

L'associazione è presente in Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Germania, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Regno Unito.

La compagine italiana è composta da 83 cuochi ed è guidata da Luca Marchini, titolare del Ristorante L'Erba del Re di Modena.

Prima tappa del nuovo percorso sarà il XXVI Congresso Nazionale di JRE Italia che si terrà domenica 17 e lunedì 18 marzo alla Comunità di San Patrignano.
Lo spirito dell'accordo tra il Consorzio e JRE non è di "sponsorship", ma di concreta volontà di costruire un percorso a partire dalla condivisione dei valori. Proprio per questo motivo il Consorzio ha come obbiettivo quello di coinvolgere i membri JRE in momenti di formazione e divulgazione volti ad approfondire le caratteristiche che rendono il Parmigiano Reggiano unico e differente dagli altri formaggi e così versatile in cucina.

Nel corso dell'anno, in concomitanza con le assemblee nazionali JRE dei diversi paesi, il Consorzio organizzerà dei seminari per sottolineare le specificità del Parmigiano Reggiano DOP: dalla biodiversità che lo caratterizza alle diverse stagionature passando per il food cost, il taglio, la conservazione e la valorizzazione sul menù. Oltre a questo, nel quadro della collaborazione, il Consorzio ha in programma di organizzare incontri e contest per valorizzare il Parmigiano Reggiano e creare cultura di prodotto.

 

 

Venerdì, 15 Marzo 2019 07:58

Grandvision incontra ogni sguardo

L'accoglienza è ora consapevole all'interno dei negozi GrandVision. Un importante progetto di formazione e accoglienza voluto da GrandVision Italy insieme a Link@ut, la startup nata per migliorare la qualità di vita delle persone con autismo.

Incontriamo Ogni Sguardo è il nome della partnership nata tra GrandVision Italy e Link@ut per migliorare la qualità di vita delle persone con autismo e delle loro famiglie.

Questa "favola moderna" non solo punta a rendere più accessibili i servizi legati al mondo dell'ottica, ma offre un'opportunità di sviluppo innovativa alle aziende che desiderano investire sulla formazione dei dipendenti facendo entrare nel proprio DNA il concetto di Accoglienza Consapevole.

L'idea alla base del progetto nasce da Link@ut: la startup che ha come obiettivo quello di formare un network nazionale di imprese e pubblici esercizi in grado di gestire in modo professionale la diversità, certificando punti vendita "autism friendly" denominati Link@ut Points.

«Siamo lieti di essere presenti alla giornata di formazione sul progetto "Incontriamo ogni sguardo" per l'accoglienza consapevole delle persone con autismo. – ha dichiarato l'Assessore del Comune di Bologna Marco Lombardo –un progetto che nasce nella nostra regione con la startup Link@ut e si sviluppa grazie ad un grande retailer internazionale come GrandVision, la cui sede italiana si trova a Bologna. Per il territorio si tratta di un'iniziativa importante che riguarda il lavoro e l'innovazione sociale, confermando quanto il tema dell'accessibilità sia strategico per il futuro della nostra Città.
Bologna ha per tradizione e per vocazione una dimensione europea e vuole essere inclusiva di tutte le diversità perché non vengano lasciate da sole le persone più fragili e questa giornata ne è un esempio virtuoso».

«Come padre di un ragazzo con autismo, ho capito che uno degli ostacoli più complessi per chi vive questa situazione è l'impatto con la società. Senza accoglienza consapevole e senza un network di strutture adatte e formate a questo scopo, per le persone autistiche e le loro famiglie uscire di casa, anche per le attività più semplici come l'acquisto di un occhiale, diventa un' azione faticosa- Spiega Enrico Maria Fantaguzzi founder Link@ut - Per questo, in ciascun punto vendita GrandVision (ora 13 nell'area di Bologna ed Emilia Romagna), le persone con autismo troveranno personale formato ad accoglierle, sulla base di uno specifico protocollo, in modo adeguato e facilmente identificabile da una spilla con uno "smile blu"».

A sua volta Jörg Mingers, Amministratore Delegato di GrandVision Italia, sottolinea: «La comunicazione e l'interazione fra persone con e senza autismo è molto complessa, poiché esse percepiscono realtà totalmente differenti. Questo aspetto, insieme ad una scarsa informazione, porta spesso all'esclusione delle prime dalle normali dinamiche sociali. Abbiamo deciso di unirci alla mission di Link@ut per sensibilizzare le nostre persone su un tema quantomai attuale (solo in Italia ci sono più di 600.000 persone con autismo e si stima siano 6.000.000 quelle a loro correlate) e per avvicinarci consapevolmente e con i giusti strumenti a tutti i clienti che vivono nei nostri store un'esperienza di acquisto differente. Il nostro desiderio è quello di poter diventare per loro e per le loro famiglie un punto di riferimento sicuro nel settore e di contribuire attivamente alla loro inclusione sociale».

Aderendo a questo progetto, GrandVision dimostra di voler investire su una più ampia consapevolezza, aprendosi ad un punto di vista completamente nuovo. In questa prima fase, vede coinvolti 57 dipendenti in 3 giornate intere di formazione che sono state ospitate dall'Istituto Zaccagnini, la più grande scuola di ottica e optometria in Italia.

Inoltre, il progetto Incontriamo Ogni Sguardo è per GrandVision un'ulteriore dichiarazione di impegno e un'occasione importante per dimostrare che offrire il miglior servizio non significa offrirne uno uguale per tutti, ma il migliore per ciascuno.

Migliori in Italia - Campioni del servizio 2018-2019

GrandVision vince il premio per il MIGLIOR SERVIZIO IN ITALIA nel settore dell'ottica, a stabilirlo è la più ampia indagine sul livello del servizio offerto dalle aziende in Italia, "Migliori in Italia - Campioni del servizio," realizzata dall'Istituto tedesco Qualità e Finanza.
L'analisi, frutto di oltre 200.000 giudizi di consumatori italiani, è stata sviluppata in cooperazione con l'Università Goethe di Francoforte e coinvolge 900 aziende appartenenti a più di 100 settori.

About GrandVision
GrandVision, retailer internazionale nel settore dell'ottica, è presente in 44 Paesi con oltre 7.000 punti vendita nel mondo e oltre 36.000 dipendenti, offrendo le migliori soluzioni visive a condizioni sempre vantaggiose.
Perseguendo la mission "In Eye Care, We Care More", GrandVision opera da oltre 100 anni mediante insegne locali affermate e riconosciute, generando un fatturato di 3.5 miliardi di euro. In Italia GrandVision è presente con oltre 400 negozi tramite le insegne GrandVision by Avanzi, GrandVision by Optissimo, Solaris, Corner Optique, ed online con la nuova piattaforma eCommerce grandvision.it, affermandosi come leader nel settore retail dell'ottica.

 

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Giovedì, 14 Marzo 2019 16:07

A Parma si girerà in risciò

A Parma si potrà girare anche in risciò, è questa la novità promossa dall'Assessorato alle Politiche di sostenibilità ambientale, guidato da Tiziana Benassi, in vista di Parma Capitale della Cultura Italiana per il 2020. L'introduzione dei risciò rientra nell'ambito delle azioni previste dalla Riforma della Mobilità ed alla luce della positiva sperimentazione dello scorso anno in occasione del “P – Day”, giornata dedicata ai pedoni, svoltasi nel corso della settimana europea della mobilità in settembre. Il Comune ha dato il via libera alla procedura per giungere alla pubblicazione di un avviso pubblico entro fine marzo per individuare i soggetti interessati a svolgere questo tipo di trasporto in città.

“L'introduzione dei risciò – sottolinea l'Assessore Tiziana Benassi - costituisce un'ulteriore azione che mettiamo in campo nel segno della sostenibilità, in modo che cittadini e turisti abbiano la possibilità di spostarsi in centro con mezzi alternativi all'auto privata. Sarà un’occasione per scoprire la città ed apprezzarne gli angoli più caratteristici. Si aggiunge, così, un altro tassello nell'ambito delle azioni legate alla Riforma della Mobilità, all'insegna di una serena, sana ed equilibrata riappropriazione dei nostri spazi pubblici”.

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I risciò sono mezzi di trasporto agili con impatto ambientale zero molto adatti per muoversi in centro storico. L'Assessorato alle Politiche di sostenibilità ambientale intende, quindi, promuovere un sistema innovativo e simpatico per favorire gli spostamenti con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale ma anche economica.

Va in questa direzione la delibera, approvata in questi giorni dalla Giunta Comunale, che costituisce un atto di indirizzo per la definizione del bando volto a individuare soggetti idonei a svolgere servizio di risciò, con mezzi elettrici a pedalata assistita, per il centro di Parma, con la possibilità di poter trasportare due o tre persone e con percorsi prestabiliti che tocchino i monumenti più significativi della città ducale e che ne promuovano le bellezze artistiche, culturali, storiche e le eccellenze enogastornomiche nell'ambito dei progetti legati a Parma Città Creativa per la Gastronomia UNESCO. Si tratta di un servizio che potrà essere prima di tutto utilizzato dai turisti, ma che costituisce anche una proposta accattivante per quei parmigiani curiosi di riscoprire, in tranquillità, le bellezze della petit capital, seduti comodamente su una "moderna carrozza", così come si delineano i nuovi risciò. 

Gli esempi dell'utilizzo del risciò come mezzo di trasporto non mancano, Milano costituisce certamente un termine di paragone. 

I nuovi risciò saranno attivati in via sperimentale per 18 mesi, a partire, indicativamente, da settembre prossimo, in modo da poter disporre per tutto l'anno 2020 di un servizio sostenibile e innovativo di questo genere in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura.

 

Fonte: Comune di Parma

 

Il gran giorno è arrivato. Domani pomeriggio la Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d’accesso da e per Castelnovo Monti – verrà finalmente inaugurata.

Quattro dopo la conclusione del primo stralcio (5,4 milioni di euro)  – 750 metri da Croce al Centro sportivo – sono stati infatti ultimati gli ultimi 500 metri (3,4 milioni), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l'adeguamento di via Fratelli Cervi, fino alla rotatoria su via Micheli. Da domani sarà dunque possibile bypassare il quasi chilometro e mezzo di Statale 63 che, con i suoi impegnativi tornanti, da sempre rappresentava uno dei punti più critici della viabilità provinciale.

I provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco – che ha comportato una riaggiudicaziozione dell’appalto alla Iembo Michele srl di Nocetolo di Parma nel maggio 2017 -  i principali ostacoli che la Variante ha dovuto superare nel corso di questi anni. “Dal punto di vista finanziario, per completare l’opera sono risultati fondamentali il piano di alienazione del patrimonio immobiliare non più stratetico per l’ente avviato dalla Provincia dopo la riforma Dlerio, ed in particolare il milione e 300.000 euro incassati con la vendita dei magazzini ex Car – sottolinea il presidente Giorgio Zanni – nonché i contributi della Regione Emilia-Romagna e il coinvolgimento di partner privati che il Comune di Castelnovo Monti è stato in grado di assicurare: grazie a questo lavoro di squadra è ora possibile  inaugurare un’opera davvero strategica per Castelnovo e per tutta la nostra montagna”.

All’inaugurazione della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, in programma domani,  venerdì 15 marzo, alle 15.30 a Castelnovo Monti, oltre al presidente della Provincia Giorgio Zanni interverranno anche Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, presidente e sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, ed il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini. La cerimonia sarà allietata dalla Banda musicale di Felina e, dopo il taglio del nastro alla rotatoria nei pressi del Centro sportivo, è previsto un brindisi allo Sport Wellness Village Onda della Pietra. 

La società milanese ha acquisito la bolognese CI.ERRE TECH S.r.l., società specializzata nella produzione di manifolds (blocchi) per il comparto oleodinamico.

NORD FLUID S.p.A, società leader nel settore della distribuzione di componenti oleodinamici e Fluid Conveyance, con oltre 38 milioni di euro di fatturato e 125 dipendenti, acquisisce la società emiliana CI.ERRE TECH S.r.l., azienda specializzata nella produzione di manifolds (blocchi) per il comparto oleodinamico.
L'acquisizione è stata finalizzata, mercoledì 13 marzo dal Group CFO Alberto C. Magrì.

L'aggiunta della realizzazione di manifolds su disegno del cliente, supportandolo anche dal punto di vista tecnico/tecnologico, consentirà al Gruppo NORD FLUID S.p.A di completare l'offerta nel mercato oleodinamico, confermandone l'assoluta leadership nel medesimo settore.
CI.ERRE TECH S.r.l. ha messo a punto una gamma di manifolds modulari adatti all'altissima pressione (fino a 5000bar), che consentiranno a NORD FLUID S.p.A, di ampliare l'attuale portfolio tecnologico; di accrescere le competenze nel relativo comparto; di aumentare l'offerta di prodotti; di essere più vicini ai nostri clienti e di ottimizzazione la presenza manifatturiera del Gruppo che ci consentirà una crescita a livello organico e di fatturato
L'operazione è stata resa possibile anche dal supporto finanziario di UniCredit che affianca il Gruppo Nord Fluid sia nelle attività italiane che quelle estere.

«L'acquisizione di CI.ERRE TECH S.r.l. - dichiara l'Ing. Daniele Brambilla, Group CEO di NORD FLUID S.p.A - ci consente di completare l'offerta alla nostra clientela, che da tempo richiedeva che la nostra gamma di prodotti includesse anche il segmento manifolds. Siamo molto grati a UniCredit, e in particolare ai referenti del Centro Corporate di Legnano, per l'importante sostegno fornito nell'acquisizione».

CI.ERRE TECH S.r.l. "a NORD FLUID Family Company" si unisce da oggi alle altre società del Gruppo: Tecnoil S.r.l. (Portogruaro), Nord Fluid Hidravlika d.o.o. (Slovenia) e OMV S.p.A. (Vercelli).

Milano, 13 marzo 2018

Nel 2018 le esportazioni regionali rallentano (+5,7 per cento), ma continuano a procedere più rapide del commercio estero nazionale (+3,1 per cento). L’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per valore delle esportazioni e cresce un po’ più della Lombardia, staccando Veneto e Piemonte. L’andamento è determinato da buoni risultati sui mercati europei, in particolare dell’Unione, e da una buona crescita sul mercato statunitense, che compensano la tendenza più contenuta sui mercati asiatici. Il risultato deriva dal macro-settore macchinari e mezzi di trasporto, con la moda; segno rosso per industria della ceramica e vetro.

Tra gennaio e dicembre, le esportazioni dell’Emilia-Romagna sono salite a quasi 63.427 milioni di euro, corrispondenti al 13,7 per cento dell’export nazionale, con un aumento del 5,7 per cento, secondo i dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane, analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna. L’export nazionale ha mostrato una tendenza positiva, ma molto meno dinamica (+3,1 per cento). L’Emilia-Romagna diviene la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (27,4 per cento) e seguita a un’incollatura dal Veneto (13,7 per cento) e poi dal Piemonte (10,4 per cento). Le esportazioni dell’Emilia-Romagna e della Lombardia sono aumentate molto rapidamente (+5,7 e +5,2 per cento rispettivamente), mentre quelle del Veneto hanno mostrato una minore forza (+2,8 per cento) e quelle dal Piemonte sono rimaste al palo (+0,4 per cento). 

I SETTORI 

Il risultato regionale è da attribuire principalmente all’importante industria dei macchinari e delle apparecchiature, che ha realizzato il 29,3 per cento delle esportazioni regionali, anche con un aumento delle vendite limitato al 4,7 per cento. Gli altri contributi più rilevanti sono stati quelli forniti dalle industrie dei mezzi di trasporto, con una crescita del 7,0 per cento, e della moda (+6,4 per cento). La tendenza è stata più rapida per le apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (+7,0 per cento) e l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo (+7,5 per cento). Note dolenti dal marcato arretramento dell’export dell’industria ceramica e del vetro (-3,1 per cento). 

LE DESTINAZIONI

L’andamento positivo si è fondato sulla capacità di cogliere risultati positivi sui mercati europei (+6,2 per cento), in particolare dell’Unione (+7,0 per cento) e di sfruttare una buona crescita su quelli americani (+6,0 per cento) a fronte di una dinamica più contenuta su quelli asiatici (+3,1 per cento). Sui singoli Paesi, buona la crescita sul mercato della Germania (+6,5 per cento), che ha assorbito il 12,6 per cento dell’export regionale, il boom delle vendite nel Regno Unito (+13,0 per cento) e una valida tendenza positiva delle vendite negli Stti Uniti (+7,2 per cento) e in Cina (+6,2 per cento). Al contrario flettono le esportazioni verso il Brasile e crollano quelle verso la Turchia (-21,6 per cento).


Esportazioni emiliano-romagnole e italiane: tasso di variazione tendenziale (1) e indice (2)

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(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente (asse sx). (2) Indice: media mobile degli ultimi quattro trimestri, base anno 2008 = 100 a valori correnti (asse dx).

Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

 

Fonte: Unioncamere ER 

Sport - Si arricchisce ancora il cartellone dell'Emilia-Romagna: i Campionati italiani di ciclismo in Alta Val Taro, nell'Appennino parmense, dal 28 al 30 giugno. Due le prove in programma: cronometro e in linea. Cinque i Comuni interessati: Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano, Tornolo. Il sopralluogo di Davide Cassani e la sfida Moser-Saronni che torneranno in bici a 38 anni dal duello che li vide protagonisti sulle stesse strade. L'appuntamento a poche settimane dalla conclusione del Giro d'Italia, che vedrà anch'esso protagonista l'Emilia-Romagna.

Bologna -

Una grande tradizione che si rinnova. Terra di grandi campioni – da Ercole Baldini a Vittorio Adorni, fino a Marco Pantani, per citarne solo alcuni – l’Emilia-Romagna è protagonista della stagione ciclistica 2019.

Dal 28 al 30 giugno prossimi, gli atleti del pedale si daranno appuntamento in Alta Val Taro, appennino parmense, dove si svolgeranno i Campionati italiani di ciclismo su strada. Evento che arriverà a poche settimane dalla chiusura del Giro d’Italia, che quest’anno vede al centro l’Emilia-Romagna con Bologna città della “Grande partenza” l’11 maggio e RiccioneRavennaModena e Carpi, oltre San Marino, tutte località di arrivo o destinazione di una tappa.

Saranno due le gare in programma nella competizione che assegnerà i titoli nazionali: la cronometro individuale del 28 giugno e la prova in linea su strada del 30 giugno. A fare da scenario, la montagna in provincia di Parma e in particolare i comuni di AlbaretoBedoniaBorgo Val di TaroCompianoTornolo.  

“In un cartellone già ricco di appuntamenti suggestivi e di alto livello- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- inseriamo un’altra grande festa di sport per l’Emilia-Romagna. Grandi campioni, tifosi, organizzatori, turisti troveranno una terra pronta ad accogliergli con l’entusiasmo e il senso dell’ospitalità che da sempre la contraddistinguono. Un ulteriore valore aggiunto sarà rappresentato dalla bellezza dei territori che ospiteranno la competizione, quell’Appennino parmense in cui ambiente, storia, cultura e tradizioni enogastronomiche convivono ancora oggi in un raro equilibrio. Fra due settimane la fase finale della Coppa Italia di calcio a 5 in sei comuni di cinque province, il Giro d’Italia a maggio, i Campionati europei di under 21 di calcio sempre a giugno. A luglio la Beach Volley World League a Cervia, dove, a fine settembre, verrà ospitata l’Iron Man, la gara di triathlon che attira atleti da appassionati da tutto il mondo. E i campionati nazionali di ciclismo: un altro grande evento- chiude Bonaccini- che come Regione abbiamo sostenuto, convinti che lo sport sia uno straordinario elemento di attrattività turistica e di valorizzazione del territorio”.

 

IL SOPRALLUOGO DI CASSANI, POI SARONNI E MOSER IN SALITA VERSO IL CASTELLO DI COMPIANO

Una grande classica del ciclismo professionista che torna a 38 anni di distanza negli stessi luoghi che nel 1981 videro la vittoria di Francesco Moser, dopo una gara combattutissima con Giuseppe Saronni.  E proprio Moser e Saronni ritorneranno a giugno (la data è in corso di definizione) sul “luogo del delitto” per pedalare di nuovo sulla salita che porta al Castello di Compiano. 

Ma ancora prima, un altro appuntamento da non perdere per gli appassionati della bicicletta: il 1^ aprile sarà Davide Cassani, oggi commissario tecnico della nazionale italiana, nonché presidente di Apt servizi Emilia-Romagna, a visionare il percorso, compiendo un sopralluogo insieme alla Commissione tecnica della Lega.

Organizzati dal Comitato Alta Valtaro, insieme al gruppo sportivo Gs Emilia, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, i Campionati italiani di ciclismo su strada sono stati presentati oggi a Bologna. Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al presidente BonacciniSabina Delnevo, sindaco di Compiano, Adriano Amici, presidente di Gs Emilia, Daniela Isetti, vicepresidente vicario della Federazione ciclistica italiana, e Beppe Conti, giornalista di ciclismo, opinionista di Rai Sport, membro del Comitato organizzatore.  

 

UN UNICO APPUNTAMENTO PER DUE GARE: LA CRONO INDIVIDUALE E LA PROVA SU STRADA

Due, dunque, gli appuntamenti dei Campionati italiani su strada 2019: 

-la crono individuale del 28 giugno, con arrivo e partenza a Bedonia per un percorso che toccherà tutti i cinque comuni dell’Alta Val Taro. Una distanza di 34 km con un dislivello di 385 metri, che rilascerà il titolo di campione italiano cronometro 2019, attualmente detenuto da Gianni Moscon;

- la prova in linea su strada del 30 giugno, per complessivi 232,90 km e un dislivello di 3.942 metri: un primo circuito (da percorrere due volte) di 49,78 km e un dislivello di 738 metri, con partenza e arrivo a Borgo Val di Taro, passando per AlbaretoCompianoBedoniaTornolo; un secondo (da ripetere dieci volte) di 12,30 km e un dislivello di 235 metri, tutto nel territorio di Compiano. Il vincitore di questa competizione potrà fregiarsi del titolo di campione italiano su strada e indossare la maglia tricolore. Campione uscente: Elia Viviani.

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                                     I due circuiti della prova in linea su strada

UNA GRANDE CLASSICA DAL 1906: IL RECORD DI GIRARDENGO, 9 VITTORIE

Scorrendo il palmares di questa competizione nata nel 1906, si ritrovano tutti i grandi protagonisti del ciclismo italiano su strada, da Costante Girardengo, che vinse il titolo ben nove volte, passando per Alfredo Binda e Learco Guerra. Né potevano mancare le grandi coppie del ciclismo italiano: Gino Bartali e Fausto Coppi che si misurarono in queste prova diverse volte, portando a casa quattro trofei ciascuno. E, tra anni Settanta e Ottanta, Francesco Moser e Giuseppe Saronni.  In tempi più recenti oltre a Elia Viviani, sono saliti sul podio anche Fabio Aru campione 2017 e naturalmente Vincenzo Nibali che ha conquistato l’oro nel 2014 e nel 2015. Senza dimenticare Giacomo Nizzolovincitore nel 2016./PF

 

Oggi gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Parma sono stati i protagonisti dell’incontro tenutosi in Sala del Consiglio. I ragazzi, nei maggiorenni o prossimi alla maggiore età, sono stati invitati per ricevere una copia della Costituzione della Repubblica Italiana proprio all’interno del Municipio e, nello specifico, nella Sala Consiliare simbolo di democrazia.

Accompagnati dai rispettivi Dirigenti Scolastici, sono stati accolti da Alessandro Tassi-Carboni, Presidente del Consiglio Comunale, da Nicoletta Paci, Assessora alla Partecipazione e ai Diritti dei Cittadini e da Leonardo Spadi, Consigliere Incaricato alla Partecipazione Giovanile. 

Un’occasione importante quella di questa mattina e ricca di significato. Il Presidente Tassi- Carboni ha introdotto l’incontro: “Oggi vi abbiamo chiamati qui in Municipio perché sarete i cittadini di domani e vogliamo consegnarvi i principi su cui è nata e su cui si basa la Repubblica Italiana. Un invito quindi a leggere la Costituzione, a farla vostra per vivere i valori che essa contiene mettendoli in pratica”.

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“Siete chiamati alla partecipazione della vita sociale e politica della città esercitando tutti i diritti e doveri, rispettando le regole che la Costituzione chiede. Dobbiamo conoscerla a fondo, rispolverarla anche più volte nel nostro percorso, e riconoscerne il valore”, ha evidenziato l’Assessora Paci.

Il 17 marzo sarà il 158° Anniversario dell’Unità d’Italia e oggi abbiamo voluto che ciascuno di voi avesse una copia della Costituzione così che possiate leggerla, appropriarvi dei principi e rispettare i valori che contiene. Valori che sono attuali e richiedono sempre grande attenzione”, ha sottolineato Spadi.

Giulio Bricoli, Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti, ha esortato ad avere la conoscenza dei principi della Costituzione come  buon inizio per diventare dei buoni cittadini.

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L’iniziativa è promossa dal Comune di Parma e ha l’obiettivo di sensibilizzare sempre più i giovani sul significato della Carta Costituzionale e sul percorso che ha portato alla sua stesura. 

Le scuole che hanno partecipato: I.P.S.I.A. "Primo Levi", I.T.E. "G.B. Bodoni", I.T.E. "M. Melloni",  I.S.S. "C. Rondani", I.T.I.S. "L. Da Vinci", Liceo Artistico "P. Toschi", I.S.S. "Galilei-Bocchialini", I.S.S. "P. Giordani", Liceo Scienze Umane "A. Sanvitale", Liceo Classico "Romagnosi", Liceo Classico e scientifico "M. Luigia" , Liceo Scientifico "G. Marconi", Liceo Scientifico "G. Ulivi", Liceo Scientifico e Musicale “A. Bertolucci”, Scuola per l'Europa.

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Fonte: Comune di Parma                             

Si è rinnovato anche quest'anno l’appuntamento del Luna Park di largo Simonini con i ragazzi con disabilità di Parma e della sua provincia.

Circa 170 ospiti, con disabilità sia fisiche che psichiche, di tutti i centri socio occupazionali e socio riabilitativi del Distretto di Parma, insieme ai loro educatori e operatori, che hanno trascorso la mattinata nel divertimento delle giostre di San Giuseppe.

Al momento hanno partecipato il sindaco Federico Pizzarotti, insieme all'assessora ad Educazione e Inclusione Ines Seletti e a Mattia Salati, delegato del Comune alla disabilità, che hanno sottolineato la generosità dei gestori del Luna Park, rappresentati da Mario Maggi e Flavio Carletti, nel mettere a disposizione le giostre per la mattinata, terminata inoltre con una merenda offerta dagli esercenti a tutti i partecipanti.

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Corso gratuito di difesa personale e psicologica a cura di Qwan Ki Do, con il patrocinio del Comune di Parma, Assessorato alla Partecipazione, diritti dei cittadini e pari opportunità. Il corso è rivolto a donne dai 13 anni in su. Per reagire a tutti i fatti di cronaca di violenza sulle donne, il Comune di Parma offre in modo gratuito per tutte le cittadine il corso di difesa personale e psicologica per imparare ad avere strumenti efficaci in caso di necessità.

Il corso comprende una parte teorica, a cura della dottoressa, psicologa e psicoterapeuta Francesca Censi, ed una parte pratica con il maestro di Qwan Ki Do, esperto di difesa personale e del conflitto, Cristian Pallamidesi. Sono quattro le lezioni teoriche previste nella Sala Civica Barchessa di via Bizzozero, 13, nel Quartiere Cittadella, dalle 20.30 alle 22, nei giorni di mercoledì 3, 10, 17 e 24 aprile.

Sono tre le lezioni pratiche in programma alla Fight Accademy di Parma in strada dei Mercati 10, con la possibilità di scegliere tra due serie di appuntamenti: sabato 6, 13 e 20 aprile, dalle 11 alle 12, oppure lunedì 8, 15 e 29 aprile, dalle 21 alle 22. E' gradita la prenotazione per la partecipazione, in quanto il corso sarà a numero chiuso. 

Per info e prenotazioni: 3388431167, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Ben 17 milioni di interventi su strade e ponti della Provincia di Reggio Emilia. E' il Piano delle opere pubbliche 2019 che il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, ha presentato questa mattina insieme al consigliere delegato ed al dirigente alle Infrastrutture Andrea Carletti e Valerio Bussei.

"Per la prima volta da alcuni anni, grazie al piano pluriennale straordinario varato dal Governo Gentiloni nel 2018 per ovviare alla carenza di risorse delle Province, siamo in grado di passare da una manutenzione legata all'emergenza ad una manutenzione programmata che ci consentirà di risolvere diverse criticità", ha spiegato il presidente Zanni sottolineando come "ai fondamentali contributi dello Stato, ed anche della Regione Emilia-Romagna, si sommino le risorse che la Provincia è stata comunque in grado di stanziare mantenendo in questi anni i conti in ordine e i cofinanziamenti che diversi Comuni assicureranno per ulteriori opere finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale".

Manutenzione. Il programma degli investimenti è stato del resto predisposto dopo un confronto con tutte le Unioni dei Comuni, per verificare le priorità dei territori. Ne è uscito un Piano complessivo da 17 milioni di euro – dei quali 7,6 dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e 2,8 dalla Regione Emilia-Romagna - destinati ai 970 km di strade provinciali (quasi 13 quelli costituiti da oltre 630 ponti e viadotti), in massima parte dedicati alla manutenzione stradale, con interventi di asfaltatura, potatura e sfalcio erba, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, che partiranno a breve su tutto il territorio.

Ponti e viadotti. "Significativi anche gli investimenti per la sicurezza dei ponti, alla quale abbiamo assegnato quasi un terzo delle risorse – ha aggiunto il presidente Zanni – Si tratta di 5,2 milioni di euro, 3,8 dei quali per il ponte tra Guastalla e Dosolo grazie al Piano per interventi di emergenza sui ponti dell'asta del fiume Po varato dal MIT tra il 2017 e il 2018, destinati anche ai viadotti Saltino e Cerredolo della Sp 486R e ad altri ponti, tra cui quelli sul rio Sologno e sul rio Currada".

Frane. Poco più di 1 milione e 100.000 euro, in gran parte fondi regonali, sono stati destinati invece al ripristino della viabilità compromessa dalle frane: "Sulla Sp 8 a Polcione di Toano i lavori dovrebbe iniziare già in aprile, mentre per Pioppa di Villaminozzo e Rosano di Vetto abbiamo ultimato indagini geognostiche e relazioni geologiche, stiamo per eseguire la progettazione esecutiva", ha detto il consigliere delegato Andrea Carletti. Per quanto riguarda Vaglie di Ligonchio, la frazione in comune di Ventasso dove la Sp 91 era stata momentaneamente interrotta in passato da due frane, "per quella del 2017, la più grave, è in corso la progettazione esecutiva di un intervento da 700.000 euro, cofinanziato da Provincia e Regione, mentre per quella attivatasi ai primi di febbraio abbiamo richiesto all'Agenzia per la Sicurezza territoriale e Protezione civile della Regione Emilia-Romagna uno stanziamento di 200.000 euro per somma urgenza", ha aggiunto Carletti. Proprio sulle criticità legate al dissesto idrogeologico – complessivamente 90, che necessiterebbero di interventi per 12,7 milioni di euro, la Provincia di Reggio Emilia si è dotata da tempo di un piano, aggiornato praticamente in tempo reale, che sarà fondamentale per intercettare i prossimi finanziamenti, a partire da quelli annunciati dal Governo.
Sicurezza stradale.

Completano il quadro – come ha illustrato il dirigente al Servizio Infrastrutture, Valerio Bussei – 3 milioni e 274.000 euro (1,1 dei quali cofinanziati dai Comuni, 710.000 euro dalla Regione) per altri 13 interventi finalizzati a migliorare la sicurezza stradale: rotatorie -come quelle a Ponte Vettigano, San Faustino di Rubiera, Castellarano, Gualtieri e Tagliata di Guastalla - piste e passerelle ciclopedonali, attraversamenti protetti. "E' la riprova di come questo ente, nonostante il momento di difficoltà che le Province hanno attraversato, abbia saputo mantenere una piena dignità, trovando riscontro da parte dei Comuni, che si sono resi disponibili a cofinanziare numerosi interventi anche in considerazione della nostre capacità tecniche, in fase sia di progettazione sia di realizzazione delle opere", ha sottolineato il presidente Zanni, anticipando "ulteriori, potenziali risorse in arrivo grazie al prossimo avanzo di amministrazione, che intendiamo utilizzare per strade e scuole: altri 4 milioni circa, sperando che si arresti il crollo registrato nell'ultimo trimestre del gettito dell'Imposta provinciale di trascrizione, che rappresenta la nostra principale fonte di finanziamento".

Variante di Ponterosso. Questa mattina è stata anche annunciata l'inaugurazione della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, in programma venerdì 15 marzo alle 15.30 a Castelnovo Monti, alla presenza anche di Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, presidente e sottosegretario della Regione Emilia-Romagna, e del sindaco Enrico Bini. "Finalmente siamo riusciti a completare, dopo i ritardi legati ai vincoli del Patto di stabilità del Governo Monti e alla crisi dell'Unieco, un'opera strategica per la nostra montagna", ha detto Zanni.

Rabboni: "Questa best practice potrà essere estesa in tutto il Nord Italia. Legalità, eticità e valorizzazione professionale del lavoro sono nostri tratti distintivi"

C'è un accordo di collaborazione tra OI Pomodoro da industria del Nord Italia, Regione Emilia-Romagna e portatori di interesse della filiera dell'oro rosso – produttori agricoli ed industriali trasformatori - per definire politiche di formazione pubbliche in ambito lavorativo che siano specifiche per le esigenze del settore.

È questa la linea di indirizzo emersa, in maniera condivisa, dal confronto promosso, dall'OI, alla Stazione sperimentale dell'industria delle conserve alimentari di Parma in occasione di un confronto tra gli operatori della filiera del pomodoro, i sindacati e la Regione Emilia Romagna, territorio in cui si coltiva il 70% del pomodoro del Nord Italia (nel 2018 furono 24.140 gli ettari interessati dal pomodoro).

"La nostra proposta di collaborazione ha trovato riscontri positivi. L'OI – spiega il presidente Tiberio Rabboni - è pronta a ricoprire il ruolo di facilitatore di un dialogo sempre più intenso con la Regione Emilia-Romagna e con gli attori della filiera. Una best practice che potremmo poi estendere a tutto il Nord Italia. Vogliamo promuovere un maggiore e più sistematico investimento formativo pubblico a favore dei tecnici e degli addetti della filiera produttiva del pomodoro da industria, rendendoci disponibili per favorire un'intesa finalizzata ad un raccordo formale tra i programmi regionali di formazione tecnica e professionale e i fabbisogni specifici della filiera. Ci motiva la consapevolezza che la valorizzazione professionale del lavoro dipendente è oggi uno dei presupposti fondamentali per poter ulteriormente crescere in qualità, sostenibilità e competitività sui mercati interni ed internazionali. Vogliamo che la filiera del Nord Italia abbia sempre più nella legalità, nella tutela e nella valorizzazione professionale del lavoro e dei lavoratori un tratto distintivo inoppugnabile".

L'accordo, che si concretizzerà nelle prossime settimane quando verranno definiti gli aspetti pratici, è scaturito al termine di una tavola rotonda che – preceduta dagli interventi del professor Gabriele Canali dell'università Cattolica di Piacenza e del dirigente regionale per le politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza Francesca Bergamini – ha visto partecipare diversi soggetti del mondo del pomodoro e del lavoro e si è aperta con il saluto istituzionale dell'assessore regionale Patrizio Bianchi che ha messo in evidenza l'impegno sino ad oggi profuso dall'Emilia-Romagna.
"Per superare la stagnazione dei mercati interni – ha messo in evidenza Aldo Rodolfi, vicepresidente Anicav - è fondamentale puntare sulle esportazioni e, pertanto, è bene che la formazione si concentri sull'aumento delle competenze in termini di internazionalizzazione e di conoscenza delle normative dei mercati esteri. Non dimentichiamo poi che il nostro settore è fortemente stagionale: il pomodoro c'è per un paio di mesi all'anno ed in così poco tempo si concentra la possibilità di fare formazione su linee produttive che sono operative per non più di una sessantina di giorni".

Per il presidente del Consorzio agrario Terrepadane Marco Crotti serve una formazione specifica: "Tecnici o agronomi non escono mai sufficientemente preparati dai canali scolastici. C'è sempre bisogno di investire per introdurli al meglio nel mondo del lavoro. Serve una maggiore formazione, ad esempio sui temi dell'acqua e del risparmio idrico. In questo dovremo essere bravi a coordinare i fabbisogni della filiera, trasmettendo conoscenza delle nuove tecnologie".

Per Roberto Iovino (Flai Cgil nazionale) la formazione "Deve essere prevista lungo tutto l'arco della vita. Si deve evitare la dispersione formativa. Di sicuro al Nord Italia, al contrario di altre zone, si sta facendo un buon percorso rispetto ad una filiera del pomodoro che, tra Nord e Sud, mostra una grande contraddizione tra picchi di qualità e situazioni drammatiche e vergognose come la morte dei 16 braccianti di Foggia dello scorso anno. Facciamo in modo che il modello che si può sperimentare al Nord sia di riferimento anche per altre realtà".

Quindi intervento di Fabrizio Affaticati (segretario generale Fai Cisl Parma) che ha posto il tema della sicurezza: "È una questione trasversale che interessa tutti i lavoratori. In una filiera che fa della qualità il suo cavallo di battaglia è fondamentale che il lavoro a basso prezzo non trovi spazio. Giusto impegnarsi per un lavoro con contenuti tecnici e tecnologici".

Infine parola a Michele Distefano (Enapra Confagricoltura): "Senza competitività ed innovazione non si può andare avanti. Servono nuove competenze e per ottenerle bisogna investire in formazione. Il modo migliore per farlo potrebbe essere proprio la costituzione di un tavolo di lavoro che scaturisca dall'accordo tra OI, Regione e filiera".

FOTO 001 CON I RELATORI: Da sinistra Gabriele Canali, Tiberio Rabboni, Roberto Iovino, Aldo Rodolfi, Fabrizio Affaticati, Michele Distefano e Francesca Bergamini.
FOTO 002: Da sinistra Gabriele Canali, Francesca Bergamini e Tiberio Rabboni.

 

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Il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi replica all'attacco del Comitato e all'interrogazione di Rainieri. "Sui sensori o su altri dispositivi decidono i nostri tecnici, di concerto con la Provincia di Cremona. Non sono indispensabili per la riapertura del ponte. Non siamo tutti ingegneri, a ciascuno il suo mestiere. Il cantiere sta andando come un orologio, se continuiamo così i tempi saranno rispettati."

Parma, 12 marzo 2019 – Il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi replica all'attacco che il Comitato Treno Ponte Tangenziale, tramite il suo Presidente Paolo Antonini, ha lanciato nei giorni scorsi dalla pagina online di OglioPoNews e all'interrogazione che il consigliere Fabio Rainieri (Lega) ha presentato in Regione.
Antonini e Rainieri hanno sollecitato la Provincia ad emettere un bando per l'acquisto di sensori per il controllo della stabilità del ponte sul Po di Colorno - Casalmaggiore, ponte che è oggetto, come è noto, di lavori di ripristino, ventilando un allungamento dei tempi.

"La Provincia di Parma sta gestendo al meglio la situazione – replica il Presidente Rossi –Bisogna farsene una ragione: non siamo tutti ingegneri. Finora i nostri tecnici hanno dato buona prova: il bando di gara è stato condotto bene, ha già superato gli scogli del Tar e del Consiglio di Stato. Il cantiere va come un orologio, operano contemporaneamente sul ponte 50 operai e 15 mezzi d'opera; l'organizzazione è notevole, si lavora con la massima attenzione alla sicurezza, come richiesto dai servizi Ausl, che hanno già effettuato numerosi sopralluoghi; più passa il tempo e più aumenta la certezza di arrivare a fine lavori nei tempi previsti. Anche le condizioni meteo ci stanno aiutando. Dunque, perché questi attacchi da parte del Comitato e del consigliere regionale Rainieri? "

Rossi entra anche nel merito del tema dei sensori: "Non è vero che il ponte non potrà riaprire al traffico senza sensori, che servono invece sul lungo periodo – continua il Presidente della Provincia di Parma – Decideranno i nostri tecnici quale tipo di sensori occorreranno per il monitoraggio continuo del ponte e se per acquistarli sia necessaria una gara oppure no: stiamo studiando la soluzione più opportuna con l'Università di Parma, che ci ha messo a disposizione esperti di alto profilo. Ci sono varie possibilità tecniche, che vengono tutte vagliate, di concerto con la Provincia di Cremona. In ogni caso, si tratta di costi molto superiori di quanto pensino il Comitato e Rainieri. Non siamo tenuti a spiegare in anteprima le nostre procedure al Comitato, dobbiamo semmai renderne conto sia all'Anac (Autorità Anticorruzione) sia alla Corte dei Conti. Ciò che deve importare è che la riapertura sia entro i termini e in condizioni di piena sicurezza, con la strumentazione di controllo più idonea. Si sta studiando anche il problema del controllo del peso dei mezzi in relazione al limite di portata del ponte, e le eventuali misure sanzionatorie."

Nella foto: Il cantiere del Ponte sul Po di Colorno - Casalmaggiore - marzo 2019

Martedì 12 marzo, il personale docente e non docente di tutte le scuole statali di Parma protesterà dalle ore 16 alle ore 18 davanti alla sede dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Parma e Piacenza, in Corso Garibaldi 50 a Piacenza.

Il sit in è stato indetto dai cinque sindacati maggiormente rappresentativi del settore scolastico: Gilda, Snals, Cgil, Cisl e Uil. Manifestazioni simili si svolgeranno contemporaneamente in molte città italiane.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, illustra i motivi della protesta che riguarda per lo più l'annoso problema del precariato scolastico: "Il numero di precari che lavorano regolarmente nelle scuole nell'attuale anno scolastico è superiore a 100 mila. Lo scorso anno, a fronte delle quasi 60.000 cattedre disponibili per l'immissione in ruolo, solo la metà sono state effettivamente assegnate con il risultato di avere vacanti più di 32.000 cattedre in organico di diritto Il numero di pensionamenti previsto, grazie anche all'introduzione della Quota 100, risulta aggirarsi intorno alle 40.000 unità, portando quindi ad una disponibilità di più di 70.000 cattedre per il prossimo anno scolastico, l´età media dei docenti italiani è tra le più alte al mondo al punto che nei prossimi anni si prevede un numero di pensionamenti pari a 150/200 mila unità. Le procedure concorsuali previste sono quindi assolutamente inadeguate a fronteggiare una situazione che è destinata a diventare esplosiva se non si interviene con un provvedimento mirato. Lo Stato che ha bisogno di docenti, in particolare quelli di sostegno, preparati e specializzati; sarebbe logico e giusto che questi docenti fossero incentivati e stipendiatinon che ad essi venga chiesta una sorta di tangente di almeno un centinaio di euro per partecipare al test selettivo ed altri 2500/4000 € per partecipare al corso".

Lunedì, 11 Marzo 2019 05:47

Intossicazione all'ASP Azalea

In relazione all'episodio di intossicazione verificatosi oggi nel primo pomeriggio in alcuni ambienti dell'ASP Azalea di Borgonovo, la direzione sanitaria dell'Azienda Sanitaria di Piacenza, che ha gestito la maxiemergenza, comunica che nessuna delle persone coinvolte è in gravi condizioni o in pericolo di vita.

L'evento è stato scatenato dalle esalazioni tossiche dovute alla reazione chimica tra prodotti utilizzati per la sanificazione. La chiamata dalla centrale 118 è arrivata alle 15 e sul posto si sono recati i mezzi di soccorso del 118 che hanno coordinato le attività e richiesto ad ANPAS e CRI un potenziamento di ambulanze e pulmini per il trasporto dei pazienti.

Le persone più vicine alla fonte di intossicazione sono state soccorse immediatamente e portate al ps di Castel San Giovanni, mentre sul posto il personale sanitario ha prestato i primi soccorsi ai ricoverati e al personale della struttura che lamentava difficoltà di respirazione a seguito dell'inalazione della sostanza irritante.

Il personale medico dell'azienda nel frattempo ha contattato il centro antiveleni per condividere la terapia da somministrare ai coinvolti. In considerazione del fatto che la maggior parte degli intossicati sono persone fragili e di età avanzata, la direzione sanitaria ha provveduto ad aprire il reparto degenza breve, non occupato durante il fine settimana, richiamando in servizio parte del personale sanitario.

Tutti gli intossicati sono stati trasportati al ps di piacenza dove è stata aperto un'ambulatorio dedicato. Su indicazione del dott. Andrea Magnacavallo, direttore del ps, 21 pazienti rimarranno in osservazione all'ospedale di piacenza almeno per tutta la notte. L'episodio ha coinvolto in tutto oltre 40 persone.

(Piacenza 9/3/2019 20,27)

Editoriale: - PD in estasi! Adesso al lavoro, c'è un partito da ricostruire. - Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili - Cereali e dintorni. Mercati stanchi condizionati quasi esclusivamente dal cambio - Parmigiano Reggiano: il "prodotto di montagna" protagonista a Pitti Taste (Firenze 9-11 marzo) - SIMA vari - Meccanizzazione: le sfide a tutto tondo per accaparrarsi il futuro -

SOMMARIO Anno 18 - n° 10 10 marzo 2019
1.1 editoriale
PD in estasi! Adesso al lavoro, c'è un partito da ricostruire.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili. GRAFICI TENDENZA.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stanchi condizionati quasi esclusivamente dal cambio
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tendenze
5.1 concimazioni mais Mais: concimare bene per raccogliere meglio
5.2 parmigiano reggiano eventi Parmigiano Reggiano: il "prodotto di montagna" protagonista a Pitti Taste (Firenze 9-11 marzo)
6.1 fiume po Destinazione Po: a Parma giovedi' 7 marzo l'autorità presenterà il piano strategico.
7.1 viabilità Emilia - Lombardia Ponte Verdi in peggioramento
8.1 SIMA Paris Machine de l'Année 2019: tutti i vincitori
9.1 Meccanizzazione e eventi Nuovo calendario fieristico della meccanizzazione agricola? L'asse franco-tedesco non la spunta
9.2 Meccanizzazione e eventi Meccanizzazione: le sfide a tutto tondo per accaparrarsi il futuro.
10.1 nomine Parmigiano Reggiano: Carlo Mangini nuovo direttore marketing
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Destinazione Po: l'autorità di distretto ha presentato stamattina il piano strategico per la difesa e lo sviluppo del territorio nell'area del grande fiume. (Foto di Francesca Bocchia)

All'iniziativa, che si è tenuta a Palazzo Soragna a partire dalle 9, realizzata con il supporto della L6 WP1 del Progetto Creiamo PA e con il sostegno dell'UPI, è prevista la partecipazione di numerosi e qualificati portatori d'interesse di tutta l'estesa area distrettuale, istituzioni e membri del Governo.

Parma, 7 Marzo 2019 –  Quella organizzata nella location di Palazzo Soragna, in Strada al Ponte Caprazucca a Parma a partire dalle ore 9, è stata una mattinata di approfondimento dedicata alla conoscenza delle diverse attività di pianificazione e gestione della risorsa idrica nonché ai numerosi progetti di sviluppo ideati e realizzati dall'Autorità di Distretto del Fiume Po. Era dunque fondamentale coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati dall'aggiornamento dei nuovi Piani al fine di trarre una complessiva, ma approfondita valutazione di molteplici scenari socio-economico-ambientali.

Vasta la platea di invitati, tra cui i principali stakeholder istituzionali e tecnici del settore idrico e non solo.

L'introduzione della giornata, dopo i saluti di benvenuto della Presidente dell'UPI Annalisa Sassi, è stata la volta   dal Segretario Generale dell'Autorità Distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli.  Andrea Gavazzoli, è stato il coordinatore del convegno che ha visto succederesi qualificati relatori:

- MANIFESTO PER IL PO Luca Imberti, Presidente Manifesto per il Po;

- CONTRATTO DI FIUME Gabriela Scanu, Osservatorio Nazionale Contratti di Fiume MATTM;

- AGRICOLTURA TRA SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ Ettore Prandini, Presidente Nazionale COLDIRETTI;

- CONSORZI DI BONIFICA: EFFICIENZA NELLA DISTRIBUZIONE DELLA RISORSA IDRICA Francesco Vincenzi, Presidente nazionale ANBI (Consorzi di Bonifica).

La sessione di lavoro è stata conclusa dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Guido Guidesi.

 

 

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Giovedì, 07 Marzo 2019 16:14

Sciopero 8 marzo TreNord TrenItalia

Venerdì 8 marzo alcuni sindacati annunciano uno sciopero generale sul servizio ferroviario. Lo sciopero avrà inizio a mezzanotte e dovrebbe avere conclusione alle ore 21 con le solite corse garantite comunicate dal fornitore del servizio ferroviario nelle fasce orarie dalle 6 alle ore 9 e dalle 18 alle ore 21.

Senza nulla togliere alle motivazioni dell'ennesimo sciopero dei dipendenti ferroviari siamo a registrare l'ennesimo disagio annunciato per tutti i pendolari ed in particolar modo ci riferiamo doverosamente ancora una volta alla solita tratta "Parma - Brescia". L'ennesimo disagio che va ad accumularsi ai soliti ritardi e alle soppressioni ormai quotidiane dei treni.

Mentre ormai i viaggiatori convivono perennemente con un servizio da terzo mondo, arriva per le tratte a lunga percorrenza, un regalo decisamente poco gustoso, che sa di beffa, offerto per la ricorrenza della festa della donna. Parliamo di una semplice caramella gelee al limone che Trenitalia avrebbe voluto regalare a seguito di una costosa consumazione nell'area bar dei treni Frecciarossa. "Avrebbe" perché dopo l'indignazione sui social di tantissime mamme viaggiatrici e non, tutto è stato annullato. Rimane invece il disagio dello sciopero di giorno 8 marzo, proprio in concomitanza con la festa della donna. Un dono decisamente meno succoso della caramellina Cafferel che Trenitalia avrebbe voluto regalare.

Trenitalia e Trenord hanno davvero tanto da farsi perdonare. Negli ultimi anni i disservizi sono stati troppi. Avrebbero dovuto far viaggiare gratuitamente per l'8 marzo tutte le donne, e magari scontare del 50% tutte le tratte più lunghe e costose. Per le donne in possesso di abbonamento avrebbero dovuto garantire uno sconto almeno del 20% per gli abbonamenti successivi. Questo sarebbe stato un modo intelligente per festeggiare la festa della donna e per cercare di riprendere quel minimo di immagine che da anni ormai hanno smarrito, ridando parte di dignità alle viaggiatrici.

Una caramella non può e non potrà mai ripagare quello che stanno passando i pendolari.

Una speranza tuttavia per Trenord ancora c'è. Faccia in modo che le tre sigle sindacali spostino il loro sciopero. Questo si che sarebbe un regalo gradito dalle donne che del treno usufruiscono quotidianamente.

Il coordinamento del gruppo

AMO - COLORNO

Tavolo di coordinamento con Provincia e Università di Parma per potenziare l'azione corale sul territorio e valorizzare la fase operativa di raccolta delle acque alla vigilia di una stagione che si presenta già particolarmente difficile per le imprese agricole

Parma (PR), 6 Marzo 2019 – Un inverno sostanzialmente privo di precipitazioni consistenti e un improvviso innalzamento delle temperature offrono un panorama sulla prossima stagione irrigua non certo agevole da affrontare per le imprese agricole del nostro territorio: l'acqua caduta a Febbraio è stata completamente riassorbita e le prime colture già sembrano faticare proprio per la parziale carenza di risorsa idrica. È proprio per questo che il Tavolo di coordinamento sulla siccità guidato dal Consorzio della Bonifica Parmense – insieme a Provincia di Parma e Università degli Studi di Parma – ha riunito nei giorni scorsi i suoi esperti.

Dopo aver analizzato le tematiche generali sopracitate l'incontro ha focalizzato l'attenzione sulle possibili e praticabili azioni potenziamento della raccolta della risorsa idrica per finalità irrigue. Dapprima si è provveduto al censimento mirato delle infrastrutture vocate a questo tipo di utilizzo, alla mappatura del territorio con monitoraggio delle aree di maggiore inefficienza (bacinizzazione delle ex-cave oasi naturalistica Cronovilla; implementazione delle portate dei pozzi Tortiano e Torrano). Nel quadro generale del "climate change", rappresentato nella fattispecie dalla scarsità di precipitazioni che colpisce il territorio ed in modalità quasi endemica proprio le aree padane dall'Appennino al Po, gli enti coinvolti – consapevoli che il protrarsi di questa situazione potrebbe determinare un significativo calo delle produzioni agroalimentari del parmense con conseguente danno economico soprattutto per i mercati di pomodoro e foraggio per Parmigiano Reggiano – offrono ancora una volta il loro contributo con finalità di tradurre fattivamente nei prossimi mesi le necessarie progettualità volte al contrasto degli effetti dello stress idrico.

Il tavolo ha visto, tra gli argomenti all'ordine del giorno, anche gli interventi di ricarica della falda; il miglioramento della qualità delle acque dei depuratori; e un approfondimento sulle modalità efficienti d'irrigazione per aspersione e scorrimento: possibile trasformazione delle casse di espansione dei torrenti Enza (sul quale è stata anche dedicata una sessione a parte in merito al fabbisogno irriguo del suo territorio), Parma e Baganza in serbatoi ad uso plurimo. Discussi anche i dati sulle siccità storiche e sulle proiezioni a scala locale determinate dal cambiamento climatico, oltre alla valutazione delle risorse idriche stesse e ai progetti in cantiere (tra cui il depuratore Monticelli). Spazio per una ulteriore sessione sulla servitù di allagamento, sul progetto "Faldanet" dei laboratori di ricerca agronomica del CER – Canale Emiliano Romagnolo e sulla realizzazione dei nuovi invasi di Medesano e Noceto.

Particolarmente apprezzato l'intervento sulla gestione dell'acqua di Sergio Vallesi – collaboratore di importanti atenei e centri ricerca inglesi – che ha trattato i molteplici temi della valorizzazione dei metodi di raccolta e conservazione naturali della risorsa idrica. Proprio il direttore generale del Consorzio Fabrizio Useri – coordinatore del Tavolo – si è soffermato sull'importanza dell'intervento di Vallesi che determina una diversa visione di lettura del territorio, agevolando il compito di riconoscere e potenziare sistemi naturali di stoccaggio e irrigazione (ecostrutture) integrate alle infrastrutture esistenti e programmate, utilizzando soluzioni basate sulla natura (Nature-based Solutions, NbS), per individuare le aree di maggiore inefficienza e opportunità di intervento mediante particolari tecniche di mappatura.

Parmigiano Reggiano: Carlo Mangini nuovo direttore marketing, trade marketing e sviluppo commerciale del Consorzio. Manager ligure laureato in economia aziendale all'università di Genova, Mangini ha una lunga esperienza nel settore alimentare. Il suo incarico sarà pienamente operativo dal 14 marzo 2019.

Reggio Emilia, 6 marzo 2019 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha istituito un nuovo ruolo direttivo al quale affidare le politiche di sviluppo commerciale, di valorizzazione del marchio e di rafforzamento di tutto il team dedicato alla gestione degli investimenti di marketing. Un potenziamento che si inserisce nel solco della politica innovatrice inaugurata dal presidente Nicola Bertinelli al momento del suo insediamento, avvenuto ad aprile 2017.

Il nuovo ruolo direttivo è stato affidato a Carlo Mangini, manager ligure laureato in economia aziendale all'università di Genova. Mangini ha maturato lunga esperienza nel settore del largo consumo contribuendo - prima come direttore commerciale e infine nel ruolo di direttore generale commerciale - alla crescita di un marchio leader in uno dei mercati più dinamici dell'alimentare, quello della frutta secca e disidratata.

Il profilo professionale richiesto dalla presidenza doveva avere una consolidata esperienza nel settore dell'agrifood, ottime relazionali con le principali insegne distributive e una chiara visione degli scenari commerciali in modo da anticipare le risposte attese dal consumatore. Tutte caratteristiche che sono state riscontrate nella figura di Carlo Mangini e che sono state alla base dei suoi recenti successi professionali.

Partecipando ad un recente comitato esecutivo ed al CDA del 25 febbraio 2019, Mangini ha avuto l'opportunità di indicare alcune aree progettuali che impegneranno la sua direzione, ricevendo la condivisone di tutti i consiglieri presenti.

Il suo incarico sarà pienamente operativo dal 14 marzo 2019, data che coinciderà con la presenza del Consorzio ad un importante convention che si terrà a Milano e a cui parteciperanno tutte le principali imprese produttive e distributive del largo consumo.

 

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Attraverso una lettera aperta agli organi di informazione e ai responsabili delle Istituzioni interessate, il "Manifesto per San Leonardo" avanza una idea di riqualificazione del quartiere cogliendo l'occasione della costruzione di un nuovo edificio scolastico.

A seguire la lettera aperta:

NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO IN SAN LEONARDO

Al

Presidente della Provincia di Parma

Dr. Diego Rossi

Al Comune di Parma

- Assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche.

Arch. Alinovi Michele

- Assessore alla Cultura

Prof. Guerra Michele

- Assessore ad Educazione e Inclusione

Dssa Seletti Ines

All'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE - PARMA

Apprendiamo della importante notizia pubblicata in data 26/2/2019 ( https://parma.repubblica.it/cronaca/2019/02/26/news/scuole_parma_sanvitale_palestra_oltretorrente_provincia-220179376/  ) riguardante la previsione, prospettata fra le nuove linee di mandato della Provincia, della ricerca di nuovi spazi per l'Edilizia Scolastica, del progetto di ampliamento del liceo Sanvitale e della realizzazione di due nuove strutture sportive in Oltretorrente e via Toscana.

Circa la realizzazione di un nuovo Edificio Scolastico a Parma, ci permettiamo di sottoporre alla Vostra attenzione la proposta di realizzarlo nel Quartiere San Leonardo: localizzazione ben servita da mezzi pubblici sia su strada che su ferro.

Avevamo già proposto al Comune di Parma di collocare in S.Leonardo una facoltà Universitaria nella zona STU STAZIONE; questa nostra nuova proposta suggerisce la realizzazione del nuovo edificio scolastico nel comparto Ex-Bormioli, nell'area attualmente interamente destinata ad Edilizia Privata Residenziale.

Tale realizzazione non solo contribuirebbe in modo significativo alla rigenerazione urbana dei Quartieri San Leonardo e Cortile San Martino, ma, probabilmente, incontrerebbe anche l'interesse del soggetto attuatore, visto il difficile momento del mercato immobiliare, consentendo un'accelerazione della ricostruzione.

Inoltre anche la ventilata ed auspicata collocazione nel comparto Ex-Bormioli a destinazione pubblica, non solo del Museo del Vetro, ma anche di una Biblioteca Comunale, troverebbe ancor più motivazione e ne accrescerebbe l'appetibilità immobiliare.

Sperando in una positiva valutazione della proposta, rimaniamo a disposizione e porgiamo cordiali saluti.

MANIFESTO PER SAN LEONARDO

Oltre 95 mila voti per 200.000 aiuti concreti la raccolta solidale realizzata grazie ai Fondi UniCredit Carta E. Diciassette le Organizzazioni Non Profit premiate in Emilia Romagna per un totale di circa 24mila euro.

Oltre 95 mila voti in 51 giorni, 177 Organizzazioni Non Profit premiate, una media giornaliera di oltre 1.900 voti e quasi 120.000 euro di donazioni aggiuntive raccolte da oltre 5.500 sostenitori. Sono questi i numeri della decima edizione della campagna di solidarietà e sensibilizzazione "1 voto, 200.000 aiuti concreti - Un gesto che arriva al cuore" organizzata da UniCredit, alla quale hanno preso parte 1.460 Organizzazioni Non Profit presenti sul sito www.ilmiodono.it.

In Emilia Romagna, 17 associazioni si sono aggiudicate il dono di UniCredit per un totale di circa 24mila euro.
Grazie a questa iniziativa, anche quest'anno la Banca ha premiato diverse realtà impegnate nel Non Profit, mettendo a disposizione 200mila euro del fondo Carta Etica, il fondo destinato a iniziative di solidarietà sul territorio che si alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata utilizzando le carte di credito UniCreditCard Flexia Classic Etica, UniCreditCard Visa Infinite in versione Etica e UniCreditCard Business Aziendale in versione Etica, senza costi aggiuntivi per il titolare.

Dallo scorso 12 dicembre, clienti e non di UniCredit, tramite il sito www.ilMioDono.it  - la piazza virtuale realizzata da UniCredit per facilitare l'incontro tra le Organizzazioni Non Profit e tutti coloro che vogliono sostenere questo settore - hanno potuto esprimere la loro preferenza per una delle associazioni in gara votando e contribuendo con una donazione. Il voto è stato possibile attraverso le principali piattaforme social (Facebook, Twitter e Google) o via e-mail.

Le 177 Organizzazioni che hanno consuntivato almeno 150 punti e un minimo di 5 "Donazioni Plus", come previsto dal regolamento, sono state ammesse nella rosa delle aggiudicatarie del dono di UniCredit. È possibile prendere visione della classifica collegandosi al sito www.ilMioDono.it 
I 200 mila euro di quest'anno, sommati agli importi delle edizioni precedenti e ai contributi volontari spontaneamente erogati da chi ha supportato l'iniziativa con il voto e con le donazioni, portano a oltre 2.600.000 euro la somma complessivamente distribuita dal 2010.

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