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La Casa in cui Giuseppe Verdi ha vissuto dai 10 ai 18 anni durante gli studi ginnasiali, apre al pubblico ogni domenica mattina, dalle ore 11,00 alle ore 13,00, la studiosa e ricercatrice di cose verdiane Meri Rizzi, autrice del libro il giovane Giuseppe Verdi, accoglierà e descriverà ai visitatori i documenti esposti. -

Parma, 29 dicembre 2015

La Casa in cui Giuseppe Verdi ha vissuto dai 10 ai 18 anni durante gli studi ginnasiali, apre al pubblico ogni domenica mattina, dalle ore 11,00 alle ore 13,00, la studiosa e ricercatrice di cose verdiane Meri Rizzi, autrice del libro il giovane Giuseppe Verdi, accoglierà e descriverà ai visitatori i documenti esposti. La Casa giovanile di Verdi, che fu di proprietà di Pietro Michiara, possidente e più volte "sindaco" di Busseto, è oggi un luogo che inebria di cultura. Dopo il restauro, realizzato autonomamente dall'attuale proprietaria Anna Sichel, l'importante sito storico dove il grande genio si esercitava componendo giorno e notte con la spinetta (e così infastidiva i gendarmi situati di fronte) è messo a disposizione gratuitamente per mostre, presentazione di libri e conferenze legate all'epopea verdiana ed al territorio. La Casa, con il patrocinio del comune di Busseto, si è trasformata in un Museo di documenti recuperati all'Archivio di Stato di Parma, all'Archivio Diocesano di Fidenza ed all''Archivio del Comune di Busseto relativi al periodo in cui il Maestro vi abitò. Un lavoro che è stato minuziosamente svolto da Meri Rizzi, Anna Sichel e Patrizia Verdi. "Con la Casa del giovane Verdi - afferma Anna Sichel - si fa conoscere la cultura e la musica di Verdi, in modo particolare ai giovani ed a coloro che non possono frequentare il Teatro." Anna Sichel ha inoltre donato alla biblioteca di Busseto della Fondazione Cariparma la Grande Enciclopedia della Musica Lirica, proprio ai fini della crescita della cultura nella terra di Verdi.

casa del giovane verdi rid

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Vittima un 17enne che è stato preso di mira da tre connazionali di 25, 23 e 22 anni. Ancora da chiarire le motivazioni della violenta aggressione avvenuta nel pomeriggio di ieri. Tra le ipotesi antipatie e contrasti interni, legati a rancori interpersonali tra gruppi di ragazzi di origine indiana. -

Parma, 29 dicembre 2015

Una violenta aggressione avvenuta ieri in pieno pomeriggio, a Busseto: vittima un minore di 17 anni. Ancora non sono chiari i contorni e le motivazioni che hanno spinto tre giovani ad aggredire il connazionale, di origine indiana. Secondo la vittima, gli stessi sarebbero passati da una iniziale conversazione all'improvvisa esplosione di violenza.
 Dalle indagini dei Carabinieri sono emersi alcune episodi precedenti che avevano già coinvolto gli arrestati, tra cui una rissa, che fanno sospettare l'esistenza di antipatie e contrasti interni, legati da conoscenze e rancori interpersonali, tra gruppi di ragazzi di origine indiana che potrebbero aver portato all'aggressione del minore.

Ieri sera verso le 19.00 i Carabinieri della Compagnia di Fidenza, con l'ausilio della Stazione di Parma Principale, hanno individuato e bloccato gli autori dell' aggressione, avvenuta poco dopo le 16.00. La ricostruzione degli eventi che hanno portato i militari ad individuare ed arrestare i tre cittadini indiani - di 25, 23 e 22 anni - è iniziata pochi minuti dopo i fatti quando i carabinieri della Stazione di Busseto hanno acquisito dalla vittima i primi fondamentali elementi per l'individuazione dei colpevoli.
Le successive ricerche, effettuate con il personale di tutta la Compagnia, hanno consentito di scoprire che i tre sospettati si erano allontanati in direzione di Parma dove avrebbero dovuto incontrare, a breve, il loro legale. Grazie ad un servizio di appostamento svolto dalla Stazione di Parma Principale i tre giovani sono stati intercettati ed accompagnati nella caserma di viale delle Fonderie dove, al termine di ulteriori riscontri ed accertamenti, sono stati arrestati per lesioni aggravate ed accompagnati presso le rispettive abitazioni a disposizione della Procura di Parma.

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Lunedì, 21 Dicembre 2015 11:04

Sventato colpo a Busseto: in fuga banda di ladri

Banda di ladri in azione nella zona artigianale di Busseto. Sventato furto grazie all'arrivo dei Carabinieri. Sequestrato parecchie attrezzature: tra questi anche un jammer, un disturbatore di frequenze, capace di neutralizzare i sistemi d'allarme, i cellulari e i sistemi gps. -

Parma, 21 dicembre 2015 -

Grazie ad un cittadino che ha notato il furgone sospetto e ha allertato il 112, i Carabinieri hanno sequestrato un ingente numero di attrezzature da scasso. E' successo a Busseto, nella zona artigianale, qualche giorno fa presa di mira da una banda pronta a mettere a segno diversi furti.
 Grazie alla tempestiva segnalazione, il colpo è andato in fumo e i Carabinieri sono riusciti a sequestrare parecchi "ferri del mestiere".
Tutto è iniziato sabato alle 22.30 circa, nei pressi del depuratore, quando un cittadino ha notato un furgone che procedeva a bassa velocità salvo poi bloccarsi e far scendere quattro o cinque persone.
 A quel punto, giustamente insospettito, ha immediatamente avvertito il 112 che, tramite la Centrale Operativa, ha inviato tre pattuglie, appartenenti alle Stazioni di Roccabianca, Soragna e Busseto, per la ricerca del mezzo e delle persone segnalate.
All'arrivo delle pattuglie gli individui scesi dal furgone si sono allontanati attraverso i campi grazie al buio ed alla nebbia. Nella fuga, però sono stati costretti ad abbandonare i loro borsoni contenenti numerosa attrezzature da scasso (cacciaviti, chiavi inglesi, torce, guanti ecc.).
Tra il materiale rinvenuto è stato anche trovato un jammer, un disturbatore di frequenze, capace di neutralizzare i sistemi d'allarme, i cellulari e i sistemi gps. Tutte le attrezzature sono state ovviamente sequestrate per accertamenti biologici e dattiloscopici mentre, per tutta la notte, sono proseguite, in zona, le ricerche dei malviventi.
Sempre nel corso delle attività, i Carabinieri hanno anche rinvenuto il furgone, rubato alcuni giorni prima in provincia e restituito poi al proprietario, parcheggiato dalla banda per il trasporto della merce da rubare.
 Ulteriori accertamenti sono in corso per giungere all'identificazione della banda che, grazie all'operazione effettuata con la collaborazione della cittadinanza, non è riuscita ha mettere a segno il colpo pianificato in danno di abitazioni o aziende di Busseto.

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La Direzione Generale dell'AUSL e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informano sulle variazioni ai consueti orari di lunedì 7 dicembre, ponte dell'Immacolata. Chiusi gli uffici amministrativi e gli Uffici relazioni con il pubblico.Assicurate le prestazioni già prenotate. -

Parma, 4 dicembre 2015 -

La Direzione Generale dell'AUSL e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informano i cittadini che lunedì 7 dicembre gli uffici amministrativi e gli Uffici relazioni con il pubblico resteranno chiusi.

Sono assicurate tutte le prestazioni già prenotate e sono aperti gli Sportelli unici – CUP dell'AUSL ad eccezione dei CUP di Busseto, Noceto e Traversetolo. Sempre all'AUSL, nel distretto di Fidenza sono chiusi l'ufficio cartelle cliniche dell'Ospedale di Vaio e il punto di accoglienza dei poliambulatori del distretto. Nel distretto Sud-Est, chiusi i consultori familiari di Langhirano, Collecchio, Traversetolo e Felino, il servizio di distribuzione farmaci di Traversetolo, mentre quello di Collecchio chiude alle 11. Chiusura alle 13 per il servizio distribuzione presidi per diabetici di Collecchio.

Piccole variazioni sui consueti orari anche per l'Ospedale Maggiore con l'anticipo della chiusura alle ore 15 del Centro servizi, del call center per la libera professione 0521.702807 e dei punti di accoglienza segreteria della radiologia, segreteria di scienze radiologiche e neuroradiologia. Anticipa la chiusura alle ore 12 l'Ufficio cartelle cliniche.

Il numero verde unico di prenotazione 800.629.444 è aperto con il consueto orario, dalle 7.30 alle ore 18, così come il numero verde regionale 800.033.033, dalle ore 8.30 alle 17.30.

Gli Uffici stampa
Azienda USL di Parma
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

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Artisti e band di primissimo piano. Performance e aftershow capaci di soddisfare palati raffinati e appassionati di ogni genere: dal rock al folk, passando per il jazz, l'elettronica, la world music e la canzone d'autore. Dal 4 all' 8 novembre nei teatri di Parma e dintorni arriva la IX edizione del Barezzi Festival. -

Parma, 3 novembre 2015 -

Musica di qualità, internazionalità e incontro affascinante fra passato e presente: ecco il Barezzi Festival 2015, un appuntamento che dall'interno dei teatri e degli ambienti più prestigiosi e affascinanti del cuore dell'Emilia viaggia attraverso suoni e musica da tutto il pianeta. In questa nona edizione, artisti e band di primissimo piano della scena italiana e internazionale animeranno Parma e dintorni dal 4 all' 8 novembre con performance e aftershow capaci di soddisfare palati raffinati e appassionati di ogni genere: dal rock al folk, passando per il jazz l'elettronica, la world music e la canzone d'autore.

Il festival, arrivato alla sua nona edizione, è dedicato e s'ispira alla figura di Antonio Barezzi, piccolo produttore di alcolici di Busseto che intravide il talento del giovanissimo Giuseppe Verdi e ne finanziò la formazione e gli studi. L'evocazione della figura di Barezzi intende fornire, e continuamente riscoprire un modello di mecenatismo illuminato da diffondere e provare ad emulare.
Barezzi Festival nasce con lo scopo di promuovere la musica di qualità, costituendo un punto di incontro tra l'Opera, la musica classica in generale e la contemporaneità. Per portare avanti il filo rosso di questa unione, vero e proprio tratto distintivo del Barezzi, tutti gli artisti ospiti sono invitati a interpretare liberamente un brano del repertorio verdiano, secondo il loro stile.

Come ogni anno la manifestazione premia musicisti e cantautori e che si sono distinti per le loro doti: dopo Caterina Caselli, Gary Lucas, e Mauro Pagani, il Premio Barezzi sarà consegnato il 4 Novembre a Enrico Rava e il giorno 8 Novembre Vinicio Capossela.

"BAREZZI SNUG, PAUSE DI GUSTO E OZIO"

Da quest'anno la musica del Barezzi Festival entra anche in alcuni dei migliori ristoranti di Parma: è nato infatti "Barezzi Snug, pause di gusto e ozio", iniziativa che sabato 6 e domenica 7 novembre coinvolge i ristoratori parmensi alla ricerca di un'atmosfera fuori dalla norma con piatti speciali accompagnati dalle musiche degli allievi del Conservatorio di Parma.
Questa edizione 2015 del Barezzi Festival è sostenuta, oltre che dagli enti istituzionali locali, da Tanqueray N° TEN, ancora partner ufficiale, dopo la riuscitissima esperienza del Barezzi Night la scorsa primavera: dopo ogni concerto sarà possibile degustare il N° TEN, gin pluripremiato dalle inconfondibili note agrumate. Con Barezzi Festival, il gin conferma il suo legame con il mondo della musica d'autore accompagnando i concerti della manifestazione con i suoi sofisticati sapori.

GLI OSPITI

Rufus Wainwright, esponente di spicco della scena cantautorale mondiale, musicista completo dotato di una vocalità unica, sarà protagonista di un'unica data italiana in piano solo al Teatro Regio di Parma venerdì 6 novembre, dove interpreterà anche per la prima volta l'aria della Traviata "Di Provenza il mar, il suol" in omaggio a Giuseppe Verdi. Wainwright da sempre amante dell'opera, il 15 settembre scorso ha presentato ad Atene una nuova versione di "Prima Donna", la sua opera composta ispirandosi ad una serie di interviste di Maria Callas, con la fotografa statunitense Cindy Sherman ad interpretare proprio il ruolo della celebre artista greca, e la collaborazione dell'artista Francesco Vezzoli che ha creato e pensato per l'occasione una videoinstallazione. A seguire, nel ridotto del Teatro Regio, l'after show di Tanqueray N° TEN con Diango's Fingers Quartet.

I Calexico, celebre progetto in cui si fonde musica folk, cantautorato, world music, nato dal genio di Joey Burns e John Convertino, già membri dei Giant Sand, si esibiranno sabato 7 novembre all'Auditorium Paganini di Parma. Il loro pubblico potrà partecipare all'after party organizzato nella Sala Ipogea sempre da Tanqueray N° Ten, con il dj set "desertico" a cura di Faris Amine cantautore, chitarrista e polistrumentista membro dei Tinariwen, nato da madre Tuareg e padre italiano.

James Senese virtuoso sassofonista insieme ai suoi Napoli Centrale, gruppo dedito al jazz-rock dalla forte connotazione popolare, che ha collaborato con artisti come Pino Daniele, Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla e Raiz, salirà sul palco del Teatro Verdi di Busseto e aprirà il festival, mercoledì 4 novembre.

Levante, giovane cantautrice tra gli artisti emergenti italiani più in vista negli ultimi anni canterà giovedì 5 novembre al Teatro Magnani di Fidenza.

Venerdì 6 novembre in Piazza Ghiaia a Parma sarà la volta di Random Recipe, talentuosa formazione canadese. DI Oach, giovanissima band italiana dalle sonorità folk statunitensi e dei canti del nord Europa, suonerà gratuitamente sabato 7 novembre in Piazza Ghiaia a Parma.
Chiuderanno il Festival con un concerto gratuito in Piazza Ghiaia a Parma domenica 8 novembre i Thegiornalisti, band romana che sta raccogliendo grandi consensi nel circuito della musica indipendente italiana e Appino, leader degli Zen Circus, ormai storica rock band italiana, ed autore di due apprezzati dischi da solista.Tutti i concerti di Barezzi Off , in Piazza Ghiaia sono ad ingresso gratuito e realizzati anche grazie al contributo di Conad-Sapori e Dintorni.

Barezzi Festival è organizzato da è-motivi a.p.s. in collaborazione con il Comune di Parma, direzione artistica di Giovanni Sparano , realizzato grazie al sostegno di Diageo Reserve sponsor premium, Conad-Sapori e Dintorni, Banca Intesa - San Paolo, Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna, Comune di Busseto, Comune di Fidenza, Fondazione Teatro Regio.

Ad ospitare gli appuntamenti in programma saranno prestigiosi teatri e spazi di Parma e provincia, luoghi prestigiosi, suggestivi ed altamente simbolici. Veri e propri templi della musica di qualità, dell'Opera e della classica perfetti anche per ospitare alcune tra le migliori proposte della musica contemporanea, leggera, rock e jazz internazionale. Il Teatro Regio e l'Auditorium Paganini di Parma, il Teatro Verdi di Busseto, il Teatro Magnani di Fidenza, sono solo alcuni dei luoghi scelti per il Barezzi Festival 2015. Ad affiancare questi appuntamenti ci saranno anche una serie di eventi ed attività collaterali. Da un lato Barezzi Off, concerti di artisti e band emergenti italiani ed internazionali in Piazza della Ghiaia, nel cuore del centro storico di Parma, storica sede del mercato cittadino e centro nevralgico della socialità. Dall'altro, i concerti e le performance di "Barezzi Snug pause di ozio e gusto" che si terranno sia venerdì 6 che sabato 7 novembre alle ore 13 accompagnati alla possibilità di gustare gli speciali Barezzi Menu.
I ristoranti protagonisti di Barezzi Snug sono Osteria Virgilio, TCafè, Tabarro, DaMAT, Forchet-ta, Jaki, Croce di Malta, Aristeo, Kikko, Menu torrefazione Gallo, Labò, OHIBO-Cucina Ela-stica, Oenopolium.
In queste speciali location suoneranno Rocco Rosignoli, Davide Tortorella, Andrea Dondi, Francesco Melani, Josephine Salvi, Enrica Savigni, Ion Nani, Lorenzo Donadei, Salvatore Iaia, Andrea Pellegrino, Simone Rota, Gilda Gianolio, Claudia Zucconi. Tutti hanno studiato al Conservatorio di Parma e sono pronti i loro strumenti a creare un clima di intimità e piacere al di fuori dell'ordinario.

Tutte le info e il programma completo su www.barezzilive.it 

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Un avvincente "giallo" sulla vita del Maestro Giuseppe Verdi è stato risolto grazie alla ricerca illustrata dal prof. Dino Rizzo, pluripremiato studioso. La verità in merito alla sparizione della domanda che Giuseppe Verdi presentò nel 1834 per la nomina a Maestro di Cappella ed Organista della Collegiata di Busseto è stata svelata durante l'incontro di domenica presso la Casa del Giovane Giuseppe Verdi, a Busseto. -

Parma, 22 ottobre 2015 -

L'indagine "poliziesca" del maestro Dino Rizzo in merito alla sparizione della domanda che Giuseppe Verdi presentò nel 1834 per la nomina a Maestro di Cappella ed Organista della Collegiata di Busseto, si è conclusa con un colpevole: Antonio Barezzi. Tutto ciò è emerso dalla ricerca illustrata dal pluripremiato studioso durante la conferenza tenuta domenica 18 ottobre nella "Casa giovanile di Verdi" a Busseto, dove il Maestro visse dai 10 ai 18 anni.

Nel giugno 1834 Antonio Barezzi, con la domanda di Verdi fra le mani ed all'insaputa dell'interessato e di suo padre Carlo, comunicò al vice podestà dell'epoca, filarmonico e amico di lunga data, il desiderio della figlia Margherita che, terminati gli studi milanesi di Verdi, voleva sposarlo e stabilirsi a Milano per consentirgli lo sviluppo della carriera di operista. Restare a Busseto non piaceva né a Giuseppe né a Margherita. Per questi motivi Verdi, quindi, non doveva vincere il concorso. Papà Carlo invece desiderava fortemente quell'incarico per il figlio. Lo prelevò con la forza a Milano, infatti, per ricondurlo a Busseto e sostenere il Concorso, ma Antonio Barezzi non ebbe il coraggio di dirgli che aveva compiuto il "sabotaggio" arrogandosi così un ruolo paterno che non gli apparteneva e, per giustificare la mancata nomina, non esitò ad accusare il parroco di aver nascosto la domanda con la complicità del vice podestà al fine di assumere un raccomandato del vescovo di Parma.

Tesi smentita dai documenti storici e dagli studi del prof. Dino Rizzo. Alla relazione dello studioso erano presenti numerose autorità fra cui il Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza e l'Assessore alla Pubblica Istruzione Gianluca Catelli, in rappresentanza del Club dei 27 il Vice presidente Stefano Bianchi (Aida) e Giuseppe Amenta (Luisa Miller), il prof Marco Capra dell'Università di Parma e la ricercatrice Meri Rizzi, autrice de "Il Giovane Giuseppe Verdi".

Anna Sichel per l'occasione ha ringraziato il professor Dino Rizzo per la straordinaria organizzazione degli eventi collaterali al Festival Verdi svolti nella "Casa del giovane Verdi" con un esemplare omaggio: il "Va' Pensiero" cantato dal vivo da Nicoletta Damiani in un arrangiamento moderno del M° Leonardo Rosi, vincitore con Giuliano Taviani del David di Donatello 2015. Arrangiamento che è divenuto la colonna sonora di un video in cui emergono tutte le bellezze della Città di Busseto, sorvolate da un incantevole e festante volo di rondini.

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Casa del Giovane Giuseppe Verdi, "Busseto 1834: chi ha nascosto la domanda di Verdi per la Collegiata?". Domenica il musicologo Dino Rizzo terrà una conferenza che avrà le caratteristiche di un'indagine poliziesca. -

Parma, 16 ottobre 2015 -

Domenica 18 ottobre 2015 alle 11 nella "Casa del Giovane Verdi" a Busseto, dimora in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, il musicologo Dino Rizzo terrà una conferenza che avrà le caratteristiche di un'indagine poliziesca dal titolo: "Busseto 1834: chi ha nascosto la domanda di Verdi per la Collegiata?".

Attraverso la rigorosa citazione di documenti, Rizzo ricostruirà le vicende legate alla mancata nomina di Verdi come Maestro di Cappella e organista della Collegiata di Busseto quale successore di Ferdinando Provesi e svelerà la soluzione di un 'giallo': la scomparsa della sua domanda di partecipazione al concorso, la nomina di Giovanni Ferrari di Guastalla e l'accusa al parroco della Collegiata di aver nascosto la domanda, infatti, sono le circostanze che diedero inizio alla 'guerra' fra i filarmonici bussetani capeggiati da Antonio Barezzi e i sostenitori del clero della principale chiesa di Busseto.

Scontri che termineranno con l'esclusione dei Filarmonici dalle esecuzioni in Collegiata (1835) e con la nomina di Verdi a Maestro di Musica del Comune di Busseto (1836). Lo studioso Dino Rizzo, oltre ad essere autore di edizioni critiche, ricerche ed articoli che hanno illuminato vari angoli bui della biografia e produzione del Cigno di Busseto, in particolar modo la sua giovinezza ed il suo rapporto con il Sacro, ha anche vinto il premio "Verdi" 1993 del Rotary Club e dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

L'appuntamento culturale è la terza conferenza collaterale al Festival Verdi che si svolge grazie alla proprietaria dello storico luogo messo gratuitamente a disposizione da Anna Sichel, grande amica della cultura, con il coordinamento della ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro "Il giovane Giuseppe Verdi" e con il patrocinio del Comune di Busseto.

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L'architetto Luca Casaroli ha illustrato le sue recenti scoperte sui possedimenti che furono del Maestro. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella "Casa del Giovane Verdi" a Busseto. -

Parma, 14 ottobre 2015 -

Nella "Casa del giovane Verdi", storico luogo in via Piroli a Busseto in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, domenica l'architetto Luca Casaroli di Rivergaro (Piacenza) ha condotto il numeroso pubblico, tra cui tanti giovani, nei possedimenti terrieri di Verdi illustrando i risultati della sua ricerca. Studio che ha compiuto come tesi di laurea in Architettura ambientale presso il Politecnico di Milano con i docenti Renzo Marchesi e Carla Danani. Casaroli ha ricordato nei dettagli come, nel 1844, il padre Carlo aiutò economicamente il figlio Giuseppe nel pagamento delle rate per l'acquisto del fondo "Il Pulgaro" a Roncole e tramite varie mappe ha definito i reali confini delle terre di Verdi.

Per ogni terreno ha illustrato la motivazione che indusse Verdi al suo acquisto: la presenza dell'acqua, di un caseificio, di un mulino ed altre strutture indispensabili per migliorare la produttività dei suoi poderi e la lavorazione dei raccolti. Numerose sono state le domande che il pubblico ha rivolto a Casaroli tese ad approfondire l'attività del Verdi imprenditore agricolo e l'influenza economica avuta sugli abitanti del "suo villaggio" di Sant'Agata e non solo. Comportamento che i presenti hanno confrontato con quanto avviene nell'attuale panorama produttivo italiano, in cui Verdi potrebbe essere un modello da seguire per il superamento dell'attuale crisi economica.

L'evento si è concluso con un dono dei geometri Marta Cammi e Luigi Zanotti che hanno messo a disposizione della "Casa del Giovane Verdi" le antiche mappe catastali realizzate nel 1820-1821 dai cartografi militari austriaci per il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella"Casa del Giovane Verdi" messa a disposizione gratuitamente da Anna Sichel, patrocinati dal Comune di Busseto e coordinati dal musicologo Dino Rizzo e dalla studiosa e ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro "Il giovane Giuseppe Verdi".

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Domenica 11 ottobre alle ore 11 nella "Casa del giovane Verdi" a Busseto, l'architetto Luca Casaroli illustrerà gli inediti risultati della sua ricerca "Nelle terre di Verdi: in carrozza con il Maestro" -

Parma, 9 ottobre 2015 -

Da anni si afferma che Verdi era un ricco possidente terriero le cui proprietà "erano racchiuse dall'Ongina e dall'Arda e che dal Po si estendevano sino alla città di Fiorenzuola", ma tramite lo spoglio degli atti di compravendita e delle mappe catastali, una recente ricerca verdiana dell'architetto Luca Casaroli ha oltrepassato il mito definendo i reali confini delle proprietà del Maestro. Il minuzioso lavoro verrà presentato Domenica 11 ottobre alle ore 11 nella "Casa del giovane Verdi" in Busseto, dove si stanno svolgendo una serie di appuntamenti collaterali al Festival Verdi.

Nella dimora in cui il Cigno di Busseto visse dai 10 ai 18 anni Luca Casaroli illustrerà gli inediti risultati della sua ricerca: "Nelle terre di Verdi: in carrozza con il Maestro", svolta nell'ambito del Politecnico di Milano (Scuola di Architettura e società). Una ricerca fondamentale per un progetto di valorizzazione territoriale patrocinato dall'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna e adottato dall'Associazione piacentina "Le Terre Traverse". Attività che ha permesso, inoltre, di definire il criterio di acquisizione adottato da Verdi. Incontro che offre quindi nuove conoscenze ed emozioni che il fascino della Casa frequentata dal piccolo Verdi durante gli studi ginnasiali bussetani amplificherà.

L'appuntamento alla Casa del giovane Verdi si svolge grazie alla bussetana Anna Sichel grande amica della cultura e proprietaria dello storico sito che mette a disposizione tale luogo gratuitamente senza alcun fine lucrativo. Il musicologo Dino Rizzo delegato alla Cultura del Comune di Busseto e la ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro il giovane Giuseppe Verdi, coordinano le attività culturali collaterali al festival di Verdi e patrocinate dal Comune di Busseto.

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Spazio a giovani talenti per il primo anno di ritrovata vita della Casa del Giovane "Giuseppe Verdi". Nelle prossime domeniche di ottobre continueranno gli eventi, tutti collaterali al Festival Verdi. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

Un video di benvenuto sulla Città di Busseto con la colonna sonora dal "Va Pensiero" in chiave moderna, è stato un momento di emozione, in occasione del primo anno di ritrovata vita della Casa del Giovane "Giuseppe Verdi". Molti sono stati i giovani coinvolti con tanto interesse per il Cigno di Busseto, nella dimora in cui Giuseppe Verdi visse la sua giovinezza, dai 10 ai 18 anni.

Domenica mattina nello storico luogo in via Piroli, ad inaugurare gli eventi collaterali al Festival Verdi, il professor Marco Capra, docente di Storia della musica moderna e contemporanea e di storia del teatro musicale all'Università di Parma, con la presentazione del volume edito a cura di Antonio Carlini "Fuori dal teatro, modi e percorsi della divulgazione di Verdi", di Marsilio Editori e Casa della Musica (giugno 2015) ha entusiasmato i presenti per la sua preparazione e professionalità.

La ritrovata casa verdiana, restaurata e messa a disposizione da Anna Sichel gratuitamente per eventi culturali, tende a valorizzare proprio i giovani nelle attività che propone. Così è stato con Elisa Pedretti, 24enne di Salsomaggiore Terme, giovane artista laureatasi in decorazione e ambiente con 110 e lode, che ha donato per l'occasione un suo ritratto di Verdi alla Casa del Giovane Verdi e per la chef Nadia Bouzouane, diplomata alla Academie de Paris-Group ACCOR, che ha annunciato la creazione di prelibatezze culinarie a base di cioccolato, legate ai piatti tipici delle terre del Po tanto amati dal Maestro, noto anche per il suo palato esigente.

Nelle prossime domeniche di ottobre continueranno gli eventi, tutti collaterali al Festival Verdi, patrocinati dal Comune di Busseto e coordinati dal musicologo Dino Rizzo e dalla studiosa di cose verdiane Meri Rizzi.

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