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Due nebulizzatori di ultima generazione per aerosol terapia ai bambini in dono alla 1° Anestesia e Rianimazione del Maggiore: questo l'impegno dell'associazione "Luca Sisti" che, anche quest'anno, non ha mancato di fare sentire la propria vicinanza ai reparti pediatrici dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma attraverso il coinvolgimento dell'associazione Giocamico.

"Il nostro obiettivo è ricordare Luca facendo del bene, come lui avrebbe voluto – ha raccontato Sara Pinetti presidente dell'associazione nata in onore del rugbysta scomparso – e anche quest'anno, a giugno, organizzeremo il Torneo di Rugby Touch con Giocampus e la preziosa collaborazione di Elio Volta".

Alla consegna della donazione hanno partecipato, per l'associazione Luca Sisti, Sara Pinetti e gli amici di Luca Matteo Franchini, Simone Allodi e Irene Bassanetti che raccontano: "Luca, aveva tanti amici, nel mondo dello sport, in quello delle attività ludiche per i ragazzi ed era molto conosciuto. E nelle nostre attività, così come nelle nostre donazioni, ricerchiamo il suo spirito che univa l'impegno con i giovani ad un amore profondo per il rugby e per lo sport".

Le attrezzature acquistate tramite l'associazione Giocamico sono già in uso alla struttura di 1° Anestesia e Rianimazione diretta da Sandra Rossi e a disposizione per ogni emergenza dell'anestesista pediatrico Luciano Bortone.

Ma la donazione degli "Amici di Luca Sisti" ha permesso anche di rispondere ad altre esigenze legate alla cura dei pazienti più piccoli. "Unendo le forze - spiega Corrado Vecchi, presidente di Giocamico - siamo riusciti a regalare al Day Hospital Polispecialistico dell'Ospedale dei bambini una postazione fissa dotata di un oftalmoscopio e un otoscopio a disposizione del personale medico e infermieristico del reparto. Un grazie sincero all'associazione per la vicinanza che ci ha dimostrato".

Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

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Donazione in Neonatologia, nel ricordo di Alessandro. Con la somma raccolta grazie alla generosità di tantissimi sorbolesi acquistati un decongelatore per latte materno e alcuni tiralatte.

Parma, 22 marzo 2018

Non avevano chiesto fiori, ma offerte al reparto Neonatologia dell'Ospedale Maggiore di Parma mamma Francesca e papà Matteo al momento dei funerali del piccolo Alessandro alla chiesa parrocchiale di Sorbolo.
E la generosa e commossa partecipazione di un intero paese si è concretizzata con la donazione di un'apparecchiatura per decongelare e riscaldare il latte materno e un mastosuttore, un tiralatte professionale, per la struttura di Neonatologia e terapia intensiva neonatale dell'Ospedale dei Bambini.
"Per oltre un anno questo reparto è stato la casa di Alessandro e i medici e le infermiere sono state la sua famiglia", così ha motivato la scelta della donazione alla struttura dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma la mamma Francesca Grandi, presente all'Ospedale dei Bambini insieme a Matteo e Arianna, il papà e la sorellina di Alessandro, ai nonni materni e paterni.
Insieme alle famiglie Grandi e Grisenti hanno partecipato all'incontro in Neonatologia Sandra Boriani, vice sindaco di Sorbolo, e le tate dell'asilo Acchiappasogni, Martina e Alessia.
"L'ottima riuscita dell'iniziativa di raccolta fondi – spiega Boriani - ha significato un grande riconoscimento e ringraziamento che la comunità Sorbolese ha voluto dare ad Alessandro per quanto ha regalato alla sua comunità e più in particolare ai suoi amici e compagni dell'Acchiappasogni. Lui ha donato a tutti noi, il suo sorriso, la sua positività, la sua voglia di vivere, ma soprattutto ha insegnato ai nostri bimbi e alle proprie famiglie che la "diversità" può essere un valore aggiunto se "inclusa" e questo è un valore educativo molto bello e importante per il vivere quotidiano e il futuro dei nostri bimbi".
Ed è stata proprio Francesca che ha voluto portare personalmente i doni in reparto. "Il decongelatore professionale - spiega Cinzia Magnani, direttore della Neonatologia - oltre a rispondere agli stringenti requisiti igienici e sanitari della nostra unità operativa offre la possibilità alle nostre mamme di avere sempre a disposizione il latte per i loro piccoli, a una temperatura di trentasei gradi, simile a quella corporea, così da preservare sostanze nutritive e vitamine".
Un ringraziamento per la donazione arriva da tutti i professionisti della struttura e dal direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Massimo Fabi. "Sono commosso – spiega Fabi - per la generosità e l'attaccamento verso l'ospedale di Parma dimostrato anche con questa donazione. Ringrazio i genitori di Alessandro, il comune di Sorbolo e tutte le persone che hanno contribuito a questo bellissimo gesto di solidarietà che è frutto di un sentire solidale da parte di tutta una collettività".
In ricordo della sua esperienza Francesca ha infine voluto lasciare in reparto una lettera, intensa ed emozionante, rivolta a tutte le mamme che frequentano e frequenteranno la Neonatologia.

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La lettera di Francesca alle mamme della Neonatologia

"A tutte le mamme che entrano in questo reparto vorrei raccontare la mia storia. Mi chiamo Francesca e il 6 luglio 2010 ho partorito 2 gemellini di 24 settimane, Cristian e Alessandro. Ho deciso di scrivere queste poche righe perché so cosa significa essere nel reparto di maternità e vedere le altre mamme andare a casa con i propri bambini.

Noi invece dobbiamo varcare questa porta e combattere con e per loro per portarli a casa. Cristian morì il 9 luglio 2010, mentre Alessandro dopo 359 giorni di ricovero riuscì a tornare a casa. Quello che voglio dirvi care mamme è molto semplice: so cosa vuol dire l'attesa, la speranza di avere buone notizie, il girarsi ogni volta che la porta si apre nella speranza che sia un medico che viene li da voi a darvi notizie. Cosa mi hanno insegnato 359 giorni in questo reparto? Innanzitutto che le infermiere sono state le mamme del mio bambino Alessandro, che purtroppo non siamo né noi né i medici a decidere quello che sarà il destino dei nostri bambini, decideranno loro.

Quindi mamme ascoltate quello che vogliono dirvi i vostri bambini, non smettete di guardarli negli occhi, non lasciateli mai soli e capirete quello che vi stanno dicendo. Un giorno un'infermiera mi disse "c'è un motivo perché questi bambini vengono donati a determinate mamme". Ed è proprio così. Alessandro è vissuto nella gioia e nel sorriso per 7 anni, ha fatto tutto ciò che facevano i suoi compagni nonostante la sua disabilità. Ha vissuto la sua breve vita in tutta la sua pienezza, senza limiti e barriere, io da mamma non ho fatto altro che mettere da parte le mie paure per farlo vivere e decidere della sua vita. Alessandro ci ha lasciato il 2 agosto di quest'anno. E sono sicura che anche per questo c'è una ragione, devo ancora capire qual è, ma sono sicura che se ne è andato felice vivendo a 2000 e io che sono rimasta su questa terra ho deciso di vivere come avrebbe vissuto lui, come se fosse ancora qua a guidarmi."

Francesca Grandi

Pubblicato in Cronaca Parma

Grazie alla raccolta, partita con il passaparola di colleghi che, di giorno in giorno, è cresciuta fino a completare quattordici astronavi di Star Wars cariche dei pupazzetti di una nota catena di distribuzione.

I poliziotti della Questura di Parma e della Stradale di via Chiavari hanno unito le forze con l'intento di donare questo nutrito esercito spaziale ai pazienti dell'Ospedale dei Bambini.

A coordinare l'operazione il commissario Federico Mastorci che, con una delegazione composta dai colleghi Eugenio Assante, Olga Rippa, Michele Tegoni, Gianluca Magnani, Maria Teresa Zingarelli, Laura Lionetti e Patrizia Pizzorni, si è recato questa mattina nei reparti di Oncoematologia pediatrica e Pediatria generale dell'Ospedale Maggiore per consegnare i doni nelle mani dei pazienti ricoverati.

Ad accompagnare i poliziotti Corrado Vecchi, presidente dell'associazione Giocamico onlus che da vent'anni promuove attività ludico ricreative dei reparti pediatrici del Maggiore, la dottoressa Angelica Barone con la coordinatrice infermieristica dell'Oncologia Maria Luisa Zou, la bed manager Mira Calmetta e il dottor Icilio Dodi con la caposala Claudia Marcatili della Pediatria generale e d'urgenza.

La visita degli Operatori della Polizia di Stato, avvenuta il 16 marzo, si è presto trasformata in un piacevole incontro con i ragazzi, affascinati dalla divisa e incuriositi dall'attività della Polizia.

La gioia più grande è stata quella di strappare un sorriso ai bambini e aver reso la loro giornata più piacevole.

Oltre 80 mila voti per 200.000 aiuti concreti la raccolta solidale realizzata grazie ai Fondi UniCredit Carta E. 

Bologna 13 marzo 2018 - Oltre 80 mila voti in 53 giorni, 190 Organizzazioni Non Profit premiate, una media giornaliera di oltre 1500 voti e quasi 130.000 euro di donazioni aggiuntive, raccolte da circa 5.000 sostenitori votanti. Sono questi i numeri della campagna di solidarietà e sensibilizzazione "Un voto, 200.000 aiuti concreti" organizzata da UniCredit in collaborazione con "Buone Notizie - L'impresa del bene" il settimanale del Corriere della Sera, alla quale hanno preso parte 1435 Organizzazioni Non Profit presenti sul sito www.ilmiodono.it .

Grazie a questa iniziativa, la Banca ha premiato anche quest'anno associazioni e volontari impegnati nel Non Profit, mettendo a disposizione 200mila euro del fondo Carta Etica, il fondo destinato a iniziative di solidarietà sul territorio che si alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata utilizzando la carta di credito UniCreditCard Flexia Classic E (cd Carta Etica), senza costi aggiuntivi per il titolare.

Ventuno le onlus dell'Emilia Romagna premiate per un totale di oltre 25 mila euro di donazione UniCredit.
Clienti e non di UniCredit, tramite il sito www.ilMioDono.it  - la piazza virtuale realizzata da UniCredit per facilitare l'incontro tra le Organizzazioni Non Profit e tutti coloro che vogliono sostenere questo settore - hanno potuto esprimere la loro preferenza per una delle associazioni in gara votando e contribuendo con una donazione. Il voto è stato possibile attraverso le principali piattaforme social (Facebook, Twitter e Google Plus) o via e-mail. Le 190 Organizzazioni, che hanno consuntivato almeno 150 punti e un minimo di 5 "Donazioni Plus" come previsto dal regolamento, sono state ammesse nella rosa delle aggiudicatarie del dono di UniCredit. È possibile prendere visione della classifica collegandosi al sito www.ilMioDono.it 

I 200mila euro di quest'anno, sommati agli importi delle edizioni precedenti e ai contributi volontari spontaneamente erogati da chi ha supportato l'iniziativa con il voto e con le donazioni, portano a quasi 2.300.000 euro la somma complessivamente distribuita dal 2010.

Sabato 17 febbraio u.s. sono stati consegnati presso l'Ospedale Maggiore di Parma, reparto Chirurgia Plastica, - i fondi raccolti con l'iniziativa promossa da Parmafotografica "Uno scatto per la ricerca", campagna benefica iniziata sabato 25 novembre e conclusasi sabato 16 dicembre.

I fondi raccolti ammontano a 1.200 € e saranno investiti per migliorare l'ambulatorio di Neurofibromatosi diretto dal prof. Edoardo Caleffi e gestito insieme alla dottoressa Elena Boschi che ANF già sostiene da anni. I pazienti con neurofibromatosi provengono da ogni parte d'Italia. Si rivolgono al centro di Parma, con cadenza settimanale, e sono seguiti ed accolti da un gruppo multidisciplinare che ne segue il percorso diagnostico.
Vogliamo ringraziare per la generosità dimostrata, i fotografi che hanno aderito all'iniziativa donando una o più opere a disposizione del progetto senza le quali il progetto non si sarebbe realizzato.

Grazie a tutti i soci di Parmafotografica che hanno contribuito con la loro presenza alla buona riuscita della raccolta fondi e a tutti i cittadini che hanno contribuito con l'acquisto delle fotografie, facendo un regalo importante di solidarietà.
Il Comune di Parma, sempre vicino alle attività di Parmafotografica.
Grazie a Sara Vasè per aver indicato questa realtà Nazionale fondata a Parma nel 1991 ed Corrado Melegari, presidente e rappresentante di ANF, per avere accettato di buon grado il nostro contributo.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al buon esito di questo progetto ad ogni titolo.
Abbiamo potuto contare sulla generosità di tante persone che hanno decretato il successo di questa iniziativa permettendo così di contribuire al benessere della comunità.

Per ulteriori informazioni potete consultare il sito di Parmafotografica: www.parmafotografica.it 
ANF – Associazione Neuro Fibromatosi : www.neurofibromatosi.org 

Giovanna Ziveri, presidente Parmafotografica - Corrado Melegari, presidente A.N.F.

Pubblicato in Cronaca Parma

Banca Interprovinciale aggiunge un nuovo tassello al progetto "Green Bike" consegnando le biciclette alle associazione di Reggio Emilia.

Sabato 24 febbraio (dalle ore 10:00 alle ore 12:00), Giuliano Davoli, Vice Direttore Generale di Banca Interprovinciale, alla guida del settore marketing dell'Istituto di credito emiliano, accoglierà nella filiale di Reggio Emilia, in Viale dei Mille al numero uno, tutte le associazioni che hanno aderito al progetto "Green Bike" per consegnare loro la bicicletta di Banca Interprovinciale.

"Green Bike", è uno speciale progetto di solidarietà legato alla cultura ecosostenibile. Dedicato alle onlus, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni, alle polisportive e a tutti gli altri enti impegnati in attività di volontariato sul territorio, rientra nel programma "Missione Verde" della Banca che mira a divulgare uno stile di vita sostenibile sotto ogni punto di vista, ambientale quanto finanziario, nel quotidiano.

Attraverso il profilo Facebook istituzionale (@bancainterprovinciale), gli enti possono garantirsi in omaggio la bicicletta verde di Banca Interprovinciale.

A cadenza trimestrale, sarà pubblicato un post dedicato alle associazioni del territorio, che potranno così richiedere la bicicletta seguendo le semplici istruzioni in esso indicate.

Vice-dir-generale-giuliano-davoli_1.jpg"Con questo progetto vogliamo dire grazie a tutte le associazioni, le fondazioni e gli enti che dedicano il loro tempo e il loro lavoro agli altri – sottolinea – il Vice-Direttore Giuliano Davoli. Abbiamo scelto la bicicletta, ormai un vero e proprio simbolo dell'attività della Banca, in quanto, rappresenta uno stile di vita sano e di rispetto all'ambiente, determinazione e impegno quotidiano, cose queste fanno parte del nostro DNA."

La risposta al progetto "Green Bike"è stata sempre molto positiva, basti pensare che a oggi sono state consegnate centinaia di biciclette alle associazioni impegnate nella diffusione della cultura, della solidarietà e della condivisione.

L'operazione "Green Bike" Reggio Emilia è attiva fino alla sera del 23 febbraio.

www.bancainterprovinciale.it 

Domenica, 11 Febbraio 2018 09:17

La casa dei trapianti "Raddoppia"

Inaugurazione della nuova ala di Tetto Amico, che nel 2017 ha offerto gratuitamente oltre 4.400 giornate di pernottamento ai trapiantati e ai loro famigliari

La casa dei trapianti 'raddoppia'. È stata, infatti, inaugurata oggi la nuova ala di Tetto Amico, la struttura che accoglie gratuitamente persone in attesa di trapianto o post-trapiantate e loro parenti o accompagnatori all'interno del Policlinico, in occasione di controlli medici o periodi di attesa o di osservazione.

Ristrutturata a tempo di record grazie all'impegno del Sant'Orsola e al sostegno di tanti donatori coinvolti da Atcom (l'associazione dei trapiantati di cuore), porterà la dotazione della casa a 19 stanze.

La struttura di accoglienza

Finora Tetto Amico ha gestito un'area di circa 640 metri quadri, collocata al 2° piano del padiglione 29, composta da 13 camere singole con servizi, lavanderia, soggiorno, cucinetta, salone con TV e biblioteca. Tra i servizi che vengono forniti in convenzione con il Policlinico, sempre gratuitamente, la pulizia delle camere, il cambio delle lenzuola settimanale e il pranzo gratuito anche per l'accompagnatore, presso la mensa aziendale.

Nel corso del 2017 sono state 4.404 le giornate di pernottamento gratuite, la maggior parte per trapiantati di cuore (adulti e pediatrici), ma anche di fegato, rene e in generale per tutti coloro che ne hanno necessità. La maggior parte degli ospiti proviene dalle regioni meridionali del nostro Paese, ma la struttura ha aperto le porte anche a famigliari di bambini stranieri curati al Sant'Orsola, anche per interventi diversi dal trapianto.

I lavori nella nuova ala

Nell'ottobre scorso sono stati individuati ulteriori spazi al primo piano del padiglione 29, con una superficie netta di 262 metri quadrati, per un possibile ampliamento di Tetto Amico. I locali, prima del trasferimento al nuovo Polo Cardio-toraco-vascolare, erano utilizzati come studi medici per la Cardiologia e la Dermatologia. Si è mantenuta l'originaria distribuzione degli ambienti procedendo però ad una generale innovazione tecnologica ed impiantistica con interventi di manutenzione straordinaria.

Oltre al rinnovo di tutti gli impianti elettrici per rendere gli spazi a norma, sicuri e confortevoli, sono stati sostitute le lampade con apparecchi di illuminazione a led, rifatti i pavimenti con nuova pavimentazione in vinile omogeneo e tinteggiati gli ambienti, istallati un impianto di climatizzazione del tipo multisplit, un impianto televisivo con monitor fissati a parete, un impianto per la connessione alla rete internet e telefonia, un impianto di videosorveglianza e un sistema di apertura della porta d'ingresso con badge magnetico.

Nella nuova ala sono state così realizzate 6 camere con un posto letto, una poltrona-letto e bagno privato e spazi accessori, tra cui una cucina, una lavanderia, un locale attrezzato con cyclette per la riabilitazione, una stanza di soggiorno e l'ingresso/attesa con distributore di bevande calde.

Il cuore di Bologna per la casa dei trapianti

L'intervento è stato finanziato dal Policlinico di Sant'Orsola (60mila euro) e da Atcom (Associazione trapiantati di cuore), che gestisce la casa in collaborazione con altre associazioni di volontariato e che ha raccolto complessivamente 150mila euro grazie al sostegno di tanti partner a partire da UniCredit, che supporta lo sviluppo della Casa Trapianti già dal 2014 attraverso il Progetto Carta Etica, realizzato dalla banca grazie a una speciale carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il titolare, destina una percentuale di ogni spesa effettuata ad un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà sociale.

Alla 'gara di solidarietà' hanno contribuito anche la Fondazione del Monte, l'Associazione Piccoli Grandi Cuori e le stesse ditte esecutrici dei lavori (ISOM GESTIONE e per gli impianti elettrici ICEM SRL) con ulteriori sconti sui preventivi. Gli arredi – il cui valore si aggira complessivamente attorno ad ulteriori 50mila euro – sono a carico dell'associazione Atcom.

 

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Il sorriso di Lella porta l'allegria del Carnevale ai pazienti dell'Ospedale dei Bambini. Nel viale del Maggiore vivace sfilata di carri, sbandieratori e mezzi dei vigili del fuoco. In ricordo di Lucianella Ruggieri.

Parma, 11 febbraio 2018

L'associazione il Sorriso di Lella, in collaborazione con il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Parma e le associazioni "Porta S. Francesco" e "I carristi di Cillianum", ha organizzato ieri una mattinata di festa e di allegria per i piccoli pazienti dell'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla".

L'associazione, nata per ricordare Lucianella Ruggieri, ha portato lungo il viale centrale del Maggiore tre mezzi dei Vigili del Fuoco con una squadra di pompieri in divisa, un corteo di maschere grandi e piccine capitanate da figuranti in abito medioevale e tamburo rullante quali apri strada al carro carnevalesco dal titolo Oceania, carico di pupazzi e caramelle per i giovani ospiti della struttura.

Grazie alla collaborazione dei volontari di Giocamico e al personale in servizio sabato mattina nella struttura pediatrica i bambini ricoverati hanno potuto assistere dalle finestre delle camere, alle esibizioni dei pompieri e alla parata di mezzi e maschere.

Alla fine del vivace corteo una delegazione di vigili del fuoco e di maschere è salita nei reparti di Oncoematologia e Pediatria generale per portare doni e caramelle ai piccoli pazienti, cercando di regalare un sorriso a chi è costretto a festeggiare il carnevale in Ospedale.

La Nuova Pro Loco di Ciano d'Enza ha inoltre consegnato un assegno del valore di 500 euro al reparto di Pediatria e Oncoematologia della dottoressa Patrizia Bertolini.

E un saluto scherzoso è stato portato anche ai grandi del reparto degenza dell'Oncologia medica. Dietro la regia della carnevalesca iniziativa Stefano Chiesa, presidente dell'Associazione ma 'prima di tutto marito di Lella' come ama definirsi che ha commentato: "Quale miglior modo per innescare una risata che mangiarsi una chiacchiera insieme ad alcuni amici 'pagliacci per un giorno'. Perché anche i grandi talvolta hanno bisogno di provare, in un sorriso, l'emozione di un bambino".​

Foto a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Volontariato Parma

Parma, 7 febbraio 2018. Ieri pomeriggio, presso la sede dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus, è stato festeggiato l'arrivo di un dono proveniente direttamente dalla città: un nuovo pulmino per il trasporto disabili, acquistato grazie a quanto è stato devoluto all'ente di volontariato con il 5x1000 in dichiarazione dei redditi, che è stato inaugurato alla presenza del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

pulmino_ap1_1.jpgLa cerimonia, cui hanno partecipato anche Massimo Fabi, direttore generale dell'azienda ospedaliero-universitaria di Parma, ed Elena Saccenti, direttore generale dell'azienda USL di Parma, è stata inoltre l'occasione per comunicare i dati relativi alle attività svolte dalla Pubblica durante lo scorso anno.

Nata nel 1902, da 116 anni l'associazione di volontariato dell'Oltretorrente, che conta oggi su un "patrimonio" di circa 900 militi volontari (o soci attivi) e quasi 2.800 soci contribuenti, soccorre, assiste e conforta la città per 24 ore al giorno 365 giorni l'anno.

Nel 2017 l'Assistenza Pubblica Parma Onlus ha effettuato oltre 54.000 servizi (oltre 30.000 servizi in ambulanza, 22.000 servizi di trasporto disabili, 2.000 servizi in automedica con medico rianimatore a bordo), percorrendo 735.000 chilometri con i propri automezzi.

Ha inoltre garantito 199 uscite con il Pulmino di Padre Lino, per il primo soccorso ai senza fissa dimora, e offerto 1.300 ore di ascolto attraverso Telefono Amico. Considerando anche l'attività di Protezione Civile e gli altri servizi offerti alla città, le ore di volontariato sono state superiori alle 275.000.

Sono cifre che confermano, per la specializzazione e la qualità degli interventi prestati e per l'importanza dei progetti varati nel tempo, come l'associazione sia un punto di riferimento fondamentale nella vita parmigiana.

"Donare il 5x1000 è un gesto di per sé piccolo e semplice - ha detto il sindaco Federico Pizzarotti - ma può fare tanto e diventare un gesto di responsabilità. Grazie alla fiducia dei parmigiani verso la pubblica e al loro buon cuore, oggi si può contare su un pulmino nuovo e di grande importanza per tutta la comunità parmigiana. A volte con piccole azioni possiamo davvero dare tanto e fare la differenza, e quest'oggi ne ricordiamo l'esempio. Ringrazio i parmigiani e ringrazio l'assistenza pubblica per la quotidiana attività al servizio del prossimo".

"Con l'inaugurazione di questo pulmino – dichiara Luca Bellingeri, presidente dell'Assistenza Pubblica – vogliamo sia ringraziare tutti i nostri concittadini, che hanno deciso di darci fiducia e di devolvere alla Pubblica il proprio 5x1000, sia dare un segnale concreto rispetto a come questi fondi vengano utilizzati. Speriamo che il nuovo mezzo, percorrendo in lungo e in largo le strade della nostra città, dia testimonianza di questo ai parmigiani e invogli sempre più persone a devolverci il loro 5x1000: un gesto che non costa nulla, ma che per noi è fondamentale".

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Povertà: il Reddito di solidarietà affianca e integra la misura nazionale, il Reddito di inclusione, allargando la platea dei destinatari e includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari e quelli con basso o bassissimo reddito. In Emilia Romagna raggiunta quota 11 mila domande, 93 al giorno.

 

Ad oggi, in quattro mesi e mezzo di applicazione (dal 18 settembre 2017), sono 11mila le domande presentate per avere il Res, il Reddito di solidarietà introdotto dalla Regione Emilia-Romagna. Con una media di 93 per ogni giorno lavorativo, si conferma l'efficacia della misura regionale destinata alle persone che vivono in situazione di grave povertà, con un aiuto fino a 400 euro mensili per un anno per nuclei famigliari fino a 5 persone.

E' quanto rende noto la vicepresidente e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, intervenuta oggi in Commissione assembleare, dove ha fornito i dati sull'andamento del Res, ribadendo come la misura regionale, che affianca e integra quella nazionale (Reddito di inclusione), di fatto ne allarga la platea dei destinatari, includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari, quelli con basso o bassissimo reddito – i cosiddetti "working poor - o con figlio con disabilità. Infatti, già in dicembre sulle 2mila famiglie ammesse al Res dopo il via libera dall'Inps, circa la metà era composta da una sola persona e oltre i due terzi (69%) non aveva minori a carico.

Le domande del Reddito di solidarietà per ogni provincia

Riguardo al numero delle famiglie che sinora hanno inoltrato domanda ai servizi sociali della regione, secondo la stima aggiornata dall'Università di Modena e Reggio-Emilia (periodo 18 settembre scorso-18 gennaio di quest'anno), esse rappresentano lo 0,47% del totale di quelle residenti in Emilia-Romagna (1.997.372 in totale). A livello territoriale, il maggior numero di domande si registra nella provincia di Bologna (2.346 domande su 482.861 famiglie residenti), segue l'ambito provinciale di Modena (1.533 domande su 300.584 famiglie), mentre le province "meno bisognose", o partite con l'accettazione delle domande in tempi successivi alla data formale di avvio, sono Piacenza con 484 domande (129.581 famiglie residenti) e Forlì-Cesena, da cui provengono 714 domande (170.042 famiglie residenti).

Queste le cifre nelle altre province: Ravenna con 931 domande (178.069 famiglie residenti); Reggio Emilia (875 su 226.354 famiglie residenti); Ferrara (848 su 161.528 famiglie); Rimini (838 su 144.903 famiglie residenti); Parma (784 per 203.450 famiglie residenti).

Chi richiede il Reddito di solidarietà

Riguardo al profilo di coloro che richiedono il Res, le informazioni di dettaglio restano per ora quelle relative a due mesi fa. I richiedenti si dividono pressoché alla pari fra uomini (50,6%) e donne (49,4%), persone con più di 45 anni (65,7%) e nella gran parte dei casi (69%) senza minori a carico. E' la fotografia di chi è stato ammesso al Res, persone che vivono in situazione di grave povertà, che faticano ad arrivare a fine mese, spesso con in comune il dramma della disoccupazione.

Perché il il Reddito di solidarietà

Sono due le misure di contrasto alla povertà previste: il Reddito di inclusione sociale (Rei), attiva su tutto il territorio nazionale da dicembre 2017, e il Res, voluto dalla Regione Emilia-Romagna. Poiché il Rei si rivolge ad una platea di beneficiari non esaustiva rispetto alle caratteristiche del fenomeno povertà in Emilia-Romagna, la scelta della Regione è stata quella di ampliarla in un'ottica universalista, includendo anche i nuclei senza minori o con figlio disabile. Una decisione assunta anche per ottimizzare l'utilizzo delle risorse nazionali e regionali disponibili: infatti, il Reddito di solidarietà è pensato in modo tale da collocare sui provvedimenti nazionali (Rei) tutti i beneficiari attribuibili a questa misura, così da non "sovraccaricare" le risorse del Res. E in merito alle risorse totalmente erogate dalla Regione, si tratta di 35 milioni di euro l'anno fino al 2020. /Ti.Ga

 

Fonte: Regione Emilia Romagna 

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